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Intervista Enrico Giarretta: “Ultimamente c’è troppo rumore”
11/10/2022Questo articolo è stato letto 630 volte!
Enrico Giarretta con ‘Paolo il ferroviere’ conquista il popolo parigino. La sua interpretazione al pianoforte, accompagnata da Olen Cesari al violino, ha entusiasmato tutto il pubblico del teatro Salle Gaveau di Parigi. Eco cosa ci ha raccontato l’allievo di Paolo Conte nella nostra intervista.
La tua esibizione di “Paolo il ferroviere” ha conquistato la platea parigina, cosa provi a riguardo?
Ho sempre sognato Parigi, l’ho immaginata negli anni 20, proprio il tempo in cui è ambientato il testo di Paolo il ferroviere. La platea parigina è molto rigorosa, ambiziosa ma allo stesso tempo ben disposta. Penso di averli sorpresi, spiazzati. In camerino un signore mi ha detto “stasera mi aspettavo di tutto, ma sicuramente non mi aspettavo uno come te. Ci hai piacevolmente stupiti.” Ho provato una gratificazione indefinibile.
Paolo Conte in persona scrisse “Finalmente ho trovato un allievo”, qual é il messaggio che lanci a chi ti ascolta ed essere presentato come l’allievo di Conte genera intorno a te una certa aspettativa…
Ho sempre avuto un grande rispetto di questo ed ogni scelta artistica fatta l’ho fatta sempre pensando di non deluderlo. Ognuno ( come dice Paolo ) è se stesso e ben lontano da me l’idea di essere paragonato, sarei un folle solo
a pensarlo. Io e Paolo, amiamo il 900, come periodo storico artistico, il suo primo produttore Lilli Greco mi ha seguito ed indirizzato cercando proprio nel ‘900 la chiave musicale a me più congeniale. Inevitabilmente mi ritrovai su una strada battuta dalla stessa luce e bagnata dalla stessa pioggia, il che non significa imitare, ma amare gli stessi colori, che poi sono quelli che caratterizzano ogni brano, i colori. A chi mi ascolta direi di ascoltarmi sapendo che sono un allievo, non un maestro, e lo sarò fino ad un attimo prima di fermarmi e che da Paolo ho imparato i rudimenti, tutto il resto è solo cinema cinema cinema.
Hai lavorato con grandi maestri della musica Paolo Conte, Cammariere e Franco Califano solo per citarne alcuni, com’è stato lavorare al loro fianco e quali sono le loro parole che porti sempre con te?
Con alcuni colleghi ho lavorato di più con altri di meno, sicuramente ho frequentato molto Califano, 23 anni. Stare a fianco di artisti che hanno fatto la storia ti cambia la vita, se sei capace riesci a prendere molto, la differenza sta negli anni… Ci vogliono anni prima di poter dire qualcosa, ci vuole la patente, diceva Giancarlo Bigazzi ( produttore storico di U.Tozzi e autore di brani come Gloria, Ti amo). Loro gli anni li hanno vissuti intensamente prima di te, è bene ascoltarli e farsi “spiegare la vita” reale ed artistica. Parole? Paolo un giorno mi disse “ avrei voluto osare di più “ Califano “rispetta le donne! Io ne ho avute più di mille ma sempre una alla volta”. Mia madre “ ogni lasciata è persa “, “Renato Zero: c’e sempre qualcuno che ne sa più di te“ “Lucio Dalla: giustifica ogni scelta artistica dandole un senso, tutto deve avere il suo di senso perché altrimenti non si può’ parlare di arte” ancora P.Conte: “fino a quando ci divertiamo andiamo avanti, altrimenti bisogna fermarsi”… Potrei proseguire all’infinito… Io mi diverto e salto come un derviscio davanti ad un pianoforte, quindi vado avanti.
So che stai lavorando in studio a un progetto nuovo, puoi anticiparci qualcosa?
Solitamente porto avanti sempre più progetti in modo parallelo. In studio sto preparando un nuovo album, ho materiale per realizzarne diversi ma alla fine qualcosa rimarrà in un cassetto ancora un po’. Da sempre mi trovo bene a scrivere e pensare con Marcello Murru, tra i più grandi artisti e autori del nostro tempo. Sto anche per registrare un video di un brano che Sergio Cammariere ha voluto condividere con me, ed io a mia volta ho coinvolto Carlotta Proietti. Sergio è un vero talento, Carlotta bravissima non solo a recitare, ha il senso dell’arte e del bello nel sangue, DNA di famiglia. Ho inoltre una serie di brani scritti a Cuba, ma per questo progetto che adoro mi farò vivo il prossimo anno.
Sei attualmente a lavoro sul tour europeo, cosa dobbiamo aspettarci sul palco?
Nulla, un po’ di silenzio, ultimamente c’è troppo rumore, Questo tour sarà voce pianoforte e violino, salvo qualche occasione dove inviterò qualche amico a sorpresa per aggiungere qualche colore in più.
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Laureata in Informazione, Editoria e Giornalismo e in DAMS. Attualmente collabora con Bellacanzone.it, Roma Tre Radio, emittente ufficiale dell’ateneo Roma Tre dove ricopre diversi ruoli: speaker, regista e redattrice.
Grande appassionata di musica e televisione. Studia canto da 8 anni e ascolta musica di tutti i generi perché per lei non ha confini.
È stata inviata al Festival di Sanremo nel 2018, 2019 e 2020.