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LAV Roma. Flash mob 9 aprile 2016 contro costruzione acquario dell’Eur
11/04/2016Questo articolo è stato letto 5943 volte!
Il 9 aprile mattina attivisti animalisti delle associazioni LAV, AVCPP, OIPA e Animalisti Italiani hanno data vita a un flash-mob acquatico al laghetto dell’EUR per dire no al la realizzazione di un grande acquario proprio sotto la superficie del laghetto.
A bordo di sei pattini affiancati, dopo aver guadagnato il centro del laghetto, gli attivisti hanno srotolato un lungo striscione con la scritta “Anche gli animali hanno un cuore — no all’acquario di Roma”, mentre altri di loro scandivano dalla riva lo slogan “Animali liberi”.
Questa iniziativa segue quella del 14 febbraio scorso, giorno di San Valentino, quando gli animalisti manifestarono a sorpresa davanti ai cancelli del cantiere dell’acquario dell’EUR, presso la metro EUR Fermi. Nel tempo trascorso tra i due eventi sono stati organizzati tavoli informativi e volantinaggi per sensibilizzare la cittadinanza al problema.
Ricordiamo che l’acquario andrebbe a ospitare inizialmente più di 3.000 animali innocenti e rappresenterebbe una fonte di lucro per diverse società private (tra cui la Mare Nostrum Romae srl e la multinazionale Merlin Entertainments Group Holding Limited). Negli acquari la mortalità degli animali è altissima, e oltre che di maltrattamento animale una struttura di questo tipo si renderebbe responsabile di un enorme impiego di risorse idriche e dell’occupazione di oltre 13mila metri quadrati di terreno pubblico.
La costruzione di un acquario a Roma viola l’articolo 16 del Regolamento comunale sulla tutela degli animali (divieto di utilizzo totale o parziale di animali in spettacoli o intrattenimenti pubblici o privati, con o senza scopo di lucro).
Sono cinque le associazioni animaliste che si sono da tempo organizzate in Coordinamento per contrastare l’apertura dell’acquario dell’EUR: LAV, ENPA, OIPA, AVCPP e Animalisti Italiani.
Ess e propongono la riconversione della struttura in Centro di educazione al rispetto degli animali , anche attraverso la proposizione di realtà virtuali, come peraltro prevedeva il progetto iniziale .
Ufficio Stampa LAV Roma
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