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Donna ridotta in fin di vita dal compagno nel X Municipio a Roma. La denuncia di Punto D
05/02/2014Questo articolo è stato letto 4049 volte!
Donna ridotta in fin di vita dal compagno
Punto D: “Subito incontro con le istituzioni locali per definire strategie di contrasto alla violenza di genere”
”Ennesimo episodio di violenza contro le donne sul nostro territorio. Questa volta a farne le spese una ragazza giovanissima, ridotta in fin di vita dal compagno. I medici parlano di una brutalità mai vista, che come cittadine e cittadini non possiamo più tollerare. Ci domandiamo quanto ancora dovremmo aspettare affinché la realizzazione di un centro antiviolenza sul territorio a ridosso e nel X Municipio di Roma venga messo come prioritario nell’agenda politica”.
“Gli sportelli d’ascolto, se aperti solo per pochi giorni e per poche ore alla settimana, non sono sufficienti. Rappresentano un palliativi quando invece, rispetto a un problema così radicato come la violenza contro le donne, è necessario avviare riforme strutturate a cominciare dai singoli municipi. Gli stessi municipi che dovrebbero impegnarsi nella diffusione capillare di una cultura di genere, a cominciare dalla scuole, e di una educazione sentimentale basata sulle pari opportunità e sul rispetto delle differenze.
Come associazione attiva sul territorio del municipio X, per il contrasto della violenza di genere e gli stereotipi, chiediamo un incontro tra le istituzioni locali di riferimento per le questioni di genere e le associazioni attive territorialmente su questo fronte, perché riteniamo possa essere un utile strumento di conoscenza e presa in carico del fenomeno”. E’ quanto afferma l’associazione Punto D.
Violenza sulle donne: rabbia per la donna ridotta in coma dal suo convivente a Casal Bernocchi. Servono prevezione e buone leggi. La dichiarazione di Marta Bonafoni, Gruppo per il Lazio
Voglio esprime il mio più sincero dolore e la mia vicinanza alla giovane donna di 19 anni, colpita dal suo convivente che l’ha ridotta in coma. Oltre il mio pensiero per lei e per le tante altre donne colpite dalla violenza di genere sento però dentro di me una grandissima rabbia che non è un mio sentimento privato, ma che condivido con tante altre donne impegnate contro la violenza maschile. E’intollerabile e non concepibile pensare a relazioni di coppia che da conflittuali e difficili virano sulla violenza e la donna è sempre quella che paga il prezzo più alto: la vita, come è accaduto in moltissimi casi che non smetteremo mai di denunciare, la dignità di esistere , la salute. E’ il momento davvero di dire basta.
Dalla Pisana abbiamo iniziato un cammino impegnativo che ha portato all’approvazione in commissione Cultura e Pari Opportunità di una legge regionale contro la violenza di genere. Ma credo che un incisivo intervento vada fatto su più fronti e non solo su quello legislativo. A cominciare dalle istituzioni nazionali dove uomini misogini ritengono possibile insultare le loro colleghe deputate e poi celarsi dietro scuse ipocrite.