FROSINONE/LAZIO. Il segretario Della Posta: svolto primo attivo territoriale dei comunisti. Utile l’assemblea di organizzazione…
Latina. Presentazione candidati PCI Latina, Frosinone, Lazio
15/09/2022Questo articolo è stato letto 1936 volte!
Sonia Pecorilli, segretaria della Federazione PCI di Latina, ha aperto l’evento politico che si è svolto presso il Circolo Cittadino in piazza del Popolo in città, mettendo in risalto – e chiedendo un minuto di raccoglimento in memoria – la figura del capolista previsto per questa tornata.” Maurizio Federico, noto e apprezzato giornalista e scrittore, nonché intellettuale comunista riferimento per generazioni di militanti e dirigenti del PCI storico e dell’attuale.
È scomparso da pochissime settimane, — ha detto Pecorilli — ed anche nel suo nome continueremo a condurre questa battaglia che è inserita nella battaglia per la riaffermazione dei valori, delle idee, del programma dei comunisti. Per questo al Senato abbiamo il simbolo sulla scheda e invitiamo non solo i compagni e i lavoratori, ma tanti giovani e tanti disorientati a sinistra a considerare la serietà e la rappresentanza che i comunisti potrebbero incarnare i vostri bisogni.”.
Sulla stessa stregua, dell’importanza del simbolo visibile sulla scheda ha parlato Edoardo Castellucci, di Latina e componente la segreteria nazionale del PCI: “Avremmo preferito che la nostra idea di fondo qui sul territorio, cioè quella di rendere più forte e congiunta, e collegata nella programmazione e nello sviluppo possibile, a difesa e creazione di posti di lavoro, che possiamo svolgere con le province di Latina e Frosinone, fosse stata una battaglia dei comunisti e della sinistra unita. Invece non è stato possibile. Certo noi saremo, e con orgoglio presenti sulle schede del Senato, ma ad esempio la nostra presenza dappertutto e magari unitariamente, non è stato possibile e sapete perché? Perché nell’incontro con De Magistris nostro interlocutore, di fronte alla nostra dichiarata disponibilità, ha detto, che potrebbe essere ma non con la falce e martello perché spaventa i suoi elettori moderati che vuole chiamare al consenso! Gli auguriamo di prendere tanti voti moderati, ma, insomma, noi crediamo che il compito dei comunisti e di una sinistra che non suia finta deve rivolgersi ai comunisti, ai lavoratori, agli ultimi, agli sfruttati. Per questo – conclude Castellucci – la nostra battaglia in tutto il Paese, indipendentemente dalla percentuale, dalla quantità dei voti, è una battaglia di resistenza, di prospettiva futura, che vuole confermare che la questione del lavoro, della pace e delle idee comuniste non sono barattabili al meno peggio: è il meno peggio che ci ha condotto da decenni nella catastrofe in cui ci ritroviamo. Noi vogliamo rivoluzionare il presente!”.
Del grande sacrificio a cui si sono sottoposti tanti militanti comunisti e comuniste, in piena estate per raccogliere in pochi giorni le firme che hanno consentito almeno la presenza sulle schede del Senato, hanno parlato sia Ugo Moro, Tesoriere nazionale del Partito che Lucia Addario e Antonietta Vasetti candidate nei collegi elettorali. Mentre della necessità di utilizzare gli strumenti che esulano dalle somme che altri hanno a disposizione, così come gli spazi dei media che nell’arco di 365 giorni l’anno utilizzati sempre e solo dai soliti filogovernativi e falsi oppositori, hanno parlato Oreste della Posta, segretario regionale del Lazio e Nicola Casubolo candidato dei Castelli romani. Concludendo, il saluto per l’impegno finale della decina di giorni rimasti per la campagna elettorale, è stato: “Come Partito Comunista Italiano lo faremo forti delle nostre ragioni, del nostro programma, tra la gente, consapevoli di rappresentare una reale alternativa alle politiche imperanti, la risposta, possibile e necessaria assieme, ai bisogni dei ceti popolari, del mondo del lavoro, del Paese.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.