M5S GENZANO: IL SINDACO NON SIAMO STATI NOI

M5S GENZANO: IL SINDACO NON SIAMO STATI NOI

10/06/2019 0 Di Redazione

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“Lorenzon, un uomo solo al comando in spregio ai valori e principi di condivisione su cui era fondato il M5s”

- A quasi tre mesi dalle loro dimissioni, i Consiglieri comunali usciti in massa dalla maggioranza raccontano la loro verità. -

“Abbiamo atteso volutamente lo svolgersi delle Elezioni Europee per non dare adito a strumentalizzazioni e ulteriori accuse di aver causato la debacle del M5s.
Il sogno di governare coinvolgendo la Cittadinanza in un percorso virtuoso è fallito miseramente.
Lorenzon ha perso, formalmente, la fiducia di ben sei consiglieri su dieci e, di là da illazioni e supposizioni, i Genzanesi non hanno ancora ricevuto dall’ex Sindaco, risposta alla domanda sul perché si sia arrivati a queste dimissioni di massa.
I cittadini hanno il diritto sapere, a prescindere dalle scontate e spesso vergognose speculazioni sulla vicenda ‘dimissioni’.
Ci siamo presi il tempo necessario, ed ora possiamo raccontare alle cittadine e ai cittadini di Genzano la nostra verità su alcuni fatti salienti dell’amministrazione Lorenzon.”

Pre­mes­sa

“Care con­cit­ta­di­ne, Cari con­cit­ta­di­ni,

nel­le pagi­ne che seguo­no tro­ve­re­te un reso­con­to sin­te­ti­co ma esau­sti­vo di quan­to abbia­mo rea­liz­za­to in que­sti due anni e mez­zo al gover­no del­la cit­tà…” (1)

Cosi ha esor­di­to Loren­zon nel­la rela­zio­ne sull’attività svol­ta, dal suo per­so­na­le pun­to di vista, nel perio­do che ci ha visti Por­ta­vo­ce dei Cit­ta­di­ni di Gen­za­no in Con­si­glio Comu­na­le.

Quel­lo che voglia­mo for­te­men­te sot­to­li­nea­re è che mol­ti degli obiet­ti­vi rag­giun­ti sono sta­ti rea­liz­za­ti gra­zie ad este­nuan­ti e ripe­tu­ti sol­le­ci­ti al Sin­da­co e alla Giun­ta da par­te dei Con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za.

Altri inter­ven­ti inve­ce sono frut­to esclu­si­vo di deci­sio­ni pre­se da Loren­zon e dal­le varie Giun­te che si sono suc­ce­du­te, sen­za la dove­ro­sa con­di­vi­sio­ne, sen­za il rispet­to del­la linea poli­ti­ca e sen­za la valu­ta­zio­ne del­le con­se­guen­ze che alcu­ne scel­te pote­va­no por­ta­re a disca­pi­to dei Cit­ta­di­ni.

Di que­sto ulti­mo aspet­to ce ne scu­sia­mo con i Gen­za­ne­si, sia­mo sta­ti fin trop­po ‘respon­sa­bi­lie trop­po spes­so abbia­mo cre­du­to che fos­se pos­si­bi­le cam­bia­re rot­ta, ma evi­den­te­men­te ci sba­glia­va­mo.

Abbia­mo aspet­ta­to il reso­con­to di Loren­zon volu­ta­men­te, pri­ma di rila­scia­re inter­vi­ste, non abbia­mo calun­nia­to nes­su­no, non abbia­mo ali­men­ta­to pole­mi­che ste­ri­li con­tro chi ci accu­sa di tra­di­men­to, di vigliac­che­ria e di ogni tipo di nefan­dez­za.

Pole­mi­che che non abbia­mo volu­to sol­le­va­re nean­che ver­so chi, per scrol­lar­si di dos­so ogni respon­sa­bi­li­tà sull’operato di Loren­zon, ha sin da subi­to pre­so le distan­ze dall’Amministrazione attac­can­do e deni­gran­do, spes­so anche più fero­ce­men­te del­le oppo­si­zio­ni.

Un fle­bi­le ten­ta­ti­vo di lavar­si la coscien­za.

Lo sche­ma che ci era­va­mo impe­gna­ti a segui­re era sem­pli­ce.

Quel­lo di Sin­da­co è un ruo­lo deli­ca­to che richie­de il con­nu­bio di diver­se carat­te­ri­sti­che, uma­ne e pro­fes­sio­na­li.

Era chia­ro fin dal pri­mo momen­to che Loren­zon, come altri ovvia­men­te, non sareb­be sta­to in gra­do di gesti­re da solo que­sta fun­zio­ne ed è per que­sto che ave­va­mo pun­ta­to sull’essenziale con­cet­to di squa­dra.

Un grup­po di cit­ta­di­ni volen­te­ro­si al ser­vi­zio del­la comu­ni­tà con un Sin­da­co ‘por­ta­vo­ce del­le istan­ze dei Gen­za­ne­si’.

Que­sto era il nostro inten­to, è così che ci sia­mo pre­sen­ta­ti ed era que­sto il signi­fi­ca­to del­lo slo­gan ‘Il Sin­da­co sia­mo Noi’: accan­to­na­re il con­cet­to di uomo solo al coman­do per sosti­tuir­lo con quel­lo di squa­dra, così da arri­va­re in grup­po là dove il sin­go­lo si sareb­be are­na­to.

Pur­trop­po, però, que­sto con­cet­to non si è mai reso con­cre­to; Loren­zon ha fat­to un uso sem­pre resi­dua­le e spo­ra­di­co del­la pro­pria mag­gio­ran­za, rele­gan­do­la a mero con­tor­no dell’azione di gover­no, chiu­den­do­si nel palaz­zo e rifiu­tan­do ogni con­fron­to.

È così che il sogno di gover­na­re coin­vol­gen­do la Cit­ta­di­nan­za in un per­cor­so vir­tuo­so è fal­li­to mise­ra­men­te.

Loren­zon ha per­so, for­mal­men­te, la fidu­cia di ben sei con­si­glie­ri su die­ci e, di là da illa­zio­ni e sup­po­si­zio­ni, i Gen­za­ne­si non han­no anco­ra rice­vu­to dall’ex Sin­da­co, rispo­sta alla doman­da sul per­ché si sia arri­va­ti a que­ste dimis­sio­ni di mas­sa.

I Cit­ta­di­ni han­no il dirit­to di cono­sce­re i fat­ti, a pre­scin­de­re dal­le scon­ta­te e spes­so ver­go­gno­se spe­cu­la­zio­ni sul­la vicen­da ‘dimis­sio­ni’.

Ci sia­mo pre­si il tem­po neces­sa­rio, ed ora pos­sia­mo rac­con­ta­re alle Cit­ta­di­ne e ai Cit­ta­di­ni di Gen­za­no il nostro pun­to di vista.

Rife­ri­men­ti a docu­men­ti e link

Un cam­bia­men­to che non c’è sta­to

A più ripre­se, e con pre­ci­se e rei­te­ra­te indi­ca­zio­ni, il Grup­po con­si­lia­re del Movi­men­to 5 stel­le di Gen­za­no di Roma ha chie­sto un cam­bio di pas­so pro­po­nen­do solu­zio­ni, rior­ga­niz­za­zio­ni e pro­get­ti.

Ad ago­sto 2017, dopo aver appro­va­to oltre un milio­ne di euro di tagli (2) è sta­to ten­ta­to anche un approc­cio con i ‘ver­ti­ci’ del Movi­men­to 5 stel­le, per illu­stra­re la situa­zio­ne di cri­si che già per­si­ste­va, sia in via uffi­cia­le (3) che in via infor­ma­le suc­ces­si­va­men­te, ma il risul­ta­to è sta­to nul­lo; a segui­to di que­sti incon­tri le pro­mes­se di ascol­to sono sta­te di nuo­vo dimen­ti­ca­te e si è con­ti­nua­to con le stes­se moda­li­tà ope­ra­ti­ve fal­li­men­ta­ri di Loren­zon.

Richie­ste di azio­ni ed indi­ca­zio­ni poli­ti­che non sono mai sta­te accol­te, se non a paro­le, e per­ma­ne­va immu­ta­ta la gra­ve cri­si inter­na di fidu­cia tra la mag­gior par­te dei Con­si­glie­ri del­la mag­gio­ran­za e Loren­zon.

Omis­sio­ni, super­fi­cia­li­tà nell’affrontare le que­stio­ni, appros­si­ma­zio­ne nel­le azio­ni e man­can­za di pro­gram­ma­zio­ne e di indi­ca­zio­ni pre­ci­se ver­so gli uffi­ci, han­no mina­to alla base il pro­get­to che tan­ti di noi ave­va­no imma­gi­na­to fin dal­la nasci­ta del Movi­men­to 5 stel­le di Gen­za­no nel 2009.

I cit­ta­di­ni di Gen­za­no sono sta­ti esclu­si dal pro­ces­so deci­sio­na­le e dal con­se­guen­te eser­ci­zio a tute­la di loro pre­ci­si dirit­ti, per l’assenza o l’insufficienza e la non tem­pe­sti­vi­tà del­la comu­ni­ca­zio­ne e dell’informazione agli stes­si Con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za.

In poco meno di tre anni Loren­zon ha defe­ne­stra­to Asses­so­ri e vice Sin­da­ci, sen­za mai rife­ri­re in aula le rea­li moti­va­zio­ni poli­ti­co-ammi­ni­stra­ti­ve. Set­to­ri stra­te­gi­ci, qua­li lavo­ri pub­bli­ci, manu­ten­zio­ne, bilan­cio ed affa­ri lega­li sono rima­sti di fat­to pri­vi di gui­da e indi­riz­zo poli­ti­co.

In 30 mesi, disat­ten­den­do le indi­ca­zio­ni dei Con­si­glie­ri comu­na­li, sono sta­ti inter­rot­ti ser­vi­zi essen­zia­li, qua­li tra­spor­to disa­bi­li (il 29/06/17 al Comu­ne di Gen­za­no fu dona­to un vei­co­lo per il tra­spor­to disa­bi­li mai uti­liz­za­to), assi­sten­za anzia­ni e disa­bi­li e ridot­to a mez­zo ser­vi­zio strut­tu­re impor­tan­ti come per esem­pio

il Palaz­zet­to del­lo Sport e Palaz­zo e Par­co Sfor­za Cesa­ri­ni.

Da regi­stra­re l’assen­za tota­le di con­trol­lo del ter­ri­to­rio che ha cau­sa­to un aumen­to incon­trol­la­to del­le infra­zio­ni del codi­ce del­la stra­da non rile­va­te, del degra­do urba­no e dell’abusivismo com­mer­cia­le.

La qua­si tota­li­tà degli atti di indi­riz­zo deli­be­ra­ti in Con­si­glio Comu­na­le sono sta­ti sem­pre disat­te­si da que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne.

Era sem­pre più pale­se il diver­so orien­ta­men­to poli­ti­co del grup­po Con­si­lia­re di mag­gio­ran­za rispet­to alla Giun­ta com­por­tan­do, di fat­to, un’elevata con­flit­tua­li­tà tra orga­no ammi­ni­stra­ti­vo e orga­no poli­ti­co.

Ad un cer­to pun­to non abbia­mo più potu­to assi­ste­re pas­si­va­men­te ad un così gra­ve degra­do poli­ti­co ammi­ni­stra­ti­vo, sen­za ren­der­ci com­pli­ci del­la inac­cet­ta­bi­le iner­zia di Loren­zon, a tut­to dan­no del­la Comu­ni­tà e dei Cit­ta­di­ni che in noi ave­va­no ripo­sto esi­gen­ze di cam­bia­men­to e aspet­ta­ti­ve per una cre­sci­ta cul­tu­ra­le e socia­le.

L’ ulti­ma chic­ca si è veri­fi­ca­ta nel con­si­glio del 9 mar­zo 2019 quan­do Loren­zon ha chie­sto alle oppo­si­zio­ni di vota­re, sen­za alcu­na con­cer­ta­zio­ne con la mag­gio­ran­za, come Pre­si­den­te del Con­si­glio un qual­sia­si nome pur­ché si fos­se anda­ti avan­ti.

Que­sto a dimo­stra­zio­ne ulte­rio­re di come veni­va­no con­si­de­ra­ti i Con­si­glie­ri del­la ‘sua’ mag­gio­ran­za, sem­pli­ci ‘alza­to­ri di mano’.

Oggi resta un gran­dis­si­mo ram­ma­ri­co per non aver potu­to ono­ra­re fino in fon­do la respon­sa­bi­li­tà assun­ta nel 2016, a segui­to del­le ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve, nei con­fron­ti di tut­ti i Cit­ta­di­ni di Gen­za­no.

Con­sci dell’impossibilità di adem­pie­re ai dove­ri deri­van­ti dal pro­prio man­da­to abbia­mo quin­di rite­nu­to ine­vi­ta­bi­le fare un pas­so indie­tro ras­se­gnan­do le dimis­sio­ni.

Nel cer­ca­re con que­sto docu­men­to di rico­strui­re quel­lo che è acca­du­to dal 2016 ad oggi, nel mare magnum del­le tan­te vicen­de acca­du­te è pro­ba­bi­le che ci sia­no sfug­gi­ti fat­ti ed aspet­ti e ce ne scu­sia­mo anti­ci­pa­ta­men­te. Non è sta­to faci­le dipa­na­re il mag­ma di pas­sio­ni, lavo­ro svol­to, scon­tri, delu­sio­ni, tena­cia, scon­for­to che han­no carat­te­riz­za­to il nostro esser­ci mes­si al ser­vi­zio di Gen­za­no, con one­stà e sen­za alcun tor­na­con­to per­so­na­le.

Abbia­mo cer­ca­to di rico­strui­re e rac­con­ta­re il per­cor­so fin qui svol­to, che, pur aven­do­ci con­sen­ti­to di rea­liz­za­re fati­co­sa­men­te alcu­ni impor­tan­ti tra­guar­di, non era più soste­ni­bi­le, a cau­sa del­la tota­le man­can­za di ascol­to, rispet­to, pro­gram­ma­zio­ne che avreb­be­ro dovu­to esse­re i pre­sup­po­sti di una linea poli­ti­ca con­di­vi­sa.

Gli indi­riz­zi poli­ti­ci disat­te­si

Elen­chia­mo, per chia­ri­re meglio, alcu­ni degli indi­riz­zi poli­ti­ci, rima­sti disat­te­si, for­ni­ti fin dai pri­mi gior­ni a Loren­zon e ai vari Asses­so­ri che si sono avvi­cen­da­ti.

Edi­li­zia pub­bli­ca e pri­va­ta

• Richie­sta di con­trol­lo su abu­si­vi­smo edi­li­zio, di aree comu­na­li e dema­nia­li e cam­bi di desti­na­zio­ne d’uso (4).

• Richie­sta di con­trol­lo sul­la rego­la­ri­tà di tut­te le nor­me vigen­ti in mate­ria edi­li­zia per tut­ti gli edi­fi­ci e il rispet­to del pia­no rego­la­to­re pres­so le fra­zio­ni

sto­vi­glie lava­bi­li come già pre­vi­sto.

Entra­te Comu­na­li

• Su que­sta tema­ti­ca il Con­si­glie­re Mau­ri­lio Sil­ve­stri, già nel 2016 ave­va pro­po­sto in Com­mis­sio­ne un ‘Pia­no Par­cheg­gi’ mol­to det­ta­glia­to che avreb­be rego­la­to i par­cheg­gi a paga­men­to nel ter­ri­to­rio comu­na­le sul­la base di uno stu­dio det­ta­glia­to dei biso­gni dei cit­ta­di­ni e dei lavo­ra­to­ri che risie­do­no o gra­vi­ta­no su Gen­za­no di Roma. Era­no pre­vi­sti tra l’altro, par­ti­co­la­ri age­vo­la­zio­ni per i resi­den­ti e per chi eser­ci­ta la pro­fes­sio­ne medi­ca e il par­cheg­gio sem­pre e ovun­que gra­tui­to anche per i vei­co­li a tra­zio­ne elet­tri­ca. Suc­ces­si­va­men­te è sta­ta valu­ta­ta una even­tua­le ester­na­liz­za­zio­ne per garan­ti­re entra­te cer­te al Comu­ne (16) e evi­ta­re le note­vo­li per­di­te di incas­so che pun­tual­men­te si sono veri­fi­ca­te, vista la scar­sa atten­zio­ne alla que­stio­ne. La vicen­da si è con­clu­sa sen­za ave­re l’opportunità di una discus­sio­ne poli­ti­ca pre­li­mi­na­re, in quan­to la Giun­ta ha deli­be­ra­to, sen­za alcu­no stu­dio da sot­to­por­re alla mag­gio­ran­za.

• Richie­sta di mag­gio­re atten­zio­ne agli incas­si deri­van­ti dal­la gestio­ne del­le far­ma­cie comu­na­li, con il sug­ge­ri­men­to di pre­ve­de­re un respon­sa­bi­le uni­co per le for­ni­tu­re, pro­get­ti da inse­ri­re all’interno del­le far­ma­cie comu­na­li.

• Richie­sta con­trol­lo sul­le uten­ze TARI: a segui­to dell’accesso agli atti (17) e veri­fi­ca­ti i man­ca­ti incas­si, abbia­mo chie­sto il cen­si­men­to del­le uten­ze (18) e incal­za­to ad effet­tua­re con­trol­li pun­tua­li, che sem­bra, dopo oltre 2 anni dal­le ripe­tu­te richie­ste, ora final­men­te ini­zia­ti.

• Richie­sta di revi­sio­na­re i con­trat­ti in esse­re rela­ti­vi alle uten­ze tele­fo­ni­che ed ener­ge­ti­che comu­na­li, spes­so sti­pu­la­te con diver­si for­ni­to­ri con con­se­guen­te appe­san­ti­men­to del­la buro­cra­zia e lie­vi­ta­zio­ne dei costi.

• Richie­sta sti­pu­la con­ven­zioni per l’utilizzo e valo­riz­za­zio­ne eco­no­mi­ca del­le strut­tu­re comu­na­li (es. ban­do affi­da­men­to a socie­tà spor­ti­ve e gra­dua­to­ria pron­ti dal mag­gio 2018 ma sen­za con­ven­zio­ne e quin­di sen­za introi­ti per il Comu­ne).

• Richie­sta di affi­da­men­to in con­ven­zio­ne del Bar Inter­no al Pala­Ce­sa­ro­ni, che pote­va dare lavo­ro alme­no ad una fami­glia e dare valo­re aggiun­to al Palaz­zet­to del­lo Sport.

• Richie­sta di revi­sio­ne dei con­trat­ti di affi­da­men­to di aree e loca­li di pro­prie­tà comu­na­le, pre­ve­den­do una espli­ci­ta clau­so­la per nega­re il SUB Affit­to, a segui­to di infor­ma­zio­ni avu­te sol­tan­to tra­mi­te acces­so agli atti (19).

• Richie­sta di adot­ta­re un pro­get­to ampia­men­te spe­ri­men­ta­to in altre real­tà per la gestio­ne del ran­da­gi­smo che pote­va azze­ra­re le spe­se soste­nu­te del Comu­ne (20).

• Richie­sta di appli­ca­zio­ne del rego­la­men­to impian­ti pub­bli­ci­ta­ri (appro­va­to in con­si­glio mol­ti mesi fa), che se appli­ca­to, pote­va por­ta­re note­vo­li introi­ti nel­le cas­se comu­na­li.

• Richie­sta di ripri­sti­no fun­zio­na­men­to impian­to foto­vol­tai­co Scuo­la De Sanc­tis (ante­ce­den­te al 2016).

Cimi­te­ro

• Richie­sta di rea­liz­za­re, come pia­ni­fi­ca­to da tem­po, un “cam­po di rota­zio­ne” nel Cimi­te­ro Comu­na­le (neces­sa­rio per sti­pu­la­re nuo­ve con­ces­sio­ni).

La chiu­su­ra del mar­te­dì, deci­sa sen­za inter­pel­la­re la mag­gio­ran­za, a det­ta di Loren­zon, era neces­sa­ria per effet­tua­re dei lavo­ri, ma del cam­po di rota­zio­ne non c’è sta­ta trac­cia. • Richie­sta di inda­gi­ne sull’ampliamento del Cimi­te­ro che ha sfre­gia­to ampia par­te del­la pen­ti­ma del Lago di Nemi ed è tut­to­ra cau­sa di pro­ble­mi lega­ti ai lavo­ri appros­si­ma­ti­vi fat­ti a suo tem­po, come la recin­zio­ne ina­de­gua­ta, e all’invasione di cin­ghia­li che scor­raz­za­no sul­le tom­be.

Con­tra­sto alla Ludo­pa­tia

Nel con­si­glio comu­na­le del 31/07/2017 è sta­to vota­to all’u­na­ni­mi­tà l’at­to di indi­riz­zo che impe­gna­va la Giun­ta ad adot­ta­re tut­te le azio­ni neces­sa­rie per disin­cen­ti­va­re l’u­ti­liz­zo del­le slot machi­ne.

Nes­su­na del­le richie­ste vota­te in con­si­glio è sta­ta di fat­to attua­ta, né dal­la Giun­ta, né dal Sin­da­co, che non ha mai fir­ma­to un’or­di­nan­za per defi­ni­re, gli ora­ri di accen­sio­ne del­le mac­chi­ne del­le slot machi­ne, disat­ten­den­do com­ple­ta­men­te linea poli­ti­ca, e voto con­si­lia­re. Tan­tis­si­mi comu­ni, del Movi­men­to 5 stel­le e non han­no da anni fat­to ordi­nan­ze sin­da­ca­li e mes­so a pun­to rego­la­men­ti ad hoc; varie pro­po­ste di rego­la­men­to, richie­ste dal­la Con­si­glie­ra Sil­via Bon­gian­ni e lavo­ra­te nel­la com­mis­sio­ne com­pe­ten­te giac­cio­no tra vari uffi­ci, sen­za aver mai avu­to pare­ri lega­li a legit­ti­mar­li.

Le azio­ni ammi­ni­stra­ti­ve man­ca­te

La qua­si tota­li­tà degli atti di ordi­na­ria ammi­ni­stra­zio­ne sono sta­ti gesti­te sen­za una pro­gram­ma­zio­ne e calen­da­riz­za­zio­ne del­le azio­ni cor­ret­ti­ve. Que­sto fon­da­men­ta­le aspet­to gestio­na­le è sta­to richie­sto e sol­le­ci­ta­to una infi­ni­tà di vol­te e pote­va evi­ta­re il con­ti­nuo rin­cor­re­re le emer­gen­ze che pun­tual­men­te si veni­va­no a crea­re.

• Richie­sta di azio­ni in meri­to ai cre­di­ti men­sa rela­ti­vi agli anni 2007–2011 per un ammon­ta­re di oltre 700.000€ di man­ca­ti introi­ti; su que­sto fat­to è sta­to richie­sto di indi­vi­dua­re i respon­sa­bi­li e di inol­tra­re denun­cia alle auto­ri­tà com­pe­ten­ti, ed inve­ce nes­sun riscon­tro è sta­to for­ni­to.

• Richie­sta di azio­ni di con­trol­lo sul­le pro­ce­du­re di allac­cio del­le uten­ze al depu­ra­to­re zona Lan­di, a segui­to di un pres­so­ché tota­le disin­te­res­se sull’evolversi dell’iter del­la sua mes­sa in fun­zio­ne e limi­tan­do­si ad un’ordinanza sin­da­ca­le rima­sta solo su car­ta.

• Richie­sta di valu­ta­zio­ne di un pro­get­to di recu­pe­ro del­la com­po­nen­te orga­ni­ca per la fer­ti­liz­za­zio­ne del ter­re­no, rima­sto sen­za rispo­sta (21).

• Richie­ste ripe­tu­te al Sin­da­co, a segui­to di un acces­so agli atti (22), di invia­re suggerimenti/proposte alla Poli­zia Loca­le per affron­ta­re diver­se cri­ti­ci­tà riscon­tra­te sul ter­ri­to­rio (23).

• Richie­sta di mes­sa in mora di Acea per inter­ven­ti sul­la rete idri­ca fuo­ri dagli stan­dard pre­vi­sti dal con­trat­to di ser­vi­zio e di uti­liz­zo del­la fide­jus­sio­ne per il man­ca­to e tem­pe­sti­vo ripri­sti­no del dan­no (24). La gestio­ne del siste­ma di segna­la­zio­ne gua­sti, non ha mai pre­vi­sto un trac­cia­men­to per poter far vale­re i dirit­ti dei Cittadini/Utenti e il rispet­to del­la Car­ta dei Ser­vi­zi, così come le ana­li­si sul­la qua­li­tà dell’acqua pota­bi­le pub­bli­ca­te sol­tan­to in modo spo­ra­di­co.

• Richie­sta di acces­so al Siste­ma Infor­ma­ti­co del Comu­ne, per per­met­te­re ai Con­si­glie­ri Comu­na­li di otte­ne­re dagli Uffi­ci dell’ente, non­ché dal­le loro Azien­de ed Enti Dipen­den­ti, tut­te le noti­zie e le infor­ma­zio­ni in loro pos­ses­so, uti­li all’espletamento del pro­prio man­da­to. (25).

• Richie­sta di una con­nes­sio­ne decen­te alla rete Inter­net nel­l’Au­la Con­si­lia­re per per­met­te­re l’applicazione del Rego­la­men­to Ripre­se Audio­vi­si­ve Con­si­gli Comu­na­li e riu­sci­re a pub­bli­ca­re in strea­ming le diret­te dei lavo­ri d’aula.

• Richie­sta di ordi­na­re il mon­tag­gio dei gio­chi nel nido San Car­li­no, acqui­sta­ti nel 2017 e tutt’oggi ammas­sa­ti, non mon­ta­ti e non uti­liz­za­ti nel giar­di­no del­la scuo­la, con con­se­guen­te dan­no eco­no­mi­co a cari­co dei cit­ta­di­ni di Gen­za­no, spe­cial­men­te i più gio­va­ni, uten­ti del Nido che non pos­so­no usu­frui­re degli stes­si gio­chi ormai pres­so­ché logo­ra­ti dal tem­po e dal­le intem­pe­rie.

• Richie­sta di una pro­gram­ma­zio­ne sul­la Manu­ten­zio­ne del ‘Ver­de Pub­bli­co: Seb­be­ne la linea poli­ti­ca su que­sta tema­ti­ca era mol­to chia­ra, il Pro­get­to del Ver­de sti­la­to e redat­to, è venu­ta a man­ca­re la fase ope­ra­ti­va. I Con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za si sono spe­si anche per un rego­la­men­to per per­met­te­re l’ado­zio­ne di aree ver­di, ma anche que­sto è rima­sto inap­pli­ca­to. L’idea era quel­la di dare in ado­zio­ne aree ver­di resi­dua­li o aree pub­bli­che in con­ces­sio­ne a chi ne aves­se fat­to richie­sta per valo­riz­zar­le e manu­te­ner­le, maga­ri con pale­stre all’aperto, orti urba­ni o giar­di­ni cura­ti, ed inve­ce tut­to rima­sto su car­ta. La par­te­ci­pa­zio­ne ad ini­zia­ti­ve di puli­zia o di pian­tu­ma­zio­ne di qual­che albe­rel­lo, non fan­no altro che con­fer­ma­re la man­can­za di atten­zio­ne che si è posta su que­sta impor­tan­te tema­ti­ca di deco­ro urba­no. Voglia­mo inol­tre ricor­da­re che, tenen­do all’oscuro la mag­gio­ran­za, si è ope­ra­to un espian­to e la ‘pota­tu­ra sfug­gi­ta di mano’ di diver­se albe­ra­tu­re in Piaz­za Maz­zi­ni e su Via­le Emi­lia Roma­gna, tut­to que­sto sen­za aver inter­pel­la­to la Guar­dia Fore­sta­le e un pro­fes­sio­ni­sta che pote­va valu­ta­re diver­si trat­ta­men­ti al taglio indi­scri­mi­na­to. Abbia­mo per que­sto pub­bli­ca­to un Comu­ni­ca­to Stam­pa per dis­so­ciar­ci dal­le azio­ne scel­le­ra­te effet­tua­te (26) e per poter cono­sce­re quin­di come sono anda­ti i fat­ti sia­mo sta­ti costret­ti a ten­ta­re un acces­so agli atti (27). Mal­gra­do ripe­tu­te sol­le­ci­ta­zio­ni non è sta­to pos­si­bi­le ripri­sti­na­re il ser­vi­zio di apertura/chiusura dei par­chi pub­bli­ci di Via Napo­li e Piaz­za Fra­sco­ni con la con­se­guen­za che sono diven­ta­ti luo­go di incon­tri not­tur­ni per schia­maz­zi e van­da­li­smi.

Tea­tro Comu­na­le ‘Car­lo Levi’, il sim­bo­lo del­lo spre­co di dena­ro pub­bli­co e di come han­no gover­na­to il pae­se le ammi­ni­stra­zio­ni pre­ce­den­ti, è pur­trop­po rima­sto abban­do­na­to a sé stes­so, alla mer­cé dei van­da­li. Ripe­tu­te richie­ste di met­te­re la strut­tu­ra in sicu­rez­za, di instal­la­re una recin­zio­ne ade­gua­ta, per evi­ta­re van­da­li­smi e per non peg­gio­ra­re lo sta­to del­le strut­tu­re inter­ne ed ester­ne, sono sta­te igno­ra­te. Duran­te un sopral­luo­go effet­tua­to poco dopo il nostro inse­dia­men­to ave­va­mo veri­fi­ca­to lo sta­to di degra­do del­la strut­tu­ra, ogget­to di fur­ti e van­da­li­smi. Il pal­co però risul­ta­va dan­neg­gia­to solo in mini­ma par­te da infil­tra­zio­ni di acqua pio­va­na. A segui­to di prin­ci­pio di incen­dio duran­te l’estate 2018, cau­sa­to da igno­ti che bivac­ca­va­no all’interno, abbia­mo avu­to modo di veri­fi­ca­re il peg­gio­ra­men­to del­la strut­tu­ra e la com­ple­ta distru­zio­ne del par­quet del pal­co a cau­sa del­la man­can­za dei lucer­na­ri sul tet­to da cui la piog­gia con­ti­nua ad entra­re copio­sa. Nes­su­na azio­ne è sta­ta intra­pre­sa per sal­va­re il sal­va­bi­le, nean­che una recin­zio­ne di can­tie­re di cir­ca 40 m dal costo con­te­nu­to.

Richie­sta di uno stu­dio vol­to a rive­de­re i vari con­trat­ti tele­fo­ni­ci sti­pu­la­ti dall’amministrazione comu­na­le, nell’ottica del­la razio­na­liz­za­zio­ne del­le spe­se e di ridu­zio­ne del­le pra­ti­che buro­cra­ti­che, è sta­to più vol­te sol­le­ci­ta­to sen­za nes­sun riscon­tro.

Fra­zio­ni Landi/Muti: voglia­mo ricor­da­re che duran­te un incon­tro pub­bli­co Loren­zon, su richie­sta dei Cit­ta­di­ni, ave­va pro­mes­so che a bre­ve sareb­be sta­ta instal­la­ta una pen­si­li­na in Via II stra­do­ne Muti che, a suo dire, gia­ce­va nuo­va nel­la rimes­sa comu­na­le. Tut­to­ra non è sta­ta instal­la­ta. A que­sto si aggiun­ge il disin­te­res­sa­men­to riguar­dan­te una situa­zio­ne di tego­le peri­co­lan­ti sul tet­to del Comi­ta­to Lan­di, il disin­te­res­se per la pro­po­sta di rea­liz­za­zio­ne di una pale­stra popo­la­re, la richie­sta disat­te­sa di acqui­sto di un albe­ro di Nata­le, sem­pre per la fra­zio­ne Lan­di, mal­gra­do ci fos­se un bud­get dispo­ni­bi­le.

Festa dell’albero: gestio­ne dell’even­to fal­li­men­ta­re, sen­za alcun obiet­ti­vo a medio e lun­go ter­mi­ne, diver­sa­men­te dal­la pro­po­sta del­la Festa dell’Albero del M5S. Inol­tre sono sta­te total­men­te disat­te­se le diret­ti­ve del­la Leg­ge n. 10 del 14 gen­na­io 2013, che con­fer­ma l’obbligo di met­te­re a dimo­ra un albe­ro per ogni nuo­vo nato o adot­ta­to (cioè per ogni iscri­zio­ne all’Anagrafe Comu­na­le): a par­ti­re dal 16 feb­bra­io 2013 cia­scun Comu­ne sopra i 15.000 abi­tan­ti deve così prov­ve­de­re ad indi­vi­dua­re un’area sul pro­prio ter­ri­to­rio comu­na­le da desti­na­re a nuo­va pic­co­la fore­sta­zio­ne urba­na, con posa di pian­te autoc­to­ne.

• Man­ca­ta atten­zio­ne alle pro­ble­ma­ti­che sol­le­va­te dei diri­gen­ti sco­la­sti­ci, spes­so rima­sti sen­za rispo­ste.

• Chiu­su­ra dell’Ospe­da­le di Gen­za­no. Anche in que­sto caso Loren­zon non ha fat­to altro che uti­liz­za­re comu­ni­ca­ti e inter­ven­ti in Con­si­glio Comu­na­le per incen­sar­si agli occhi del­la Cit­ta­di­nan­za. Di fat­to, non ha rite­nu­to di apri­re nes­su­no spa­zio di dibat­ti­to e con­fron­to isti­tu­zio­na­le tan­to­me­no coin­vol­ge­re i Cit­ta­di­ni e i Con­si­glie­ri nei pro­ces­si deci­sio­na­li e nell’informazione sul­lo sta­to dell’arte.

• Richie­sta rima­sta ine­va­sa da due anni di siste­ma­zio­ne muro par­cheg­gio di fron­te scuo­la Pasco­li, dan­neg­gia­to a segui­to di un inci­den­te stra­da­le.

• Dismis­sio­ne del­l’Isti­tu­zio­ne come da pro­gram­ma poli­ti­co 2016, con con­se­guen­te richie­sta tra­mi­te Dup del raf­for­za­men­to dell’ufficio cul­tu­ra, spo­stan­do inter­na­men­te gli stes­si dipen­den­ti, che cer­to non era­no per for­za lega­ti all’ufficio Isti­tu­zio­ne, accor­pan­do 2 uffi­ci sot­to un uni­co asses­so­ra­to, lo stes­so indi­riz­zo è rima­sto non solo disat­te­so, ma gli stes­si dipen­den­ti sono sta­ti allo­ca­ti con varie man­sio­ni in altri uffi­ci, lascian­do così di fat­to l’ufficio cul­tu­ra pri­vo di risor­se uma­ne.

Via Peri­no: richie­ste ina­scol­ta­te di por­re atten­zio­ne e met­te­re in cam­po azio­ni di con­trol­lo sull’occu­pa­zio­ne abu­si­va dei ter­re­ni del dema­nio, sul con­fe­ri­men­to cri­mi­na­le di rifiu­ti e sull’ inter­di­zio­ne al pas­sag­gio vei­co­la­re. E’ sta­to più vol­te ricor­da­to il nostro impe­gno da Atti­vi­sti su que­sta pen­ti­ma che ha por­ta­to alla pre­sen­ta­zio­ne di una inter­ro­ga­zio­ne (28) e di una mozio­ne (29) in Regio­ne Lazio. Ave­va­mo spe­ra­to quin­di che, con la vit­to­ria alle ele­zio­ni del 2016, il Sin­da­co e la Giun­ta affron­tas­se­ro con la dovu­ta atten­zio­ne e per­se­ve­ran­za gli obiet­ti­vi di risa­na­men­to dell’area e di ripri­sti­no del­la lega­li­tà. Solo nei pri­mi mesi del 2019, e solo dopo insi­sten­ti richie­ste di atten­zio­ne sul­la situa­zio­ne di peri­co­lo dovu­ta all’instabilità idro­geo­lo­gi­ca del­la stra­da, si è annun­cia­to il ten­ta­ti­vo di repe­ri­re finan­zia­men­ti regio­na­li e mini­ste­ria­li per la mes­sa in sicu­rez­za dell’area.

Man­ca­ta sot­to­scri­zio­ne del­le con­ven­zio­ni rela­ti­ve ai ban­di per l’af­fi­da­men­to del­le strut­tu­re comu­na­li alle socie­tà spor­ti­ve, mal­gra­do il ban­do anda­to a buon fine a mag­gio 2018, con con­se­guen­te man­ca­to incas­so per le cas­se comu­na­li.

Man­ca­te azio­ni per ren­de­re ese­cu­ti­vo il nuo­vo rego­la­men­to per l’as­si­sten­za domi­ci­lia­re, richie­sto dal­la giun­ta ai Con­si­glie­ri comu­na­li, disat­ten­den­do le linee del DUP e omet­ten­do di dare il cor­ri­spon­den­te ser­vi­zio ai cit­ta­di­ni.

Gestio­ne appros­si­ma­ti­va del­le mani­fe­sta­zio­ni di inte­res­se sen­za una linea uni­ca per tut­ti, ricor­dia­mo ad esem­pio l’enorme dif­fi­col­tà dell’Asso­cia­zio­ne Cen­tro Sori­co, che lo scor­so anno abban­do­nò l’idea del mer­ca­ti­no del libro usa­to e il rece­pi­men­to del­la pro­po­sta dell’Asso­cia­zio­ne Con­trol­lo del Vici­na­to, in que­sto caso sen­za pre­ve­de­re una mani­fe­sta­zio­ne di inte­res­se. Su que­sto diver­so trat­ta­men­to l’Assessore Sonia Dosti chie­se spie­ga­zio­ni sen­za rice­ve­re rispo­sta.

L’e­len­co del­le azio­ni ammi­ni­stra­ti­ve man­ca­te o incom­ple­te potreb­be esse­re anco­ra più lun­go: basti cita­re, a tito­lo di esem­pio (ma, su richie­sta, pos­sia­mo pre­sen­ta­re a chiun­que la docu­men­ta­zio­ne rela­ti­va alle nostre affer­ma­zio­ni):

• il Pia­no Rego­la­to­re Gene­ra­le, anco­ra in can­tie­re: chiun­que por­te­rà a com­pi­men­to que­sta mis­sio­ne, dovrà ave­re gli occhi di tut­ti pun­ta­ti addos­so, per evi­ta­re ulte­rio­ri spe­cu­la­zio­ni edi­li­zie;

• il Cen­si­men­to del patri­mo­nio edi­li­zio, incom­ple­to e non valo­riz­za­to, mal­gra­do l’ur­gen­za di una revi­sio­ne cri­ti­ca del­le con­di­zio­ni degli edi­fi­ci e del­le infra­strut­tu­re comu­na­li;

• l’ac­ces­so ai ser­vi­zi socia­li: nono­stan­te l’im­pe­gno pre­so con il Bilan­cio di pre­vi­sio­ne 2019–2021, l’at­ti­vi­tà dei Cen­tri socio-edu­ca­ti­vi è sta­ta

garan­ti­ta solo gra­zie alla pre­zio­sa col­la­bo­ra­zio­ne del­le asso­cia­zio­ni del ter­ri­to­rio e degli isti­tu­ti sco­la­sti­ci loca­li.

Alcu­ne vicen­de emble­ma­ti­che

Il bilan­cio comu­na­le

Al momen­to del nostro inse­dia­men­to abbia­mo dovu­to affron­ta­re il pesan­te one­re del bilan­cio comu­na­le.

Come spes­so acca­de le for­ze poli­ti­che che han­no gover­na­to fin dal pri­mo dopo­guer­ra, lascia­no in ere­di­tà a chi li suc­ce­de situa­zio­ni di gros­sa dif­fi­col­tà.

Ci sia­mo tro­va­ti a dover ripia­na­re un disa­van­zo di oltre 7 milio­ni di euro che pese­ran­no sul­le tasche dei Gen­za­ne­si fino al 2044, un Area Tec­ni­ca e Finan­zia­ria pri­va di Diri­gen­ti sta­bi­li, la man­can­za del Coman­dan­te del­la Poli­zia Loca­le, un recu­pe­ro tri­bu­ti e cano­ni deri­van­ti dal patri­mo­nio comu­na­le estre­ma­men­te caren­ti, non­ché una situa­zio­ne debi­to­ria arre­tra­ta rima­sta ine­va­sa fin dal 1999 ver­so i for­ni­to­ri.

La situa­zio­ne pre­gres­sa, è sta­ta però per trop­po tem­po l’alibi che ha impe­di­to di met­te­re in cam­po del­le azio­ni poli­ti­che vir­tuo­se tra le qua­li:

otti­miz­za­zio­ne dei costi

razio­na­liz­za­zio­ne del­le spe­se

pun­tua­le e costan­te veri­fi­ca degli incas­si

rispet­to dei con­trat­ti rela­ti­vi ai ser­vi­zi for­ni­ti ai Cit­ta­di­ni.

Una seria pro­gram­ma­zio­ne del lavo­ro, avreb­be por­ta­to risul­ta­ti più imme­dia­ti e cor­po­si di quel­li effi­me­ri sban­die­ra­ti nel reso­con­to di Loren­zon (1), ed evi­ta­to l’innalzamento di tarif­fe, la ridu­zio­ne degli stan­zia­men­ti per il socia­le e garan­ti­to dei fon­di da inve­sti­re nel­lo svi­lup­po eco­no­mi­co.

Dopo i pri­mi 100 gior­ni, abbia­mo pub­bli­ca­to un reso­con­to per i Cit­ta­di­ni di Gen­za­no che illu­stra­va la situa­zio­ne tro­va­ta e le azio­ni che si vole­va­no met­te­re in cam­po per ini­zia­re a risol­le­va­re le sor­ti di Gen­za­no (30).

L’approccio testar­do di Loren­zon, la scar­sa com­pe­ten­za nell’organizzazione del­le atti­vi­tà, la man­ca­ta dispo­ni­bi­li­tà all’ascolto, il rifiu­to dell’aiuto pro­fes­sio­na­le di alcu­ni Con­si­glie­ri e il rifiu­to di cam­bia­re atteg­gia­men­to, sono que­sti i fat­to­ri che han­no por­ta­to al fal­li­men­to degli obiet­ti­vi elen­ca­ti nel DUP, come già acca­du­to in pre­ce­den­za a cau­sa del man­ca­to con­trol­lo e di una pun­tua­le veri­fi­ca dei risul­ta­ti fino ad allo­ra rag­giun­ti; e que­sto mal­gra­do il meri­te­vo­le impe­gno del­l’As­ses­so­re Chi­ri­co, che ha por­ta­to TUTTI i Con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za ad appro­va­re il bilan­cio di pre­vi­sio­ne 2019–2021.

Turi­smo, Cul­tu­ra e Com­mer­cio

Dopo oltre 30 mesi sen­za nes­su­na pia­ni­fi­ca­zio­ne sul pro­get­to inte­gra­to di svi­lup­po del turi­smo e del­le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve che era pre­sen­te nel pro­gram­ma, Loren­zon ha ten­ta­to (“…Nei pri­mi mesi del 2019, abbia­mo avvia­to un per­cor­so per costi­tui­re… (1) pag.2) tar­di­va­men­te e sen­za alcu­na cre­di­bi­li­tà di coin­vol­ge­re altri Comu­ni in un ormai irrea­liz­za­bi­le distret­to turi­sti­co-cul­tu­ra­le. I pro­get­ti per il com­mer­cio e i finan­zia­men­ti rice­vu­ti sono sta­ti segui­ti, richie­sti, otte­nu­ti e rea­liz­za­ti, solo per meri­to del­le asso­cia­zio­ni dei com­mer­cian­ti

e degli eser­cen­ti, come ad esem­pio le ‘Stra­de del com­mer­cio del Lazio’, ‘ Sapo­ri di Gen­za­no’

La pia­ni­fi­ca­zio­ne, pro­gram­ma­zio­ne e rea­liz­za­zio­ne di pro­get­ti ed even­ti, anche se sol­le­ci­ta­ta più e più vol­te è sta­ta ampia­men­te disat­te­sa.

Nel­la sua rela­zio­ne (1) a pagi­na 7, Loren­zon men­zio­na il “Polo per le atti­vi­tà eco­no­mi­che” “Un altro impe­gno pre­vi­sto dal pro­gram­ma e di fat­to rima­sto ai bloc­chi di par­ten­za. Basta­va leg­ge­re il nostro pro­gram­ma dove alcu­ne infor­ma­zio­ni al riguar­do era­no ripor­ta­te, e comun­que ampia rela­zio­ne rela­ti­va al pro­get­to è sta­ta pre­sen­ta­ta sia alla pri­ma giun­ta che alla secon­da (nel­la per­so­na dell’Assessore Chi­ri­co) sen­za che sia mai sta­ta pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne (31).

Con­tra­ria­men­te alle indi­ca­zio­ni poli­ti­che del­la sua mag­gio­ran­za, sul­la modi­fi­ca del­lo sta­tu­to del SBCR, in Assem­blea dei Sin­da­ci Loren­zon ha vota­to a favo­re sul­lo stra­vol­gi­men­to del­le fina­li­tà del con­sor­zio (32) che vole­va diven­ta­re una agen­zia turi­sti­ca finan­zia­ta sen­za con­trol­li dai Comu­ni ade­ren­ti. Suc­ces­si­va­men­te il Con­si­glio Comu­na­le ha respin­to all’u­na­ni­mi­tà – com­pre­so quin­di anche Loren­zon — la modi­fi­ca, pale­san­do così l’in­coe­ren­za del Sin­da­co davan­ti alle oppo­si­zio­ni e davan­ti ai Sin­da­ci degli altri Comu­ni castel­la­ni che lo ave­va­no visto vota­re diver­sa­men­te in Assem­blea

Il nostro pro­gram­ma poli­ti­co (33), pre­ve­de­va l’accor­pa­men­to sot­to un uni­co asses­so­ra­to dell’”Isti­tu­zio­ne(34) e di tut­ti gli uffi­ci che si occu­pa­va­no di cul­tu­ra ed even­ti. Que­sto inter­ven­to, ovvia­men­te pre­ve­de­va il poten­zia­men­to del­le risor­se per l’assessorato che inve­ce sono sta­te asse­gna­te ad altri uffi­ci ren­den­do mol­to com­pli­ca­to e dif­fi­col­to­so il lavo­ro dei pochi rima­sti a gesti­re l’Ufficio Cul­tu­ra.

Palaz­zo Sfor­za Cesa­ri­ni

Il Palaz­zo è dota­to di un impian­to antin­cen­dio che pesca acqua da una cister­na sot­ter­ra­nea la qua­le rac­co­glie acqua pio­va­na; l’impianto, rea­liz­za­to anni fa, non è sta­to mai mes­so in fun­zio­ne per­ché mai col­lau­da­to. Esi­ste anche un impian­to di sol­le­va­men­to acqua di tut­to rispet­to che risul­ta però bypas­sa­to, for­se per­ché anch’esso mai col­lau­da­to, e sosti­tui­to da una pic­co­la pom­pa, ina­de­gua­ta e sog­get­ta a fre­quen­ti gua­sti, che ser­ve i bagni del­la strut­tu­ra. Di que­ste pro­ble­ma­ti­che fu mes­so al cor­ren­te Loren­zon e fat­ta espres­sa richie­sta di chia­ri­men­ti all’ufficio tec­ni­co, sen­za esi­to.

Un sopral­luo­go effet­tua­to nei loca­li inter­det­ti del Palaz­zo ha per­mes­so di veri­fi­ca­re lo sta­to in cui essi ver­sa­no con affre­schi ai sof­fit­ti crol­la­ti e spa­zi usa­ti come depo­si­ti.

Nell’arco dei 30 mesi di ammi­ni­stra­zio­ne, non c’è sta­ta nes­su­na atten­zio­ne sul­la gestio­ne e manu­ten­zio­ne del Par­co e del Palaz­zo Sfor­za Cesa­ri­ni, anche se, a segui­to del­le for­ti piog­ge dell’autunno 2016 che han­no por­ta­to alla chiu­su­ra di alcu­ni sen­tie­ri, la mag­gio­ran­za ave­va ripe­tu­ta­men­te chie­sto di inter­ve­ni­re per ren­de­re frui­bi­li le strut­tu­re (35).

Solo pochi mesi fa venia­mo a sape­re che sono sta­ti spo­sta­ti dei fon­di, in ori­gi­ne già stan­zia­ti per altri inter­ven­ti, per avvia­re il pro­ces­so di mes­sa in sicu­rez­za; altro ten­ta­ti­vo tar­di­vo dopo aver per­so miglia­ia di euro di incas­si con la chiu­su­ra al pub­bli­co.

Cac­cia­ta del Vice­sin­da­co Bru­no Fac­cio­lo

La situa­zio­ne cri­ti­ca e i rap­por­ti con Loren­zon, sono ulte­rior­men­te peg­gio­ra­ti quan­do ha deci­so di estro­met­te­re Bru­no Fac­cio­lo (36) dal­la cari­ca di Vice­sin­da­co. Bru­no, pur non aven­do nes­su­na dele­ga, si face­va cari­co egre­gia­men­te dell’organizzazione degli even­ti ed ave­va una buo­na empa­tia con i dipen­den­ti comu­na­li e con i Cit­ta­di­ni; inol­tre era il nostro uni­co spon­sor e garan­te del­la linea poli­ti­ca.

Que­sto segna­le dove­va già far­ci capi­re e quan­do la sua figu­ra è venu­ta a man­ca­re, nes­su­no ha pre­so il suo posto.

Dimo­re Sto­ri­che

Come affer­ma­to da Loren­zon, Palaz­zo e Par­co Sfor­za Cesa­ri­ni face­va­no già par­te dell’elenco del­le dimo­re sto­ri­che del Lazio, quin­di la con­se­gna del­le tar­ghe da par­te del­la Regio­ne ha rap­pre­sen­ta­to solo un atto for­ma­le. Era sta­ta fat­ta inve­ce, espli­ci­ta richie­sta di atti­var­si per cer­ca­re di far rien­tra­re nell’elenco del­le dimo­re anche la Chie­sa del­la Annun­zia­ta, pre­via richie­sta alla Curia di scon­sa­cra­zio­ne, ma nes­su­na azio­ne è sta­ta intra­pre­sa in que­sto sen­so. Si ricor­da che i beni immo­bi­li inse­ri­ti nell’elenco del­le dimo­re usu­frui­sco­no di una quo­ta annua­le (sep­pur con­te­nu­ta) per la manu­ten­zio­ne ordi­na­ria. Per quan­to riguar­da inve­ce la Chie­sa del­la SS Tri­ni­tà, che è pro­prie­tà del Comu­ne e quin­di di tut­ti i Gen­za­ne­si, sono neces­sa­ri impor­tan­ti inter­ven­ti di manu­ten­zio­ne per i qua­li il Comu­ne non ha pre­vi­sto stan­zia­men­ti. La Curia di Alba­no ha chie­sto di entra­re in pos­ses­so del­la strut­tu­ra con l’impegno di far­si cari­co del­la ristrut­tu­ra­zio­ne, ma ricor­dia­mo che in pas­sa­to altri lavo­ri di manu­ten­zio­ne, come l’in­te­ra fac­cia­ta, furo­no fat­ti a spe­se del­la Curia sen­za il vela­to ricat­to di acqui­si­re la pro­prie­tà per poter­la manu­te­ne­re. Ave­va­mo espres­so la net­ta con­tra­rie­tà alla ces­sio­ne del bene e spe­ria­mo che resti patri­mo­nio dei Gen­za­ne­si.

Vil­la ‘Lusi’

Cir­ca la vicen­da Vil­la ‘Lusi’ voglia­mo pre­ci­sa­re che con­tra­ria­men­te a quan­to scrit­to da Loren­zon, non esi­ste­va nel pro­gram­ma nes­sun “nostro dise­gno stra­te­gi­coe che avrem­mo dovu­to affron­ta­re la que­stio­ne in modo par­te­ci­pa­to con i Cit­ta­di­ni. Per cir­ca due anni abbia­mo ripe­tu­ta­men­te richie­sto di moni­to­ra­re l’evolversi del pro­ces­so di tra­sfe­ri­men­to al dema­nio sen­za aver rice­vu­to mai alcun riscon­tro.

Un’altra nostra richie­sta, anch’essa igno­ra­ta, era quel­la di inda­ga­re sul­le modi­fi­che strut­tu­ra­li ope­ra­te sul­la Vil­la Sto­ri­ca, quan­do gover­na­va­no a

Gen­za­no gli ami­ci dell’ex Sena­to­re Lusi (37) e di segui­re costan­te­men­te gli svi­lup­pi del­la vicen­da per poter entra­re in pos­ses­so del­la strut­tu­ra e ren­der­la frui­bi­le per la Comu­ni­tà Gen­za­ne­se.

Ban­do archi­vi sto­ri­ci

Mal­gra­do sol­le­ci­ta­zio­ni e docu­men­ta­zio­ne for­ni­ta non si è dato segui­to a indi­ca­zio­ni su con­tat­ti da pren­de­re con i Comu­ni limi­tro­fi (già sen­si­bi­liz­za­ti) per la par­te­ci­pa­zio­ne con­giun­ta a tale ban­do.

Nell’estate 2017, gra­zie all’intervento del­la ter­za com­mis­sio­ne, dell’ufficio cul­tu­ra, del Vice­sin­da­co Bru­no Fac­cio­lo e del Con­si­glie­re Mau­ri­lio Sil­ve­stri, si è riu­sci­ti a

uffi­ci, le segna­la­zio­ni che arri­va­va­no dai Cit­ta­di­ni, sen­za ovvia­men­te nes­sun riscon­tro.

Via Erco­le Imba­sta­ri

Alcu­ni lavo­ri già pro­gram­ma­ti ave­va­no pre­vi­sto del­le cadi­to­ie in mar­mo, che già pochi gior­ni dopo la posa in ope­ra era­no dan­neg­gia­te.

Solo dopo ripe­tu­te richie­ste di atten­zio­na­re la vicen­da, da par­te del Con­si­glie­re Mar­co Fer­man­ti, si è riu­sci­ti a far­le sosti­tui­re con cadi­to­ie in metal­lo più adat­te e meno sog­get­te a degra­do. Il respon­sa­bi­le dei lavo­ri in que­sto caso non si era mini­ma­men­te pre­oc­cu­pa­to di con­trol­la­re e nes­su­no ha chie­sto che lo faces­se.

Ex depu­ra­to­re di Via Mon­te­gio­ve

Nel 2017 è sta­to fat­to un sopral­luo­go con il Con­si­glie­re Clau­dio Maria­ni, l’Assessore Pez­zot­ti e il per­so­na­le dell’ufficio tec­ni­co insie­me a tec­ni­ci ACEA nell’area dell’ex depu­ra­to­re ormai dismes­so. La strut­tu­ra è sta­ta (e lo è tutt’ora) ogget­to di van­da­li­smi e fur­ti che ACEA (la socie­tà che la gesti­sce) non è riu­sci­ta a con­te­ne­re. La strut­tu­ra dovreb­be esse­re boni­fi­ca­ta e ricon­se­gna­ta al Comu­ne di Gen­za­no (pro­prie­ta­rio) nel­lo sta­to in cui fu con­ces­sa ad ACEA, ma nono­stan­te il pro­ble­ma sia sta­to sol­le­va­to a più ripre­se non si è fat­to nul­la. La strut­tu­ra era ogget­to di inte­res­se di alcu­ni pri­va­ti e pote­va esse­re affit­ta­ta e pro­dur­re entra­te per le cas­se comu­na­li. Sicu­rez­za

In occa­sio­ne del­la situa­zio­ne emer­gen­zia­le, che ha inte­res­sa­to il nostro Comu­ne a segui­to del­la dram­ma­ti­ca esplo­sio­ne avve­nu­ta in Piaz­za But­ta­ro­ni, Loren­zon non ha rite­nu­to neces­sa­ria l’attivazione del Pia­no Comu­na­le di Pro­te­zio­ne Civi­le e la con­vo­ca­zio­ne del Cen­tro Ope­ra­ti­vo Comu­na­le, strut­tu­ra fon­da­men­ta­le per assi­cu­ra­re la dire­zio­ne e il coor­di­na­men­to dei ser­vi­zi di soc­cor­so e di assi­sten­za alla popo­la­zio­ne.

Solo gra­zie alla tena­cia e all’impegno inces­san­te dell’Asses­so­re Dosti, si è riu­sci­ti a tene­re sot­to con­trol­lo e a gesti­re l’emergenza.

Con­ten­zio­si lega­li

Ricor­dia­mo la vicen­da di una socie­tà immo­bi­lia­re che sem­bra esse­re arri­va­ta al suo epi­lo­go con rico­no­sci­men­to da par­te del Comu­ne del­le ragio­ni del­la socie­tà e con rischi rea­li di dover rico­no­sce­re un risar­ci­men­to cospi­cuo.

Ini­zia­ti­ve per­so­na­li di Loren­zon

Trop­po spes­so l’ex Sin­da­co ha disat­te­so le indi­ca­zio­ni poli­ti­che del­la sua mag­gio­ran­za ed ha pre­so del­le ini­zia­ti­ve e fat­to del­le scel­te in tota­le disac­cor­do con quan­to deci­so nel­le varie riu­nio­ni e sen­za con­di­vi­der­le né moti­var­le. Ne ricor­dia­mo alcu­ne qui di segui­to:

Richie­sta immo­ti­va­ta, di cui poi Loren­zon ha chie­sto scu­sa alla sua

mag­gio­ran­za, di dimis­sio­ni del Vice Sin­da­co nell’estate 2017. Bru­no Fac­cio­lo un’attivista sto­ri­co, la cui uni­ca col­pa era quel­la di uni­re il grup­po con­si­lia­re all’organo ese­cu­ti­vo, e mina­re evi­den­te­men­te la tran­quil­li­tà di Loren­zon che avreb­be volu­to gesti­re da solo la sua giun­ta sen­za che nes­su­no faces­se da inter­fac­cia con la mag­gio­ran­za. • Rior­ga­niz­za­zio­ne degli uffi­ci comu­na­li, fat­ta in soli­ta­ria, e a pochis­si­mi mesi dall’insediamento. Ave­va­mo richie­sto con­fron­ti a vari livel­li all’interno degli uffi­ci per capi­re com­pe­ten­ze ed esi­gen­ze, sen­za riscon­tro; la nuo­va orga­niz­za­zio­ne è risul­ta­ta com­ple­ta­men­te fal­li­men­ta­re ed ha neces­si­ta­to di vari e ulte­rio­ri pas­sag­gi, che anco­ra oggi non for­ni­sco­no auto­no­mia e sere­ni­tà in mol­ti uffi­ci. Alle nostre ripe­tu­te richie­ste di avvia­re seria­men­te la pre­di­spo­si­zio­ne di un pia­no dei fab­bi­so­gni e un pro­ces­so di orga­niz­za­zio­ne del­le pro­ce­du­re inter­ne che com­pren­des­se la misu­ra­zio­ne, la valu­ta­zio­ne e la tra­spa­ren­za del­la per­for­man­ce e l’inserimento nel­la strut­tu­ra orga­niz­za­ti­va dell’Ufficio Pro­ce­di­men­ti Disci­pli­na­ri (obbli­ga­to­rio ma mai inse­ri­to nell’assetto del Comu­ne), ci è sta­to rispo­sto con l’adesione all’Unione dei Comu­ni del­la Bas­sa Roma­gna, al qua­le dele­ga­re la pre­ven­zio­ne e la riso­lu­zio­ne dei pro­ble­mi del rap­por­to di lavo­ro del per­so­na­le dipen­den­te.

Dichia­ra­zio­ni di Loren­zon a Rimi­ni: dopo le pesan­ti dichia­ra­zio­ni sui dipen­den­ti comu­na­li, chie­dem­mo a Loren­zon qua­le fos­se lo sco­po di tali dichia­ra­zio­ni, se aves­se sul tavo­lo docu­men­ti tali, per cui a quel­le dichia­ra­zio­ni potes­se­ro segui­re atti, per­ché repu­tia­mo che un Sin­da­co non pos­sa fare del­le accu­se, sen­za in segui­to pren­de­re i dovu­ti prov­ve­di­men­ti. Non è acca­du­to nul­la. (40)

Pre­sen­za all’inaugurazione dell’Appia Bis: Loren­zon ha dimo­stra­to la sua poca atten­zio­ne alle bat­ta­glie che il grup­po del M5s di Gen­za­no ave­va por­ta­to avan­ti, evi­den­te­men­te non vole­va sot­trar­si ad una foto di grup­po per inau­gu­ra­re un’opera dai costi esor­bi­tan­ti e pro­get­ta­ta male visti i con­ti­nui alla­ga­men­ti che spes­so la ren­do­no ina­gi­bi­le al traf­fi­co. Con pro­fon­do imba­raz­zo lo abbia­mo visto sor­ri­den­te plau­de­re a que­sto sper­pe­ro di dena­ro pub­bli­co (41)

Infio­ra­ta: nel dicem­bre 2016 si è deci­so a mag­gio­ran­za di chiu­de­re l’istituzione a pat­to che venis­se crea­to un ‘comi­ta­to per la gestio­ne degli eventi/Infiorata’, ma nul­la è sta­to fat­to, come non è mai sta­to fat­to un pia­no di mar­ke­ting ade­gua­to per una ade­gua­ta valo­riz­za­zio­ne e come non è mai ini­zia­to l’iter per la pra­ti­ca di inse­ri­men­to del­l’In­fio­ra­ta nel patri­mo­nio UNESCO. Inol­tre l’Infiorata è sta­ta anche declas­sa­ta dal­la Regio­ne Lazio, con con­se­guen­te per­di­ta di finan­zia­men­ti.

Mar­te­dì di Chiu­su­ra del Cimi­te­ro: sen­za nes­su­na comu­ni­ca­zio­ne pre­ven­ti­va sul­le moti­va­zio­ni, né ai Con­si­glie­ri, né tan­to­me­no ai Cit­ta­di­ni, e con la giu­sti­fi­ca­zio­ne postu­ma del­la neces­si­tà di lavo­ri per la ristrut­tu­ra­zio­ne e mes­sa in sicu­rez­za, con un post sui social il Cimi­te­ro di Gen­za­no veni­va chiu­so al pub­bli­co tut­ti i mar­te­dì. A nul­la sono val­se le richie­ste di tro­va­re una solu­zio­ne alter­na­ti­va o alme­no di alter­na­re i gior­ni con un calen­da­rio ben pre­ci­so e soprat­tut­to limi­ta­to nel tem­po.

Chiu­su­ra dei via­li di Par­co Sfor­za Cesa­ri­ni: Con atto diri­gen­zia­le, fu deci­so di chiu­de­re i via­li, sen­za una ben­ché mini­ma valu­ta­zio­ne del­la più che cer­ta per­di­ta in ter­mi­ni eco­no­mi­ci e sen­za mini­ma­men­te pro­gram­ma­re una solu­zio­ne al pro­ble­ma. Anche sot­to la spin­ta degli indi­riz­zi dei Con­si­glie­ri comu­na­li, disat­te­si per 2 anni, la Giun­ta e Loren­zon han­no igno­ra­to l’entità del dan­no. Solo nei pri­mi mesi del 2019, dopo aver com­pre­so che i man­ca­ti incas­si era­no enor­mi, con una comu­ni­ca­zio­ne postu­ma ai Con­si­glie­ri, si è deli­be­ra­to in Giun­ta la rial­lo­ca­zio­ne di risor­se di un mutuo per la cir­cum­la­cua­le (mutuo acce­so da pre­ce­den­ti ammi­ni­stra­zio­ni) per un pro­get­to di finan­zia­men­to del Par­co Sfor­za Cesa­ri­ni, il pro­get­to però non pre­ve­de le indi­spen­sa­bi­li ope­re per il recu­pe­ro dell’acqua pio­va­na come indi­ca­to e sug­ge­ri­to dal­la for­za di mag­gio­ran­za.

Chiu­su­ra di Via Imba­sta­ri: I Con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za ave­va­no richie­sto più vol­te di valu­ta­re atten­ta­men­te le opzio­ni in cam­po e di prov­ve­de­re alla pedo­na­liz­za­zio­ne del­la via solo paral­le­la­men­te ad una modi­fi­ca del­la via­bi­li­tà che potes­se con­sen­ti­re una costan­te cir­co­la­zio­ne dei vei­co­li sul cor­so, al fine di evi­ta­re file e imbot­ti­glia­men­ti nel cen­tro del pae­se. Inve­ce Loren­zon ha rite­nu­to di pren­de­re que­sta deci­sio­ne in auto­no­mia sen­za nes­su­na valu­ta­zio­ne dell’impatto, né uno stu­dio di via­bi­li­tà alter­na­ti­va, sen­za pre­ve­de­re una car­tel­lo­ni­sti­ca ade­gua­ta, sen­za una comu­ni­ca­zio­ne tem­pe­sti­va ai Cit­ta­di­ni.

Nul­la osta, allo spo­sta­men­to del Diri­gen­te finan­zia­rio dato da Loren­zon a 15 gior­ni dall’approvazione del Bilan­cio Comu­na­le in con­si­glio comu­na­le, cor­ren­do il serio rischio di non poter ave­re l’approvazione del Diri­gen­te per l’approvazione del bilan­cio stes­so.

• Fat­to sal­vo l’Assessorato ai ser­vi­zi socia­li, c’è sta­ta una man­can­za tota­le di ascol­to del­le asso­cia­zio­ni ter­ri­to­ria­li.

• Affi­da­men­to Riscos­sio­ne coat­ti­va del­le entra­te comu­na­li affi­da­ta alla Agen­zia del­le Entra­te, ex Equi­ta­lia: Nono­stan­te la linea poli­ti­ca del Movi­men­to 5 stel­le, fos­se chia­ra a tut­ti i con­si­glie­ri, la Giun­ta Loren­zon ha por­ta­to in urgen­za (con­si­glio comu­na­le 31/08/2017 atto n.34) un’unica deli­be­ra per l’affidamento del­la riscos­sio­ne del­le entra­te pro­prio indi­can­do l’Agenzia del­le Entra­te (Ex Equi­ta­lia), gli stes­si Con­si­glie­ri, si sono tro­va­ti a vota­re l’unica solu­zio­ne tro­va­ta sen­za nem­me­no poter affron­ta­re la tema­ti­ca e stu­diar­ne il per­cor­so in linea con i prin­ci­pi del M5s.

Pro­te­zio­ne Civi­le: duran­te tut­ti i 30 mesi di ammi­ni­stra­zio­ne, ai volon­ta­ri del cor­po comu­na­le del­la Pro­te­zio­ne Civi­le, sono sta­te fat­te tan­te pro­mes­se per veni­re incon­tro alle loro esi­gen­ze, come per esem­pio un rico­ve­ro più adat­to per i loro mez­zi, tut­te disat­te­se.

Risul­ta­ti rag­giun­ti gra­zie ai Con­si­glie­ri di Mag­gio­ran­za

Quel­lo che inve­ce riven­di­chia­mo con orgo­glio è il con­tri­bu­to da noi for­ni­to al rag­giun­gi­men­to di alcu­ni impor­tan­ti obiet­ti­vi, alcu­ni dei qua­li non sen­za ripe­tu­te e acco­ra­te richie­ste.

Bloc­co del­la costru­zio­ne del­l’im­pian­to di coge­ne­ra­zio­ne che si vole­va rea­liz­za­re in zona indu­stria­le. I meri­ti sono da rico­no­sce­re alla costan­te atten­zio­ne e pres­sio­ne dei Con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za sull’argomento e al Comi­ta­to Civi­co che si è venu­to a crea­re spon­ta­nea­men­te per bloc­ca­re quest’impianto (42)

For­ni­ti atti di indi­riz­zo per nuo­vo Ban­do Rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta: linee gui­da sul­la tarif­fa­zio­ne pun­tua­le con la richie­sta di pre­ve­de­re un ritor­no eco­no­mi­co per il Comu­ne e per i Cit­ta­di­ni dal­la ven­di­ta del mate­ria­le dif­fe­ren­zia­to. Que­ste linee gui­da sono sta­te pre­te­se dai Con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za che, non sen­za dif­fi­col­tà, sono riu­sci­ti ad indi­car­le alla Giun­ta per far in modo che venis­se­ro inclu­se nel pros­si­mo ban­do.

Recin­zio­ne area archeo­lo­gi­ca Vil­la Anto­ni­ni: rea­liz­za­ta gra­zie al costan­te impe­gno e pres­sio­ne del Con­si­glie­re Clau­dio Maria­ni, sen­za del qua­le non si sareb­be rea­liz­za­to nul­la, com­pre­sa la ripre­sa e il raf­for­za­men­to dei rap­por­ti con la Mont­clair Uni­ver­si­ty del New Jer­sey (43), con­ces­sio­na­ria degli sca­vi archeo­lo­gi­ci e scien­ti­fi­ci pres­so la Vil­la degli Anto­ni­ni, al fine di avvia­re nuo­ve acqui­si­zio­ni e get­ta­re le basi per la rea­liz­za­zio­ne del par­co archeo­lo­gi­co di Gen­za­no di Roma. L’opera era in real­tà pia­ni­fi­ca­ta da anni ma i fon­di a dispo­si­zio­ne non veni­va­no uti­liz­za­ti (cir­ca 90.000€). Sia­mo riu­sci­ti a far rea­liz­za­re l’opera dopo mol­te insi­sten­ze nei con­fron­ti del diri­gen­te tec­ni­co che comun­que ha chie­sto di riser­va­re quo­ta par­te del finan­zia­men­to per altre impel­len­ti esi­gen­ze. Sono sta­ti impe­gna­ti cir­ca 40.000 Euro per la recin­zio­ne che ha per­mes­so di tute­la­re sia l’area archeo­lo­gi­ca che il boschet­to di via Mar­che diven­ta­to disca­ri­ca a cie­lo aper­to e dimo­ra di sen­za­tet­to (44).

Appro­va­zio­ne TPL tra­spor­to pub­bli­co loca­le: anche que­sto gra­zie alla tena­cia del Con­si­glie­re Clau­dio Maria­ni, che si è occu­pa­to di con­tat­ta­re i refe­ren­ti del­la Regio­ne che si occu­pa­va­no di sta­bi­li­re per­cor­si e fre­quen­ze. I Con­si­glie­ri sono venu­ti a cono­scen­za del pro­get­to TPL in cor­so solo dopo che è sta­to pre­sen­ta­to uffi­cial­men­te lo stu­dio rea­liz­za­to da un tec­ni­co per con­to di AREMOL (agen­zia regio­na­le mobi­li­tà). Nei mesi pre­ce­den­ti il tec­ni­co ave­va avu­to incon­tri con Loren­zon e respon­sa­bi­li degli uffi­ci com­pe­ten­ti per ren­der­li par­te­ci­pi dei pro­gres­si, pur­trop­po nes­su­no dei Con­si­glie­ri è sta­to mai invi­ta­to a par­te­ci­pa­re. Una vol­ta avu­to a dispo­si­zio­ne il docu­men­to uffi­cia­le i Con­si­glie­ri del­la pri­ma Com­mis­sio­ne, insie­me all’Assessore di rife­ri­men­to, han­no potu­to espri­me­re i loro dub­bi. Il docu­men­to non era suf­fi­cien­te­men­te chia­ro e sono quin­di sta­ti neces­sa­ri diver­si incon­tri con il tec­ni­co che ha ela­bo­ra­to il pro­get­to sia pres­so il suo stu­dio di Roma che in Comu­ne dove. die­tro invi­to, ha par­te­ci­pa­to ad una riu­nio­ne del­la pri­ma Com­mis­sio­ne rece­pen­do le nostre richie­ste di modi­fi­che al pro­get­to.

Otte­nu­to il ripri­sti­no del fun­zio­na­men­to del­l’im­pian­to di cli­ma­tiz­za­zio­ne di Palaz­zo Sfor­za, non fun­zio­nan­te da un anno, e la sti­pu­la di con­trat­to di manu­ten­zio­ne. La strut­tu­ra risul­ta dota­ta di impian­to di cli­ma­tiz­za­zio­ne alquan­to com­ples­so e rea­liz­za­to negli anni pas­sa­ti in due tran­ches con appa­rec­chia­tu­re di mar­ca diver­sa (Sanyo e Dai­kin). Ai fre­quen­ti gua­sti si cer­ca­va di met­te­re ripa­ro chie­den­do l’intervento del­la

dit­ta che effet­tua­va (a chia­ma­ta e sen­za pro­gram­ma­zio­ne) la manu­ten­zio­ne del­le cal­da­ie nel­le scuo­le; pur­trop­po la dit­ta non era asso­lu­ta­men­te in gra­do. Il Con­si­glie­re Clau­dio Maria­ni si è ado­pe­ra­to per far con­tat­ta­re la dit­ta che ave­va rea­liz­za­to la secon­da tran­che dell’impianto che, con mol­ta fati­ca, è riu­sci­ta a repe­ri­re a Bolo­gna le par­ti di ricam­bio neces­sa­rie. i tec­ni­ci sono quin­di riu­sci­ti a rimet­te­re in fun­zio­ne l’impianto e un con­trat­to di manu­ten­zio­ne è sta­to sti­pu­la­to. • Abbia­mo volu­to for­te­men­te e all’unanimità l’inti­to­la­zio­ne del­lo Sta­dio Comu­na­le a “Bru­no Abba­ti­ni” papà di Ales­san­dro che è venu­to a man­ca­re nel­la tra­ge­dia dell’esplosione del palaz­zo a Piaz­za But­ta­ro­ni. In quel­la occa­sio­ne è sta­to vie­ta­to da Loren­zon e dal suo Addet­to Stam­pa di foto­gra­fa­re la tar­ga com­me­mo­ra­ti­va per­ché l’iter che ave­va por­ta­to all’intitolazione del­lo Sta­dio non era anco­ra com­ple­ta­to.

Otti­miz­za­zio­ne costi even­ti Car­ne­va­le, ridu­zio­ne costo fino al 75% del­la spe­sa anni pre­ce­den­ti.

Cano­ne con­cor­da­to, pas­sa­to in giun­ta i pri­mi mesi del 2019, dopo ripe­tu­te richie­ste e sol­le­ci­ti già dal novem­bre 2016.

• Abbia­mo par­te­ci­pa­to e vin­to il ban­do con­tro lo spre­co ali­men­ta­re €30.000, mal­gra­do le resi­sten­ze del­la Giun­ta.

Par­te­ci­pa­zio­ne a nume­ro­si ban­di regio­na­li per la cul­tu­ra, ed il turi­smo, la mag­gior par­te dei qua­li ci han­no per­mes­so di soste­ne­re even­ti a costo zero, que­sto soprat­tut­to gra­zie all’attenzione del­la ter­za com­mis­sio­ne e dell’allora Pre­si­den­te, la Con­si­glie­ra Sil­via Bon­gian­ni. A segui­to poi del­le sue dimis­sio­ni da Pre­si­den­te, la par­te­ci­pa­zio­ne e l’attenzione al rece­pi­men­to di fon­di tra­mi­te ban­di è sta­ta pres­so­ché nul­la.

• Inter­ven­ti di effi­cien­ta­men­to ener­ge­ti­co nel­le scuo­le gra­zie al fon­do Kyo­to.

Acca­ta­sta­men­to edi­fi­ci sco­la­sti­ci: sem­pre e solo dopo nume­ro­se richie­ste, ci è sta­to comu­ni­ca­to che sono sta­te avvia­te le pra­ti­che per le cer­ti­fi­ca­zio­ni neces­sa­rie per veri­fi­ca­re l’a­gi­bi­li­tà di tut­ti gli isti­tu­ti sco­la­sti­ci

Nuo­vo Pia­no di Emer­gen­za Comu­na­le: con deli­be­ra­zio­ne del Con­si­glio Comu­na­le del 30/11/2016 è sta­to appro­va­to il Pia­no di Emer­gen­za Comu­na­le. Con la costan­te pres­sio­ne del Con­si­glie­re Mau­ri­lio Sil­ve­stri sia­mo riu­sci­ti anche a far pre­di­spor­re il Pia­no Emer­gen­za Comu­na­le GPEC inte­rat­ti­vo, che sareb­be dovu­to esse­re aggior­na­to costan­te­men­te e a dispo­si­zio­ne del­la cit­ta­di­nan­za e per la pri­ma vol­ta a Gen­za­no, lo stu­dio di Micro­zo­na­zio­ne sismi­ca, stru­men­to neces­sa­rio per la pia­ni­fi­ca­zio­ne ter­ri­to­ria­le e per la pro­get­ta­zio­ne anti­si­smi­ca. In segui­to Loren­zon è sta­to sol­le­ci­ta­to più vol­te a met­ter­lo in pra­ti­ca sen­za riscon­tro e per que­sto sia­mo sta­ti costret­ti a pre­sen­ta­re un Ordi­ne del gior­no per impe­gna­re Sin­da­co e Giun­ta a segui­re le moda­li­tà ope­ra­ti­ve impo­ste per leg­ge (45)

Il nuo­vo Bilan­cio 2019–2021: Con que­sto ulti­mo atto, respon­sa­bil­men­te, abbia­mo lascia­to i con­ti del Comu­ne in ordi­ne, sen­za ulte­rio­ri aumen­ti di tas­se e tarif­fe. Chi ver­rà chia­ma­to ad

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