Maenza, LT. PCI Latina attiva con una serie di convegni nei comuni pontini. A Maenza sottolineato che c’è il PCI “un partito moderno dal cuore antico”

Maenza, LT. PCI Latina attiva con una serie di convegni nei comuni pontini. A Maenza sottolineato che c’è il PCI “un partito moderno dal cuore antico”

19/09/2023 0 Di Maurizio Aversa

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Pre­si­den­za del con­ve­gno a Maen­za di saba­to 16 set­tem­bre


“Saba­to 16 set­tem­bre si è tenu­to a Maen­za il pri­mo di una serie di con­ve­gni che il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no — Fede­ra­zio­ne di Lati­na por­te­rà in ogni comu­ne del­la pro­vin­cia di Lati­na. — dice Sonia Peco­ril­li, segre­ta­ria del Par­ti­to pro­vin­cia­le — Gli argo­men­ti attua­li, dram­ma­ti­ci, al cen­tro dell’attenzione dei comu­ni­sti e del­la popo­la­zio­ne che li vive sul­la pel­le, trat­ta­ti sono sta­ti: Sala­rio mini­mo, Disoc­cu­pa­zio­ne, Occu­pa­zio­ne, Intro­du­zio­ne del rea­to omi­ci­dio sul lavo­ro nel Codi­ce Pena­le. Duran­te il momen­to di con­fron­to sono inter­ve­nu­ti in ordi­ne il Segre­ta­rio del PCI Lazio Ore­ste Del­la Posta, Fran­co Cioc­ca del Dipar­ti­men­to del lavo­ro Nazio­na­le e Pro­vin­cia­le PCI, l’ Avv. Chri­stian Mitra­no Dipar­ti­men­to Lega­li­tà PCI Fede­ra­zio­ne di Lati­na, con le con­clu­sio­ni affi­da­te ad Ugo Moro del­la Segre­te­ria Nazio­na­le del PCI.”. Nel­l’in­tro­du­zio­ne Del­la Posta ha det­to “La real­tà attua­le ci spin­ge ver­so una atten­ta rifles­sio­ne su come gli ope­rai ven­go­no ucci­si dal pro­fit­to, ci dice anche che dob­bia­mo anda­re ver­so una impre­sa eco­no­mi­ca lega­le ed eco­com­pa­ti­bi­le.”. “ Il Sala­rio mini­mo non garan­ti­to è l’en­ne­si­mo sfrut­ta­men­to ai dan­ni dei lavo­ra­to­ri e del­le lavo­ra­tri­ci, stia­mo andan­do ver­so la per­di­ta del­la digni­tà lavo­ra­ti­va per col­pa di smo­da­to capi­ta­li­smo, i dati sul­la disoc­cu­pa­zio­ne sono costan­te­men­te camuf­fa­ti come quel­li del­l’oc­cu­pa­zio­ne” que­sto affer­ma il diri­gen­te comu­ni­sta Fran­co Cioc­ca. “Mori­re di lavo­ro è inci­vi­le, chie­dia­mo più ispet­to­ri che fac­cia­no ade­gua­ti con­trol­li sui luo­ghi di lavo­ro, appli­ca­re rigo­ro­sa­men­te la Leg­ge 81 del 2008, un dato cer­to oggi è che una cul­tu­ra che vede nel­le misu­re a tute­la del­la salu­te e del­la sicu­rez­za sul lavo­ro un costo, da ridur­re al mini­mo per aumen­ta­re i pro­fit­ti. La legi­sla­zio­ne oggi sul­l’o­mi­ci­dio sul lavo­ro è caren­te” sot­to­li­nea l’avv. Chri­stian Mitra­no.

Sonia Peco­ril­li, segre­ta­ria del­la Fede­ra­zio­ne PCI Lati­na, pre­sen­te all’i­ni­zia­ti­va del PCI Apri­lia


Sonia Peco­ril­li, Segre­te­ria Pro­vin­cia­le PCI Fede­ra­zio­ne di Lati­na indi­ca che “biso­gna attua­re tut­te le dispo­si­zio­ne in mate­ria di sicu­rez­za sui luo­ghi di lavo­ro. L’Os­ser­va­to­rio Nazio­na­le di Bolo­gna ci dice che sono 966 i mor­ti ad oggi sui luo­ghi di lavo­ro, ci sono tut­ti, quel­li assi­cu­ra­ti Inail, quel­li con un’as­si­cu­ra­zio­ne diver­sa da Inail, e quel­li che muo­io­no in nero, gli stra­nie­ri sono il 15%, e gli anzia­ni ultra ses­san­ten­ni sono sta­ti uno su quat­tro sopra­tut­to in agri­col­tu­ra e in edi­li­zia. Dal 1° gen­na­io 2008, anno di aper­tu­ra dell’Osservatorio al 31 dicem­bre 2022, sono mor­ti com­ples­si­va­men­te 19519 lavo­ra­to­ri, di que­sti 9.489 per infor­tu­ni sui luo­ghi di lavo­ro, ma pur­trop­po sul­le stra­de e in iti­ne­re sfug­go­no comun­que diver­si lavo­ra­to­ri. In iti­ne­re ci sono anche i lavo­ra­to­ri e le lavo­ra­tri­ci che muo­io­no in bici­clet­ta o a pie­di, ma anche i mor­ti sul­le stra­de. — pro­se­gue la segre­ta­ria comu­ni­sta — INAIL con­teg­gia que­sti dati tut­ti insie­me gene­ran­do con­fu­sio­ne tra chi vuo­le com­pren­de­re le rea­li dimen­sio­ni e le carat­te­ri­sti­che del feno­me­no. I mor­ti sul lavo­ro sono segna­ti nel­la pro­vin­cia dove è avve­nu­to l’infortunio mor­ta­le e non in quel­la di resi­den­za. Non a cari­co del­le Regio­ni, gli altri mor­ti per inci­den­ti di auto­tra­spor­ta­to­ri in auto­stra­da, mor­ti in mare fuo­ri del­le acque ter­ri­to­ria­li. Si con­ti­nua ad alte­ra­re la per­ce­zio­ne del feno­me­no con dati par­zia­li e assur­di anche nel 2023 con “indi­ci occu­pa­zio­na­li” quan­do il 30% dei mor­ti non ha nes­su­na assi­cu­ra­zio­ne o han­no un’assicurazione diver­sa da INAIL che dif­fon­de solo i pro­pri mor­ti. Abbia­mo come par­ti­to ini­zia­to la rac­col­ta fir­me che intro­du­ce il rea­to di omi­ci­dio e lesio­ni gra­vi o gra­vis­si­me sul lavo­ro nel Codi­ce Pena­le, que­sta pro­se­gue con gran­de suc­ces­so, sono già cen­ti­na­ia le fir­me che si stan­no rac­co­glien­do ai ban­chet­ti orga­niz­za­ti nei posti di lavo­ro e nel­le piaz­ze di tut­ta Ita­lia. Abbia­mo un gover­no pale­se­men­te schie­ra­to a favo­re di ban­che, finan­za e gran­de impre­sa non a favo­re dei lavo­ra­to­ri chio­sa Peco­ril­li — che ad oggi sono quel­li che stan­no pagan­do cara que­sta poli­ti­ca scel­le­ra­ta. Con­clu­de Ugo Moro affer­man­do che “la rico­sti­tu­zio­ne del PCI è impo­sta­ta sui dirit­ti dei lavo­ra­to­ri, che si deve cer­ca­re uni­ta­rie­tà nel mon­do del lavo­ro, no alla lega­liz­za­zio­ne siste­mi­ca del capo­ra­la­to, tan­ti operai/e sono vit­ti­me invi­si­bi­li di que­sto mec­ca­ni­smo, l“art.1 del­la Costi­tu­zio­ne e’ chia­ro l’I­ta­lia è una Repub­bli­ca demo­cra­ti­ca, fon­da­ta sul lavo­ro. La sovra­ni­tà appar­tie­ne al popo­lo, che la eser­ci­ta nel­le for­me e nei limi­ti del­la Costi­tu­zio­ne, fac­cia­mo­la appli­ca­re. Tut­ta la for­za lavo­ro va’ tute­la­ta, il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no un par­ti­to moder­no dal cuo­re anti­co e’ e sarà sem­pre al fian­co dei lavo­ra­to­ri e del­le lavo­ra­tri­ci nel­le loro bat­ta­glie per­ché con­clu­de il diri­gen­te nazio­na­le — c’è dav­ve­ro in gio­co il nostro futu­ro.”.

Il con­ve­gno sui temi socia­li e del lavo­ro a Maen­za orga­niz­za­to dal PCI Lati­na

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