Fiumicino, Montino scrive alla Raggi: sulle Olimpiadi decidano i cittadini

Fiumicino, Montino scrive alla Raggi: sulle Olimpiadi decidano i cittadini

20/09/2016 0 Di Redazione

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esterino-montinoLETTERA APERTA DEL SINDACO DI FIUMICINO ESTERINO MONTINO ALLA SINDACA DI ROMA VIRGINIA RAGGI

MONTINO A RAGGI: “REFERENDUM SU ROMA 2024, DECIDANO CITTADINI”

“Spett.le Sin­da­ca Vir­gi­nia Rag­gi,

ho deci­so di scri­ver­Le su un tema mol­to dibat­tu­to, quel­lo che riguar­da la can­di­da­tu­ra olim­pi­ca di Roma nel 2024, per­ché cre­do che la scel­ta di ospi­ta­re un even­to di tale por­ta­ta non pos­sa e non deb­ba spet­ta­re sol­tan­to a Lei, auto­re­vo­le Sin­da­co del­la Capi­ta­le. Sono con­sa­pe­vo­le che entran­do nel meri­to di una deci­sio­ne sui Gio­chi olim­pi­ci ci sono opi­nio­ni rispet­ta­bi­lis­si­me che pro­pen­do­no per il sì o per il no. Cre­do però che i cit­ta­di­ni meri­ti­no più di una voce in capi­to­lo sul­la scel­ta o meno di ospi­ta­re le Olim­pia­di. Per que­sto Le pro­pon­go l’idea di un refe­ren­dum popo­la­re su Roma o, maga­ri, del pri­mo refe­ren­dum del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na di cui Lei è Sin­da­co. Per­ché non stia­mo par­lan­do di una par­ti­ta di cal­cio, ma di un even­to ric­co di appun­ta­men­ti, non solo spor­ti­vi, con impor­tan­ti rica­du­te sul nostro Pae­se, su Roma e i ter­ri­to­ri vici­ni. Pen­so, solo per fare degli esem­pi, all’occasione che potreb­be rap­pre­sen­ta­re per Fiu­mi­ci­no e Ciam­pi­no con i loro aero­por­ti, ma anche a Civi­ta­vec­chia con il por­to cro­cie­ri­sti­co. E alle pos­si­bi­li impor­tan­ti infra­strut­tu­re da met­te­re in can­tie­re che inve­sto­no tan­tis­si­mi ter­ri­to­ri. Il sì o il no alle Olim­pia­di è una deci­sio­ne net­ta, che sia­no i cit­ta­di­ni a pren­der­la. Non pos­sia­mo far­ci assa­li­re dall’unica pre­oc­cu­pa­zio­ne dei gran­di affa­ri e dal­la pau­ra degli affa­ri­smi, si pos­so­no orga­niz­za­re gran­di appun­ta­men­ti den­tro le rego­le, come è sta­to per il  Giu­bi­leo del 2000 con 1400 can­tie­ri che si sono aper­ti e chiu­si e che han­no cam­bia­to com­ple­ta­men­te il vol­to del­la cit­tà. Un pun­to di svol­ta per la Capi­ta­le sen­za pro­ble­mi sol­le­va­ti dal­la magi­stra­tu­ra con­ta­bi­le, civi­le o pena­le.  Roma, pos­so dir­lo per­ché all’epoca rico­pri­vo il ruo­lo di asses­so­re ai Lavo­ri Pub­bli­ci, è rina­ta. Non vor­rei che, in que­sta occa­sio­ne, una Sua soli­ta­ria deci­sio­ne potes­se rap­pre­sen­ta­re un atto di auto sfi­du­cia nei con­fron­ti di chi gover­na la Cit­tà oggi. Roma 2024 potreb­be costi­tui­re una gran­de oppor­tu­ni­tà ed è giu­sto che sia­no i cit­ta­di­ni a deci­de­re se buo­na o cat­ti­va. Cer­to, la can­di­da­tu­ra olim­pi­ca andreb­be pre­pa­ra­ta con gran­de atten­zio­ne. Sta­bi­len­do le pro­ce­du­re, indi­vi­duan­do le per­so­ne respon­sa­bi­li dei pro­ce­di­men­ti, deci­den­do prio­ri­tà e com­pe­ten­ze e un cro­no­pro­gram­ma scru­po­lo­so dei lavo­ri. Ma, mi chie­do e Le chie­do:  non è que­sto il ruo­lo di un buon Ammi­ni­stra­to­re pub­bli­co?”

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