Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Bene modifiche Pac ma ripensare procedure Ue” 

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Bene modifiche Pac ma ripensare procedure Ue” 

21/05/2024 1 Di Marco Montini

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“Acco­glia­mo senz’altro posi­ti­va­men­te le modi­fi­che del­la Poli­ti­ca Agri­co­la Comu­ne, appro­va­te recen­te­men­te dal con­si­glio Ue, che potran­no esse­re appli­ca­bi­li dagli agri­col­to­ri già nel 2024. Si trat­ta di un atto isti­tu­zio­na­le di buo­na volon­tà poli­ti­ca, poi­ché indi­riz­za­to alla tute­la di un com­par­to chia­ve come quel­lo del­la agri­col­tu­ra, ma allo stes­so tem­po dimo­stra tut­te le lacu­ne di un siste­ma ammi­ni­stra­ti­vo che fati­ca a par­to­ri­re nor­me strut­tu­ra­li, di ampio respi­ro e capa­ci di rispon­de­re pron­ta­men­te alla evo­lu­zio­ne degli even­ti: le ulti­me misu­re pro­po­ste dal­la Com­mis­sio­ne Ue per la ridu­zio­ne degli one­ri per gli agri­col­to­ri, infat­ti, pri­ma di rice­ve­re il sema­fo­ro ver­de dal con­si­glio, sono sta­te appro­va­te dal Par­la­men­to Euro­peo solo tra­mi­te pro­ce­du­ra di urgen­za e que­sto dimo­stra chia­ra­men­te che il siste­ma buro­cra­ti­co del­la Ue in que­sti anni non ha fun­zio­na­to in modo natu­ra­le, cor­ret­to e velo­ce. Anche per­ché, come det­to, esi­sto­no que­stio­ni che evol­vo­no in moda­li­tà tal­men­te rapi­da che sareb­be neces­sa­rio quan­to impen­sa­bi­le ricor­re­re costan­te­men­te a misu­ra di emer­gen­za. Que­sta la rifles­sio­ne di carat­te­re gene­ra­le. Scen­den­do nel­lo spe­ci­fi­co del­le ulti­me modi­fi­che Pac, inve­ce, con­si­de­ria­mo mol­to posi­ti­va la pos­si­bi­li­tà di ren­de­re appli­ca­bi­li le dispo­si­zio­ni già dall’anno in cor­so, così come repu­tia­mo impor­tan­te l’esenzione per le azien­de agri­co­le sot­to i 10 etta­ri dai con­trol­li di con­di­zio­na­li­tà e dal­le san­zio­ni al fine di alleg­ge­ri­re l’onere ammi­ni­stra­ti­vo lega­to ai con­trol­li stes­si, che è più alto per le pic­co­le azien­de agri­co­le rispet­to a quel­le più gran­di. Men­tre, a giu­di­zio di Con­feu­ro, l’istituzione da par­te degli Sta­ti Mem­bri di un eco-sche­ma per l’utilizzo del­le super­fi­ci a ripo­so rap­pre­sen­ta sostan­zial­men­te un appe­san­ti­men­to buro­cra­ti­co, che si pote­va evi­ta­re. L’auspicio del­la nostra Con­fe­de­ra­zio­ne è che, dopo le ele­zio­ni euro­pee e con un nuo­vo par­la­men­to elet­to, si pos­sa met­te­re in cam­po una rea­le e tota­le inver­sio­ne di rot­ta in meri­to alla Pac, che detie­ne anco­ra una strut­tu­ra trop­po com­ples­sa, un mostro buro­cra­ti­co che richie­de snel­li­men­to ammi­ni­stra­ti­vo ed effi­cien­za strut­tu­ra­le. Inol­tre, biso­gna ini­zia­re a valo­riz­za­re le pic­co­le e medie azien­de agri­co­le a livel­lo di red­di­to e com­mer­cia­liz­za­zio­ne di pro­dot­ti, anzi­ché con­ti­nua­re sic et sem­pli­ci­ter con l’assistenzialismo lega­to ai con­tri­bu­ti comu­ni­ta­ri che, si van­no bene, ma devo­no esse­re asso­lu­ta­men­te sem­pli­fi­ca­ti. Que­sta, per Con­feu­ro, le basi fon­da­men­ta­li per rilan­cia­re e tute­la­re l’agricoltura in Euro­pa”.
Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, Con­fe­de­ra­zio­ne degli agri­col­to­ri euro­pei e del mon­do.

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