Tarquinia, VT. Sull’ospedale il PCI sostiene totalmente iniziative e obiettivi del movimento di lotta, perchè giusti e di buon senso

Tarquinia, VT. Sull’ospedale il PCI sostiene totalmente iniziative e obiettivi del movimento di lotta, perchè giusti e di buon senso

17/12/2023 0 Di Maurizio Aversa

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Lui­gi Caria, seg­re­tario provin­ciale del PCI Viter­bo

Saba­to mat­ti­na, l’annunciato “abbrac­cio” dei cit­ta­di­ni a dife­sa dell’ospedale di Tar­quinia c’è sta­to. Un suc­ces­so. Per­chè il geli­do ven­to non ha fer­ma­to le centi­na­ia di per­sone scese a dife­sa dell’ospedale in piaz­za e attorno agli edi­fi­ci in cate­na umana. “A noi sem­bra estrema­mente chiara la situ­azione e le scelte e azioni da con­durre che abbi­amo perse­gui­to e perseguiamo: per difend­ere l’ospedale di Tar­quinia, per la san­ità pub­bli­ca. — così si esprime, a ridos­so dell’ennesimo momen­to di lot­ta per l’ospedale, Lui­gi Caria, seg­re­tario provin­ciale PCI di Viter­bo -. La denun­cia più volte ind­i­riz­za­ta ver­so elet­ti indif­fer­en­ti e def­er­en­ti ver­so politiche san­i­tarie region­ali che pavi­da­mente han­no sposato l’azzeramento dell’ospedale, il colpire la san­ità pub­bli­ca, ma sen­za dir­lo, alla chetichel­la. Non ci sti­amo, e lot­ti­amo per inver­tire questo sta­to di cose. Sono sacrosante, oltre che total­mente con­di­vise, le richi­este procla­mate dal movi­men­to di lot­ta: raf­forzare il pron­to soc­cor­so anche dal pun­to di vista diag­nos­ti­co e spe­cial­is­ti­co; riaprire il repar­to di orto­pe­dia per far­lo tornare all’eccellenza che ha rap­p­re­sen­ta­to fino a pochi mesi fa; spendere i fon­di stanziati da qua­si due decen­ni e mai uti­liz­za­ti per miglio­rare la strut­tura e ren­der­la più effi­ciente e fun­zionale per le esi­gen­ze del ter­ri­to­rio; denun­cia­re i silen­zi del­la diri­gen­za ASL di fronte alle domande legit­time del Movi­men­to che vuole sapere, per­ché ha il dirit­to di sapere.

Cor­teo giunge all’ospedale di Tar­quinia per pro­cedere all’ ”abbrac­cio” con la cate­na umana alla quale parteciper­an­no centi­na­ia e centi­na­ia di cit­ta­di­ni.


— con­tin­ua il diri­gente comu­nista — Non solo questo, l’azione com­p­lessi­va è anche di vig­i­lan­za per­chè non si impov­erisca ulte­ri­or­mente il nos­tro pre­sidio ad esem­pio del repar­to di med­i­c­i­na e dell’ambulatorio onco­logi­co. Coer­ente­mente, abbi­amo sostenu­to, a fian­co del movi­men­to di lot­ta, queste stesse posizioni sia con­tro ques­ta giun­ta e con­sigliatu­ra regionale, sia con­tro la prece­dente. Per questo bene pub­bli­co prezioso, pur indi­vid­uan­do respon­s­abil­ità politiche, esse van­no attribuite tan­to agli attuali schiera­men­ti che a quel­li prece­den­ti. Con­fidi­amo — con­clude Lui­gi Caria — che ques­ta unità di popo­lo, che si sostanzia del­la sol­i­da­ri­età rec­i­p­ro­ca­mente man­i­fes­ta­ta con i lavo­ra­tori ospedalieri tut­ti e con le asso­ci­azioni di aiu­to e volon­tari­a­to, con­tinui con la stes­sa forza ed effi­ca­cia mostra­ta fino ad ora. Per con­to nos­tro i cit­ta­di­ni ci tro­ver­an­no qui al loro fian­co: a dife­sa del­la san­ità pub­bli­ca, a dife­sa dell’ospedale di Tar­quinia.”.

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