Dall’incontro con Mogol al Giffoni sino ad eventi e festival: Federica Pento

Dall’incontro con Mogol al Giffoni sino ad eventi e festival: Federica Pento

03/03/2021 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 2082 vol­te!

Oggi abbia­mo incon­tra­to la gio­va­nis­si­ma can­tan­te di Pesca­ra Fede­ri­ca Pen­to e abbia­mo fat­to una chiac­chie­ra­ta sul suo per­cor­so pro­fes­sio­na­le.

Nel 2016 avvie­ne un incon­tro fon­da­men­ta­le per la tua cre­sci­ta arti­sti­ca con l’au­to­re Mogol. Ce ne par­li? Con lui hai segui­to anche una Master­class? In che cit­tà si svol­ge­va?

Nel 2016 ho avu­to l’onore di incon­tra­re il gran­dis­si­mo auto­re Mogol, con il qua­le ho segui­to una Master­class: “Music Camp 2016” pres­so la Tenu­ta Dei Cicla­mi­ni in Umbria.

Sono sta­ti tre gior­ni immer­si nel­la musi­ca, dove ho avu­to anche l’occasione di con­fron­tar­mi con mol­tis­si­mi altri arti­sti di ogni gene­re e età. Que­sta è una del­le espe­rien­ze che non dimen­ti­che­rò mai.

Ci rac­con­ti del sin­go­lo dove par­li del­la fine e del­l’i­ni­zio di un “viag­gio dell’anima”? Qua­l’è il bra­no fra i tuoi a cui sei più lega­ta?

L’idea è sta­ta quel­la di crea­re un Con­cept Album, in cui tut­te le can­zo­ni con­tri­bui­sco­no a dare un signi­fi­ca­to nel loro insie­me.

Una vera e pro­pria sto­ria dove ogni bra­no rac­con­ta un epi­so­dio.

L’album è com­po­sto da set­te bra­ni e quel­lo alla qua­le sono più lega­ta è: “Sei come”, per­ché par­la del­la mia Ter­ra, l’Abruzzo. È un gri­do di spe­ran­za, l’inno del­la rico­stru­zio­ne post sisma del 2009.

A Luglio 2018 apri l’Edizione del “Gif­fo­ni Festi­val 2018” che si è tenu­to a Gif­fo­ni Val­le Pia­na (SA). Eri emo­zio­na­ta per que­sta par­te­ci­pa­zio­ne in qua­li­tà di Madri­na del pre­sti­gio­so even­to?

Ero emo­zio­na­tis­si­ma in quan­to è un festi­val che ho sem­pre sen­ti­to e visto in tv. Par­te­ci­pa­re per me è sta­to bel­lis­si­mo.

Da sem­pre impe­gna­ta nel socia­le, è vero che – esi­ben­do­ti in una serie di even­ti live — hai fat­to par­te del pro­get­to Onlus “Uni­ti per Ama­tri­ce”? Qua­l’e­ra l’o­biet­ti­vo?

Da abruz­ze­se non pote­vo non par­te­ci­pa­re ad un even­to così impor­tan­te e toc­can­te.

Ho rap­pre­sen­ta­to la mia Ter­ra, con l’obiettivo di rac­co­glie­re fon­di a favo­re del­le popo­la­zio­ni col­pi­te dal Ter­re­mo­to in Cen­tro Ita­lia.

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