Lavoro/1 Maggio, Tiso-Arbia(Iniziativa 9 maggio): “Ricorrenza solo per i più fortunati ?”

Lavoro/1 Maggio, Tiso-Arbia(Iniziativa 9 maggio): “Ricorrenza solo per i più fortunati ?”

30/04/2024 0 Di Marco Montini

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“Sul pal­co le pri­me note, cade il tem­po del gior­no più festeg­gia­to e rive­ri­to dopo il san­to Nata­le. Il Pri­mo mag­gio. Comun­que resta l’e­nig­ma se trat­ta­si dav­ve­ro di festa del lavo­ro, oppu­re è una cele­bra­zio­ne riser­va­ta ai for­tu­na­ti che han­no un lavo­ro, in que­sti tem­pi così dif­fi­ci­li e com­pli­ca­ti dal pun­to di vista occu­pa­zio­na­le. Per­ché, det­to fran­ca­men­te, è dura defi­ni­re que­sto gior­no “festa del lavo­ro”, for­se sareb­be oppor­tu­no ricor­dar­la come gior­na­ta per la riven­di­ca­zio­ne dei dirit­ti, pri­mo fra tut­ti quel­lo del lavo­ro. Biso­gna infat­ti coe­ren­te­men­te pren­de­re atto del­la rot­tu­ra del rap­por­to tra il tema lavo­ro, digni­tà, benes­se­re e cit­ta­di­nan­za. A que­sto ci ha por­ta­to la meta­mor­fo­si dell’attuale for­ma di capi­ta­li­smo rispet­to a quel­la pre­ce­den­te, dove la finan­za ha occu­pa­to lo spa­zio, del­le idee, del­la fan­ta­sia impren­di­to­ria­le del­la pro­du­zio­ne di beni e cose. In que­sti ulti­mi ven­ti anni, sem­bra­va che fos­se­ro scom­par­si gli ope­rai, gli impie­ga­ti, i tec­ni­ci, non se ne par­la­va pro­prio, eppu­re c’erano, esi­ste­va­no. Riec­co­ci dun­que in que­sto mer­co­le­dì di pri­ma­ve­ra, un po’ tri­ste e malin­co­ni­co visto che nel­le piaz­ze la pre­sen­za dei “lavo­ra­to­ri” sarà piut­to­sto rela­ti­va. Del resto a que­sta festa ciò che impor­ta oggi come ieri è anco­ra il colo­re del­le “ban­die­re”. Brac­cia vir­tua­li, stan­che, per il palio dei cam­pio­ni del­lo sven­to­lio. Con­clu­dia­mo infi­ne la nostra rifles­sio­ne con un dato allar­man­te: l’Italia è quar­tul­ti­ma nel­la lista dei Pae­si d’Europa per equi­li­brio Vita-Lavo­ro. Que­sta gra­dua­to­ria la rile­va la piat­ta­for­ma Remo­te, che ela­bo­ra quel­lo che vie­ne defi­ni­to come Euro­pean Life-Work Balan­ce Index. Ed ecco appun­to che Remo­te col­lo­ca il Bel­pae­se qua­si in fon­do nel­la gra­dua­to­ria del­le 30 Nazio­ni del vec­chio con­ti­nen­te, tra caren­ze, come assen­za del sala­rio mini­mo, inclu­si­vi­tà insi­gni­fi­can­te, tas­so di pover­tà fuo­ri da ogni legit­ti­ma pre­oc­cu­pa­zio­ne, sco­la­ri­tà da tem­po in discus­sio­ne sen­za risul­ta­ti apprez­za­bi­li, indif­fe­ren­za qua­si gene­ra­le in ordi­ne al rap­por­to tra chi ammi­ni­stra e il cit­ta­di­ni. Ciò nono­stan­te si auspi­ca che la situa­zio­ne miglio­ri atte­so che l’equilibrio Vita-Lavo­ro non è sol­tan­to un moni­to di miglio­ra­men­to del siste­ma lavo­ro ma dev’es­se­re la costan­za del com­bi­na­to dispo­sto, benes­se­re lavo­ro e sicu­rez­za, come garan­zia anche mora­le per le nuo­ve gene­ra­zio­ni”.

Così, in una nota, il fon­da­to­re del soda­li­zio “Ini­zia­ti­va 9 mag­gio”, Roc­co Tiso, e il por­ta­vo­ce nazio­na­le del comi­ta­to “Pro­spet­ti­ve Futu­re”, Atti­lio Arbia.

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