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Filt Cgil, Roma Metro A: chiediamo tavolo con Atac
04/04/2019Questo articolo è stato letto 2365 volte!
“Anche oggi i lavoratori e i cittadini di Roma sono stati ostaggio della metro A”. Così, in una nota, la Filt Cgil di Roma e del Lazio. “Non bastavano i quotidiani guasti alle scale mobili — continua la nota: questa mattina un susseguirsi di eventi (ma purtroppo la causalità è spesso dovuta all’incuria) hanno coinvolto, con dei guasti, entrambi i capolinea della metro. Tuttora il servizio è ridotto, nonostante il tempestivo intervento dei lavoratori che sono riusciti a limitare i danni. Ora basta. Non ci accontentiamo più dei giornalieri comunicati stampa di Atac, a giustificazione dei tanti accadimenti, e delle dichiarazioni ottimistiche e fuori dalla realtà della sindaca. Il trasporto pubblico romano e Atac hanno il bisogno di un concreto cambio di passo e di strategia condivisa. Lo diciamo da anni: le risorse destinate alle metropolitane devono avere un utilizzo certo e tempestivo.
La programmazione dei lavori necessari per le metro, come abbiamo ribadito all’assessorato e all’azienda, era propedeutico a qualsiasi piano industriale concorsuale, e con rammarico, dobbiamo constatare che la città è ostaggio di una colpevole superficialità nell’affrontare i complessi temi che affliggono il tpl. In Atac c’è stata nel tempo una diminuzione drastica dell’organico, soprattutto nel settore manutentivo, e le risorse sono state dirottate dagli investimenti strutturali ad altro che nulla ha a che vedere con la missione dell’azienda.
Il gruppo dirigente non sempre si è dimostrato all’altezza di fronteggiare con determinazione le tantissime emergenze causate anche dal ricorso alle gare di appalto al massimo ribasso, che hanno determinato condizioni di carenza sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro e sul servizio offerto ai cittadini. Chiediamo un tavolo emergenziale con la proprietà e la dirigenza per trovare insieme rapide e tempestive soluzioni e per ridare alla città il servizio di trasporto pubblico che merita. I cittadini, i lavoratori, gli studenti e i turisti devono avere la certezza che spostarsi con i mezzi pubblici sia un piacere e non un’odissea”