“I Giocattoli della Tradizione”. Gli studenti di Giulianello alla riscoperta dei giochi di una volta

“I Giocattoli della Tradizione”. Gli studenti di Giulianello alla riscoperta dei giochi di una volta

12/02/2017 0 Di Marco Castaldi

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Il work­shop didat­ti­co in for­ma ludi­ca per ragazzi è sta­to orga­niz­za­to nel­la gior­na­ta del 10 Feb­braio pres­so i locali del­la Sala Let­tura “G. Canale” e del Cen­tro Socio­cul­tur­ale “Il ponte” dall’associazione cul­tur­ale “La Stazione”, con la parte­ci­pazione degli oper­a­tori del “Museo etno­grafi­co del gio­cat­to­lo di Sezze”.

Un giorno di scuo­la fuori dall’ordinario per gli stu­den­ti delle clas­si terze del­la pri­maria “Don Sil­ve­stro Radic­chi” di Giu­lianel­lo che ven­erdì 10 Feb­braio sono usci­ti dalle aule per pren­der parte al work­shop “I gio­cat­toli del­la tradizione”, orga­niz­za­to pres­so i locali del­la Sala Let­tura “G. Canale” e del Cen­tro Socio­cul­tur­ale “Il ponte” dall’associazione cul­tur­ale “La Stazione”, con la parte­ci­pazione degli oper­a­tori del “Museo etno­grafi­co del gio­cat­to­lo di Sezze”.

I ragazzi sono sta­ti accolti con una breve intro­duzione sul­la sto­ria dei gio­cat­toli, allo scopo di illus­trare quel­li che era­no i giochi dei loro gen­i­tori e non­ni, favoren­do l’apprendimento di un esistente com­ple­ta­mente diver­so dal loro. Dopo la teo­ria, la fase prat­i­ca, con la costruzione di un gio­cat­to­lo tradizionale, una bar­ca a vela, seguen­do istruzioni pre­cise, con mate­ri­ali da rici­clo per apprez­zare l’importanza del riu­so. Il man­u­fat­to è sta­to infine uti­liz­za­to per effet­tuare un anti­co gio­co di grup­po.

“La Stazione” ha pro­pos­to il prog­et­to didat­ti­co con la con­vinzione che il gio­co svol­ga due fun­zioni fon­da­men­tali nel­lo svilup­po psi­co­logi­co: con­sol­i­da le abil­ità e le capac­ità già posse­dute dal sogget­to, come ad esem­pio la man­u­al­ità, e raf­forza l’idea che egli pos­sa agire effi­cace­mente sul­la realtà. Il gio­co è diver­ti­men­to, esplo­razione del mon­do ester­no ed espres­sione di quel­lo inte­ri­ore, sper­i­men­tazione di con­viven­za sociale, conoscen­za di sé e degli altri attra­ver­so l’immaginazione e la fan­ta­sia.

L’iniziativa con­tribuisce inoltre a val­oriz­zare il ter­ri­to­rio e le sue radi­ci, la cul­tura locale e l’identità per­son­ale di cias­cuno, attra­ver­so la riscop­er­ta in for­ma ludi­ca dei gio­cat­toli e dei giochi di una vol­ta. Essi, benché spes­so con­siderati obso­leti e obliati dal­la tec­nolo­gia, dal pro­gres­so e dal benessere, sono invece estrema­mente utili a com­pren­dere l’ambiente sociale dal quale proven­gono i gio­vani e avvic­i­narli così alle pro­prie tradizioni (foto del Museo etno­grafi­co del gio­cat­to­lo di Sezze).

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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