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Contestazione di ‘Non una di meno’ ai Pro Life dei Castelli
21/01/2019Questo articolo è stato letto 1332 volte!
NON UNA DI MENO: ABORTO LIBERO, SICURO, GRATUITO E DEPENALIZZATO IN TUTTO IL MONDO. FLASH MOB ALL’INCONTRO PRO-LIFE A FRASCATI
Il sostegno del Partito della Rifondazione Comunista
Sabato 19 gennaio le attiviste di Non Una di Meno Castelli Romani hanno contestato l’incontro, organizzato a Frascati nella Sala comunale Degli Specchi, dal Movimento per la Vita, sul ruolo del volontariato nella difesa della vita umana.
Titolo assolutamente fuorviante perché il movimento Pro Life non vuole difendere la vita ma demolire i diritti delle donne, acquisti in anni di lotte, primo fra tutti quello all interruzione volontaria della gravidanza, previsto e tutelato dalla legge 194 del 1978.
Al Movimento, che richiede: “l’accesso dei nostri volontari nei consultori della ASL RM 6, per una completa e corretta informazione nei confronti delle coppie e delle donne che vi si rivolgono per una eventuale interruzione di gravidanza”, ricordiamo che la legge prevede che, per lo svolgimento dei vari servizi previsti nei consultori, siano presenti operatori titolati e professionali e chiediamo anche come si pongano di fronte alle donne, ai bambini e agli uomini migranti lasciati morire in mare.
Inoltre si deve operare con massima riservatezza, essendo i dati sanitari, configurati come dati “particolari” ( Cfr. Regolamento UE 2016/679).
Per questo il Partito della Rifondazione Comunista sostiene ed appoggia la contestazione delle attiviste e degli attivisti di NUdM dei Castelli Romani, che dichiarano che: “la crociata fondamentalista dei movimenti per la vita è animata dall’odio per le donne. L’obiettivo non è la difesa della “vita”, un principio sacro quanto astratto, ma infiltrarsi nei nostri consultori laici, criminalizzare le donne per sottrarre loro potere e controllo sulla riproduzione e trasformarle in strumento procreativo.”
Diciamo con fermezza “No” ai movimenti Pro Life nei consultori, movimenti che attaccano l’autodeterminazione delle donne e chiediamo che l’amministrazione di Frascati spieghi il perché della delega al monitoraggio dell’albo delle Associazioni a Gazzaneo, Presidente del Movimento per la Vita di Frascati.
Chiediamo alla Regione Lazio di intervenire affinché vengano garantite le leggi in vigore e vigilare sulle arbitrarie interpretazioni della 194 e della legge che istituì i consultori.
Partito della Rifondazione Comunista Roma-Castelli e Litoranea
Rosa Rinaldi-responsabile nazionale sanità PRC-SE
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