Marino, le risposte all’esposto dell’opposizione sulle assunzioni in Comune

Marino, le risposte all’esposto dell’opposizione sulle assunzioni in Comune

02/03/2019 0 Di Paola Polli

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Arri­va dal Dipar­ti­men­to per la Fun­zione Pub­bli­ca del­la Pres­i­den­za del Con­siglio dei Min­istri, l’ennesima repri­men­da per il Comune di Mari­no. Tema del­la mis­si­va data­ta 22 feb­braio 2019, le pro­ce­dure di reclu­ta­men­to del per­son­ale messe in atto da Palaz­zo Colon­na. A chiedere il parere dell’organo di vig­i­lan­za sul­la con­for­mità dell’azione ammin­is­tra­ti­va in base ai prin­cipi di imparzial­ità e buon anda­men­to, sono state le forze di oppo­sizione in Con­siglio con l’esposto del 7 gen­naio scor­so invi­a­to anche a Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Vel­letri, Corte dei Con­ti del Lazio e Prefet­tura di Roma.

L’atto, fir­ma­to da Ste­fano Cec­chi e Cinzia Lapun­z­i­na (Decen­tra­men­to), Enri­co Iozzi ed Eleono­ra Di Giulio (Unione di Cen­trosin­is­tra), Remo Pisani (Fratel­li d’Italia), Gian­fran­co Venan­zoni e Fran­ca Sil­vani (Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co) e Pamela Ermo (Movi­men­to Civiltà Demo­c­ra­t­i­ca) ave­va chiesto lumi sul con­cor­so indet­to per l’assunzione a tem­po deter­mi­na­to del Respon­s­abile Area Eco­nom­i­co Finanziaria, revo­ca­to in auto­tutela per impre­ci­sioni nel­la som­ma­to­ria dei titoli.

L’ annul­la­men­to, affer­ma in propos­i­to il diri­gente del Dipar­ti­men­to Fun­zione Pub­bli­ca vice prefet­to Anna Maria Ambrosi­ni, può essere ammes­so per ragioni di pub­bli­co inter­esse «fino a quan­do non sia inter­venu­ta la nom­i­na dei vinci­tori del­la pro­ce­du­ra di selezione pub­bli­ca per assun­zione a tem­po deter­mi­na­to». Nul­la è sta­to ril­e­va­to sull’inserimento del col­lo­quio finale con il Sin­da­co per il diri­gente assun­to a tem­po inde­ter­mi­na­to dopo essere sta­to esam­i­na­to da una com­mis­sione tec­ni­ca. «Stare­mo a vedere cosa decider­an­no in propos­i­to gli altri organi che han­no rice­vu­to l’esposto» affer­mano i con­siglieri di mino­ran­za.

Altra ques­tione seg­nala­ta dai fir­matari dell’esposto, è la pro­ce­du­ra di avan­za­men­to di un dipen­dente del Comune di Mari­no da Istrut­tore Tec­ni­co (C1) a Fun­zionario Diret­ti­vo (D3) mes­sa in atto, con delib­era di giun­ta, stravol­gen­do l’applicazione di isti­tu­ti come la mobil­ità ester­na e l’attingimento a grad­u­a­to­ria di altro Ente, in questo caso il Comune di Miglie­ri­na (CZ) dove il dipen­dente risul­ta­va vinci­tore nel 2012 di una selezione pub­bli­ca di cat­e­go­ria D3.

Lap­i­dario il parere del vice prefet­to in mer­i­to, che boc­cia la pro­ce­du­ra rite­nen­dola non con­forme alle dis­po­sizioni in mate­ria. Man­cano i cri­teri di scelta di tale grad­u­a­to­ria rispet­to ad altre, affer­ma, così come il pre­vio accor­do tra le ammin­is­trazioni inter­es­sate. «Il ricor­so allo scor­ri­men­to di pro­prie o altrui grad­u­a­to­rie – sen­ten­zia — deve essere pre­ce­du­to dall’esperimento del­la pro­ce­du­ra di mobil­ità e vi si può fare suc­ces­si­vo ricor­so solo se l’Amministrazione non dispon­ga di grad­u­a­to­rie valide per la cat­e­go­ria e il pro­fi­lo di rifer­i­men­to».

«La nota per­venu­ta dall’ispettorato per la Fun­zione Pub­bli­ca – affer­mano i fir­matari dell’esposto — dimostra come le per­p­lessità soll­e­vate era­no tutt’altro che immo­ti­vate. Il Sin­da­co non può fare come vuole, soprat­tut­to se si trat­ta di per­son­ale comu­nale paga­to con i sol­di dei cit­ta­di­ni. Duole con­statare anco­ra una vol­ta, come sia in atto a Palaz­zo Colon­na un’emorragia in ter­mi­ni di trasparen­za e parte­ci­pazione per mano di un’arrogante mag­gio­ran­za di gov­er­no. Un com­por­ta­men­to inam­mis­si­bile che ci ha costret­ti a dover ricor­rere alle carte bol­late e ai tri­bunali per difend­ere gli inter­es­si dei cit­ta­di­ni di Mari­no. Di fronte ai silen­zi, alla male­d­u­cazione e alla man­can­za di rispet­to non ci stancher­e­mo di pros­eguire a sal­va­guardare il bene comune. La cit­tà e la comu­nità van­no oltre qual­si­asi tipo di stec­ca­to o ide­olo­gia polit­i­ca». 

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