Aprilia, arresti per mafia: le reazioni di politica e società civile

Aprilia, arresti per mafia: le reazioni di politica e società civile

03/07/2024 0 Di Redazione

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Le reazioni della politica agli arresti per mafia ‘eccellenti’ avvenuti stamane ad Aprilia non si sono fatte attendere

Arresti Aprilia, Zuccalà e Ciolfi (M5S): “Situazione preoccupante, il sindaco si dimetta. Servono anticorpi alle infiltrazioni mafiose”

Apri­lia, 3 luglio – “L’operazione anti­ma­fia che ha por­ta­to all’arresto del sin­da­co di Apri­lia e di altre 25 per­so­ne desta gran­de pre­oc­cu­pa­zio­ne: un’associazione mafio­sa radi­ca­ta in cit­tà e dedi­ta a estor­sio­ni, usu­ra, traf­fi­co di sostan­ze stu­pe­fa­cen­ti, con­trol­lo di appal­ti, ser­vi­zi pub­bli­ci ed eser­ci­zio del voto.

Una situa­zio­ne mol­to gra­ve che è ora all’attenzione del­la Com­mis­sio­ne anti­ma­fia e che va affron­ta­ta a par­ti­re dal­le real­tà sane del ter­ri­to­rio: ser­vo­no anti­cor­pi for­ti per con­tra­sta­re le infil­tra­zio­ni mafio­se, ed è com­pi­to del­le isti­tu­zio­ni for­ni­re gli stru­men­ti per raf­for­za­re il tes­su­to socia­le e soste­ne­re la cit­ta­di­nan­za.

Il Movi­men­to 5 Stel­le chie­de innan­zi­tut­to al sin­da­co di ras­se­gna­re le dimis­sio­ni a tute­la del­la comu­ni­tà di Apri­lia: la giu­sti­zia farà il suo cor­so, ma ora è il tem­po del­la respon­sa­bi­li­tà. I cit­ta­di­ni di Apri­lia meri­ta­no un’amministrazione pub­bli­ca tra­spa­ren­te che lavo­ri nell’esclusivo inte­res­se del­la col­let­ti­vi­tà”.

Così in una nota il capo­grup­po M5S Lazio Adria­no Zuc­ca­là e la coor­di­na­tri­ce M5S di Lati­na e pro­vin­cia Maria Gra­zia Ciol­fi.

La nota di Reti di Giustizia – Il sociale contro le mafie APS

“È noti­zia di que­sta mat­ti­na, l’operazione del­la Dire­zio­ne Inve­sti­ga­ti­va Anti­ma­fia e del Coman­do Pro­vin­cia­le dei Cara­bi­nie­ri di Lati­na atta a sgo­mi­na­re un’associazione mafio­sa radi­ca­ta ad Apri­lia, per effet­to del­la qua­le sono sta­te dispo­ste misu­re cau­te­la­ri nei con­fron­ti di ben 25 per­so­ne, tra le qua­li il Sin­da­co Lan­fran­co Prin­ci­pi. In arre­sto anche il plu­ri­pre­giu­di­ca­to, lega­to alla ‘ndran­ghe­ta, Ser­gio Gan­ge­mi, già con­dan­na­to in via defi­ni­ti­va per estor­sio­ne mafio­sa in un pro­ces­so che vede­va come par­ti civi­li il Comu­ne di Apri­lia e il Comu­ne di Pome­zia, poi risar­ci­ti dal­lo stes­so Gan­ge­mi.

In atte­sa di cono­sce­re i det­ta­gli dell’operazione, come Asso­cia­zio­ne segna­lia­mo che que­sta ope­ra­zio­ne non ci sor­pren­de, anzi, è l’ennesima con­fer­ma di ciò che cer­chia­mo di comu­ni­ca­re instan­ca­bil­men­te da anni, ossia che nel nostro ter­ri­to­rio sono radi­ca­te orga­niz­za­zio­ni mafio­se e che il cli­ma di sot­to­va­lu­ta­zio­ne e indif­fe­ren­za (in pri­mis da par­te del­la poli­ti­ca loca­le) che le cir­con­da con­cor­re al loro svi­lup­po e alla dif­fu­sio­ne del pen­sie­ro mafio­so.

Ricor­dia­mo che a gen­na­io dell’anno in cor­so il Tri­bu­na­le di Vel­le­tri ave­va rico­no­sciu­to, dopo la con­dan­na defi­ni­ti­va a cari­co di Ser­gio Gan­ge­mi nel 2022, l’aggravante del meto­do mafio­so nel­le azio­ni cri­mi­no­se (atten­ta­ti, estor­sio­ne ed azio­ni inti­mi­da­to­rie) per­pe­tra­te da Giam­pie­ro Gan­ge­mi, Patri­zio For­ni­ti e Mir­ko Mor­ga­ni a dan­no di due impren­di­to­ri di Tor­va­ja­ni­ca e Apri­lia (ricor­dia­mo che i Gan­ge­mi sono rite­nu­ti dal­la Dire­zio­ne Nazio­na­le Anti­ma­fia come vici­ni all‘ndrina dei De Ste­fa­no).

 

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