Marino. Lista lunga, carenza di posti. Un genitore denuncia e il PCI propone.

Marino. Lista lunga, carenza di posti. Un genitore denuncia e il PCI propone.

23/03/2017 0 Di Maurizio Aversa

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Sede cen­trale Pri­mo Levi Frat­toc­chie

MARINO: DENUNCIA DI UN GENITORE SU CARENZA POSTI PER SCUOLA DELL’INFANZIA (79 SOLO A Frat­toc­chie!). PCI esor­ta a rispos­ta uni­taria di Giun­ta e forze politiche e sociali.
Il M5S, l’hanno scor­so: “7.3 Asili nido. Obi­et­tivi: ˃ adeguare l’offerta di asili nido comu­nali e con­ven­zionati alla cresci­ta demografi­ca. Azioni: piani­fi­cazione del­la real­iz­zazione di nuovi asili nido comu­nali e del con­ven­zion­a­men­to di strut­ture pri­vate per adeguare l’offerta di posti disponi­bili alla cresci­ta demografi­ca inter­venu­ta negli anni più recen­ti.”.
Ora è chiaro che un bim­bet­to che lo scor­so anno pote­va ambire a fre­quentare asi­lo nido o scuole mater­ne, al momen­to ha un anno in più. Anzi, quel bim­bet­to se appartene­va alla fas­cia supe­ri­ore di età, non ci entr­erà mai nel sis­tema dei servizi sociali dell’infanzia del comune di Mari­no.
L’esposizione del pro­gram­ma cinquestelle, in mate­ria, ha un pre­gio e un difet­to: E’ pregev­ole che non accampi scuse e fotografa ciò che è nec­es­sario. E, sceglien­do di inserir­lo in un pro­gram­ma di gov­er­no, indi­ca che è cosa impor­tante che vuol perseguire. Ha il dan­na­to difet­to però, deg­no del­la vec­chia polit­i­ca tan­to vitu­per­a­ta dai cinquestelle, che lì non è scrit­to se si farà nel 2016, nel 2017, nel 2020.
Ora che sta scop­piando una pic­co­la bom­ba, come dimostra­no le urla pub­bliche di una mam­ma che ha denun­ci­a­to che ben 79, solo alla “Pri­mo Levi” di Frat­toc­chie, sono i bam­bi­ni che rester­an­no sen­za rispos­ta per questo servizio sociale pri­mario, sarebbe utile, nec­es­sario, indis­pens­abile, che invece che chi­ud­er­si in una torre d’avorio, sin­da­co e giun­ta chiedano una mano, mag­a­ri dopo aver indi­ca­to un abboz­zo di soluzione se l’hanno indi­vid­u­a­ta. Così come sarebbe utile, aus­pi­ca­bile ed indis­pens­abile, — qualo­ra sin­da­co e giun­ta sen­za bel­li­cosità e con umiltà mostra­ta -, che, chi­unque abbia potere isti­tuzionale, ruo­lo sociale o politi­co mettesse a dis­po­sizione non per battagliare politi­ca­mente, ma per dare conc­re­ta rispos­ta alle denunce dei gen­i­tori e ai bim­bet­ti incolpevoli, al prob­le­ma reale, con­cre­to, oggi.
Noi comu­nisti, che al momen­to non siamo in Con­siglio comu­nale, che abbi­amo tra le fila delle nos­tre decine di iscrit­ti chi ha svolto ruoli ammin­is­tra­tivi pro­prio in questo set­tore, siamo total­mente a dis­po­sizione di inizia­tive con­crete: sia che vengano dalle isti­tuzioni, sia che giungano da forze politiche e sociali. Con­sapevoli, che un pezzet­to di buon sen­so di ognuno può con­tribuire a rispon­dere conc­re­ta­mente a chi, a liv­el­lo stat­uale, sta con­tin­uan­do a sman­tel­lare lo sta­to sociale costru­ito in decen­ni di lotte dei lavo­ra­tori e di buon gov­er­no ammin­is­tra­ti­vo.

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