Lo scrittore marinese Marco Onofrio vince il premio “Rhegium Julii” a Reggio Calabria

Lo scrittore marinese Marco Onofrio vince il premio “Rhegium Julii” a Reggio Calabria

30/08/2023 0 Di Marco Montini

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Mar­co Onofrio con­tin­ua a mietere suc­ces­si let­ter­ari, con­sol­i­dan­do la sua statu­ra di porta­bandiera cul­tur­ale dei Castel­li Romani in Italia e nel mon­do. A un mese dal 1º pre­mio “L’albero di Rose”, vin­to ad Accettura, in Basil­i­ca­ta, per la poe­sia inedi­ta “Siderea”, lo scrit­tore romano nat­u­ral­iz­za­to mari­nese ha vin­to un altro pri­mo pre­mio a Reg­gio Cal­abria, il pres­ti­gioso “Rhegium Julii”, per la poe­sia inedi­ta “L’esistente”. La cer­i­mo­nia di pre­mi­azione si è svol­ta all’aperto la sera del 28 agos­to dinanzi a un pub­bli­co di oltre 300 spet­ta­tori con­venu­ti pres­so lo splen­di­do Ten­nis Club “Roc­co Poli­meni” di Reg­gio Cal­abria. Qui di segui­to la moti­vazione del pre­mio: “Il tes­su­to poet­i­co di alta liric­ità, nell’intarsio delle immag­i­ni e nel­la mod­u­lazione musi­cale del­la paro­la e del ver­so, è espres­sione di numerose sug­ges­tioni e percezioni intorno a “tut­to quan­to insieme / l’esistente”. In un pae­sag­gio di immo­bil­ità e silen­zio, inter­rot­to solo dal­la voce del ven­to, il poeta intro­duce una com­p­lessità di piani in cui la nar­razione si car­i­ca di un fas­ci­no pro­fon­do, ma tris­te­mente coin­vol­gente; nell’affacciarsi di immag­i­ni che ricon­ducono al sen­so di inerzia, di vuo­to, di invis­i­bil­ità, si impone un “briv­i­do ances­trale” cari­co di rif­les­sioni intorno alla dimen­sione metafisi­ca che incombe sull’intero esistente, sepolto da mis­te­riosi seg­reti”. Onofrio si è det­to felice e ono­ra­to del riconosci­men­to con­se­gui­to, il 52º del­la sua trenten­nale car­ri­era, anche se — come ben sa chi lo conosce per­sonal­mente — non è cer­to tipo da cullar­si sug­li allori: uscirà a breve il suo libro numero 42, un’antologia del­la sua Opera poet­i­ca (2002–2022) con testi inedi­ti, dal sug­ges­ti­vo tito­lo “L’ingegnere del silen­zio”. Com­pli­men­ti e auguri al nos­tro vul­cani­co autore in perenne eruzione cre­ati­va!

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