Marino, esce il nuovo libro di Onofrio: “Specchio doppio”

Marino, esce il nuovo libro di Onofrio: “Specchio doppio”

02/03/2022 0 Di Marco Montini

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Si ride spes­so e si ride amaro nel nuo­vo libro di Mar­co Onofrio, “Spec­chio doppio”, appe­na pub­bli­ca­to a Cosen­za da Pel­le­gri­ni, impor­tante edi­tore di cul­tura che quest’anno fes­teggia i 70 anni di attiv­ità. È una inter­es­sante rac­col­ta di rac­con­ti, 20 per l’esattezza, appa­iati in 10 nuclei tematici attra­ver­so parole-chi­ave (Let­ter­atu­ra, Carne, Borgh­e­sia, Morte, Caos, Sen­ti­men­to, Foot­ball, Polit­i­ca, Italia, Roma)che il noto scrit­tore romano, nat­u­ral­iz­za­to mari­nese, uti­liz­zaper esplo­rare la com­p­lessità del mon­do, soprattut­to dal pun­to di vista dell’uomo con­tem­po­ra­neo. Come scrive Pao­lo Di Pao­lo nel­la nota crit­i­ca di cop­er­ti­na, Onofrio «dis­til­la un intero (e impi­etoso) trat­ta­to di soci­olo­gia in quadret­ti che non sareb­bero dispiaciu­ti ai maestri del­la com­me­dia all’italiana». La sfer­zante par­o­dia dei nos­tri tem­pi dà vita aun cam­pi­onario umano di “nuo­vis­si­mi mostri” in cui i reg­istri grotteschi e oniri­ci, da sem­pre con­ge­niali all’Onofrio nar­ra­tore, attrag­gono sul­la pag­i­na il mas­si­mo del­la fan­ta­sia e il mas­si­mo del­la con­cretez­za, dando vita a un real­is­mo sim­bol­i­co che con­sente di svis­cer­are i seg­reti delle cose viste o immag­i­nate dall’inter­no, e di smontare i “mec­ca­n­is­mi” perpoi rimon­tar­li con un ordine diver­so. La lin­gua ital­iana can­ta in tutte le sue direzioni espres­sive, come sem­pre nei lib­ri di Onofrio, anche se qui la scrit­tura è meno “baroc­ca” di altre opere prece­den­ti (ad esem­pio nei rac­con­ti de “La scuo­la degli idi­oti”, 2013) poiché diven­ta affi­la­ta come un bis­turi e sin­te­tiz­za molto più di ciò che dice, per quan­tità e pro­fondità, pur con­ser­van­do una otti­ma capac­ità di intrat­tenere e far­si leg­gere. Diver­tir­si per riflet­tere e com­pren­dere meglio, sem­bra allud­ere Onofrio in questo suo trentanoves­i­mo libro: uno “spec­chio doppio” in cui riconoscer­ci come siamo, pur tra mille ambigui river­beri che molti­pli­cano e ren­dono inaf­ferra­bile la nos­tra immag­ine, com­pli­can­do le pos­si­bil­ità di rap­p­re­sen­tar­la.

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