Farmaci biosimilari, risparmi stimati fino a 193 milioni di euro

Farmaci biosimilari, risparmi stimati fino a 193 milioni di euro

24/02/2024 0 Di Redazione

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I recenti dati AIFA 2023 confermano il ruolo strategico dei farmaci biosimilari. Gastroenterologia, reumatologia, dermatologia, oncologia, ortopedia, fisiatria tra le discipline coinvolte. Nuove opportunità in Italia tra formazione e partnership pubblico-privato. L’esempio di Celltrion Healthcare

Farmaci biosimilari, risparmi stimati fino a 193 milioni di euro con trattamenti invariati e sempre più specialità coinvolte

La crescita del settore privato consentirà di aumentare i fondi per la ricerca, la produzione e la collaborazione con il SSN e le comunità scientifiche e accademiche

I far­ma­ci bio­si­mi­la­ri rap­pre­sen­ta­no una real­tà sem­pre più rile­van­te nel pano­ra­ma far­ma­co­lo­gi­co ita­lia­no. I dati più recen­ti, pub­bli­ca­ti dal­l’AI­FA lo scor­so 31 gen­na­io, testi­mo­nia­no un signi­fi­ca­ti­vo uti­liz­zo nei trend di con­su­mo e impor­tan­ti dati di rispar­mio.

I FARMACI BIOSIMILARI — I far­ma­ci bio­si­mi­la­ri si carat­te­riz­za­no per esse­re “simi­li” per qua­li­tà, effi­ca­cia e sicu­rez­za ai far­ma­ci bio­lo­gi­ci di rife­ri­men­to. Que­sti far­ma­ci sono sot­to­po­sti a un pro­ces­so di appro­va­zio­ne alta­men­te con­trol­la­to da par­te degli enti rego­la­to­ri, per i qua­li devo­no esse­re sod­di­sfat­ti cri­te­ri mol­to seve­ri. Que­sta veri­fi­ca è una garan­zia del­la loro alta qua­li­tà. I far­ma­ci si rive­la­no quin­di mol­to più soste­ni­bi­li, in quan­to aven­do costi più bas­si per­met­to­no di libe­ra­re risor­se eco­no­mi­che per i far­ma­ci inno­va­ti­vi anco­ra coper­ti da bre­vet­to: que­sto pro­ces­so rap­pre­sen­ta un bene­fi­cio imme­dia­to per il SSN e un bene­fi­cio indi­ret­to per il pazien­te.

 

I DATI AIFA 2023 – I dati AIFA aggior­na­ti a set­tem­bre 2023 con­fer­ma­no l’u­ti­liz­zo con­so­li­da­to dei far­ma­ci bio­si­mi­la­ri in mol­te spe­cia­li­tà. Il report dell’analisi del­la sti­ma del rispar­mio, in par­ti­co­la­re, attra­ver­so simu­la­zio­ni che ana­liz­za­no i poten­zia­li rispar­mi otte­ni­bi­li nel cana­le degli acqui­sti diret­ti in quat­tro pos­si­bi­li sce­na­ri di mag­gio­re per­mea­bi­li­tà dei far­ma­ci bio­si­mi­la­ri, rile­va a livel­lo nazio­na­le rispar­mi sti­ma­ti che van­no da 46 a 193 milio­ni, a secon­da degli sce­na­ri.

 

I BENEFICI ANCHE SUL MERCATO ITALIANO. L’ESEMPIO DI CELLTRION HEALTHCARE – Nel­le scor­se set­ti­ma­ne, l’azienda sud­co­rea­na pro­dut­tri­ce di bio­si­mi­la­ri Cell­trion Inc. ha com­ple­ta­to il pro­ces­so di fusio­ne con la sua affi­lia­ta di ven­di­ta e com­mer­cia­liz­za­zio­ne Cell­trion Heal­th­ca­re Co.

Que­sta fusio­ne con­sen­te di poten­zia­re l’in­no­va­zio­ne attra­ver­so lo svi­lup­po di nuo­vi bio­si­mi­la­ri e la pro­du­zio­ne di nuo­vi far­ma­ci — sot­to­li­nea Won­Sik Yoo, Diret­to­re Gene­ra­le di Cell­trion Heal­th­ca­re. — In pri­mo luo­go, con­sen­te di rias­se­gna­re una par­te del­le risor­se finan­zia­rie alla ricer­ca. In secon­do luo­go, potreb­be con­sen­ti­re un’e­span­sio­ne del­la capa­ci­tà pro­dut­ti­va, garan­ten­do una mag­gio­re dispo­ni­bi­li­tà di far­ma­ci bio­si­mi­la­ri. Inol­tre, la nuo­va strut­tu­ra azien­da­le potreb­be faci­li­ta­re la for­ma­zio­ne di col­la­bo­ra­zio­ni e part­ner­ship con isti­tu­ti di ricer­ca, cen­tri medi­ci e orga­niz­za­zio­ni scien­ti­fi­che. In sin­te­si, la fusio­ne offre un con­te­sto favo­re­vo­le per acce­le­ra­re la ricer­ca, lo svi­lup­po e la dif­fu­sio­ne di far­ma­ci bio­si­mi­la­ri per le malat­tie immu­no­me­dia­te, onco­lo­gi­che e oncoe­ma­to­lo­gi­che in cui Cell­trion è impe­gna­ta da oltre un decen­nio, amplian­do le aree di com­pe­ten­za anche alla fisia­tria e all’or­to­pe­dia”.

 

TRA INNOVAZIONE E DIVERSIFICAZIONE – La fusio­ne tra le diver­se divi­sio­ni fa par­te di un pro­ces­so di cre­sci­ta costan­te per Cell­trion, che coin­vol­ge anche il nostro Pae­se. Nel 2023 il fat­tu­ra­to ha rag­giun­to i 60 milio­ni di euro, con un aumen­to signi­fi­ca­ti­vo rispet­to ai 35 milio­ni del 2022. I dipen­den­ti sono pas­sa­ti da 11 nel 2020 a 30 nel 2022. La cre­sci­ta eco­no­mi­ca del­l’a­zien­da è lega­ta anche all’in­no­va­zio­ne, come dimo­stra­no i far­ma­ci bio­bet­ter, e ai suoi sfor­zi in più dire­zio­ni.

 

LA NUOVA FRONTIERA DEI BIOBETTER, PIÙ RECENTI E SOSTENIBILI — I far­ma­ci bio­bet­ter rap­pre­sen­ta­no un con­cet­to nuo­vo e un impor­tan­te svi­lup­po per il trat­ta­men­to del­le malat­tie autoim­mu­ni in diver­se aree: malat­tie reu­ma­to­lo­gi­che (artri­te reu­ma­toi­de, spon­di­li­te anchi­lo­san­te, ecc.), malat­tie infiam­ma­to­rie cro­ni­che inte­sti­na­li (malat­tia di Crohn e coli­te ulce­ro­sa), malat­tie der­ma­to­lo­gi­che (pso­ria­si, artri­te pso­ria­si­ca). Il far­ma­co bio­bet­ter uti­liz­za­to per que­ste pato­lo­gie è Infli­xi­mab, mole­co­la di rife­ri­men­to di pri­ma linea da oltre 20 anni, la cui effi­ca­cia è quin­di nota. La nuo­va oppor­tu­ni­tà di som­mi­ni­strar­lo anche per via sot­to­cu­ta­nea con­sen­te di miglio­ra­re enor­me­men­te gli effet­ti bene­fi­ci già noti; la som­mi­ni­stra­zio­ne sot­to­cu­ta­nea offre inol­tre una mag­gio­re sta­bi­li­tà in pre­sen­za del­la con­cen­tra­zio­ne sie­ri­ca del far­ma­co nel pazien­te (trou­gh level), men­tre dal pun­to di vista eco­no­mi­co, se già i bio­si­mi­la­ri per il SSN com­por­ta­no un costo infe­rio­re rispet­to agli ori­gi­na­to­ri, i bio­bet­ter inter­ven­go­no posi­ti­va­men­te anche sui costi indi­ret­ti e sul­la qua­li­tà di vita del pazien­te. La for­mu­la­zio­ne sot­to­cu­ta­nea, infat­ti, con­sen­te ai pazien­ti di non recar­si in ospe­da­le per la tera­pia, ma di poter­la ese­gui­re sem­pli­ce­men­te a casa. Ciò signi­fi­ca per i medi­ci la pos­si­bi­li­tà di libe­ra­re risor­se all’in­ter­no dei loro ospe­da­li, men­tre i pazien­ti evi­ta­no per­di­te di tem­po.

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