Cori: il PPI non si tocca. Il monito del Sindaco Tommaso Conti a Governo, Regione e ASL

Cori: il PPI non si tocca. Il monito del Sindaco Tommaso Conti a Governo, Regione e ASL

19/09/2016 0 Di Marco Castaldi

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Sull’ipotesi di chiusura del Pun­to di Pri­mo Inter­ven­to il pri­mo cit­tadi­no corese mette le cose chiaro con le isti­tuzioni pre­poste.

“Il Pun­to di Pri­mo Inter­ven­to di Cori non si toc­ca o sta­vol­ta dare­mo battaglia fino alla fine”. Il Sin­da­co Tom­ma­so Con­ti lan­cia un mes­sag­gio forte e chiaro al Gov­er­no, alla Regione Lazio e alla ASL, pre­cisan­do anche che – l’ex ospedale di Cori è già da tem­po un Pun­to di Pri­mo Inter­ven­to —  ossia una strut­tura di emer­gen­za san­i­taria per il trat­ta­men­to delle urgen­ze minori ed una pri­ma sta­bi­liz­zazione del paziente ad alta com­p­lessità, al fine di con­sen­tire il trasporto nel Pron­to soc­cor­so più appro­pri­a­to.

L’ipote­si del­la chiusura del PPI di Cori si sta facen­do largo a segui­to dell’informativa del­la Direzione Salute e Politiche Sociali del­la Regione Lazio, reg­is­tra­ta il 13 Set­tem­bre, ind­i­riz­za­ta ai Diret­tori Gen­er­ali delle Asl Rm2, Rm4, Rm5, Rieti, Viter­bo e Lati­na, che avvisa le Aziende San­i­tarie Locali inter­es­sate (invi­tan­dole a comu­ni­care con cortese sol­leci­tu­dine le azioni che si inten­dano intrapren­dere in mer­i­to), che con nota prot. n. 354891 GR/11/48 del 05/07/16 la Regione Lazio ha comu­ni­ca­to al Min­is­tero del­la Salute e a quel­lo dell’Economia e delle Finanze che, da una ric­og­nizione effet­tua­ta, risul­tano attivi sul ter­ri­to­rio regionale 13 Pun­ti di Pri­mo Inter­ven­to e che la stes­sa, in coeren­za con quan­to dis­pos­to dal D.M. n.70/2015, ne prevede la dis­at­ti­vazione.

Decre­to, quel­lo cita­to, che fis­sa gli stan­dard qual­i­ta­tivi, strut­turali, tec­no­logi­ci e quan­ti­ta­tivi rel­a­tivi all’assistenza ospedaliera, ma non prevede l’abrogazione di pre­si­di di emer­gen­za spe­cial­is­ti­ci in strut­ture con­sol­i­date. La Regione Lazio ha pre­cisato che la dis­at­ti­vazione avver­rà in due fasi: la pri­ma riguarderà i PPI pre­sen­ti in strut­ture extra-ospedaliere, la sec­on­da quel­li ubi­cati pres­so i Pre­si­di Ospedalieri ricon­ver­ti­ti. Dunque, la scure del­la spend­ing review si abbat­terebbe sui PPI di tut­to il Lazio.

Il pri­mo cit­tadi­no di Cori al riguar­do è cat­e­gori­co nei con­fron­ti delle isti­tuzioni pre­poste – L’Amministrazione comu­nale è pronta a tute­lare il fon­da­men­tale dirit­to alla salute dei pro­pri cit­ta­di­ni con ogni mez­zo a dis­po­sizione. Abbi­amo già paga­to la chiusura di un ospedale che era il fiore all’occhiello dei Lep­i­ni e uno dei migliori del­la provin­cia, che som­ma­ta alle altre chiusure ospedaliere provin­ciali ha deter­mi­na­to solo un cron­i­co con­ges­tion­a­men­to degli ospedali di Lati­na a tut­to svan­tag­gio dei degen­ti. Non lascer­e­mo che can­celli­no sen­za bat­ter ciglio anche quest’ultimo bran­del­lo di san­ità pub­bli­ca sul nos­tro ter­ri­to­rio, che ha dimostra­to fino­ra la sua util­ità ed è comunque fonte di ras­si­cu­razione per tut­ta la comu­nità. Se pro­prio si trat­ta di un inter­ven­to di ricon­ver­sione gen­erale dei PPI ci dicano: cosa avran­no i cit­ta­di­ni del­la Regione in cam­bio del Pun­to di Pri­mo Inter­ven­to? Quali sono i pre­si­di e i servizi sos­ti­tu­tivi atti­vati?”

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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