Roma: fino al 26 maggio in mostra le opere dei Miaz Brothers

Roma: fino al 26 maggio in mostra le opere dei Miaz Brothers

24/02/2024 0 Di puntoacapo

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Reality: Optional, fra realtà e post-verità i Miaz Brothers si confrontano con i Maestri del XX secolo

Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale le opere originali dei due artisti dialogano con i grandi capolavori della collezione per indagare sui fenomeni di percezione e interpretazione da parte degli spettatori

24/02/2024 — 26/05/2024

Gal­le­ria d’Arte Mod­er­na di Roma Cap­i­tale

Roma, 23 feb­braio 2024 – È sta­ta inau­gu­ra­ta oggi la mostra Real­i­ty: Option­al. Miaz Broth­ers con i Maestri del XX Sec­o­lo (aper­ta dal 24 feb­braio al 26 mag­gio 2024) alla Gal­le­ria d’Arte Mod­er­na di Roma Cap­i­tale (Gam), alla pre­sen­za dell’assessore alla Cul­tura di Roma Cap­i­tale, Miguel Gotor, del­la diret­trice del­la Direzione Musei Civi­ci del­la Sovrin­ten­den­za Capi­toli­na, Ilar­ia Miarel­li Mar­i­ani, del diret­tore del­la gal­le­ria Wun­derkam­mern, Giuseppe Piz­zu­to, del cura­tore, Clau­dio Cres­cen­ti­ni, e degli artisti.

L’esposizione, la pri­ma di un per­cor­so artis­ti­co e cul­tur­ale che la Sovrin­ten­den­za Capi­toli­na intende pro­porre per cel­e­brare il cen­te­nario dell’istituzione del­la Gal­le­ria d’Arte Mod­er­na (1925–2025), nasce dall’incontro tra alcu­ni cap­ola­vori del­la Gam e il lin­guag­gio artis­ti­co dei Miaz Broth­ers. Un prog­et­to espos­i­ti­vo con cir­ca 60 opere totali, in cui lo spet­ta­tore diven­ta ele­men­to atti­vo all’interno di un gio­co di riman­di, omag­gi, richi­a­mi, tut­ti incen­trati sui mec­ca­n­is­mi di percezione o meno del­la realtà. La cop­pia di artisti fratel­li è sta­ta infat­ti chia­ma­ta a cimen­ta­r­si nel­la rein­ter­pre­tazione dei gran­di maestri del­la collezione capi­toli­na (e non solo) attra­ver­so uno stile ritrat­tis­ti­co inno­v­a­ti­vo, in cui i sogget­ti orig­i­nali, riconosci­bili nei trat­ti prin­ci­pali, appaiono fuori fuo­co.

I Miaz Broth­ers, ovvero i fratel­li Rober­to (1965) e Rena­to (1968), sono da anni impeg­nati sul tema del­la percezione e sul­la relazione fra realtà e immag­i­nazione e la mostra Real­i­ty: Option­al. Miaz Broth­ers con i Maestri del XX sec­o­lo risul­ta un loro pun­to di arri­vo impor­tante. Durante il loro proces­so cre­ati­vo, i due artisti si sono ispi­rati diret­ta­mente – o indi­ret­ta­mente sec­on­do i casi – ad alcu­ni cap­ola­vori del museo, focal­iz­zan­do in par­ti­co­lare l’attenzione cre­ati­va sul tema, oggi molto sen­ti­to e dibat­tuto, del­la “post-ver­ità”. Con Post-truth s’intendono in par­ti­co­lare quelle notizie che, sep­pur false, ven­gono cre­dute vere da un numero sig­ni­fica­ti­vo di per­sone, val­u­tan­dole sul­la base delle pro­prie emozioni e pregiudizi, sen­za dare cred­i­to a fat­ti e dati ogget­tivi che per­dono così di sig­ni­fi­ca­to e impor­tan­za. In questo modo la manipo­lazione si real­iz­za attra­ver­so il lin­guag­gio che i due artisti trasfor­mano in arte tramite un per­cor­so ormai ven­ten­nale incen­tra­to sul­la percezione e sul­la relazione fra realtà e immag­i­nazione, vis­i­bile e invis­i­bile. Le loro immag­i­ni, quin­di, non sono mai pre­de­ter­mi­nate, non c’è una ver­ità che deve essere riv­e­la­ta, in modo che la realtà resti aper­ta e inaf­ferra­bile.

Per l’arte dei Miaz Broth­ers le asso­ci­azioni e le inter­pre­tazioni degli osser­va­tori sono fon­da­men­tali per­ché con­tribuis­cono alla definizione dell’opera stes­sa in un con­tin­uo scam­bio fra artista e pub­bli­co, all’interno di un viag­gio immer­si­vo nel reg­no del­la percezione del­la cul­tura del Nove­cen­to. A loro vol­ta, gli artisti e i cura­tori si riv­ol­go­no con la medes­i­ma forza allo spet­ta­tore con la volon­tà di sti­mo­lar­lo a inter­rog­a­r­si sul pro­prio sguar­do e sulle immag­i­ni che gli ven­gono pre­sen­tate.

Questo lun­go proces­so di trasmis­sione e di ricer­ca pas­sa attra­ver­so quat­tro dis­tinte sezioni che com­pon­gono il per­cor­so espos­i­ti­vo.

Si com­in­cia con Old Mas­ters, in cui i due fratel­li si riv­ol­go­no diret­ta­mente ai cap­ola­vori del­la sto­ria dell’arte per rileg­ger­li attra­ver­so la tec­ni­ca del­la sfo­catu­ra che, mai come in questo caso, rap­p­re­sen­ta il fil­tro ide­ale ver­so qual­cosa lon­tano da loro e dall’attualità. In confronto/scontro con loro sono alcu­ni dei cap­ola­vori del­la collezione capi­toli­na: da Gia­co­mo Bal­la a Camil­lo Inno­cen­ti, da Auguste Rodin a Bruno Saet­ti e Adolf Wildt.

Si pas­sa, poi, alla sezione Fake Duets, in cui alcu­ni ritrat­ti fem­minili del­la collezione come il Ritrat­to di Anni­na Levi del­la Vida (1930–1940) di Gia­co­mo Bal­la e la Ragaz­za alla fines­tra (1935) di Con­tar­do Bar­bi­eri, scelti per­ché con­siderati più affi­ni alla realtà pit­tor­i­ca dei due artisti, entra­no in con­tat­to con la loro maniera ripro­dut­ti­va carat­ter­iz­za­ta dall’uso dell’aerografo e dal­la ripro­duzione fuori fuo­co.

A seguire, nel­la terza sezione, Blurred Per­son­al­i­ties, sono esposti una serie di ritrat­ti in bian­co e nero in cui i con­fi­ni del volto sono defor­mati men­tre altri pre­sen­tano porzioni del viso can­cel­late tramite pit­tura bian­ca. Anche in questo caso le opere orig­i­nali dei Miaz Broth­ers si affi­an­cano alle fonti di ispi­razione prove­ni­en­ti dal museo attra­ver­so le opere di Rena­to Gut­tuso, Car­lo Levi, Mario Sironi, Anto­nio Manci­ni e altri. E pro­prio di Anto­nio Manci­ni è pre­sente in ques­ta sezione il sug­ges­ti­vo e poco noto ritrat­to fem­minile del pri­mo ven­ten­nio del XX sec­o­lo, Figu­ra in gia­rdi­no. La Spag­no­la, arriva­to eccezional­mente per questo con­fron­to con l’arte dei Miaz Broth­ers gra­zie alla col­lab­o­razione del­la Fon­dazione Cas­sa di Risparmio di Terni e Narni.

Dai maestri del pas­sato a quel­li più recen­ti. Nell’ultima sezione New Trends and Exper­i­ments, il gio­co di ispi­razione visuale si por­ta a un liv­el­lo più ampio: nelle opere dei due fratel­li artisti, appaiono fig­ure fem­minili nude e sfo­cate, che ammi­ra­no di spalle alcu­ni cap­ola­vori dei gran­di dell’arte con­tem­po­ranea come Warhol, Hirst, Licht­en­stein. A spec­chiar­si con loro altre opere del­la collezione Gam con maestri del ’900 come Gia­co­mo Bal­la, Adol­fo De Car­o­lis, Fil­ip­po De Pisis, Fer­ruc­cio Fer­razzi, Mario Mafai, Gior­gio Moran­di, Lui­gi Spaz­za­pan, a loro vol­ta fonte di ispi­razione per gli stes­si artisti con­tem­po­ranei evo­cati nei quadri dei Miaz Broth­ers.

Un’attenzione par­ti­co­lare è sta­ta ded­i­ca­ta all’acces­si­bil­ità: per le per­sone con dis­abil­ità visi­va è sta­to prog­et­ta­to un per­cor­so ded­i­ca­to, dota­to di dis­eg­ni a rilie­vo e rel­a­tive audiode­scrizioni, con traduzioni in braille a cura dell’Unione Ital­iana dei Ciechi e degli Ipove­den­ti – Sezione Ter­ri­to­ri­ale di Roma – Ets. Sono inoltre disponi­bili vis­ite tat­tili gra­tu­ite, gui­date da oper­a­tori spe­cial­iz­za­ti.

La mostra è pro­mossa da Roma Cap­i­tale, Asses­so­ra­to alla Cul­tura, Sovrin­ten­den­za Capi­toli­na ai Beni Cul­tur­ali, in col­lab­o­razione con Wun­derkam­mern. Orga­niz­zazione di Zètema Prog­et­to Cul­tura e Wun­derkam­mern. A cura di Clau­dio Cres­cen­ti­ni e Wun­derkam­mern. Media Part­ner: Artuu Mag­a­zine. Spon­sor tec­ni­co: BIG – Bro­ker Insur­ance Group. Cat­a­l­o­go: Sil­vana Edi­to­ri­ale.

SCHEDA INFO

  Mostra

Dove

Real­i­ty: Option­al. Miaz Broth­ers con i Maestri del XX sec­o­lo

Gal­le­ria d’Arte Mod­er­na

  Quan­do 24 feb­braio 2024 – 26 mag­gio 2024
  Orari                                          

Bigli­et­te­ria                               

Dal mart­edì alla domeni­ca ore 10.00 — 18.30

Ulti­mo ingres­so un’o­ra pri­ma del­la chiusura

In con­sid­er­azione dell’offerta aggiun­ti­va rap­p­re­sen­ta­ta dal­la seguente mostra e delle mostre “L’allieva di dan­za di Venan­zo Cro­cetti. Il ritorno”, ospi­ta­ta fino al 26 mag­gio 2024, e del­la mostra “La poe­sia ti guar­da. Omag­gio al grup­po 70 (1963–2023)”, ospi­ta­ta fino al 5 mag­gio 2024, la bigli­et­tazione del­la Gal­le­ria d’Arte Mod­er­na dal 24 feb­braio 2024 al 26 mag­gio 2024 sarà arti­co­la­ta come segue:

-        bigli­et­to uni­co com­pren­si­vo di ingres­so alla Gal­le­ria d’Arte Mod­er­na e alla Mostra per l’importo di € 11,50 intero e di € 9,00 ridot­to, per i non res­i­den­ti;

-        bigli­et­to uni­co com­pren­si­vo di ingres­so alla Gal­le­ria d’Arte Mod­er­na e alla Mostra per l’importo di € 9,00 intero e di € 8,00 ridot­to, per i res­i­den­ti;

-        gra­tu­ito per le cat­e­gorie pre­viste dal­la tar­if­fazione vigente. Non sarà atti­va­to un bigli­et­to solo Mostra;

-        ingres­so gra­tu­ito al museo per i pos­ses­sori del­la “MIC Card”.

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In col­lab­o­razione con

 

Mostra a cura di

 

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Info mostra

 

 

                                                                                  

Roma Cap­i­tale, Asses­so­ra­to alla Cul­tura, Sovrin­ten­den­za Capi­toli­na ai Beni Cul­tur­ali

 

Wun­derkam­mern

 

Clau­dio Cres­cen­ti­ni, Wun­derkam­mern

 

Zètema Prog­et­to Cul­tura e Wun­derkam­mern

 

BIG – Bro­ker Insur­ance Group

 

Artuu Mag­a­zine

 

Sil­vana Edi­to­ri­ale

 

Tel. 060608 (tut­ti i giorni ore 9.00 — 19.00)

www.zetema.it; www.galleriaartemodernaroma.it; www.museiincomune.it

 

 

 

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