‘Ci chiamarono tutti Alda’. Debutto con successo sul grande palcoscenico

‘Ci chiamarono tutti Alda’. Debutto con successo sul grande palcoscenico

10/01/2017 0 Di Marco Castaldi

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Il mono­lo­go tea­tra­le scrit­to dal gio­va­ne core­se Fabio Appe­ti­to, è anda­to in sce­na al Tea­tro Come­ta Off di Roma con la pro­du­zio­ne di Pino Inse­gno, la super­vi­sio­ne arti­sti­ca di Mar­co Gua­da­gno e l’interpretazione dell’attrice e dop­pia­tri­ce Giu­lia San­til­li.

Gran suc­ces­so per lo spet­ta­co­lo ‘Ci chia­ma­ro­no tut­ti Alda’, anda­to in sce­na il 6, 7 e 8 Gen­na­io al Tea­tro Come­ta Off di Roma. Il mono­lo­go tea­tra­le scrit­to dal gio­va­ne core­se Fabio Appe­ti­to, è arri­va­to al gran­de pub­bli­co gra­zie alla pro­du­zio­ne di Pino Inse­gno, con la super­vi­sio­ne arti­sti­ca di Mar­co Gua­da­gno e l’interpretazione dell’attrice e dop­pia­tri­ce Giu­lia San­til­li.

La mise en espa­ce, del­la dura­ta di cin­quan­ta minu­ti, era par­ti­ta dall’esperienza dell’Offi­ci­na dell’Arte e dei Mestie­ri del Comu­ne di Cori, poi por­ta­ta in giro in Tosca­na dall’affermato col­let­ti­vo Car­dio­poe­ti­ca, del qua­le Fabio Appe­ti­to fa par­te insie­me a Mar­co De Cave e Maria­no Maca­le, che ripren­de­rà il tour in pri­ma­ve­ra con altre date in diver­se loca­li­tà ita­lia­ne.

‘Ci chia­ma­ro­no tut­ti Alda’ è un atto uni­co che pren­de spun­to dal­lo stu­dio scien­ti­fi­co di Fabio Appe­ti­to, che nel­la sua tesi di lau­rea ‘Alda Meri­ni: un mani­co­mio di car­ta’, vin­ci­tri­ce nel 2016 del­la 5^ Edi­zio­ne del Pre­mio Inter­na­zio­na­le di Let­te­ra­tu­ra ‘Alda Meri­ni’, ha ana­liz­za­to l’esperienza mani­co­mia­le del­la poe­tes­sa acco­stan­do­la alla Divi­na Com­me­dia.

Sul pal­co, l’attrice si muo­ve den­tro una sce­no­gra­fia essen­zia­le, la sua voce esplo­ra e ci pro­iet­ta negli ango­li recon­di­ti del­la men­te di Alda Meri­ni. Con musi­che pene­tran­ti e la sapien­te alchi­mia di un poe­ta con­tem­po­ra­neo che ha sca­va­to nell’eredità del­la Meri­ni, anche col sup­por­to del­la fami­glia Pier­ri, il mono­lo­go rac­chiu­de gli aspet­ti più dolo­ro­si del­la vita del­la poe­tes­sa dei Navi­gli.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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