SAGRA DELL’UVA, TRILUSSA TORNA A MARINO

SAGRA DELL’UVA, TRILUSSA TORNA A MARINO

29/09/2022 0 Di Marco Montini

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Con il con­cer­to Trilus­sa tor­na a Mari­no, sarà l’Associazione cul­tur­ale La Terz­i­na, di cui è Pres­i­dente Mario Alber­ti ad aprire la 98^ edi­zione del­la Sagra dell’Uva. Car­lo Alber­to Salus­tri, in arte Trilus­sa, ha avu­to un legame di pro­fon­da ami­cizia e con­di­vi­sione cul­tur­ale con Leone Ciprel­li, ideatore del­la Sagra di Mari­no. Ci piace pen­sare che Ciprel­li abbia con­fida­to pro­prio a Trilus­sa la sua inten­zione e che, con lui, ne abbia dis­cus­so o mes­so a pun­to i momen­ti impor­tan­ti. Infat­ti, fin dal 1926 Trilus­sa fece parte del­la giuria del Con­cor­so poet­i­co musi­cale del­la Sagra dell’Uva, con­cor­so che con­tin­uò fino al 1936. Il 30 set­tem­bre p.v., ad aprire i fes­teggia­men­ti del­la Sagra dell’Uva del 2022, dopo la pan­demia, ci sarà un ensem­ble di altissi­mo liv­el­lo con i BLUE CLARINETS e con la parte­ci­pazione di illus­tris­si­mi rela­tori: prof. Aldo Ono­rati, cit­tadi­no ono­rario di Mari­no, L. Rino Caputo pro­fes­sore di let­ter­atu­ra ital­iana e Sec­on­d­i­na Marafi­ni docente di gre­co, lati­no, materie let­ter­arie e cul­tore del­la mate­ria trilus­siana. Il con­cer­to è l’esito per­fet­to del con­nu­bio tra la con­sulen­za di Sec­on­d­i­na Marafi­ni e la musi­ca esper­ta di Mario Alber­ti, flautista com­pos­i­tore, che ha amal­gam­a­to LA MUSICA ALLA POESIA di Trilus­sa e ha dona­to LA POESIA ALLA SUA MUSICA ORIGINALE.
La Terz­i­na unisce la musi­ca di Mario Alber­ti ai ver­si di un per­son­ag­gio che siamo cer­ti avrebbe apprez­za­to molto la pro­pos­ta in quan­to amante dei val­ori del­la tradizione quan­to delle forme del­la sper­i­men­tazione. Trilus­sa (1871–1950), poeta notis­si­mo non soltan­to a Roma, ma in Italia e nel mon­do, anco­ra ci sus­sur­ra parole di sag­gia sati­ra o pro­fon­do liris­mo sul­la realtà in una lin­gua romanesca com­pren­si­bilis­si­ma, che lui ha reso un dialet­to nazionale. Autore mod­er­no, friz­zante, Trilus­sa offre rif­les­sioni di strin­gente attual­ità per scorg­ere, con intel­li­gen­za e cuore, l’umanità aut­en­ti­ca, spes­so nascos­ta fino a essere occul­ta­ta, bisog­nosa di riprese bonar­ie e iron­i­co sor­riso per fare capoli­no tra i vizi di sem­pre, descrit­ti espres­si­va­mente tramite gli ani­mali delle sue fav­ole. Il poeta, asser­tore del libero pen­siero, sem­pre impeg­na­to come intel­let­tuale e uomo, con uno sguar­do atten­to e indipen­dente, si è espos­to in pri­ma per­sona con fer­ma ele­gan­za nel peri­o­do del­la Grande guer­ra e persi­no in peri­o­do fascista, quan­do altri illus­tri han­no taci­u­to. La terz­i­na ripro­pone, dunque, un clas­si­co del­la nos­tra bel­la let­ter­atu­ra, trop­po a lun­go trascu­ra­to, alla luce delle nuove conoscen­ze sia sul­la sua vita nel­lo Stu­dio di via Maria Ade­laide, sia sul prog­et­to di poe­sia e amore che ha con­di­vi­so con Rosa Tomei. Trilus­sa, poeta vici­no al popo­lo, è ricon­dot­to in mez­zo alla gente che ritrae­va e ama­va: la sua voce risuona gra­zie all’intervento mirabile di Mario Alber­ti e al con­trib­u­to di stu­diosi che si sono inter­es­sati con rispet­to alla sua arte e al suo mes­sag­gio
L’Assessore alla cul­tura Pamela Muc­ci­ni ha dichiara­to: “La Sagra per noi mari­ne­si è moti­vo di orgoglio e ci rap­p­re­sen­ta in tut­to il mon­do. Il con­nu­bio tra musi­ca e poe­sia gra­zie alle note del M° Mario Alber­ti e ai ver­si dialet­tali di Trilus­sa ripor­ta indi­etro nel tem­po, in un pas­sato sem­pre attuale riv­is­i­ta­to in chi­ave mod­er­na attra­ver­so questo spet­ta­co­lo” Il Sin­da­co Ste­fano Cec­chi ha tenu­to a sot­to­lin­eare: “Apri­amo i fes­teggia­men­ti con un even­to di grande liv­el­lo, ringrazio il grup­po dei musicisti e dei rela­tori con il Prof. Aldo Ono­rati per regalare a Mari­no l’occasione di vivere un con­cer­to che in qualche modo ci rac­con­ta Trilus­sa, lega­to al nos­tro Leone Ciprel­li, fonda­tore di ques­ta stor­i­ca Sagra”

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