Roma, arrestato Marcello De Vito (M5S). Le reazioni della politica

Roma, arrestato Marcello De Vito (M5S). Le reazioni della politica

20/03/2019 0 Di puntoacapo

Questo arti­co­lo è sta­to let­to 855 volte!

Il Pres­i­dente del­l’assem­blea comu­nale capi­toli­na, Mar­cel­lo De Vito (M5s), e altre tre per­sone sono state arrestate ques­ta mat­ti­na dai cara­binieri del coman­do provin­ciale nel­l’am­bito del­l’inchi­es­ta sul­la real­iz­zazione del nuo­vo sta­dio del­la Roma.

De Vito, che è des­ti­natario di un’ ordi­nan­za di cus­to­dia caute­lare in carcere anche se al momen­to si tro­va nel­la sua abitazione dove è in cor­so una perqui­sizione, è accusato di cor­ruzione per aver pre­so util­ità del­l’im­pren­di­tore Luca Par­nasi promet­ten­do in cam­bio di favorire il prog­et­to per la costruzione del­l’impianto sporti­vo nel­l’area di Tor di Valle.

Oltre ai provved­i­men­ti restrit­tivi (due in carcere e due ai domi­cil­iari), i cara­binieri stan­no eseguen­do anche una misura inter­dit­ti­va del divi­eto tem­po­ra­neo di esercitare attiv­ità impren­di­to­ri­ale nei con­fron­ti di due impren­di­tori. Tra i reati ipo­tiz­za­ti dal­la procu­ra c’è anche quel­lo di traf­fi­co di influen­ze ille­cite nel­l’am­bito delle pro­ce­dure con­nesse alla costruzione di un alber­go pres­so la ex stazione fer­roviaria di Roma Traste­vere e alla riqual­i­fi­cazione del­l’area degli ex Mer­cati gen­er­ali di Roma Ostiense.

L’indagine ha fat­to luce su una serie di oper­azioni cor­rut­tive real­iz­zate da impren­di­tori attra­ver­so l’in­ter­me­di­azione di un avvo­ca­to ed un uomo d’af­fari, che fun­gono da rac­cor­do con il Pres­i­dente del­l’Assem­blea comu­nale capi­toli­na al fine di ottenere provved­i­men­ti favorevoli alla real­iz­zazione di impor­tan­ti prog­et­ti immo­bil­iari. 

Chi è De Vito?

Quar­antac­inque anni, avvo­ca­to, Mar­cel­lo De Vito è sta­to il pri­mo can­dida­to sin­da­co del M5s in Campi­doglio. Nel 2013 sfidò Ignazio Mari­no, Gian­ni Ale­man­no e Alfio Mar­chi­ni piaz­zan­dosi ter­zo con il 12,4% dei voti. Dopo due anni e mez­zo alla gui­da del­l’op­po­sizione con­tro la giun­ta di cen­trosin­is­tra, alla cadu­ta di Mari­no si è rican­dida­to alle pri­marie del Movi­men­to venen­do però scon­fit­to da Vir­ginia Rag­gi, poi divenu­ta sin­da­ca.

Alle elezioni comu­nali del 2016 De Vito fu sopran­nom­i­na­to “Mr. pref­eren­ze” del Movi­men­to, con oltre 6.500 voti a suo favore, suc­ces­so per­son­ale che lo ha spin­to alla pres­i­den­za del­l’Assem­blea Capi­toli­na.

Da sem­pre vici­no all’ala più orto­dos­sa dei 5 Stelle, quel­la che nel Lazio vede tra i suoi rifer­i­men­ti la capogrup­po in Con­siglio regionale Rober­ta Lom­bar­di, De Vito non ha man­ca­to di esprimere le sue per­p­lessità su alcune scelte del­la sin­da­ca in questi qua­si tre anni di gov­er­no pen­tasel­la­to in Campi­doglio. Sui social riven­di­ca da anni come pri­mo post fis­so del suo pro­fi­lo il “taglio agli sprechi” delle spese del­l’Aula.

Di Maio: “Un insulto a tutti noi”

“Quan­to emerge in queste ore oltre ad essere grave è ver­gog­noso, moral­mente bas­so e rap­p­re­sen­ta un insul­to a ognuno di noi, a ogni por­tav­oce del Movi­men­to nelle isti­tuzioni, ad ogni attivista che si fa il maz­zo ogni giorno per questo prog­et­to”. È quan­to scrive su Face­book Lui­gi Di Maio, capo politi­co del Movi­men­to 5 stelle. 
“Non è una ques­tione di garan­tismo o gius­tizial­is­mo, è una ques­tione di respon­s­abil­ità polit­i­ca e morale: è evi­dente che anche solo essere arrivati a questo, esser­si pre­sum­i­bil­mente avvi­c­i­nati a certe dinamiche, per un elet­to del Movi­men­to, è inac­cetta­bile”.
“De Vito — sot­to­lin­ea Di Maio — non lo cac­cio io, lo cac­cia la nos­tra ani­ma, lo cac­ciano i nos­tri prin­cipi morali, i nos­tri anti­cor­pi. Ciò che ha sem­pre dis­tin­to il Movi­men­to dagli altri par­ti­ti è la reazione di fronte a casi del genere. De Vito potrà e dovrà infat­ti difend­er­si in ogni sede, nelle forme pre­viste dal­la legge, ma lo farà lon­tano dal Movi­men­to 5 Stelle”.

Raggi: “A Roma non c’è spazio per la corruzione”

“Nes­suno scon­to. A Roma non c’è spazio per la cor­ruzione. Chi ha sbaglia­to non avrà alcuno scon­to da parte di ques­ta ammin­is­trazione. La notizia del­l’ar­resto di Mar­cel­lo De Vito è gravis­si­ma: ho piena fidu­cia nel­la mag­i­s­tratu­ra e nel lavoro dei giu­di­ci”. Lo scrive il sin­da­co di Roma, Vir­ginia Rag­gi, su Face­book. 

Rag­gi aggiunge che “una cosa è cer­ta: nes­suna indul­gen­za per chi sbaglia. Ho dichiara­to guer­ra alla cor­ruzione e respin­to i ten­ta­tivi di chi vuole fer­mare l’azione di pulizia che por­ti­amo avan­ti. Qui non c’è spazio per ambi­gu­i­tà. Non c’è spazio per chi immag­i­na di pot­er tornare al pas­sato e con­t­a­m­inare il nos­tro lavoro”. Infine, “avan­ti fino in fon­do, sen­za se e sen­za ma, per la legal­ità”.

Fico: “Davvero terribile”

Il pres­i­dente del­la Cam­era Rober­to Fico definisce “davvero ter­ri­bile” l’ar­resto del pres­i­dente del Con­siglio comu­nale in Campi­doglio Mar­cel­lo De Vito (M5s) nel­l’am­bito del­l’inchi­es­ta sul­lo sta­dio del­la Roma.
“La cor­ruzione è la cosa più dep­re­ca­bile che un politi­co pos­sa fare”, ha det­to a mar­gine di un con­veg­no a Mon­tecito­rio su Ilar­ia Alpi. La cor­ruzione “va con­dan­na­ta al cen­to per cen­to”, ma l’im­por­tante “e’ che la mag­i­s­tratu­ra, come sta facen­do, pos­sa fare il pro­prio lavoro, e andare avan­ti nelle indagi­ni. Bisogna avere piena fidu­cia nel­la mag­i­s­tratu­ra”.

(Fonte Agi)

De Vito presunta corruzione — Rachele Mussolini (Lista Civica “Con Giorgia”) e Federico ROCCA (FdI):  crolla il firmamento!

Non si trat­ta di con­dannare a pre­scindere ma di guardare agli inter­es­si del­la Cap­i­tale. Con orgoglio, oggi più di pri­ma, sot­to­lineiamo la neces­sità di difend­ere e riaf­fer­mare il ruo­lo di Roma nel con­testo nazionale. La crisi dell’ assem­blea capi­toli­na, il pro­fon­do mal­go­v­er­no che in questi anni ha bloc­ca­to la cit­tà, ora ha un solo sboc­co: le elezioni. Il fir­ma­men­to pen­tastel­la­to Gril­lo, Rag­gi, De Vito, Tav­er­na, Fer­rara è crol­la­to las­cian­do mac­erie dif­fi­cil­mente san­abili. Ci aspet­ta un com­pi­to arduo e non c’è tem­po da perdere in difese di parte, la mag­i­s­tratu­ra farà il suo lavoro e noi rima­ni­amo garan­tisti, ma Roma ha bisog­no di cam­biare imme­di­ata­mente gov­er­no. La Rag­gi rasseg­ni le dimis­sioni, Gril­lo torni a fare il comi­co e i  suoi pros­eli­ti las­ci­no stare Roma.
La cit­tà torni a chi ha pas­sione e com­pe­ten­za, non c’è più tem­po per provare a sal­vare la Cap­i­tale dal degra­do e dell’abbandono tar­ga­to 5 stelle. Così Rachele Mus­soli­ni con­sigliere capi­toli­na lista Civi­ca Con Gior­gia e Fed­eri­co Roc­ca respon­s­abile romano enti locali FdI.

STADIO ROMA, ASSOTUTELA: “VICENDA ALLARMANTE. RAGGI CHE DICE?”

“Siamo molto pre­oc­cu­pati per le vicende che han­no scon­volto in queste ore il Campi­doglio. E’ sta­to arresta­to il pres­i­dente del Con­siglio, Mar­cel­lo De Vito, insieme ad altre per­sone, accusate, in con­cor­so tra loro, di cor­ruzione e di traf­fi­co di influen­ze ille­cite, nell’ambito delle pro­ce­dure con­nesse con la real­iz­zazione del nuo­vo Sta­dio del­la Roma, la costruzione di un alber­go pres­so la ex stazione fer­roviaria di Roma Traste­vere e la riqual­i­fi­cazione dell’area degli ex Mer­cati gen­er­ali di Roma Ostiense. Si trat­ta di una realtà allar­mante, su cui siamo sicuri la mag­i­s­tratu­ra farà la dovu­ta chiarez­za. Sen­za entrare nel mer­i­to giudiziario, quel­lo che è evi­dente è l’elemento politi­co: l’arresto di De Vito potrebbe causare un ter­re­mo­to isti­tuzionale che potrebbe incidere sul­la gov­ern­abil­ità attuale del Comune di Roma: per ques­ta ragione, chiedi­amo alla sin­da­ca Rag­gi di riferire sul­la vicen­da”. Così, in una nota, il pres­i­dente nazionale di Asso­tutela, Michel Emi Mar­i­ta­to.

STADIO ROMA, DI STEFANO (M5S): VALORI FONDANTI CHE VANNO RISPETTATI, ZERO SCONTI PER DE VITO

“Davan­ti a fat­ti del genere l’unica cosa da fare è pren­dere una deci­sione pre­cisa e dura. Ed è quel­lo che ha fat­to Lui­gi Di Maio: chi sbaglia non può stare den­tro il MoVi­men­to 5 Stelle. Zero scon­ti, zero scuse, zero errori su temi così impor­tan­ti. Per questo abbi­amo insis­ti­to tan­to per dotar­ci di una nor­ma anti cor­ruzione e al gov­er­no final­mente ci siamo rius­ci­ti con lo Spaz­za­cor­rot­ti. Ci sono val­ori fon­dan­ti nel MoVi­men­to 5 Stelle che van­no rispet­tati a tut­ti i liv­el­li. De Vito ha sbaglia­to ed anda­va cac­cia­to. Bra­vo Lui­gi!”, lo scrive su face­book Man­lio Di Ste­fano, sot­toseg­re­tario M5S agli affari esteri.

STADIO ROMA, SALAFIA (M5S): NEL MOVIMENTO CHI SBAGLIA E’ SUBITO FUORI

“A Roma e nel MoVi­men­to 5 stelle non c’è pos­to per i cor­rot­ti. Se ha sbaglia­to, Mar­cel­lo De Vito dovrà pagare per il suo errore. Ovvi­a­mente, sarà la mag­i­s­tratu­ra a fare piena luce sul­la vicen­da, ma nel frat­tem­po – gra­zie alla tem­pes­tiv­ità con cui Di Maio è inter­venu­to – De Vito è fuori dal MoVi­men­to”. E’ quan­to affer­ma­to, in una nota, da Angela Salafia, Capogrup­po M5S in Com­mis­sione gius­tizia alla Cam­era. “Abbi­amo gli anti­cor­pi per tenere il malaf­fare lon­tano dal nos­tro grup­po: di fronte a fat­ti del genere si è fuori subito e auto­mati­ca­mente. La polit­i­ca e le isti­tuzioni sono cose serie e van­no preser­vate. Non fac­ciamo scon­ti a nes­suno, e anche ques­ta vol­ta lo abbi­amo dimostra­to. E’ con questo spir­i­to e con l’intenzione di rip­ulire la soci­età dal can­cro del­la cor­ruzione che abbi­amo dato al Paese la legge “spaz­za­cor­rot­ti”. Il cam­bi­a­men­to è in atto. Chi pen­sa di con­tin­uare a fare il fur­bo ci tro­verà sem­pre pron­ti a rea­gire con fer­mez­za e con orgoglio”, con­clude Salafia.

STADIO ROMA, AZZOLINA (M5S): NON FACCIAMO SCONTI. ESPULSIONE RISPETTA NOSTRI VALORI

“Nel MoVi­men­to 5 Stelle chi sbaglia paga. Sul­la vicen­da di Mar­cel­lo De Vito non fac­ciamo scon­ti: il nos­tro Lui­gi Di Maio ha già annun­ci­a­to la sua espul­sione e noi lo ringrazi­amo per aver assun­to subito, sen­za un atti­mo di esi­tazione, ques­ta deci­sione che rispet­ta e ono­ra i val­ori fon­dan­ti del MoVi­men­to”. Così Lucia Azzoli­na, por­tav­oce del MoVi­men­to 5 Stelle alla Cam­era.
“Quan­to accadu­to offende il lavoro, onesto e instan­ca­bile, di tut­ti gli attivisti e di tut­ti i por­tav­oce, ma anche i cit­ta­di­ni, che han­no dirit­to ad avere isti­tuzioni pulite, dove la cor­ruzione sia ban­di­ta. Pro­prio per­ché cre­di­amo forte­mente in questo prin­ci­pio, abbi­amo fat­to approvare subito lo Spaz­za­cor­rot­ti. Siamo orgogliosi di quel­lo che siamo, su reati gravis­si­mi come questo seguiamo la nos­tra stra­da fino in fon­do”, con­clude Azzoli­na.
 

STADIO ROMA, D’UVA (M5S): ESPULSIONE DE VITO INEVITABILE, ISTITUZIONI PRIMA DI TUTTO

 

“Non pos­so che essere d’accordo con Lui­gi Di Maio. La sua deci­sione, appe­na annun­ci­a­ta, di espellere Mar­cel­lo De Vito non è affat­to scon­ta­ta. O almeno, non è scon­ta­ta per una forza polit­i­ca. Ma il MOVIMENTO 5 STELLE È UNA COSA DIVERSA — e ques­ta ne è la ripro­va. Non ci sono pro­ces­si o sen­ten­ze che tengano: è una ques­tione di oppor­tu­nità polit­i­ca.

Se i tuoi com­por­ta­men­ti rischi­ano di mac­chiare l’immagine delle isti­tuzioni di cui fai parte, è auto­mati­co PER NOI pre­tendere un tuo pas­so indi­etro. Siamo orgogliosi di quel­lo che siamo. Del­la nos­tra coeren­za.

Per quan­to umana­mente pos­sa fare male, il MoVi­men­to 5 Stelle non fa scon­ti a nes­suno. Per­ché la pri­or­ità è la COSA PUBBLICA. Che vogliamo e dob­bi­amo sal­va­guardare, anco­ra di più adesso che siamo al gov­er­no. Ecco per­ché abbi­amo approva­to la legge Spaz­za­cor­rot­ti. Per essere anco­ra più inf­lessibili.

Da rap­p­re­sen­tan­ti dei cit­ta­di­ni nelle isti­tuzioni abbi­amo la respon­s­abil­ità di dare il buon esem­pio. Questo ci fa essere diver­si dagli altri, ques­ta è la nos­tra ani­ma, questi sono i nos­tri anti­cor­pi. Gra­zie Lui­gi”. Così su Face­book il capogrup­po del MoVi­men­to 5 Stelle alla Cam­era, Francesco D’U­va.

 

La Città della Metropoli: diversi dai 5 Stelle, abbiamo fiducia nella magistratura

Non siamo come il Movi­men­to 5 Stelle e non spe­cu­liamo sulle vicende giudiziarie. Per questo non abbi­amo nul­la da dire sul­l’indagine per cor­ruzione che riguar­da Mar­cel­lo De Vito, Pres­i­dente del Con­siglio Comu­nale di Roma, anche Del­e­ga­to al Bilan­cio ed alla Via­bil­ità in Cit­tà Met­ro­pol­i­tana. Abbi­amo piena fidu­cia nel­la mag­i­s­tratu­ra e rite­ni­amo che fino all’ul­ti­mo gra­do di giudizio chi­unque vada con­sid­er­a­to inno­cente.
Ma siamo curiosi di vedere come si com­porter­an­no gli elet­ti e i mil­i­tan­ti del M5S di tut­ta Italia. User­an­no le solite modal­ità? Faran­no sci­a­callag­gio politi­co come in tutte le altre indagi­ni che han­no inter­es­sato espo­nen­ti di altre forze politiche? User­an­no la stes­sa vio­len­za che in questi giorni abbi­amo vis­to ver­so il Pres­i­dente Nico­la Zin­garet­ti? Avran­no il cor­ag­gio di chiedere le dimis­sioni del­la Sin­da­ca Rag­gi?
Vedremo.
Così in una nota il grup­po Con­sil­iare ” Le Cit­tà del­la Metropoli ” 
 

Uffi­cio di sup­por­to alla comu­ni­cazione

Grup­po Con­sil­iare ” Le Cit­tà delle Metropoli ”

Related Images: