Roma. PCI, Seu: né un fucile, né un soldato. De-escalation e dialogo

Roma. PCI, Seu: né un fucile, né un soldato. De-escalation e dialogo

05/03/2022 1 Di Maurizio Aversa

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Vir­gi­lio Seu, neo­se­gre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne Metro­po­li­ta­na di Roma del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no


Il Segre­ta­rio del PCI del­la Fede­ra­zio­ne Metro­po­li­ta­na di Roma Vir­gi­lio Seu invi­ta il Par­ti­to di Roma e pro­vin­cia a par­te­ci­pa­re all’appuntamento di oggi, 5 mar­zo, alla mani­fe­sta­zio­ne per la pace con­vo­ca­ta all’Esquilino. Cer­ta­men­te ci sono pesan­ti inge­ren­ze filo­go­ver­na­ti­ve tese a ren­de­re un pen­sie­ro uni­co comu­ni­ca­ti­vo schiac­cia­to su NATO, USA, UE. Per que­sto è impor­tan­te che ci sia chi scen­de in piaz­za con al cen­tro gli inte­res­si popo­la­ri e del­la pace. Fuo­ri dal­la guer­ra e dal­la NATO, né un uomo né un sol­da­to: no all’in­vio di armi dal­l’I­ta­lia e dal­la UE. “Del resto – con­clu­de il diri­gen­te comu­ni­sta – fin dal pri­mo momen­to noi sia­mo sta­ti chia­ris­si­mi e con­fer­mia­mo la nostra coe­ren­za: Noi, i comu­ni­sti, insi­stia­mo per la de-esca­la­tion, per­ché pre­val­ga la ricer­ca del dia­lo­go, del­la nego­zia­zio­ne, affin­ché a par­ti­re da un rin­no­va­to ruo­lo dell’ONU si affer­mi una solu­zio­ne paci­fi­ca. In tal sen­so rite­nia­mo neces­sa­rio che l’Ucraina diven­ti un pae­se neu­tra­le, che garan­ti­sca demo­cra­zia ed anti­fa­sci­smo sul pia­no inter­no ed una poli­ti­ca di col­la­bo­ra­zio­ne tra i pae­si euro­pei e la Rus­sia sul pia­no inter­na­zio­na­le. Tut­to il Par­ti­to di Roma e pro­vin­cia con­cor­re­rà a mani­fe­sta­re su que­ste basi.”.

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