Dop e Igp, Tiso(Confeuro): “Bene nuovo regolamento Ue, ma bisogna fare di più”

Dop e Igp, Tiso(Confeuro): “Bene nuovo regolamento Ue, ma bisogna fare di più”

05/03/2024 1 Di Marco Montini

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“Nelle scorse ore il Par­la­men­to europeo riu­ni­to in sedu­ta ple­nar­ia, ha final­mente approva­to il nuo­vo Rego­la­men­to Ue 2024 che rego­la, gra­zie ad un testo uni­co, i set­tori dei vini, delle bevande spir­i­tose e dei prodot­ti agri­coli a Indi­cazione Geografi­ca. Con­feu­ro, pri­ma di tut­to, si unisce al coro di sod­dis­fazione e di pos­i­tiv­ità per l’ac­cor­do rag­giun­to a dis­tan­za di oltre tren­t’an­ni dal­la prece­dente leg­is­lazione. Si trat­ta infat­ti di un pas­so autorev­ole e inno­v­a­ti­vo per­ché è la pri­ma vol­ta che la nor­ma­ti­va euro­pea dis­ci­plina con una base leg­isla­ti­va uni­vo­ca tutte le pro­duzioni di ques­ta tipolo­gia di set­tore. Vedi­amo che l’Unione Euro­pea sta dimostran­do mag­giore atten­zione al com­par­to agri­co­lo e spe­ri­amo che questo trend pos­sa inten­si­fi­car­si con l’elezione del nuo­vo par­la­men­to. Un ele­men­to che balza agli occhi è sicu­ra­mente la capac­ità del­l’I­talia di val­oriz­zare il com­par­to delle DOP e delle IGP che vale cir­ca 16 mil­iar­di di fat­tura­to annuale. Questo però stride con le proteste del­l’ul­ti­mo peri­o­do, d’altronde, è imme­di­a­to e nec­es­sario pen­sare a come sia pos­si­bile — invece — che una gran fet­ta di pic­coli e medi pro­dut­tori agri­coli non riesca a sbar­care il lunario, viven­do anco­ra un peri­o­do di forte crisi e nell’oblio da parte delle isti­tuzioni. Alla luce di tut­to questo, dunque, Con­feu­ro insiste nuo­va­mente sul­l’e­m­anazione di dis­po­sizioni più inci­sive e con­crete al fine di ren­dere mag­gior­mente inclu­si­vo l’ac­ces­so al sis­tema dop e igp e soprat­tut­to più traspar­ente il proces­so di dis­tribuzione del val­ore su tut­ta la fil­iera”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pres­i­dente nazionale Con­feu­ro, la Con­fed­er­azione degli Agri­coltori Europei e del Mon­do.

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