Dal 21 aprile torna “VIAGGI NELL’ANTICA ROMA” di PIERO ANGELA e PACO LANCIANO dal 21 aprile all’11 novembre 2018

Dal 21 aprile torna “VIAGGI NELL’ANTICA ROMA” di PIERO ANGELA e PACO LANCIANO dal 21 aprile all’11 novembre 2018

20/04/2018 0 Di puntoacapo

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VIAGGI NELL’ANTICA ROMA

di Piero Angela e Paco Lanciano

Domani 21 aprile ser­a­ta inau­gu­rale gra­tui­ta per tut­ti in occa­sione delle cel­e­brazioni per il Natale di Roma. Gli spet­ta­coli pros­eguiran­no tutte le sere fino all’11 novem­bre

Il 21 aprile tor­na a vivere la sto­ria del Foro di Cesare e di Augus­to con “Viag­gi nell’antica Roma”, gli stra­or­di­nari spet­ta­coli che han­no già affas­ci­na­to oltre 520 mila per­sone. I due prog­et­ti, a cui sarà pos­si­bile assis­tere ogni sera fino all’11 novem­bre 2018, sono pro­mossi da Roma Cap­i­tale, Asses­so­ra­to alla Cresci­ta cul­tur­ale — Sovrin­ten­den­za Capi­toli­na ai Beni Cul­tur­ali e prodot­ti da Zètema Prog­et­to Cul­tura. L’ideazione e la cura sono di Piero Angela e Paco Lan­ciano con la stor­i­ca col­lab­o­razione di Gae­tano Capas­so e con la Direzione Sci­en­tifi­ca del­la Sovrin­ten­den­za Capi­toli­na.

Il prog­et­to “Viag­gi nell’antica Roma” rac­con­ta il Foro di Augus­to e il Foro di Cesare par­tendo da pietre, fram­men­ti e colonne pre­sen­ti, con l’uso di tec­nolo­gie all’avanguardia. Gli spet­ta­tori sono accom­pa­g­nati dal­la voce di Piero Angela e da mag­nifi­ci fil­mati e proiezioni che ricostru­is­cono quei luoghi così come si pre­sen­ta­vano nell’antica Roma: una rap­p­re­sen­tazione emozio­nante e allo stes­so tem­po ric­ca di infor­mazioni dal grande rig­ore stori­co e sci­en­tifi­co.

Due sto­rie e due per­cor­si nell’antica Roma da vivere sep­a­rata­mente (sin­go­lo spet­ta­co­lo € 15 intero; € 10 ridot­to) ma anche in for­ma com­bi­na­ta nel­la stes­sa ser­a­ta o in due ser­ate diverse (com­bi­na­to Foro di Cesare + Foro di Augus­to intero € 25; ridot­to € 17). È pos­si­bile acquistare i bigli­et­ti anche tramite il numero 060608, nei Tourist Info­point e sul sito web ded­i­ca­to www.viaggioneifori.it.

Gra­zie ad apposi­ti sis­te­mi audio con cuffie gli spet­ta­tori assistono a uno spet­ta­co­lo di effet­ti spe­ciali e musiche, rac­con­ta­to in 8 lingue (ital­iano, inglese, francese, rus­so, spag­no­lo, tedesco, cinese e giap­ponese).

Le modal­ità di acces­so ai due spet­ta­coli sono dif­fer­en­ti. Per il “Foro di Augus­to” sono pre­viste tre repliche sec­on­do il cal­en­dario pub­bli­ca­to (dura­ta 40 minu­ti) men­tre per il “Foro di Cesare” è pos­si­bile accedere ogni 20 minu­ti sec­on­do il cal­en­dario pub­bli­ca­to (per­cor­so itin­er­ante in quat­tro tappe, per la dura­ta com­p­lessi­va di cir­ca 50 minu­ti, inclusi i tem­pi di sposta­men­to).

FORO DI CESARE

Lo spet­ta­co­lo all’interno del Foro di Cesare è itin­er­ante. Si accede dal­la scala accan­to alla Colon­na Tra­iana e si attra­ver­sa il Foro di Tra­iano su una passerel­la real­iz­za­ta apposi­ta­mente. Attra­ver­so la gal­le­ria sot­ter­ranea dei Fori Impe­ri­ali si rag­giunge il Foro di Cesare e si pros­egue così fino alla Curia Romana.

Il rac­con­to di Piero Angela, accom­pa­g­na­to da ricostruzioni e fil­mati, parte dal­la sto­ria degli scavi real­iz­za­ti per la costruzione di via dei Fori Impe­ri­ali, quan­do un eserci­to di 1500 mura­tori, manovali e operai fu mobil­i­ta­to per un’operazione sen­za prece­den­ti: radere al suo­lo un intero quartiere e scav­are in pro­fon­dità tut­ta l’area per rag­giun­gere il liv­el­lo dell’antica Roma. Quin­di si entra nel vivo del­la sto­ria par­tendo dai resti del maestoso Tem­pio di Venere, volu­to da Giulio Cesare dopo la sua vit­to­ria su Pom­peo e si può riv­i­vere l’emozione del­la vita del tem­po a Roma, quan­do fun­zionari, ple­bei, mil­i­tari, matrone, con­soli e sen­a­tori passeg­gia­vano sot­to i por­ti­ci del Foro. Tra i colon­nati rimasti riap­paiono le taberne del tem­po, cioè gli uffi­ci e i negozi del Foro e, tra questi, il negozio di un num­mu­la­rio, una sor­ta di uffi­cio cam­bio del tem­po. All’epoca c’era anche una grande toi­lette pub­bli­ca di cui sono rimasti curiosi resti. Per real­iz­zare il suo Foro, Giulio Cesare dovette espro­pri­are e demolire un intero quartiere e il cos­to com­p­lessi­vo fu di 100 mil­ioni di aurei, l’equivalente di almeno 300 mil­ioni di euro. Accan­to al Foro fece costru­ire la Curia, la nuo­va sede del Sen­a­to romano, un edi­fi­cio che anco­ra esiste e che, attra­ver­so una ricostruzione vir­tuale, è pos­si­bile rivedere come appari­va all’epoca.

In quegli anni, men­tre la poten­za di Roma cresce­va a dis­misura, il Sen­a­to si era molto inde­boli­to e fu pro­prio in ques­ta situ­azione di crisi inter­na che Cesare riuscì a ottenere poteri eccezion­ali e per­pe­tui. Gra­zie al rac­con­to di Piero Angela si potrà conoscere più da vici­no quest’uomo intel­li­gente e ambizioso, idol­a­tra­to da alcu­ni, odi­a­to e temu­to da altri.

FORO DI AUGUSTO

Il rac­con­to del Foro di Augus­to parte dai mar­mi anco­ra vis­i­bili nel Foro e, attra­ver­so una mul­ti­proiezione di luci, immag­i­ni, fil­mati e ani­mazioni, il rac­con­to di Piero Angela si sof­fer­ma sul­la figu­ra di Augus­to, la cui gigan­tesca stat­ua, alta ben 12 metri, era cus­todi­ta accan­to al tem­pio ded­i­ca­to a Marte Ultore. Con Augus­to, Roma ha inau­gu­ra­to un nuo­vo peri­o­do del­la sua sto­ria: l’età impe­ri­ale è sta­ta, infat­ti, quel­la del­la grande asce­sa che, nel giro di un sec­o­lo, ha por­ta­to Roma a reg­nare su un impero este­so dall’attuale Inghilter­ra ai con­fi­ni con l’attuale Iraq, com­pren­den­do gran parte dell’Europa, del Medio Ori­ente e tut­to il Nord Africa. Queste con­quiste por­tarono l’espansione non solo di un impero, ma anche di una grande civiltà fat­ta di cul­tura, tec­nolo­gia, regole giuridiche, arte. In tutte le zone dell’Impero anco­ra oggi sono rimaste le trac­ce di quel pas­sato, con anfiteatri, terme, bib­lioteche, tem­pli, strade.

Dopo Augus­to, del resto, molti altri imper­a­tori las­cia­rono la loro trac­cia nei Fori Impe­ri­ali costru­en­do il pro­prio Foro. Roma a quel tem­po con­ta­va più di un mil­ione di abi­tan­ti: nes­suna cit­tà al mon­do ave­va mai avu­to una popo­lazione di quelle pro­porzioni; solo Lon­dra nell’800 ha rag­giun­to queste dimen­sioni. Era la grande metropoli dell’antichità: la cap­i­tale dell’economia, del dirit­to, del potere e del diver­ti­men­to.

 

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