Roma. Forte presenza al sit in del PCI per Assange, contro estradizione. Consegnata nota ad Ambasciata GB. Interventi di Bruno Steri, Oreste Della Posta, Eros Mattioli

Roma. Forte presenza al sit in del PCI per Assange, contro estradizione. Consegnata nota ad Ambasciata GB. Interventi di Bruno Steri, Oreste Della Posta, Eros Mattioli

25/06/2022 1 Di Maurizio Aversa

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Sonia Peco­ril­li, segre­ta­ria del­la Fede­ra­zio­ne di Lati­na del PCI inter­vie­ne al sit in a Por­ta Pia


“Que­sto è sta­to un bell’intervento di lot­ta del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no – han­no com­men­ta­to a cal­do Eros Mat­tio­li coor­di­na­to­re cit­ta­di­no di Roma e Ore­ste del­la Posta segre­ta­rio regio­na­le Lazio -. Ci sia­mo pre­fis­si, all’interno del­la mobi­li­ta­zio­ne nazio­na­le che il Par­ti­to ha pro­mos­so per i gior­ni 24/25 giu­gno in soste­gno di Julian Assan­ge e con­tro l’estradizione che il Gover­no Ingle­se ha auto­riz­za­to per il gior­na­li­sta ver­so gli USA, di por­ta­re in pri­mo pia­no la bestia­li­tà di tale deci­sio­ne. Di far­lo vici­no l’Ambasciata del­la Gran Bre­ta­gna. Di far­lo con­se­gnan­do anche una nota uffi­cia­le del PCI di Roma e Lazio, a nome del pre­si­dio di piaz­za per riba­di­re tut­ta la nostra con­tra­rie­tà all’estradizione”. In effet­ti la cro­na­ca del pome­rig­gio que­sto rac­con­ta, pro­prio come com­men­ta­to dai due espo­nen­ti del PCI di Roma e Lazio.

Eros Mat­tio­li, coor­di­na­to­re Roma e Ore­ste del­la Posta, segre­ta­rio Lazio del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no


Deci­ne di comu­ni­sti e cit­ta­di­ni, si sono ritro­va­ti, orga­niz­za­ti dal par­ti­to, pres­so Por­ta Pia, pro­prio a cin­quan­ta metri dall’ingresso dell’Ambasciata Bri­tan­ni­ca. Si è svol­to, sot­to le ban­die­re che nono­stan­te le tem­pe­ra­tu­re alte sven­to­la­va­no per il ponen­ti­no roma­no, un ordi­na­to sit-in. Duran­te lo svol­gi­men­to, in cui era­no mostra­ti ai nume­ro­si pas­san­ti sia a pie­di che in auto, i mani­fe­sti uffi­cia­li del­la cam­pa­gna PCI per Assan­ge e con­tro il bavaglio/estradizione/vendetta degli USA, ci sono sta­ti anche inter­ven­ti di meri­to. Agli inter­ven­ti ini­zia­li di Mat­tio­li e Del­la Posta, han­no fat­to segui­to inter­ven­ti di un espo­nen­te colom­bia­no, e dell’esponente di “Con­ver­gen­za Socia­li­sta” (che ha anche fir­ma­to la nota con­se­gna­ta all’Ambasciata), oltre al pun­tua­le inter­ven­to di Bru­no Ste­ri, del­la segre­te­ria nazio­na­le, e di altri con­tri­bu­ti: Sonia Peco­ril­li, Gian­lu­ca Giam­pà, Mau­ri­zio Aver­sa. Pri­ma di dichia­ra­re sciol­to il pre­si­dio, è sta­ta, appun­to, con­se­gna­ta la nota che qui di segui­to ripor­tia­mo inte­gral­men­te.

Un momen­to del sit in a Roma Por­ta Pia

“All’Ambasciata del Gover­no del­la Gran Bre­ta­gna. Eccel­len­tis­si­mo Mr. Edward Llewel­lyn, Le con­se­gnia­mo que­sta nota di cri­ti­ca e di tota­le con­tra­rie­tà alle scel­te del Suo Gover­no cir­ca la vicen­da di Julian Assan­ge. Segna­ta­men­te la scel­ta di con­sen­ti­re l’estradizione pres­so gli USA che stan­no per­se­guen­do nei con­fron­ti di Assan­ge più una ven­det­ta che la ricer­ca di una qual­che giu­sti­zia. Pen­sia­mo che come vole­va­si dimo­stra­re. La ven­det­ta con­tro Julian Assan­ge sta giun­gen­do a com­pi­men­to.

Mr. Edward Llewel­lyn, Amba­scia­to­re GB a Roma


Ormai è qua­si sicu­ro: Assan­ge ver­rà estra­da­to in USA, subi­rà un pro­ces­so e sarà con­dan­na­to a una pena che asso­mi­glie­rà a quel­la di mor­te. Man­ca­no alcu­ni “det­ta­gli”, di quel­li che sono solo un simu­la­cro di una “giu­sti­zia demo­cra­ti­ca” che, di fat­to, è sta­ta sman­tel­la­ta e, sem­pli­ce­men­te, non esi­ste. Con que­sto ordi­ne di estra­di­zio­ne si con­dan­na non solo la per­so­na Julian Assan­ge ma la liber­tà di stam­pa e, soprat­tut­to, a quel dirit­to alla veri­tà che ven­go­no sban­die­ra­ti in mol­te­pli­ci occa­sio­ni come con­tral­ta­re del­la cen­su­ra del­le “dit­ta­tu­re”. Oggi, noi che vivia­mo in que­sta par­te del mon­do e che ci van­tia­mo di vive­re nel­le demo­cra­zie occi­den­ta­li, sia­mo meno libe­ri di pen­sa­re, di scri­ve­re, di sape­re. Con la deci­sio­ne del­la cor­te di Lon­dra, la veri­tà sui cri­mi­ni di guer­ra com­mes­si duran­te le guer­re sca­te­na­te da USA e allea­ti non si deve cono­sce­re. È un tabù. Se qual­cu­no la divul­ga a tut­ti diven­ta un cri­mi­na­le che deve esse­re can­cel­la­to dal mon­do. Esa­ge­ra­zio­ni? No, per­ché (ed è bene aver­ne coscien­za) que­sto è suc­ces­so, per­ché que­sto acca­de, per­ché que­sto sarà. Quel silen­zio com­pli­ce che ha aiu­ta­to l’indifferenza con la qua­le è sta­to trat­ta­to il “caso Assan­ge”. Noi non ci stia­mo, denun­cia­mo l’ipocrisia di chi si erge a pala­di­no del dirit­to all’informazione sen­za bat­ter­si con­cre­ta­men­te per il dirit­to di Assan­ge di esse­re libe­ro e di tut­te le per­so­ne di cono­sce­re effet­ti­va­men­te che non esi­ste una par­te del mon­do buo­na e una cat­ti­va, che le guer­re non pos­so­no espor­ta­re la demo­cra­zia. Julian Assan­ge è sta­to un lot­ta­to­re, lo è anco­ra. La sua è sta­ta una “guer­ra alla guer­ra”, ci ha dato gli stru­men­ti per apri­re gli occhi. Per que­sto non biso­gna mai stan­car­si di lot­ta­re per­ché Julian Assan­ge sia libe­ro. Segre­ta­rio PCI Lazio, Ore­ste del­la Posta — Coor­di­na­to­re PCI Roma, Eros Mat­tio­li — Con­ver­gen­za Socia­li­sta, Mad­da­le­na Cela­no Uni­ta­men­te alla dele­ga­zio­ne del sit-in che mani­fe­sta in Roma oggi, 24 giu­gno, 2022”.

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