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Ladispoli: botta e risposta tra Pd e Amministrazione Comunale
06/06/2019Questo articolo è stato letto 833 volte!
Pd Ladispoli, Fumo negli occhi: per le spiagge l’ordinanza di divieto che invece non c’è
Sembra proprio che ogni volta che la Giunta mette mano ai problemi delle spiagge, sia inevitabile una brutta figura o un buco nell’acqua.
Arrivano annunci ai quattro venti, ne parlano giornali e tv: ORDINANZA DEL SINDACO DI LADISPOLI, NON SI FUMA SUGLI ARENILI.
Si accendono discussioni sui social: peccato non sia vero quasi nulla , perché nel provvedimento si parla di “Divieto di fumare nel tratto tra il bagnasciuga e 200 metri verso il mare”.
Cioè nel tratto dove è difficile pensare di fumare, mentre ci si fa il bagno o si rientra in barca o con il canotto.
Sulla spiaggia si potrà continuare a fumare, probabilmente tra accese e confuse discussioni, visti i titoli fuorvianti e le notizie sbagliate arrivate ai cittadini.
Un tema serio, meritevole di approfondimento, lasciato in mano a chi in due anni ha sempre fatto scelte sbagliate quando si è trattato di turismo legato al litorale .
Partito Democratico Ladispoli
La risposta dell’Amministrazione Comunale: “Il Partito Democratico di Ladispoli ha la memoria corta”
“Desolante comunicato di un PD locale che dimostra tutta la propria inadeguatezza e la propria insensibilità su temi vitali e fondamentali per lo sviluppo culturale e turistico della nostra città”.
Con queste parole l’avvocato Pierpaolo Perretta, vice sindaco ed assessore al demanio marittimo, ha commentato la nota diffusa dal Pd di Ladispoli in merito al divieto di fumo sulle spiagge introdotto dall’amministrazione comunale.
“L’Ordinanza c’è ed è molto chiara. Specifica ed individua, relativamente al demanio marittimo, l’area dove è vietato fumare e gettare rifiuti da fumo, ossia nella battigia (linea di costa dove battono le onde) ed in prossimità della stessa, nonchè nello specchio acqueo di competenza comunale (0–200 metri). Sorvolo — prosegue Perretta — sulla differenza del significato tra “battigia”, termine usato propriamente in Ordinanza”, e “bagnasciuga” termine riportato dal comunicato del PD, ma certo confondere la linea di costa con la linea di galleggiamento delle navi rende palese la scarsa conoscenza della materia da parte dei membri del Partito Democratico.
E’ il PD che non c’è e che, evidentemente, si limita a cercare visibilità fine a se stessa e pensa che la città abbia già dimenticato i disastri, quelli veri, che ha lasciato nel lungo periodo in cui ha governato.
Sequestri a Torre Flavia con imprese ed intere famiglie abbandonate a se stesse, alberghi pressochè assenti, Piano di Utilizzazione degli Arenili nemmeno inviato in Regione, spiagge libere prive di ogni servizio, assenza di parcheggi, strade disastrate. E potrei continuare ancora.
Per capire il vero costo che la città sta pagando a causa della politica nefasta targata PD basterebbe affacciarsi in alcune località limitrofe, come Civitavecchia, Ostia, Fregene o Maccarese e mettere a confronto il loro sviluppo costiero e turistico con il nostro.
La nuova amministrazione del sindaco Grando in due anni ha rivolto gran parte della sua attività proprio allo sviluppo costiero, attraverso una serie di interventi pianificatori attesi da anni, approvati in Consiglio comunale per lo più alla unanimità e comunque sempre con il voto favorevole del Partito Democratico.
Pianificazioni che sono già da tempo all’attenzione della Regione Lazio, avendo il Comune adempiuto correttamente a tutti gli obblighi di propria competenza, e dalla quale ci si aspetterebbe una considerazione maggiore data la grande importanza che tali pianificazioni hanno per l’economia della nostra città, messa in ginocchio proprio dalla incapacità di certa politica dalla memoria cortissima.
L’amministrazione Grando ha messo inoltre al centro di ogni iniziativa o evento estivo il nostro lungomare: Frecce Tricolori, Fiera del Mare, Ladispoli d’Amare e quest’anno ci sarà anche molto altro.Tutto questo proprio per rilanciare il nome della nostra città e la vocazione turistica della stessa.
Capisco l’esigenza dell’opposizione di cercare visibilità, ma credo che ci siano scelte ed azioni che debbano trovare la giusta condivisione e magari anche una interazione, non certo questo atteggiamento poco edificante.
Vietare il fumo sulle spiagge è una scelta culturale ed educativa importante anche solo come atto in se e va nella direzione già presa da gran parte delle altre nazioni, sia europee che internazionali, ma qui siamo in Italia e le cose bisogna farle ‑purtroppo- per gradi altrimenti, come il PD insegna, si alza un polverone per il solo gusto di danneggiare l’avversario politico, a prescindere.
Il PD vuole che si fumi sulle spiagge: bene, lo dica chiaramente e lo spieghi ai propri elettori. Altrimenti, se c’è, proponga finalmente qualcosa di utile per Ladispoli”.
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