Nettuno: OPEROSITÀ E LEGALITÀ AL CENTRO DEL PROGETTO DI EUFEMI

Nettuno: OPEROSITÀ E LEGALITÀ AL CENTRO DEL PROGETTO DI EUFEMI

08/03/2016 0 Di Redazione

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FullSizeRender_8OPEROSITÀ E LEGALITÀ AL CENTRO DEL PROGETTO DI EUFEMI

 “Ci sarà da met­ter­si subi­to al lavo­ro. Net­tu­no non può più aspet­ta­re”

Gran­de par­te­ci­pa­zio­ne que­sta mat­ti­na all’hotel Astu­ra di Net­tu­no, per la con­fe­ren­za stam­pa aper­ta al pub­bli­co del can­di­da­to Sin­da­co Car­lo Eufe­mi.

Net­tu­no è una cit­tà che neces­si­ta di esse­re rior­ga­niz­za­ta dal­le fon­da­men­ta e gover­na­ta con pas­sio­ne civi­le e amo­re”.

Così ha esor­di­to Eufe­mi, sot­to­li­nean­do che chi ammi­ni­stra deve esse­re un model­lo posi­ti­vo per i cit­ta­di­ni ed esse­re in gra­do di chia­mar­li a col­la­bo­ra­re nell’esclusivo inte­res­se del­la cit­tà.

Con un fil­ma­to intro­dut­ti­vo che ha richia­ma­to i temi e le pre­vi­sio­ni del­la scor­sa tor­na­ta elet­to­ra­le, Eufe­mi ha riba­di­to che non c’è tem­po da per­de­re: “Biso­gna met­ter­si al lavo­ro da subi­to, per que­sto con la coa­li­zio­ne che mi sostie­ne abbia­mo con­di­vi­so il con­cet­to di ope­ro­si­tà come pun­to cen­tra­le di que­sta cam­pa­gna elet­to­ra­le”.

La can­di­da­tu­ra a Sin­da­co di Eufe­mi è soste­nu­ta da die­ci liste: Fra­tel­li d’Italia, Noi con Sal­vi­ni, Par­ti­to Libe­ra­le, Con­ser­va­to­ri e Rifor­mi­sti, Allean­za Net­tu­ne­se, Rete civi­ca Net­tu­no, La Tor­re, Pri­ma la Scuo­la, Con la Gen­te per Net­tu­no e pro­prio que­sta mat­ti­na si è aggiun­ta La Voce del Popo­lo per Eufe­mi Sin­da­co.

La con­fe­ren­za è pro­se­gui­ta lascian­do spa­zio alle doman­de dei gior­na­li­sti pre­sen­ti. Tra le que­stio­ni sot­to­po­ste all’attenzione del can­di­da­to Sin­da­co anche l’esperienza di Ardea e la sti­ma che i cit­ta­di­ni rutu­li nutro­no nei con­fron­ti di Eufe­mi.

FullSizeRender_14Sia­mo sta­ti il pri­mo Comu­ne a esse­re indi­vi­dua­to come labo­ra­to­rio per la lega­li­tà. Ho sem­pre det­to ai miei cit­ta­di­ni che il poter affer­ma­re che era­va­mo tra­spa­ren­ti e rispet­to­si del­le rego­le vale­va più del com­pi­men­to di un’opera pub­bli­ca”.

Ha con­ti­nua­to Eufe­mi: “Nei miei due man­da­ti ad Ardea ho man­te­nu­to una costan­te  vici­nan­za con le isti­tu­zio­ni e, allo stes­so modo, ho tenu­to un rap­por­to di col­la­bo­ra­zio­ne con i cit­ta­di­ni. La mia por­ta è sem­pre sta­ta aper­ta e que­sto è il meto­do che appli­che­rò anche a Net­tu­no”.

Dopo tan­ti anni di ammi­ni­stra­zio­ne non mi por­to die­tro inse­gui­men­ti del­la Magi­stra­tu­ra e del­la Cor­te dei Con­ti per­ché ho sem­pre fat­to dell’onestà e del­la tra­spa­ren­za il pre­sup­po­sto fon­da­men­ta­le per poter gover­na­re”.

Eufe­mi ha rispo­sto alle doman­de del­la stam­pa sot­to­li­nean­do l’importanza del deco­ro urba­no, del­la sicu­rez­za e la neces­si­tà di tor­na­re a una nor­ma­li­tà ammi­ni­stra­ti­va anda­ta per­du­ta in que­sti anni attra­ver­so la tra­spa­ren­za del­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne. E anco­ra il tea­tro, la que­stio­ne dei nume­ri civi­ci, l’apertura di una ver­ten­za con la socie­tà Acqua­la­ti­na a tute­la degli uten­ti, la riqua­li­fi­ca­zio­ne di impor­tan­ti aree del­la cit­tà, la valo­riz­za­zio­ne del­la risor­sa “mare”.

Ci sono mol­te cri­ti­ci­tà a cui far fron­te, come la dram­ma­ti­ca que­stio­ne del bilan­cio comu­na­le. Oltre al disa­van­zo di 20 milio­ni di euro, il com­mis­sa­rio sta indi­vi­duan­do ulte­rio­ri debi­ti fuo­ri bilan­cio con con­se­guen­te aggra­va­men­to del­le sof­fe­ren­ze di cas­sa. È neces­sa­rio taglia­re gli spre­chi per repe­ri­re risor­se pro­prie dell’ente e indi­vi­dua­re finan­zia­men­ti pub­bli­ci ester­ni, rimet­ter­si a lavo­ra­re sul serio e, pas­so dopo pas­so, rilan­cia­re defi­ni­ti­va­men­te Net­tu­no. Per que­sto ser­vo­no per­so­ne com­pe­ten­ti e una squa­dra che abbia a cuo­re la cit­tà”.

Le que­stio­ni affron­ta­te han­no lascia­to ampio spa­zio anche al pro­ble­ma del­le ope­re incom­piu­te, pri­ma fra tut­te il par­cheg­gio di piaz­za­le Ber­lin­guer che Eufe­mi defi­ni­sce “sim­bo­lo del­la stu­pi­di­tà ammi­ni­stra­ti­va”.

La buca in pie­no cen­tro rap­pre­sen­ta la sto­ria di un disa­stro pro­ce­du­ra­le. Lo ave­va­mo det­to nel 2013, poi dai ban­chi dell’opposizione. Per que­sto il pri­mo pas­so ver­so la riso­lu­zio­ne sarà quel­lo di inchio­da­re il pri­va­to alle sue respon­sa­bi­li­tà. Dopo la dif­fi­da fat­ta dal Com­mis­sa­rio Pre­fet­ti­zio di riav­via­re i lavo­ri, cosa che la Park Roi non farà per­ché non può fare, occor­re ordi­na­re al pri­va­to il ripri­sti­no del­lo sta­to dei luo­ghi e con­te­stual­men­te risol­ve­re il con­trat­to con rien­tro dell’area in pos­ses­so del Comu­ne. Sarà avvia­to un nuo­vo ban­do per met­te­re in con­ces­sio­ne nuo­ve aree a raso in cam­bio del­la coper­tu­ra del­la buca da par­te di impren­di­to­ri che vi par­te­ci­pe­ran­no”.

E sull’asta del­le case popo­la­ri anda­ta deser­ta: “Anche di que­sto ho par­la­to duran­te il mio incon­tro con la Diri­gen­za comu­na­le. Biso­gna rive­de­re le sti­me e abbas­sa­re i prez­zi per l’acquisto per con­sen­ti­re a quel­la par­te di popo­la­zio­ne più disa­gia­ta di poter ade­ri­re alla richie­sta d’acquisto”.

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