Corleone e Palazzo Adriano hanno i loro Sindaci. Ora la vera sfida è la battaglia per la legalità

Corleone e Palazzo Adriano hanno i loro Sindaci. Ora la vera sfida è la battaglia per la legalità

26/11/2018 0 Di Redazione

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Di Fla­vio Sil­via Leg­gi pri­ma l’ar­ti­co­lo sul­le ele­zio­ni a Cor­leo­ne e Palaz­zo Adria­no Nel­la gior­na­ta di ieri, i cit­ta­di­ni del­le cit­tà di Cor­leo­ne e Palaz­zo Adria­no han­no espres­so il voto per sce­glie­re le loro ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li. Nel Comu­ne di Cor­leo­ne dopo esse­re sta­te scru­ti­na­te tut­te le 12 sezio­ni pre­sen­ti nel pae­se, si regi­stra una vit­to­ria schiac­cian­te da par­te di uno dei favo­ri­ti: Nico­lò Nico­lo­si, elet­to con 3.587 voti. Sem­bra che il dato riguar­dan­te l’affluenza sia incre­men­ta­to nel pome­rig­gio di ieri, arri­van­do a toc­ca­re il 61,13% degli aven­ti dirit­to. Nico­lò Nico­lo­si, nome noto del­la sto­ria poli­ti­ca del Comu­ne paler­mi­ta­no, è già sta­to sin­da­co di Cor­leo­ne tra il 2002 e il 2007 e non fu rie­let­to per un secon­do man­da­to a cau­sa di tre voti. Tra il 1986 e il 2001 è sta­to par­la­men­ta­re dell’assemblea regio­na­le sici­lia­na. Anco­ra, alle poli­ti­che del 2001, è sta­to elet­to alla Came­ra dei Depu­ta­ti, nel seg­gio mag­gio­ri­ta­rio di Ter­mi­ni Ime­re­se, rima­nen­do in cari­ca fino al 2006. Sto­ri­co com­po­nen­te del­la Dc loca­le, oggi è sta­to elet­to con la sua lista civi­ca “Nuo­va Luce”.  Nico­lo­si, in segui­to, all’ufficialità del­la sua vit­to­ria ha dichia­ra­to: “L’esito del­le ele­zio­ni è una vit­to­ria per la cit­tà. I Cor­leo­ne­si si sono sve­glia­ti, affi­dan­do a noi il com­pi­to di con­dur­re Cor­leo­ne ver­so nuo­ve mete. Lo fare­mo con la squa­dra di con­si­glie­ri e asses­so­ri che abbia­mo desi­gna­to, lo fare­mo con tut­ti i Cor­leo­ne­si.”  Men­tre da una par­te Nico­lo­si festeg­gia, dall’altra con l’amaro in boc­ca, Mau­ri­zio Pascuc­ci, con­scio di aver per­so la pos­si­bi­li­tà di gio­car­si alla pari que­sta cor­sa alla pol­tro­na di Pri­mo Cit­ta­di­no a cau­sa di una foto che lo ritrae­va al fian­co del nipo­te del boss Cor­leo­ne­se, Ber­nar­do Pro­ven­za­no, aspet­ta l’ormai già annun­cia­ta espul­sio­ne dal Movi­men­to 5 Stel­le. Lo stes­so Pascuc­ci la defi­ni­sce ormai una ‘for­ma­li­tà’, pur sen­ten­do­si anco­ra in sin­to­nia con i pen­sie­ri del Movi­men­to. Nono­stan­te tut­to, Pascuc­ci con­fer­ma: “Il mio impe­gno a Cor­leo­ne nel ver­san­te del­l’op­po­si­zio­ne, con­ti­nua: sarò il capo­grup­po del­l’op­po­si­zio­ne in con­si­glio comu­na­le”. Con­tem­po­ra­nea­men­te, alle ele­zio­ni svol­te­si a Cor­leo­ne, anche Palaz­zo Adria­no ha espres­so la pro­pria pre­fe­ren­za sui due can­di­da­ti Nico­lò Gra­nà e Giu­sep­pe Ales­si. Nico­lò Gra­nà, è sta­to elet­to Sin­da­co, con 867 voti su 1.351 aven­ti dirit­to. L’imprenditore in ambi­to turi­sti­co, appog­gia­to dal­la sua lista civi­ca “SIAMOPALAZZOADRIANO”, sarà il sin­da­co del pae­se per i pros­si­mi cin­que anni. Gra­nà com­men­ta così il risul­ta­to del­le ele­zio­ni:“Gran­de vit­to­ria, abbia­mo lavo­ra­to sodo. Sarò il sin­da­co di tut­ti. Ora biso­gna impe­gnar­si biso­gna cor­re­re per il bene del mio pae­se e dei miei pae­sa­ni. Rin­gra­zio tut­ta la popo­la­zio­ne che ha cre­du­to in me. Dedi­co la vit­to­ria a mio non­no.” I Palaz­ze­si spe­ra­no che, con la sua com­pe­ten­za in ambi­to eco­no­mi­co, il neo-sin­da­co di Palaz­zo Adria­no pos­sa rilan­cia­re il pae­se paler­mi­ta­no, scac­cian­do, inol­tre, l’ombra dei pos­si­bi­li bro­gli mafio­si che aleg­gia sul­la cit­tà.  Così come i palaz­ze­si, anche i Cor­leo­ne­si han­no vota­to, ma sarà in gra­do il neo-sin­da­co Nico­lo­si di con­ti­nua­re a por­ta­re il mes­sag­gio di lega­li­tà che le tre com­mis­sa­rie pre­fet­ti­zie sono riu­sci­te a lan­cia­re in que­sti ulti­mi due anni? Solo il tem­po potrà dir­ce­lo, la spe­ran­za è che da Cor­leo­ne, dove sono nati due dei più noti espo­nen­ti di Cosa Nostra, nasca un nuo­vo e for­te mes­sag­gio di lega­li­tà che pos­sa influen­za­re soprat­tut­to­le gene­ra­zio­ni futu­re. Fini­ta la cam­pa­gna elet­to­ra­le e fini­te, soprat­tut­to, le ele­zio­ni, è ora per tut­ti di rimet­ter­si al lavo­ro per il bene del pro­prio pae­se. Alla fine di que­sto pas­sag­gio demo­cra­ti­co, non esi­sto­no più masche­re poli­ti­che ed è il momen­to di tra­sfor­ma­re le paro­le in fat­ti. È ora di rim­boc­car­si le mani­che e cer­ca­re di risol­ve­re i pro­ble­mi di Cor­leo­ne e di Palaz­zo Adria­no. La vera sfi­da sarà bat­ter­si per rega­la­re a que­sti pae­si un futu­ro miglio­ree saper risol­ve­re i pro­ble­mi sen­za ‘aiu­ti’ del­la mafia, per riba­di­re una vol­ta per tut­te che non tut­ti i sici­lia­ni sono mafio­si e che la mafia, come dice­va Pep­pi­no Impa­sta­to, è ‘una mon­ta­gna di mer­da’!       Il nostro arti­co­lo lo tro­vi anche su Il Gior­na­le di Pan­tel­le­ria

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