“Prendo atto di un vile gioco politico che con l’unico obiettivo di colpire la mia…
M5S GENZANO: IL SINDACO NON SIAMO STATI NOI
10/06/2019Questo articolo è stato letto 4054 volte!
“Lorenzon, un uomo solo al comando in spregio ai valori e principi di condivisione su cui era fondato il M5s”
- A quasi tre mesi dalle loro dimissioni, i Consiglieri comunali usciti in massa dalla maggioranza raccontano la loro verità. -
“Abbiamo atteso volutamente lo svolgersi delle Elezioni Europee per non dare adito a strumentalizzazioni e ulteriori accuse di aver causato la debacle del M5s.
Il sogno di governare coinvolgendo la Cittadinanza in un percorso virtuoso è fallito miseramente.
Lorenzon ha perso, formalmente, la fiducia di ben sei consiglieri su dieci e, di là da illazioni e supposizioni, i Genzanesi non hanno ancora ricevuto dall’ex Sindaco, risposta alla domanda sul perché si sia arrivati a queste dimissioni di massa.
I cittadini hanno il diritto sapere, a prescindere dalle scontate e spesso vergognose speculazioni sulla vicenda ‘dimissioni’.
Ci siamo presi il tempo necessario, ed ora possiamo raccontare alle cittadine e ai cittadini di Genzano la nostra verità su alcuni fatti salienti dell’amministrazione Lorenzon.”
Premessa
“Care concittadine, Cari concittadini,
nelle pagine che seguono troverete un resoconto sintetico ma esaustivo di quanto abbiamo realizzato in questi due anni e mezzo al governo della città…” (1)
Cosi ha esordito Lorenzon nella relazione sull’attività svolta, dal suo personale punto di vista, nel periodo che ci ha visti Portavoce dei Cittadini di Genzano in Consiglio Comunale.
Quello che vogliamo fortemente sottolineare è che molti degli obiettivi raggiunti sono stati realizzati grazie ad estenuanti e ripetuti solleciti al Sindaco e alla Giunta da parte dei Consiglieri di maggioranza.
Altri interventi invece sono frutto esclusivo di decisioni prese da Lorenzon e dalle varie Giunte che si sono succedute, senza la doverosa condivisione, senza il rispetto della linea politica e senza la valutazione delle conseguenze che alcune scelte potevano portare a discapito dei Cittadini.
Di questo ultimo aspetto ce ne scusiamo con i Genzanesi, siamo stati fin troppo ‘responsabili’ e troppo spesso abbiamo creduto che fosse possibile cambiare rotta, ma evidentemente ci sbagliavamo.
Abbiamo aspettato il resoconto di Lorenzon volutamente, prima di rilasciare interviste, non abbiamo calunniato nessuno, non abbiamo alimentato polemiche sterili contro chi ci accusa di tradimento, di vigliaccheria e di ogni tipo di nefandezza.
Polemiche che non abbiamo voluto sollevare neanche verso chi, per scrollarsi di dosso ogni responsabilità sull’operato di Lorenzon, ha sin da subito preso le distanze dall’Amministrazione attaccando e denigrando, spesso anche più ferocemente delle opposizioni.
Un flebile tentativo di lavarsi la coscienza.
Lo schema che ci eravamo impegnati a seguire era semplice.
Quello di Sindaco è un ruolo delicato che richiede il connubio di diverse caratteristiche, umane e professionali.
Era chiaro fin dal primo momento che Lorenzon, come altri ovviamente, non sarebbe stato in grado di gestire da solo questa funzione ed è per questo che avevamo puntato sull’essenziale concetto di squadra.
Un gruppo di cittadini volenterosi al servizio della comunità con un Sindaco ‘portavoce delle istanze dei Genzanesi’.
Questo era il nostro intento, è così che ci siamo presentati ed era questo il significato dello slogan ‘Il Sindaco siamo Noi’: accantonare il concetto di uomo solo al comando per sostituirlo con quello di squadra, così da arrivare in gruppo là dove il singolo si sarebbe arenato.
Purtroppo, però, questo concetto non si è mai reso concreto; Lorenzon ha fatto un uso sempre residuale e sporadico della propria maggioranza, relegandola a mero contorno dell’azione di governo, chiudendosi nel palazzo e rifiutando ogni confronto.
È così che il sogno di governare coinvolgendo la Cittadinanza in un percorso virtuoso è fallito miseramente.
Lorenzon ha perso, formalmente, la fiducia di ben sei consiglieri su dieci e, di là da illazioni e supposizioni, i Genzanesi non hanno ancora ricevuto dall’ex Sindaco, risposta alla domanda sul perché si sia arrivati a queste dimissioni di massa.
I Cittadini hanno il diritto di conoscere i fatti, a prescindere dalle scontate e spesso vergognose speculazioni sulla vicenda ‘dimissioni’.
Ci siamo presi il tempo necessario, ed ora possiamo raccontare alle Cittadine e ai Cittadini di Genzano il nostro punto di vista.
Riferimenti a documenti e link
Un cambiamento che non c’è stato
A più riprese, e con precise e reiterate indicazioni, il Gruppo consiliare del Movimento 5 stelle di Genzano di Roma ha chiesto un cambio di passo proponendo soluzioni, riorganizzazioni e progetti.
Ad agosto 2017, dopo aver approvato oltre un milione di euro di tagli (2) è stato tentato anche un approccio con i ‘vertici’ del Movimento 5 stelle, per illustrare la situazione di crisi che già persisteva, sia in via ufficiale (3) che in via informale successivamente, ma il risultato è stato nullo; a seguito di questi incontri le promesse di ascolto sono state di nuovo dimenticate e si è continuato con le stesse modalità operative fallimentari di Lorenzon.
Richieste di azioni ed indicazioni politiche non sono mai state accolte, se non a parole, e permaneva immutata la grave crisi interna di fiducia tra la maggior parte dei Consiglieri della maggioranza e Lorenzon.
Omissioni, superficialità nell’affrontare le questioni, approssimazione nelle azioni e mancanza di programmazione e di indicazioni precise verso gli uffici, hanno minato alla base il progetto che tanti di noi avevano immaginato fin dalla nascita del Movimento 5 stelle di Genzano nel 2009.
I cittadini di Genzano sono stati esclusi dal processo decisionale e dal conseguente esercizio a tutela di loro precisi diritti, per l’assenza o l’insufficienza e la non tempestività della comunicazione e dell’informazione agli stessi Consiglieri di maggioranza.
In poco meno di tre anni Lorenzon ha defenestrato Assessori e vice Sindaci, senza mai riferire in aula le reali motivazioni politico-amministrative. Settori strategici, quali lavori pubblici, manutenzione, bilancio ed affari legali sono rimasti di fatto privi di guida e indirizzo politico.
In 30 mesi, disattendendo le indicazioni dei Consiglieri comunali, sono stati interrotti servizi essenziali, quali trasporto disabili (il 29/06/17 al Comune di Genzano fu donato un veicolo per il trasporto disabili mai utilizzato), assistenza anziani e disabili e ridotto a mezzo servizio strutture importanti come per esempio
il Palazzetto dello Sport e Palazzo e Parco Sforza Cesarini.
Da registrare l’assenza totale di controllo del territorio che ha causato un aumento incontrollato delle infrazioni del codice della strada non rilevate, del degrado urbano e dell’abusivismo commerciale.
La quasi totalità degli atti di indirizzo deliberati in Consiglio Comunale sono stati sempre disattesi da questa Amministrazione.
Era sempre più palese il diverso orientamento politico del gruppo Consiliare di maggioranza rispetto alla Giunta comportando, di fatto, un’elevata conflittualità tra organo amministrativo e organo politico.
Ad un certo punto non abbiamo più potuto assistere passivamente ad un così grave degrado politico amministrativo, senza renderci complici della inaccettabile inerzia di Lorenzon, a tutto danno della Comunità e dei Cittadini che in noi avevano riposto esigenze di cambiamento e aspettative per una crescita culturale e sociale.
L’ ultima chicca si è verificata nel consiglio del 9 marzo 2019 quando Lorenzon ha chiesto alle opposizioni di votare, senza alcuna concertazione con la maggioranza, come Presidente del Consiglio un qualsiasi nome purché si fosse andati avanti.
Questo a dimostrazione ulteriore di come venivano considerati i Consiglieri della ‘sua’ maggioranza, semplici ‘alzatori di mano’.
Oggi resta un grandissimo rammarico per non aver potuto onorare fino in fondo la responsabilità assunta nel 2016, a seguito delle elezioni amministrative, nei confronti di tutti i Cittadini di Genzano.
Consci dell’impossibilità di adempiere ai doveri derivanti dal proprio mandato abbiamo quindi ritenuto inevitabile fare un passo indietro rassegnando le dimissioni.
Nel cercare con questo documento di ricostruire quello che è accaduto dal 2016 ad oggi, nel mare magnum delle tante vicende accadute è probabile che ci siano sfuggiti fatti ed aspetti e ce ne scusiamo anticipatamente. Non è stato facile dipanare il magma di passioni, lavoro svolto, scontri, delusioni, tenacia, sconforto che hanno caratterizzato il nostro esserci messi al servizio di Genzano, con onestà e senza alcun tornaconto personale.
Abbiamo cercato di ricostruire e raccontare il percorso fin qui svolto, che, pur avendoci consentito di realizzare faticosamente alcuni importanti traguardi, non era più sostenibile, a causa della totale mancanza di ascolto, rispetto, programmazione che avrebbero dovuto essere i presupposti di una linea politica condivisa.
Gli indirizzi politici disattesi
Elenchiamo, per chiarire meglio, alcuni degli indirizzi politici, rimasti disattesi, forniti fin dai primi giorni a Lorenzon e ai vari Assessori che si sono avvicendati.
Edilizia pubblica e privata
• Richiesta di controllo su abusivismo edilizio, di aree comunali e demaniali e cambi di destinazione d’uso (4).
• Richiesta di controllo sulla regolarità di tutte le norme vigenti in materia edilizia per tutti gli edifici e il rispetto del piano regolatore presso le frazioni
stoviglie lavabili come già previsto.
Entrate Comunali
• Su questa tematica il Consigliere Maurilio Silvestri, già nel 2016 aveva proposto in Commissione un ‘Piano Parcheggi’ molto dettagliato che avrebbe regolato i parcheggi a pagamento nel territorio comunale sulla base di uno studio dettagliato dei bisogni dei cittadini e dei lavoratori che risiedono o gravitano su Genzano di Roma. Erano previsti tra l’altro, particolari agevolazioni per i residenti e per chi esercita la professione medica e il parcheggio sempre e ovunque gratuito anche per i veicoli a trazione elettrica. Successivamente è stata valutata una eventuale esternalizzazione per garantire entrate certe al Comune (16) e evitare le notevoli perdite di incasso che puntualmente si sono verificate, vista la scarsa attenzione alla questione. La vicenda si è conclusa senza avere l’opportunità di una discussione politica preliminare, in quanto la Giunta ha deliberato, senza alcuno studio da sottoporre alla maggioranza.
• Richiesta di maggiore attenzione agli incassi derivanti dalla gestione delle farmacie comunali, con il suggerimento di prevedere un responsabile unico per le forniture, progetti da inserire all’interno delle farmacie comunali.
• Richiesta controllo sulle utenze TARI: a seguito dell’accesso agli atti (17) e verificati i mancati incassi, abbiamo chiesto il censimento delle utenze (18) e incalzato ad effettuare controlli puntuali, che sembra, dopo oltre 2 anni dalle ripetute richieste, ora finalmente iniziati.
• Richiesta di revisionare i contratti in essere relativi alle utenze telefoniche ed energetiche comunali, spesso stipulate con diversi fornitori con conseguente appesantimento della burocrazia e lievitazione dei costi.
• Richiesta stipula convenzioni per l’utilizzo e valorizzazione economica delle strutture comunali (es. bando affidamento a società sportive e graduatoria pronti dal maggio 2018 ma senza convenzione e quindi senza introiti per il Comune).
• Richiesta di affidamento in convenzione del Bar Interno al PalaCesaroni, che poteva dare lavoro almeno ad una famiglia e dare valore aggiunto al Palazzetto dello Sport.
• Richiesta di revisione dei contratti di affidamento di aree e locali di proprietà comunale, prevedendo una esplicita clausola per negare il SUB Affitto, a seguito di informazioni avute soltanto tramite accesso agli atti (19).
• Richiesta di adottare un progetto ampiamente sperimentato in altre realtà per la gestione del randagismo che poteva azzerare le spese sostenute del Comune (20).
• Richiesta di applicazione del regolamento impianti pubblicitari (approvato in consiglio molti mesi fa), che se applicato, poteva portare notevoli introiti nelle casse comunali.
• Richiesta di ripristino funzionamento impianto fotovoltaico Scuola De Sanctis (antecedente al 2016).
Cimitero
• Richiesta di realizzare, come pianificato da tempo, un “campo di rotazione” nel Cimitero Comunale (necessario per stipulare nuove concessioni).
La chiusura del martedì, decisa senza interpellare la maggioranza, a detta di Lorenzon, era necessaria per effettuare dei lavori, ma del campo di rotazione non c’è stata traccia. • Richiesta di indagine sull’ampliamento del Cimitero che ha sfregiato ampia parte della pentima del Lago di Nemi ed è tuttora causa di problemi legati ai lavori approssimativi fatti a suo tempo, come la recinzione inadeguata, e all’invasione di cinghiali che scorrazzano sulle tombe.
Contrasto alla Ludopatia
Nel consiglio comunale del 31/07/2017 è stato votato all’unanimità l’atto di indirizzo che impegnava la Giunta ad adottare tutte le azioni necessarie per disincentivare l’utilizzo delle slot machine.
Nessuna delle richieste votate in consiglio è stata di fatto attuata, né dalla Giunta, né dal Sindaco, che non ha mai firmato un’ordinanza per definire, gli orari di accensione delle macchine delle slot machine, disattendendo completamente linea politica, e voto consiliare. Tantissimi comuni, del Movimento 5 stelle e non hanno da anni fatto ordinanze sindacali e messo a punto regolamenti ad hoc; varie proposte di regolamento, richieste dalla Consigliera Silvia Bongianni e lavorate nella commissione competente giacciono tra vari uffici, senza aver mai avuto pareri legali a legittimarli.
Le azioni amministrative mancate
La quasi totalità degli atti di ordinaria amministrazione sono stati gestite senza una programmazione e calendarizzazione delle azioni correttive. Questo fondamentale aspetto gestionale è stato richiesto e sollecitato una infinità di volte e poteva evitare il continuo rincorrere le emergenze che puntualmente si venivano a creare.
• Richiesta di azioni in merito ai crediti mensa relativi agli anni 2007–2011 per un ammontare di oltre 700.000€ di mancati introiti; su questo fatto è stato richiesto di individuare i responsabili e di inoltrare denuncia alle autorità competenti, ed invece nessun riscontro è stato fornito.
• Richiesta di azioni di controllo sulle procedure di allaccio delle utenze al depuratore zona Landi, a seguito di un pressoché totale disinteresse sull’evolversi dell’iter della sua messa in funzione e limitandosi ad un’ordinanza sindacale rimasta solo su carta.
• Richiesta di valutazione di un progetto di recupero della componente organica per la fertilizzazione del terreno, rimasto senza risposta (21).
• Richieste ripetute al Sindaco, a seguito di un accesso agli atti (22), di inviare suggerimenti/proposte alla Polizia Locale per affrontare diverse criticità riscontrate sul territorio (23).
• Richiesta di messa in mora di Acea per interventi sulla rete idrica fuori dagli standard previsti dal contratto di servizio e di utilizzo della fidejussione per il mancato e tempestivo ripristino del danno (24). La gestione del sistema di segnalazione guasti, non ha mai previsto un tracciamento per poter far valere i diritti dei Cittadini/Utenti e il rispetto della Carta dei Servizi, così come le analisi sulla qualità dell’acqua potabile pubblicate soltanto in modo sporadico.
• Richiesta di accesso al Sistema Informatico del Comune, per permettere ai Consiglieri Comunali di ottenere dagli Uffici dell’ente, nonché dalle loro Aziende ed Enti Dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato. (25).
• Richiesta di una connessione decente alla rete Internet nell’Aula Consiliare per permettere l’applicazione del Regolamento Riprese Audiovisive Consigli Comunali e riuscire a pubblicare in streaming le dirette dei lavori d’aula.
• Richiesta di ordinare il montaggio dei giochi nel nido San Carlino, acquistati nel 2017 e tutt’oggi ammassati, non montati e non utilizzati nel giardino della scuola, con conseguente danno economico a carico dei cittadini di Genzano, specialmente i più giovani, utenti del Nido che non possono usufruire degli stessi giochi ormai pressoché logorati dal tempo e dalle intemperie.
• Richiesta di una programmazione sulla Manutenzione del ‘Verde Pubblico: Sebbene la linea politica su questa tematica era molto chiara, il Progetto del Verde stilato e redatto, è venuta a mancare la fase operativa. I Consiglieri di maggioranza si sono spesi anche per un regolamento per permettere l’adozione di aree verdi, ma anche questo è rimasto inapplicato. L’idea era quella di dare in adozione aree verdi residuali o aree pubbliche in concessione a chi ne avesse fatto richiesta per valorizzarle e manutenerle, magari con palestre all’aperto, orti urbani o giardini curati, ed invece tutto rimasto su carta. La partecipazione ad iniziative di pulizia o di piantumazione di qualche alberello, non fanno altro che confermare la mancanza di attenzione che si è posta su questa importante tematica di decoro urbano. Vogliamo inoltre ricordare che, tenendo all’oscuro la maggioranza, si è operato un espianto e la ‘potatura sfuggita di mano’ di diverse alberature in Piazza Mazzini e su Viale Emilia Romagna, tutto questo senza aver interpellato la Guardia Forestale e un professionista che poteva valutare diversi trattamenti al taglio indiscriminato. Abbiamo per questo pubblicato un Comunicato Stampa per dissociarci dalle azione scellerate effettuate (26) e per poter conoscere quindi come sono andati i fatti siamo stati costretti a tentare un accesso agli atti (27). Malgrado ripetute sollecitazioni non è stato possibile ripristinare il servizio di apertura/chiusura dei parchi pubblici di Via Napoli e Piazza Frasconi con la conseguenza che sono diventati luogo di incontri notturni per schiamazzi e vandalismi.
• Teatro Comunale ‘Carlo Levi’, il simbolo dello spreco di denaro pubblico e di come hanno governato il paese le amministrazioni precedenti, è purtroppo rimasto abbandonato a sé stesso, alla mercé dei vandali. Ripetute richieste di mettere la struttura in sicurezza, di installare una recinzione adeguata, per evitare vandalismi e per non peggiorare lo stato delle strutture interne ed esterne, sono state ignorate. Durante un sopralluogo effettuato poco dopo il nostro insediamento avevamo verificato lo stato di degrado della struttura, oggetto di furti e vandalismi. Il palco però risultava danneggiato solo in minima parte da infiltrazioni di acqua piovana. A seguito di principio di incendio durante l’estate 2018, causato da ignoti che bivaccavano all’interno, abbiamo avuto modo di verificare il peggioramento della struttura e la completa distruzione del parquet del palco a causa della mancanza dei lucernari sul tetto da cui la pioggia continua ad entrare copiosa. Nessuna azione è stata intrapresa per salvare il salvabile, neanche una recinzione di cantiere di circa 40 m dal costo contenuto.
• Richiesta di uno studio volto a rivedere i vari contratti telefonici stipulati dall’amministrazione comunale, nell’ottica della razionalizzazione delle spese e di riduzione delle pratiche burocratiche, è stato più volte sollecitato senza nessun riscontro.
• Frazioni Landi/Muti: vogliamo ricordare che durante un incontro pubblico Lorenzon, su richiesta dei Cittadini, aveva promesso che a breve sarebbe stata installata una pensilina in Via II stradone Muti che, a suo dire, giaceva nuova nella rimessa comunale. Tuttora non è stata installata. A questo si aggiunge il disinteressamento riguardante una situazione di tegole pericolanti sul tetto del Comitato Landi, il disinteresse per la proposta di realizzazione di una palestra popolare, la richiesta disattesa di acquisto di un albero di Natale, sempre per la frazione Landi, malgrado ci fosse un budget disponibile.
• Festa dell’albero: gestione dell’evento fallimentare, senza alcun obiettivo a medio e lungo termine, diversamente dalla proposta della Festa dell’Albero del M5S. Inoltre sono state totalmente disattese le direttive della Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che conferma l’obbligo di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato (cioè per ogni iscrizione all’Anagrafe Comunale): a partire dal 16 febbraio 2013 ciascun Comune sopra i 15.000 abitanti deve così provvedere ad individuare un’area sul proprio territorio comunale da destinare a nuova piccola forestazione urbana, con posa di piante autoctone.
• Mancata attenzione alle problematiche sollevate dei dirigenti scolastici, spesso rimasti senza risposte.
• Chiusura dell’Ospedale di Genzano. Anche in questo caso Lorenzon non ha fatto altro che utilizzare comunicati e interventi in Consiglio Comunale per incensarsi agli occhi della Cittadinanza. Di fatto, non ha ritenuto di aprire nessuno spazio di dibattito e confronto istituzionale tantomeno coinvolgere i Cittadini e i Consiglieri nei processi decisionali e nell’informazione sullo stato dell’arte.
• Richiesta rimasta inevasa da due anni di sistemazione muro parcheggio di fronte scuola Pascoli, danneggiato a seguito di un incidente stradale.
• Dismissione dell’Istituzione come da programma politico 2016, con conseguente richiesta tramite Dup del rafforzamento dell’ufficio cultura, spostando internamente gli stessi dipendenti, che certo non erano per forza legati all’ufficio Istituzione, accorpando 2 uffici sotto un unico assessorato, lo stesso indirizzo è rimasto non solo disatteso, ma gli stessi dipendenti sono stati allocati con varie mansioni in altri uffici, lasciando così di fatto l’ufficio cultura privo di risorse umane.
• Via Perino: richieste inascoltate di porre attenzione e mettere in campo azioni di controllo sull’occupazione abusiva dei terreni del demanio, sul conferimento criminale di rifiuti e sull’ interdizione al passaggio veicolare. E’ stato più volte ricordato il nostro impegno da Attivisti su questa pentima che ha portato alla presentazione di una interrogazione (28) e di una mozione (29) in Regione Lazio. Avevamo sperato quindi che, con la vittoria alle elezioni del 2016, il Sindaco e la Giunta affrontassero con la dovuta attenzione e perseveranza gli obiettivi di risanamento dell’area e di ripristino della legalità. Solo nei primi mesi del 2019, e solo dopo insistenti richieste di attenzione sulla situazione di pericolo dovuta all’instabilità idrogeologica della strada, si è annunciato il tentativo di reperire finanziamenti regionali e ministeriali per la messa in sicurezza dell’area.
• Mancata sottoscrizione delle convenzioni relative ai bandi per l’affidamento delle strutture comunali alle società sportive, malgrado il bando andato a buon fine a maggio 2018, con conseguente mancato incasso per le casse comunali.
• Mancate azioni per rendere esecutivo il nuovo regolamento per l’assistenza domiciliare, richiesto dalla giunta ai Consiglieri comunali, disattendendo le linee del DUP e omettendo di dare il corrispondente servizio ai cittadini.
• Gestione approssimativa delle manifestazioni di interesse senza una linea unica per tutti, ricordiamo ad esempio l’enorme difficoltà dell’Associazione Centro Sorico, che lo scorso anno abbandonò l’idea del mercatino del libro usato e il recepimento della proposta dell’Associazione Controllo del Vicinato, in questo caso senza prevedere una manifestazione di interesse. Su questo diverso trattamento l’Assessore Sonia Dosti chiese spiegazioni senza ricevere risposta.
L’elenco delle azioni amministrative mancate o incomplete potrebbe essere ancora più lungo: basti citare, a titolo di esempio (ma, su richiesta, possiamo presentare a chiunque la documentazione relativa alle nostre affermazioni):
• il Piano Regolatore Generale, ancora in cantiere: chiunque porterà a compimento questa missione, dovrà avere gli occhi di tutti puntati addosso, per evitare ulteriori speculazioni edilizie;
• il Censimento del patrimonio edilizio, incompleto e non valorizzato, malgrado l’urgenza di una revisione critica delle condizioni degli edifici e delle infrastrutture comunali;
• l’accesso ai servizi sociali: nonostante l’impegno preso con il Bilancio di previsione 2019–2021, l’attività dei Centri socio-educativi è stata
garantita solo grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni del territorio e degli istituti scolastici locali.
Alcune vicende emblematiche
Il bilancio comunale
Al momento del nostro insediamento abbiamo dovuto affrontare il pesante onere del bilancio comunale.
Come spesso accade le forze politiche che hanno governato fin dal primo dopoguerra, lasciano in eredità a chi li succede situazioni di grossa difficoltà.
Ci siamo trovati a dover ripianare un disavanzo di oltre 7 milioni di euro che peseranno sulle tasche dei Genzanesi fino al 2044, un Area Tecnica e Finanziaria priva di Dirigenti stabili, la mancanza del Comandante della Polizia Locale, un recupero tributi e canoni derivanti dal patrimonio comunale estremamente carenti, nonché una situazione debitoria arretrata rimasta inevasa fin dal 1999 verso i fornitori.
La situazione pregressa, è stata però per troppo tempo l’alibi che ha impedito di mettere in campo delle azioni politiche virtuose tra le quali:
• ottimizzazione dei costi
• razionalizzazione delle spese
• puntuale e costante verifica degli incassi
• rispetto dei contratti relativi ai servizi forniti ai Cittadini.
Una seria programmazione del lavoro, avrebbe portato risultati più immediati e corposi di quelli effimeri sbandierati nel resoconto di Lorenzon (1), ed evitato l’innalzamento di tariffe, la riduzione degli stanziamenti per il sociale e garantito dei fondi da investire nello sviluppo economico.
Dopo i primi 100 giorni, abbiamo pubblicato un resoconto per i Cittadini di Genzano che illustrava la situazione trovata e le azioni che si volevano mettere in campo per iniziare a risollevare le sorti di Genzano (30).
L’approccio testardo di Lorenzon, la scarsa competenza nell’organizzazione delle attività, la mancata disponibilità all’ascolto, il rifiuto dell’aiuto professionale di alcuni Consiglieri e il rifiuto di cambiare atteggiamento, sono questi i fattori che hanno portato al fallimento degli obiettivi elencati nel DUP, come già accaduto in precedenza a causa del mancato controllo e di una puntuale verifica dei risultati fino ad allora raggiunti; e questo malgrado il meritevole impegno dell’Assessore Chirico, che ha portato TUTTI i Consiglieri di maggioranza ad approvare il bilancio di previsione 2019–2021.
Turismo, Cultura e Commercio
Dopo oltre 30 mesi senza nessuna pianificazione sul progetto integrato di sviluppo del turismo e delle attività produttive che era presente nel programma, Lorenzon ha tentato (“…Nei primi mesi del 2019, abbiamo avviato un percorso per costituire… “ (1) pag.2) tardivamente e senza alcuna credibilità di coinvolgere altri Comuni in un ormai irrealizzabile distretto turistico-culturale. I progetti per il commercio e i finanziamenti ricevuti sono stati seguiti, richiesti, ottenuti e realizzati, solo per merito delle associazioni dei commercianti
e degli esercenti, come ad esempio le ‘Strade del commercio del Lazio’, ‘ Sapori di Genzano’
La pianificazione, programmazione e realizzazione di progetti ed eventi, anche se sollecitata più e più volte è stata ampiamente disattesa.
Nella sua relazione (1) a pagina 7, Lorenzon menziona il “Polo per le attività economiche” “Un altro impegno previsto dal programma e di fatto rimasto ai blocchi di partenza. Bastava leggere il nostro programma dove alcune informazioni al riguardo erano riportate, e comunque ampia relazione relativa al progetto è stata presentata sia alla prima giunta che alla seconda (nella persona dell’Assessore Chirico) senza che sia mai stata presa in considerazione (31).
Contrariamente alle indicazioni politiche della sua maggioranza, sulla modifica dello statuto del SBCR, in Assemblea dei Sindaci Lorenzon ha votato a favore sullo stravolgimento delle finalità del consorzio (32) che voleva diventare una agenzia turistica finanziata senza controlli dai Comuni aderenti. Successivamente il Consiglio Comunale ha respinto all’unanimità – compreso quindi anche Lorenzon — la modifica, palesando così l’incoerenza del Sindaco davanti alle opposizioni e davanti ai Sindaci degli altri Comuni castellani che lo avevano visto votare diversamente in Assemblea
Il nostro programma politico (33), prevedeva l’accorpamento sotto un unico assessorato dell’”Istituzione” (34) e di tutti gli uffici che si occupavano di cultura ed eventi. Questo intervento, ovviamente prevedeva il potenziamento delle risorse per l’assessorato che invece sono state assegnate ad altri uffici rendendo molto complicato e difficoltoso il lavoro dei pochi rimasti a gestire l’Ufficio Cultura.
Palazzo Sforza Cesarini
Il Palazzo è dotato di un impianto antincendio che pesca acqua da una cisterna sotterranea la quale raccoglie acqua piovana; l’impianto, realizzato anni fa, non è stato mai messo in funzione perché mai collaudato. Esiste anche un impianto di sollevamento acqua di tutto rispetto che risulta però bypassato, forse perché anch’esso mai collaudato, e sostituito da una piccola pompa, inadeguata e soggetta a frequenti guasti, che serve i bagni della struttura. Di queste problematiche fu messo al corrente Lorenzon e fatta espressa richiesta di chiarimenti all’ufficio tecnico, senza esito.
Un sopralluogo effettuato nei locali interdetti del Palazzo ha permesso di verificare lo stato in cui essi versano con affreschi ai soffitti crollati e spazi usati come depositi.
Nell’arco dei 30 mesi di amministrazione, non c’è stata nessuna attenzione sulla gestione e manutenzione del Parco e del Palazzo Sforza Cesarini, anche se, a seguito delle forti piogge dell’autunno 2016 che hanno portato alla chiusura di alcuni sentieri, la maggioranza aveva ripetutamente chiesto di intervenire per rendere fruibili le strutture (35).
Solo pochi mesi fa veniamo a sapere che sono stati spostati dei fondi, in origine già stanziati per altri interventi, per avviare il processo di messa in sicurezza; altro tentativo tardivo dopo aver perso migliaia di euro di incassi con la chiusura al pubblico.
Cacciata del Vicesindaco Bruno Facciolo
La situazione critica e i rapporti con Lorenzon, sono ulteriormente peggiorati quando ha deciso di estromettere Bruno Facciolo (36) dalla carica di Vicesindaco. Bruno, pur non avendo nessuna delega, si faceva carico egregiamente dell’organizzazione degli eventi ed aveva una buona empatia con i dipendenti comunali e con i Cittadini; inoltre era il nostro unico sponsor e garante della linea politica.
Questo segnale doveva già farci capire e quando la sua figura è venuta a mancare, nessuno ha preso il suo posto.
Dimore Storiche
Come affermato da Lorenzon, Palazzo e Parco Sforza Cesarini facevano già parte dell’elenco delle dimore storiche del Lazio, quindi la consegna delle targhe da parte della Regione ha rappresentato solo un atto formale. Era stata fatta invece, esplicita richiesta di attivarsi per cercare di far rientrare nell’elenco delle dimore anche la Chiesa della Annunziata, previa richiesta alla Curia di sconsacrazione, ma nessuna azione è stata intrapresa in questo senso. Si ricorda che i beni immobili inseriti nell’elenco delle dimore usufruiscono di una quota annuale (seppur contenuta) per la manutenzione ordinaria. Per quanto riguarda invece la Chiesa della SS Trinità, che è proprietà del Comune e quindi di tutti i Genzanesi, sono necessari importanti interventi di manutenzione per i quali il Comune non ha previsto stanziamenti. La Curia di Albano ha chiesto di entrare in possesso della struttura con l’impegno di farsi carico della ristrutturazione, ma ricordiamo che in passato altri lavori di manutenzione, come l’intera facciata, furono fatti a spese della Curia senza il velato ricatto di acquisire la proprietà per poterla manutenere. Avevamo espresso la netta contrarietà alla cessione del bene e speriamo che resti patrimonio dei Genzanesi.
Villa ‘Lusi’
Circa la vicenda Villa ‘Lusi’ vogliamo precisare che contrariamente a quanto scritto da Lorenzon, non esisteva nel programma nessun “nostro disegno strategico” e che avremmo dovuto affrontare la questione in modo partecipato con i Cittadini. Per circa due anni abbiamo ripetutamente richiesto di monitorare l’evolversi del processo di trasferimento al demanio senza aver ricevuto mai alcun riscontro.
Un’altra nostra richiesta, anch’essa ignorata, era quella di indagare sulle modifiche strutturali operate sulla Villa Storica, quando governavano a
Genzano gli amici dell’ex Senatore Lusi (37) e di seguire costantemente gli sviluppi della vicenda per poter entrare in possesso della struttura e renderla fruibile per la Comunità Genzanese.
Bando archivi storici
Malgrado sollecitazioni e documentazione fornita non si è dato seguito a indicazioni su contatti da prendere con i Comuni limitrofi (già sensibilizzati) per la partecipazione congiunta a tale bando.
Nell’estate 2017, grazie all’intervento della terza commissione, dell’ufficio cultura, del Vicesindaco Bruno Facciolo e del Consigliere Maurilio Silvestri, si è riusciti a
uffici, le segnalazioni che arrivavano dai Cittadini, senza ovviamente nessun riscontro.
Via Ercole Imbastari
Alcuni lavori già programmati avevano previsto delle caditoie in marmo, che già pochi giorni dopo la posa in opera erano danneggiate.
Solo dopo ripetute richieste di attenzionare la vicenda, da parte del Consigliere Marco Fermanti, si è riusciti a farle sostituire con caditoie in metallo più adatte e meno soggette a degrado. Il responsabile dei lavori in questo caso non si era minimamente preoccupato di controllare e nessuno ha chiesto che lo facesse.
Ex depuratore di Via Montegiove
Nel 2017 è stato fatto un sopralluogo con il Consigliere Claudio Mariani, l’Assessore Pezzotti e il personale dell’ufficio tecnico insieme a tecnici ACEA nell’area dell’ex depuratore ormai dismesso. La struttura è stata (e lo è tutt’ora) oggetto di vandalismi e furti che ACEA (la società che la gestisce) non è riuscita a contenere. La struttura dovrebbe essere bonificata e riconsegnata al Comune di Genzano (proprietario) nello stato in cui fu concessa ad ACEA, ma nonostante il problema sia stato sollevato a più riprese non si è fatto nulla. La struttura era oggetto di interesse di alcuni privati e poteva essere affittata e produrre entrate per le casse comunali. Sicurezza
In occasione della situazione emergenziale, che ha interessato il nostro Comune a seguito della drammatica esplosione avvenuta in Piazza Buttaroni, Lorenzon non ha ritenuto necessaria l’attivazione del Piano Comunale di Protezione Civile e la convocazione del Centro Operativo Comunale, struttura fondamentale per assicurare la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.
Solo grazie alla tenacia e all’impegno incessante dell’Assessore Dosti, si è riusciti a tenere sotto controllo e a gestire l’emergenza.
Contenziosi legali
Ricordiamo la vicenda di una società immobiliare che sembra essere arrivata al suo epilogo con riconoscimento da parte del Comune delle ragioni della società e con rischi reali di dover riconoscere un risarcimento cospicuo.
Iniziative personali di Lorenzon
Troppo spesso l’ex Sindaco ha disatteso le indicazioni politiche della sua maggioranza ed ha preso delle iniziative e fatto delle scelte in totale disaccordo con quanto deciso nelle varie riunioni e senza condividerle né motivarle. Ne ricordiamo alcune qui di seguito:
• Richiesta immotivata, di cui poi Lorenzon ha chiesto scusa alla sua
maggioranza, di dimissioni del Vice Sindaco nell’estate 2017. Bruno Facciolo un’attivista storico, la cui unica colpa era quella di unire il gruppo consiliare all’organo esecutivo, e minare evidentemente la tranquillità di Lorenzon che avrebbe voluto gestire da solo la sua giunta senza che nessuno facesse da interfaccia con la maggioranza. • Riorganizzazione degli uffici comunali, fatta in solitaria, e a pochissimi mesi dall’insediamento. Avevamo richiesto confronti a vari livelli all’interno degli uffici per capire competenze ed esigenze, senza riscontro; la nuova organizzazione è risultata completamente fallimentare ed ha necessitato di vari e ulteriori passaggi, che ancora oggi non forniscono autonomia e serenità in molti uffici. Alle nostre ripetute richieste di avviare seriamente la predisposizione di un piano dei fabbisogni e un processo di organizzazione delle procedure interne che comprendesse la misurazione, la valutazione e la trasparenza della performance e l’inserimento nella struttura organizzativa dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari (obbligatorio ma mai inserito nell’assetto del Comune), ci è stato risposto con l’adesione all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, al quale delegare la prevenzione e la risoluzione dei problemi del rapporto di lavoro del personale dipendente.
• Dichiarazioni di Lorenzon a Rimini: dopo le pesanti dichiarazioni sui dipendenti comunali, chiedemmo a Lorenzon quale fosse lo scopo di tali dichiarazioni, se avesse sul tavolo documenti tali, per cui a quelle dichiarazioni potessero seguire atti, perché reputiamo che un Sindaco non possa fare delle accuse, senza in seguito prendere i dovuti provvedimenti. Non è accaduto nulla. (40)
• Presenza all’inaugurazione dell’Appia Bis: Lorenzon ha dimostrato la sua poca attenzione alle battaglie che il gruppo del M5s di Genzano aveva portato avanti, evidentemente non voleva sottrarsi ad una foto di gruppo per inaugurare un’opera dai costi esorbitanti e progettata male visti i continui allagamenti che spesso la rendono inagibile al traffico. Con profondo imbarazzo lo abbiamo visto sorridente plaudere a questo sperpero di denaro pubblico (41)
• Infiorata: nel dicembre 2016 si è deciso a maggioranza di chiudere l’istituzione a patto che venisse creato un ‘comitato per la gestione degli eventi/Infiorata’, ma nulla è stato fatto, come non è mai stato fatto un piano di marketing adeguato per una adeguata valorizzazione e come non è mai iniziato l’iter per la pratica di inserimento dell’Infiorata nel patrimonio UNESCO. Inoltre l’Infiorata è stata anche declassata dalla Regione Lazio, con conseguente perdita di finanziamenti.
• Martedì di Chiusura del Cimitero: senza nessuna comunicazione preventiva sulle motivazioni, né ai Consiglieri, né tantomeno ai Cittadini, e con la giustificazione postuma della necessità di lavori per la ristrutturazione e messa in sicurezza, con un post sui social il Cimitero di Genzano veniva chiuso al pubblico tutti i martedì. A nulla sono valse le richieste di trovare una soluzione alternativa o almeno di alternare i giorni con un calendario ben preciso e soprattutto limitato nel tempo.
• Chiusura dei viali di Parco Sforza Cesarini: Con atto dirigenziale, fu deciso di chiudere i viali, senza una benché minima valutazione della più che certa perdita in termini economici e senza minimamente programmare una soluzione al problema. Anche sotto la spinta degli indirizzi dei Consiglieri comunali, disattesi per 2 anni, la Giunta e Lorenzon hanno ignorato l’entità del danno. Solo nei primi mesi del 2019, dopo aver compreso che i mancati incassi erano enormi, con una comunicazione postuma ai Consiglieri, si è deliberato in Giunta la riallocazione di risorse di un mutuo per la circumlacuale (mutuo acceso da precedenti amministrazioni) per un progetto di finanziamento del Parco Sforza Cesarini, il progetto però non prevede le indispensabili opere per il recupero dell’acqua piovana come indicato e suggerito dalla forza di maggioranza.
• Chiusura di Via Imbastari: I Consiglieri di maggioranza avevano richiesto più volte di valutare attentamente le opzioni in campo e di provvedere alla pedonalizzazione della via solo parallelamente ad una modifica della viabilità che potesse consentire una costante circolazione dei veicoli sul corso, al fine di evitare file e imbottigliamenti nel centro del paese. Invece Lorenzon ha ritenuto di prendere questa decisione in autonomia senza nessuna valutazione dell’impatto, né uno studio di viabilità alternativa, senza prevedere una cartellonistica adeguata, senza una comunicazione tempestiva ai Cittadini.
• Nulla osta, allo spostamento del Dirigente finanziario dato da Lorenzon a 15 giorni dall’approvazione del Bilancio Comunale in consiglio comunale, correndo il serio rischio di non poter avere l’approvazione del Dirigente per l’approvazione del bilancio stesso.
• Fatto salvo l’Assessorato ai servizi sociali, c’è stata una mancanza totale di ascolto delle associazioni territoriali.
• Affidamento Riscossione coattiva delle entrate comunali affidata alla Agenzia delle Entrate, ex Equitalia: Nonostante la linea politica del Movimento 5 stelle, fosse chiara a tutti i consiglieri, la Giunta Lorenzon ha portato in urgenza (consiglio comunale 31/08/2017 atto n.34) un’unica delibera per l’affidamento della riscossione delle entrate proprio indicando l’Agenzia delle Entrate (Ex Equitalia), gli stessi Consiglieri, si sono trovati a votare l’unica soluzione trovata senza nemmeno poter affrontare la tematica e studiarne il percorso in linea con i principi del M5s.
• Protezione Civile: durante tutti i 30 mesi di amministrazione, ai volontari del corpo comunale della Protezione Civile, sono state fatte tante promesse per venire incontro alle loro esigenze, come per esempio un ricovero più adatto per i loro mezzi, tutte disattese.
Risultati raggiunti grazie ai Consiglieri di Maggioranza
Quello che invece rivendichiamo con orgoglio è il contributo da noi fornito al raggiungimento di alcuni importanti obiettivi, alcuni dei quali non senza ripetute e accorate richieste.
• Blocco della costruzione dell’impianto di cogenerazione che si voleva realizzare in zona industriale. I meriti sono da riconoscere alla costante attenzione e pressione dei Consiglieri di maggioranza sull’argomento e al Comitato Civico che si è venuto a creare spontaneamente per bloccare quest’impianto (42)
• Forniti atti di indirizzo per nuovo Bando Raccolta differenziata: linee guida sulla tariffazione puntuale con la richiesta di prevedere un ritorno economico per il Comune e per i Cittadini dalla vendita del materiale differenziato. Queste linee guida sono state pretese dai Consiglieri di maggioranza che, non senza difficoltà, sono riusciti ad indicarle alla Giunta per far in modo che venissero incluse nel prossimo bando.
• Recinzione area archeologica Villa Antonini: realizzata grazie al costante impegno e pressione del Consigliere Claudio Mariani, senza del quale non si sarebbe realizzato nulla, compresa la ripresa e il rafforzamento dei rapporti con la Montclair University del New Jersey (43), concessionaria degli scavi archeologici e scientifici presso la Villa degli Antonini, al fine di avviare nuove acquisizioni e gettare le basi per la realizzazione del parco archeologico di Genzano di Roma. L’opera era in realtà pianificata da anni ma i fondi a disposizione non venivano utilizzati (circa 90.000€). Siamo riusciti a far realizzare l’opera dopo molte insistenze nei confronti del dirigente tecnico che comunque ha chiesto di riservare quota parte del finanziamento per altre impellenti esigenze. Sono stati impegnati circa 40.000 Euro per la recinzione che ha permesso di tutelare sia l’area archeologica che il boschetto di via Marche diventato discarica a cielo aperto e dimora di senzatetto (44).
• Approvazione TPL trasporto pubblico locale: anche questo grazie alla tenacia del Consigliere Claudio Mariani, che si è occupato di contattare i referenti della Regione che si occupavano di stabilire percorsi e frequenze. I Consiglieri sono venuti a conoscenza del progetto TPL in corso solo dopo che è stato presentato ufficialmente lo studio realizzato da un tecnico per conto di AREMOL (agenzia regionale mobilità). Nei mesi precedenti il tecnico aveva avuto incontri con Lorenzon e responsabili degli uffici competenti per renderli partecipi dei progressi, purtroppo nessuno dei Consiglieri è stato mai invitato a partecipare. Una volta avuto a disposizione il documento ufficiale i Consiglieri della prima Commissione, insieme all’Assessore di riferimento, hanno potuto esprimere i loro dubbi. Il documento non era sufficientemente chiaro e sono quindi stati necessari diversi incontri con il tecnico che ha elaborato il progetto sia presso il suo studio di Roma che in Comune dove. dietro invito, ha partecipato ad una riunione della prima Commissione recependo le nostre richieste di modifiche al progetto.
• Ottenuto il ripristino del funzionamento dell’impianto di climatizzazione di Palazzo Sforza, non funzionante da un anno, e la stipula di contratto di manutenzione. La struttura risulta dotata di impianto di climatizzazione alquanto complesso e realizzato negli anni passati in due tranches con apparecchiature di marca diversa (Sanyo e Daikin). Ai frequenti guasti si cercava di mettere riparo chiedendo l’intervento della
ditta che effettuava (a chiamata e senza programmazione) la manutenzione delle caldaie nelle scuole; purtroppo la ditta non era assolutamente in grado. Il Consigliere Claudio Mariani si è adoperato per far contattare la ditta che aveva realizzato la seconda tranche dell’impianto che, con molta fatica, è riuscita a reperire a Bologna le parti di ricambio necessarie. i tecnici sono quindi riusciti a rimettere in funzione l’impianto e un contratto di manutenzione è stato stipulato. • Abbiamo voluto fortemente e all’unanimità l’intitolazione dello Stadio Comunale a “Bruno Abbatini” papà di Alessandro che è venuto a mancare nella tragedia dell’esplosione del palazzo a Piazza Buttaroni. In quella occasione è stato vietato da Lorenzon e dal suo Addetto Stampa di fotografare la targa commemorativa perché l’iter che aveva portato all’intitolazione dello Stadio non era ancora completato.
• Ottimizzazione costi eventi Carnevale, riduzione costo fino al 75% della spesa anni precedenti.
• Canone concordato, passato in giunta i primi mesi del 2019, dopo ripetute richieste e solleciti già dal novembre 2016.
• Abbiamo partecipato e vinto il bando contro lo spreco alimentare €30.000, malgrado le resistenze della Giunta.
• Partecipazione a numerosi bandi regionali per la cultura, ed il turismo, la maggior parte dei quali ci hanno permesso di sostenere eventi a costo zero, questo soprattutto grazie all’attenzione della terza commissione e dell’allora Presidente, la Consigliera Silvia Bongianni. A seguito poi delle sue dimissioni da Presidente, la partecipazione e l’attenzione al recepimento di fondi tramite bandi è stata pressoché nulla.
• Interventi di efficientamento energetico nelle scuole grazie al fondo Kyoto.
• Accatastamento edifici scolastici: sempre e solo dopo numerose richieste, ci è stato comunicato che sono state avviate le pratiche per le certificazioni necessarie per verificare l’agibilità di tutti gli istituti scolastici
• Nuovo Piano di Emergenza Comunale: con deliberazione del Consiglio Comunale del 30/11/2016 è stato approvato il Piano di Emergenza Comunale. Con la costante pressione del Consigliere Maurilio Silvestri siamo riusciti anche a far predisporre il Piano Emergenza Comunale GPEC interattivo, che sarebbe dovuto essere aggiornato costantemente e a disposizione della cittadinanza e per la prima volta a Genzano, lo studio di Microzonazione sismica, strumento necessario per la pianificazione territoriale e per la progettazione antisismica. In seguito Lorenzon è stato sollecitato più volte a metterlo in pratica senza riscontro e per questo siamo stati costretti a presentare un Ordine del giorno per impegnare Sindaco e Giunta a seguire le modalità operative imposte per legge (45)
• Il nuovo Bilancio 2019–2021: Con questo ultimo atto, responsabilmente, abbiamo lasciato i conti del Comune in ordine, senza ulteriori aumenti di tasse e tariffe. Chi verrà chiamato ad
Riferimenti e link a documenti nel PDF
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