Il Partito Comunista d’Italia relativo alle vicende politiche di Genzano

Il Partito Comunista d’Italia relativo alle vicende politiche di Genzano

14/06/2016 0 Di Redazione

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890691065-lago-di-nemi-genzano-di-roma-veduta-sulla-citta-luce-del-soleIl Par­ti­to Comu­ni­sta d’I­ta­lia rela­ti­vo alle vicen­de poli­ti­che di Gen­za­no

Sia­mo nel­la fase con­clu­si­va del­la cam­pa­gna elet­to­ra­le.

Sia­mo, infat­ti,  a pochi gior­ni dal bal­lot­tag­gio che vede di fron­te da una par­te Gen­za­no e la sua sto­ria, la sua for­za soli­da­le, la sua capa­ci­tà di tene­re in pie­di i ser­vi­zi ai cit­ta­di­ni nono­stan­te i con­ti­nui tagli por­ta­ti avan­ti dai gover­ni che si sono suc­ce­du­ti negli ulti­mi tren­ta anni e, dall’altra par­te, un fin­to rin­no­va­men­to rap­pre­sen­ta­to da una for­ma­zio­ne poli­ti­ca diret­ta dall’alto, in manie­ra oscu­ra, da per­so­nag­gi che, con logi­che azien­da­li­sti­che, impon­go­no il loro vole­re ai loro par­la­men­ta­ri e sin­da­ci che, al con­tra­rio di quel­lo che pre­ve­de la Costi­tu­zio­ne, non rap­pre­sen­ta­no i cit­ta­di­ni ma inte­res­si occul­ti.

Que­sto avvie­ne in Par­la­men­to e nei Comu­ni che loro gover­na­no!

E quan­do i loro elet­ti non ubbi­di­sco­no, ven­go­no espul­si o obbli­ga­ti ad una vera e pro­pria tran­su­man­za in usci­ta (guar­da­te cosa è avve­nu­to in Par­la­men­to, con deci­ne e deci­ne di depu­ta­ti e sena­to­ri gril­li­ni che han­no lascia­to il pro­prio grup­po per pas­sa­re a quel­lo misto e nei Comu­ni dove i sin­da­ci sono sta­ti sospe­si o espul­si ).

A que­sto occor­re aggiun­ge­re il fat­to che ci si tro­va di fron­te, tan­te vol­te, e oggi anche a Gen­za­no, a sog­get­ti total­men­te impre­pa­ra­ti e che, quin­di, non sono in gra­do di por­ta­re avan­ti il com­pi­to a cui sono chia­ma­ti. Allo stes­so tem­po, spes­so, ci tro­via­mo di fron­te a sog­get­ti che sono gesti­ti da altri, mano­vra­to­ri che non appa­io­no, e che sono i veri e pro­pri burat­ti­nai.

Così come avvie­ne in cam­po nazio­na­le, con la fami­glia Casa­leg­gio che mano­vra Bep­pe Gril­lo, a Gen­za­no avrem­mo un sin­da­co che non sareb­be in gra­do di deci­de­re nul­la sen­za aver pri­ma sen­ti­to la sena­tri­ce ed i suoi col­la­bo­ra­to­ri, i qua­li a loro vol­ta….

La doman­da è: chi coman­de­reb­be a Gen­za­no?

Nel caso il can­di­da­to gril­li­no vin­ces­se, il futu­ro sin­da­co cosa andreb­be a dire o a fare in Regio­ne o in altri Enti. Andreb­be da solo o con il “tutor”?

E, soprat­tut­to, quan­do un cit­ta­di­no pones­se una qual­sia­si que­stio­ne, cosa dovreb­be aspet­ta­re per ave­re una rispo­sta, il “mee­tup” o l’assenso dei burat­ti­nai?

Oggi i cit­ta­di­ni non si tro­va­no di fron­te la pos­si­bi­li­tà di un rin­no­va­men­to ma la cer­tez­za che, qua­lo­ra vin­ces­se­ro, i gril­li­ni non sareb­be­ro in gra­do di gover­na­re e, soprat­tut­to, non sareb­be­ro gra­do in tene­re alto il muro che Gen­za­no ha eret­to, da sem­pre, con­tro even­tua­li infil­tra­zio­ni del­la mala­vi­ta orga­niz­za­ta.

E poi, dove era­no men­tre l’Amministrazione Comu­na­le dava bat­ta­glia nei con­fron­ti di ACEA, riu­scen­do a risol­ve­re il pro­ble­ma dell’arsenico nell’acqua o nell’azione che ha por­ta­to Gen­za­no ad esse­re uno dei Comu­ni del Lazio con la per­cen­tua­le più alta di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta o nel­la stre­nua dife­sa dell’intervento socia­le a favo­re dei più debo­li?

For­se era­no davan­ti al loro com­pu­te­ri­no ad insul­ta­re ed insul­tar­si come sono abi­tua­ti a fare da sem­pre!

Di sicu­ro, qual­cu­no di loro era ad orga­niz­za­re remu­ne­ra­ti­vi spet­ta­co­li al Pala­ce­sa­ro­ni,  gra­zie a spon­so­riz­za­zio­ni da par­te di ambien­ti lega­ti a Cer­ro­ni, il ras del­la “mon­nez­za”, sog­get­to con­tro il qua­le la nostra Ammi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le si è costi­tui­ta par­te civi­le e richie­sto, tra l’altro 11 milio­ni di euro di dan­ni  nel pro­ces­so pena­le in cor­so per asso­cia­zio­ne a delin­que­re, truf­fa, fro­de, traf­fi­co di rifiu­ti ecc…

Sareb­be que­sta la loro sen­si­bi­li­tà in ordi­ne alla lega­li­tà?

Non basta qual­che com­par­sa­ta alle mani­fe­sta­zio­ni dei movi­men­ti dei cit­ta­di­ni con­tro l’inceneritore di Alba­no per far­si una ver­gi­ni­tà. La nostra Ammi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le, inve­ce, è in pri­ma linea con atti con­cre­ti e con un for­te impe­gno, anche lega­le, su que­sta bat­ta­glia in dife­sa del­la salu­te dei nostri con­cit­ta­di­ni, del­la lega­li­tà nel ciclo dei rifiu­ti e dell’ambiente!

E che dire del­le fin­te bat­ta­glie a livel­lo nazio­na­le con­tro il Jobs Act?

Guar­da­te cosa sta avve­nen­do in Fran­cia, dove è nato un for­tis­si­mo movi­men­to che si oppo­ne all’annullamento dei dirit­ti dei lavo­ra­to­ri. In tut­ta la nazio­ne ci sono for­tis­si­mi movi­men­ti che lot­ta­no per impe­di­re una leg­ge simi­le a quel­la, scia­gu­ra­ta, che è sta­ta appro­va­ta in Ita­lia.

Loro, nono­stan­te una for­te pre­sen­za in Par­la­men­to e nel­le urne, si sono limi­ta­ti a pate­ti­che scher­ma­glie par­la­men­ta­ri e sono total­men­te assen­ti nel Pae­se. Non han­no orga­niz­za­to alcun movi­men­to di popo­lo con­tro que­sto enne­si­mo attac­co ai lavo­ra­to­ri ed ai disoc­cu­pa­ti.

Il cosid­det­to Movi­men­to 5 stel­le non è altro che un mega par­cheg­gio dove tene­re ben fer­mi i voti di pro­te­sta.

E’, nei fat­ti, un ele­men­to di sta­bi­liz­za­zio­ne del siste­ma capi­ta­li­sti­co da cui ven­go­no orga­niz­za­ti e finan­zia­ti.

Abbia­mo fat­to, come Par­ti­to Comu­ni­sta d’Italia, per la pri­ma vol­ta, un comu­ni­ca­to alzan­do i toni, per­ché dai gril­li­ni rile­via­mo un con­ti­nuo stil­li­ci­dio di insul­ti da par­te anche di chi per­ce­pi­sce un lau­to com­pen­so, con i sol­di dei cit­ta­di­ni, per l’incarico di sena­tri­ce e che dovreb­be, in ragio­ne del pro­prio ruo­lo, ave­re un com­por­ta­men­to isti­tu­zio­na­le e rispet­to­so del­le altre isti­tu­zio­ni. Va bene anche la dura pole­mi­ca ma sem­pre all’interno di rego­le di rispet­to.

Que­sta sor­ta di squa­dri­smo media­ti­co ricor­da tem­pi anda­ti. E non basta far fin­ta di fare pre­sen­za in occa­sio­ne del 25 Apri­le o cita­re la resi­sten­za o la Costi­tu­zio­ne. Ma chi vi ha mai visti pri­ma? Chi vi ha visti men­tre il nostro sin­da­co, in pri­ma fila ad Alba­no, pro­te­sta­va con­tro gli igno­bi­li fune­ra­li al boia Prie­b­ke?

Dove­te com­bat­te­re il fasci­smo dap­per­tut­to, anche den­tro il vostro par­ti­to, par­don azien­da. Dove le deci­sio­ni ven­go­no dira­ma­te dal­la Casa­leg­gio Asso­cia­ti e voi obbe­di­te supi­na­men­te.

Non è più pos­si­bi­le sta­re a sen­ti­re le offe­se che ven­go­no invia­te a Gen­za­no ed ai gen­za­ne­si, come se la nostra cit­tà fos­se una qual­sia­si Quar­to e la nostra ammi­ni­stra­zio­ne una qual­sia­si ammi­ni­stra­zio­ne di Quar­to, dove i gril­li­ni ave­va­no al pro­prio inter­no sog­get­ti pro­ble­ma­ti­ci.

La sto­ria di Gen­za­no par­la da sola. Con le pro­prie lot­te, le sof­fe­ren­ze pati­te sot­to il fasci­smo e la pro­pria capa­ci­tà di risol­le­var­si dopo la guer­ra. Capa­ci­tà che è sta­ta tra­smes­sa alle suc­ces­si­ve gene­ra­zio­ni che han­no pro­se­gui­to nell’azione di buon gover­no e di for­te impe­gno di soli­da­rie­tà nei con­fron­ti dei più debo­li.

Per­ché i gril­li­ni non par­la­no mai di quel­lo che real­men­te vie­ne fat­to a Gen­za­no da par­te dell’Amministrazione Comu­na­le? Entran­do vera­men­te nel meri­to del­le que­stio­ni con­cre­te e facen­do del­le pro­po­ste altret­tan­to con­cre­te?

Non ne par­la­no per­ché non san­no di cosa si trat­ta ma, soprat­tut­to, per­ché sono un vero e pro­prio cor­po estra­neo che vuo­le tra­sfor­ma­re in peg­gio quel­la che è una socie­tà viva e impe­gna­ta.

Allo stes­so tem­po, però, come Comu­ni­sti dicia­mo che il segna­le giun­to da par­te degli elet­to­ri è un segna­le impor­tan­te che deve esse­re ascol­ta­to.

Mol­te del­le cri­ti­che che sono sta­te fat­te all’azione ammi­ni­stra­ti­va sono da tene­re in alta con­si­de­ra­zio­ne.

E que­sto fare­mo.

La gran­de capa­ci­tà di chi fa poli­ti­ca, e soprat­tut­to di chi si assu­me l’onore di diri­ge­re una comu­ni­tà così impor­tan­te come quel­la di Gen­za­no, è quel­la di ascol­ta­re, di miglio­ra­re, di rin­no­va­re e di fare una cor­ret­ta auto­cri­ti­ca sui limi­ti ed i ritar­di che ci sono sta­ti, per non ripe­ter­li.

Per que­sto cre­dia­mo che nell’azione di gover­no  sia neces­sa­rio ave­re la giu­sta umil­tà che, anche in que­ste occa­sio­ni, aiu­ta a com­pren­de­re meglio ciò che è sta­to fat­to e ciò che è, anco­ra, da fare.

E per que­sto, rite­nia­mo sia asso­lu­ta­men­te indi­spen­sa­bi­le apri­re, imme­dia­ta­men­te dopo il 19 giu­gno, un aper­to con­fron­to e dia­lo­go con le vere for­ma­zio­ni civi­che, nate da una spin­ta gio­va­ni­le real­men­te par­ti­ta dal bas­so, e quel­le di sini­stra pre­sen­ti nel nostro Comu­ne, in quan­to espres­sio­ne viva del­la nostra comu­ni­tà; per­ché rap­pre­sen­ta­no istan­ze che sono pre­sen­ti anche nel nostro elet­to­ra­to e per­ché, aldi­là del­le rispet­ti­ve col­lo­ca­zio­ni, il popo­lo gen­za­ne­se è sem­pre sta­to uni­to ed orgo­glio­so dei pro­pri risul­ta­ti, otte­nu­ti con l’impegno di una comu­ni­tà labo­rio­sa e soli­da­le.

Que­sto fare­mo per­ché, come abbia­mo det­to in que­sta cam­pa­gna elet­to­ra­le, Gen­za­no è una cit­tà che non lascia indie­tro nes­su­no.

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