Roma, GAY VILLAGE: Programma del 28 e 29 giugno DIVERTIRSI NEL DISAGIO

Roma, GAY VILLAGE: Programma del 28 e 29 giugno DIVERTIRSI NEL DISAGIO

26/06/2018 0 Di puntoacapo

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GAY VILLAGE — XVII Edi­zione

Lun­gote­vere Tes­tac­cio o Largo Dino Frisul­lo, c/o Cit­tà dell’Altra Econo­mia, dal 31 Mag­gio all’8 Set­tem­bre 2018

Aper­to Tut­ti i Giorni dalle ore 19.30: dal­la Domeni­ca al Mer­coledì INGRESSO GRATUITO

Dal Giovedì al Saba­to PREZZI: dalle 19.30 alle 21.00 ingres­so a 3€, Dalle 21.00 in poi Giov.10€/Ven.12€/Sab.15€ (Drink inclu­so)

Info­Line 350 0723346 — www.gayvillage.it

 

GIOVEDÍ 28 e VENERDÍ 29 GIUGNO 2018

Nell’ambito del­la Rasseg­na Teatrale L’Altrovillage inseri­ta nel pro­gram­ma del­l’Estate Romana

e pro­mossa da Roma Cap­i­tale, Asses­so­ra­to alla Cresci­ta Cul­tur­ale

DIVERTIRSI nel DISAGIO

28 Giug­no, h.21.00: Dis­ag­is­ti­ca Con­tem­po­ranea, di e con Francesco Arien­zo

29 Giug­no, h.21.30: Dopodiché Stasera Mi But­to, di e con Gen­er­azione Dis­a­gio

 

Un fine set­ti­mana “ad agio nel dis­a­gio”. I mil­lenials, l’an­sia e i gio­vani

Due giorni di teatro e standup com­e­dy per rid­ere con stile del dis­a­gio gio­vanile

 

Al Gay Vil­lage è tem­po di un week­end nel seg­no del dis­a­gio gio­vanile, ma con stile e soprat­tut­to con grande diver­ti­men­to! Nell’ambito del­la rasseg­na teatrale L’Altrovillage, inseri­ta nel pro­gram­ma del­l’Estate Romana e pro­mossa da Roma Cap­i­tale, Asses­so­ra­to alla Cresci­ta Cul­tur­ale, che Giovedì 28 Giug­no alle 21.00 vedrà l’ar­ri­vo di Francesco Arien­zo, gio­vane comi­co già noto per il sec­on­do pos­to a Italia’s Got Tal­ent e per l’im­me­di­a­to Gold­en Buzz di Frank Matano che non ha resis­ti­to al suo trasci­nante monol­o­go sul­l’an­sia, l’in­certez­za e l’in­ca­pac­ità di con­di­vi­sione in un mon­do che con­di­vide tut­to per noia. Uno spet­ta­co­lo-pre­lu­dio il suo “Dis­ag­is­ti­ca Con­tem­po­ranea”, una stand up com­e­dy d’al­to spes­sore che trat­terà il dis­a­gio dal pun­to di vista per­son­ale per pros­eguire poi Ven­erdì 29 Giug­no alle ore 21.30, con l’ar­ri­vo da Milano dei pro­feti del dis­a­gio Enri­co Pit­talu­ga, Graziano Sir­res­si, Andrea Pani­gat­ti e Luca Mam­moli, gli attori del­la com­pag­nia Gen­er­azione Dis­a­gio for­matasi nel Cen­tro Sociale ZAM, diret­ti da Ric­car­do Pip­pa in “Dopodiché Stasera Mi But­to”, una pro­duzione Prox­i­ma Res pluripremi­a­ta nei più noti fes­ti­val di teatro ital­iani e anda­ta in sce­na a Roma nel neona­to OFFOFF The­atre di Via Giu­lia. Sul pal­co i quat­tro pro­tag­o­nisti adde­stra­no il pub­bli­co alla loro dot­t­ri­na: arren­der­si al Dis­a­gio, accettar­lo e colti­var­lo. Con l’aiu­to e la parte­ci­pazione dal vivo del pub­bli­co in sala, i gio­ca­tori dovran­no avan­zare sul tabel­lone per accu­mu­la­re Dis­a­gio, destreg­gian­dosi tra prove col­let­tive, prove indi­vid­u­ali e caselle “impre­visti”. Obi­et­ti­vo: la casel­la finale tut­ta da sco­prire.

28 Giug­no ore 21.00 — DISAGISTICA CONTEMPORANEA

Nei suoi monologhi, pluripremiati in tante man­i­fes­tazioni ital­iane ded­i­cate alla comic­ità, Arien­zo descrive il suo mon­do e si diverte a rib­altare l’ovvio e a esaltare gli sta­ti d’an­i­mo, anche quel­li neg­a­tivi, in modo cini­co e del­i­ca­to. Nel­lo spet­ta­co­lo Dis­ag­is­ti­ca Con­tem­po­ranea, con­fes­sa tut­ta la sua inadeguatez­za a una realtà che lo vor­rebbe più estro­ver­so e più sicuro di sé stes­so. Niente di più dif­fi­cile per lui che sem­bra trovar­si a suo agio solo quan­do viene sopraf­fat­to dal­la pau­ra, dal­l’an­sia, dalle moltepli­ci osses­sioni e da varie, e spes­so infon­date, pre­oc­cu­pazioni. Sta­ti d’an­i­mo indis­pens­abili per rac­con­tare il suo rap­por­to con l’invidia, con le buone azioni e con quel­lo che dovrebbe essere, sec­on­do lui, il vero mes­sag­gio di Gesù. Francesco Arien­zo intraprende il per­cor­so teatrale por­tan­do in sce­na numerosi spet­ta­coli, di cui oltre che attore è spes­so autore e reg­ista, negli ulti­mi anni si innamo­ra del­la stand-up com­e­dy, entran­do nel 2018 nel pro­gram­ma Sat­ur­day Night Live, in una squadra cap­i­tana­ta da Clau­dio Bisio.

Pag­i­na Face­book /Francesco Arien­zo: https://www.facebook.com/grazieassai/

29 Giug­no ore 22.00 — DOPODICHÉ STASERA MI BUTTO

Immag­i­nate una sor­ta di gio­co del­l’o­ca dove un lau­re­an­do, un pre­cario e uno stag­ista si sfider­an­no per vedere chi riesce ad accu­mu­la­re più sfighe e per­ciò più dis­a­gio. Con l’aiu­to e la parte­ci­pazione dal vivo del pub­bli­co in sala, i gio­ca­tori dovran­no avan­zare sul tabel­lone per accu­mu­la­re Dis­a­gio, destreg­gian­dosi tra prove col­let­tive, prove indi­vid­u­ali e caselle “impre­visti”. Obi­et­ti­vo: una casel­la finale tut­ta da sco­prire!

NOTE DRAMMATURGICHE: Le tem­atiche di dis­a­gio gen­er­azionale, crisi e voglia di cam­bi­a­men­to, ven­gono trat­tate con un mec­ca­n­is­mo di rib­al­ta­men­to para­dos­sale: invece di risol­vere i pro­pri prob­le­mi o lottare per un mon­do migliore i per­son­ag­gi si abban­do­nano piacevol­mente al Dis­a­gio, lo difendono e orgogliosa­mente lo prat­i­cano con dis­ci­plina. “Non sarai tu a risol­vere l’inquinamento ambi­en­tale sep­a­ran­do la car­ta dal­la plas­ti­ca, non por­rai fine alle guerre, non salverai il pan­da dal­l’estinzione. Il mon­do non dipende da te. Dunque per­ché pre­oc­cu­par­si? Se non hai aspet­ta­tive non rimar­rai delu­so. Bal­la, bevi e fre­gatene del resto, che tan­to poi si muore”. Nel testo provi­amo a porre l’at­ten­zione sul­l’at­ti­tu­dine autole­sion­ista del­la nos­tra gen­er­azione. Prefe­ri­amo cullar­ci nei nos­tri prob­le­mi e sen­tir­ci comoda­mente impos­si­bil­i­tati a far niente. Ci dere­spon­s­abi­lizzi­amo e ci speg­ni­amo. Affron­ti­amo il tema del sui­cidio per par­lare dei nos­tri pic­coli sui­ci­di quo­tid­i­ani: tutte quelle atti­tu­di­ni, pic­cole pras­si e deci­sioni che ci fan­no morire pian piano e che in qualche modo ci assolvono dal dover pren­dere posizioni, agire e rea­gire. Ridi­amo insom­ma, di come siamo bravi a scav­ar­ci la fos­sa giorno per giorno, in com­pag­nia dei nos­tri para­dos­si e ossi­mori: la nos­tra pub­bli­ca intim­ità, l’in­erzia iper­at­ti­va, il con­fortev­ole pre­cari­a­to, i cor­pi immag­inifi­ci, la con­di­vi­sione in soli­taria e la vol­gare trascen­den­za.

 

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