Marino. Il PCI dei Castelli romani: Khaled El Qaisi libero subito

Marino. Il PCI dei Castelli romani: Khaled El Qaisi libero subito

14/09/2023 0 Di Maurizio Aversa

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Un momen­to del­la rac­col­ta firme con­tro mor­ti sul lavoro

Il 31 agos­to scor­so sot­to gli occhi del­la sua famiglia il ricer­ca­tore Italo/Palestinese, cofonda­tore del Cen­tro Doc­u­men­tazione Palesti­nese è sta­to arresta­to, sen­za nes­suna accusa o manda­to, pres­so il val­i­co di fron­tiera di “ Allen­by” ed è anco­ra pri­gion­iero pres­so il carcere di Ashkelon sen­za alcu­na accusa for­male, dopo che il 7 set­tem­bre è sta­to por­ta­to in udien­za pres­so un tri­bunale nei pres­si di Tel Aviv (Ris­hon Lezion) solo per pot­er avere un rin­vio di giudizio al 14 set­tem­bre. Siamo sol­i­dali con Khaled, conos­ci­amo il suo impeg­no nel­la divul­gazione delle notizie su i ter­ri­tori occu­pati ille­gal­mente dal­lo sta­to sion­ista, forse per questo sco­mo­do ad uno sta­to che da decen­ni invade terre ed abitazioni di cit­ta­di­ni di un ter­ri­to­rio che ha una sua cul­tura ed ave­va un suo gov­er­no, costret­to ad avere un sis­tema gov­er­na­ti­vo suc­cube di un’ entità inva­sore. Poche le notizie sul­lo sta­to psi­cofisi­co del pri­gion­iero, non gli è sta­to per­me­s­so l’in­con­tro con i suoi legali e le notizie che abbi­amo sono giunte a noi tramite il con­so­la­to Ital­iano. Abbi­amo let­to assim­i­lazioni del caso ad uno risoltosi da poco, il caso Zaki, ma non è la stes­sa cosa. Men­tre Zaky è un cit­tadi­no egiziano arresta­to dal gov­er­no del suo paese, Khaled è un cit­tadi­no ital­iano RAPITO da un gov­er­no inva­sore sen­za rispet­to per la nazion­al­ità del­l’in­ter­es­sato sen­za alcu­na accusa, sen­za nes­sun movente. per non par­lare poi del trat­ta­men­to avu­to da sua moglie e suo figlio, cit­ta­di­ni Ital­iani, las­ciati al val­i­co ci fron­tiera sen­za sol­di tele­fono e doc­u­men­ti, un vero caso di nobiltà d’an­i­mo da parte delle forze occu­pan­ti.
Il PCI chiede l’im­me­di­a­to rilas­cio del cit­tadi­no ital­iano Khaled da parte di Israele e chiede al min­istro degli esteri di far sen­tire la sua voce che rap­p­re­sen­ta quel­la del­la nos­tra nazione non accettan­do il rapi­men­to da parte delle forze di occu­pazione sion­iste. Il PCI aderisce alla mobil­i­tazione per la lib­er­azione IMMEDIATA di Khaled e pareciperà all’assem­blea che si ter­rà il 15 set­tem­bre alle ore 16 pres­so la facoltà di let­tere del­l’U­ni­ver­si­ta “La Sapien­za” indet­ta dal “comi­ta­to per la lib­er­azione di Khaled”
KALED LIBERO PALESTINA LIBERA

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