Ciampino, forno crematorio: tutti i NO con ragioni diverse

Ciampino, forno crematorio: tutti i NO con ragioni diverse

29/11/2016 0 Di Redazione

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CiampinoCIAMPINO. POLO CREMATORIO E CIMITERO. PCI: APERTURA AL COMUNE SE SCEGLIE VERO CONFRONTO PUBBLICO. PRIMO PASSO RITIRO DELLA DELIBERA DI AFFIDAMENTO DELL’INCARICO. Ste­fa­no Ender­le (segre­te­ria PCI) pre­sen­te­rà pro­po­ste all’incontro al Cipol­la­ro.

Come ave­va­mo pre­an­nun­cia­to, stia­mo rico­struen­do il PCI, anche a Ciam­pi­no. Per que­sto sul­le tema­ti­che gran­di, sia­no esse la cam­pa­gna per il NO al Refe­ren­dum Costi­tu­zio­na­le che ci han­no già visto pre­sen­ti in cit­tà; che per quel­le “loca­li”, noi stia­mo matu­ran­do opi­nio­ni che tra­sfor­mia­mo in pro­po­ste. Pre­met­tia­mo che dif­fi­dia­mo di chi ammi­ni­stra col “pal­li­no” solo dei nume­ri da far risul­ta­re in qual­sia­si Bilan­cio, per­ché è così che ci ha fre­ga­to il Gover­no Mon­ti e poi Ren­zi con la favo­let­ta “ce lo chie­de l’Europa”! Ma dif­fi­dia­mo anche di chi, sen­za appro­fon­di­re, si affi­da ad una sor­ta di “malu­mo­re dif­fu­so” che di per sè, se non aggre­ga­to su que­stio­ni serie ammi­ni­stra­ti­ve e poli­ti­che, gene­ra facil­men­te solo qua­lun­qui­smo! Per que­sto dicia­mo subi­to che mol­te cose di buon sen­so, a pro­po­si­to del­la que­stio­ne Polo Cre­ma­to­rio, l’abbiamo let­te solo dal con­si­glie­re Gugliel­mo Abbon­da­ti. Inol­tre, poi­ché abbia­mo volu­to non sem­pli­ce­men­te schie­rar­ci su un dibat­ti­to tra sog­get­ti che già si sono espres­si, abbia­mo cer­ca­to di stu­dia­re, appro­fon­di­re e, con estre­ma umil­tà, offri­re un con­tri­bu­to. Sche­ma­ti­ca­men­te: 

Trasparenza/Partecipazione/Democrazia: Denun­cia­mo che, da quan­to abbia­mo let­to, risul­ta un gra­ve defi­cit, che appa­re scel­to e non erro­re, da par­te del Gover­no loca­le e del sin­da­co PD per non aver imme­dia­ta­men­te coin­vol­to i cit­ta­di­ni, l’associazionismo, il con­trol­lo demo­cra­ti­co isti­tu­zio­na­le del­le Com­mis­sio­ni, le for­ze poli­ti­che e socia­li tut­te. Que­sto si risol­ve solo in un modo: il Sin­da­co azze­ra l’iter e atti­va un nuo­vo ini­zio con­di­vi­so e tra­spa­ren­te.

Il meri­to sul Polo Cre­ma­to­rio: Denun­cia­mo un defi­cit di capa­ci­tà ammi­ni­stra­ti­va. E’ infat­ti evi­den­te che il ser­vi­zio che vie­ne pro­po­sto, non è per l’espletamento di un baci­no di uten­za comu­na­le, ben­sì di baci­no più ampio (die­ci, 50 o cen­to comu­ni non fa dif­fe­ren­za). Da ciò risul­ta chia­ro che è una scel­ta ammi­ni­stra­ti­va che non può riguar­da­re solo il comu­ne di Ciam­pi­no, anche se fos­se il comu­ne di Ciam­pi­no a diven­ta­re sito di tale ser­vi­zio. E’ que­stio­ne sovra­co­mu­na­le. E, sep­pu­re non c’è neces­si­tà ammi­ni­stra­ti­va di invo­ca­re un atto con for­za di leg­ge, è chia­ro che c’è, con­cre­ta, per l’efficacia e l’efficienza del­la scel­ta ammi­ni­stra­ti­va, che ci sia un con­fron­to, un rac­cor­do, un momen­to in cui più comu­ni (quel­li dell’eventuale baci­no) maga­ri coor­di­na­ti da Cit­tà Metro­po­li­ta­na o dal­la Regio­ne Lazio si con­fron­ti­no e con­cor­di­no un pro­to­col­lo. Ma que­sto il sin­da­co PD non l’ha fat­to.

Il meri­to eco­no­mi­co su Polo Cre­ma­to­rio e Cimi­te­ro: la man­can­za di tra­spa­ren­za e di con­trol­lo ha già fat­to una vit­ti­ma. A lasciar­ci le pen­ne è sta­ta la com­ple­tez­za di infor­ma­zio­ne. Infat­ti, noi comu­ni­sti denun­cia­mo che è evi­den­tis­si­mo, che “l’affare nell’affare” non con­si­ste nel costrui­re e gesti­re il Polo Cre­ma­to­rio, quan­to tut­ti i ser­vi­zi cimi­te­ria­li con­nes­si. Ma, con velo­ci­tà sospet­ta degli atti pre­si, con assen­za di con­trol­lo e di par­te­ci­pa­zio­ne, tut­to que­sto vie­ne vani­fi­ca­to sacri­fi­can­do­lo ad un dibat­ti­to solo super­fi­cia­le.

La que­stio­ne ambien­ta­le: per rispet­to di tut­ti i cit­ta­di­ni, per­ché cre­do­no in buo­na fede che sia la cosa più gran­de, ma così non sem­bra; e per rispet­to a chi già si è pro­nun­cia­to in meri­to; non ne par­le­re­mo con suf­fi­cien­za. Però dob­bia­mo met­te­re sull’avviso, noi e tut­ti voi, che se il gigan­te­sco pro­ble­ma ambien­ta­le aero­por­tua­le è quel­lo acu­sti­co; va san­ci­to una vol­ta per tut­te che la cri­ti­ci­tà ambien­ta­le inqui­nan­te dell’aria di Ciam­pi­no ( e non solo, pen­sia­mo a Roma sud e alle fra­zio­ni di Mari­no) è dovu­ta dal Gran­de Rac­cor­do Anu­la­re che per chi­lo­me­tri dal­la per­cor­ren­za, tutt’intorno sca­ri­ca­no vele­ni. Ci sono gli stu­di epi­de­mio­lo­gi­ci del­la Asl a cer­ti­fi­car­lo. Quin­di di que­sta bat­ta­glia, di veri­tà, di tra­spa­ren­za, di non sven­di­ta dei beni comu­na­li, incen­tria­mo­la su que­sti temi, e anche su quel­lo ambien­ta­le. Ma non a par­ti­re da que­sto: sareb­be un obiet­ti­vo mini­ma­le, alla fine per­fi­no supe­ra­bi­le, e quin­di un vero e pro­prio boo­me­rang per chi pen­sa di dire con for­za già ora il No alla scel­ta comu­na­le.

Con­clu­sio­ne: al con­tra­rio, dopo que­ste denun­ce, dopo que­ste rifles­sio­ni che met­tia­mo a   dispo­si­zio­ne di tut­ti, avan­zia­mo l’unica pro­po­sta con­cre­ta che lascia in mano alla Ammi­ni­stra­zio­ne l’azione posi­ti­va da poter svol­ge­re. Rico­min­cia­re da capo. Come? Con l’unico atto pos­si­bi­le in que­sto momen­to: il Sin­da­co deve annul­la­re la deli­be­ra che ha affi­da­to inca­ri­co al pro­fes­sio­ni­sta per istrui­re la pra­ti­ca. Così met­te­rà tut­ti allo stes­so nastro di par­ten­za nel­la valu­ta­zio­ne di una ipo­te­si con­cre­ta. Ipo­te­si in cui ognu­no – oppo­si­zio­ni, con­si­glie­ri elet­ti, asso­cia­zio­ni, for­ze poli­ti­che e socia­li – potrà doman­dar­si sul Polo Cre­ma­to­rio, sui Ser­vi­zi cimi­te­ria­li, sul baci­no di rife­ri­men­to, sui pro­ble­mi ambien­ta­li. Se il Sin­da­co farà que­sto noi sare­mo pres­so i cit­ta­di­ni, tra colo­ro che chie­de­ran­no di entra­re nel meri­to del­le que­stio­ni: una per una, e tut­te insie­me nel­la loro uni­ta­rie­tà ammi­ni­stra­ti­va e poli­ti­ca. Se non farà que­sto, sap­pia­no il Sin­da­co e il PD che tro­ve­rà in noi i mas­si­mi oppo­si­to­ri poli­ti­ci e socia­li su que­sta vicen­da.

Ciam­pi­no, Gen­te Libe­ra: ‘Sec­co no all’inceneritore cimi­te­ria­le’

Net­ta la posi­zio­ne di Gen­te Libe­ra rispet­to alla costru­zio­ne di un tem­pio cre­ma­to­rio al Cimi­te­ro di Ciam­pi­no: ‘Dicia­mo no alla costru­zio­ne di una strut­tu­ra’ – dichia­ra il Coor­di­na­to­re loca­le, Ste­fa­no Bonaz­zi’ – ‘che rap­pre­sen­ta un poten­zia­le peri­co­lo per la salu­te dei cit­ta­di­ni. Immet­te­re ulte­rio­ri fumi inqui­nan­ti nell’atmosfera cit­ta­di­na ci sem­bra fran­ca­men­te fuo­ri luo­go. Dal pun­to di vista poli­ti­co, ci sia­mo già atti­va­ti per agi­re nel­le sedi oppor­tu­ne: il Con­si­glie­re Ivan Boc­ca­li, Pre­si­den­te di GL, ha infat­ti pre­sen­ta­to una Mozio­ne per bloc­ca­re la costru­zio­ne del for­no. Il pros­si­mo 30 Novem­bre l’atto, con il pro­to­col­lo n. 39800/16, sarà discus­so in Con­si­glio comu­na­le. Nono­stan­te la scar­sa comu­ni­ca­zio­ne isti­tu­zio­na­le, la noti­zia del pro­get­to è tra­pe­la­ta, sia­mo quin­di anco­ra in tem­po per fer­ma­re lo scem­pio. Una cosa è resti­tui­re digni­tà ad un Cimi­te­ro fati­scen­te, un’altra è infi­lar­ci in mez­zo la pos­si­bi­li­tà di costrui­re un impian­to di que­sta por­ta­ta. Per quan­to riguar­da la mobi­li­ta­zio­ne popo­la­re, sia­mo pron­ti a scen­de­re in piaz­za al fian­co dei cit­ta­di­ni. Ben lon­ta­ni però dal­le stru­men­ta­liz­za­zio­ni par­ti­ti­che, alle qua­li ci con­si­de­ria­mo del tut­to estra­nei.’ Con­cor­da il Vice Coor­di­na­to­re GL, Gian­fran­co Di Luca: ‘I Comi­ta­ti cit­ta­di­ni che si schie­re­ran­no con­tro la costru­zio­ne di un ince­ne­ri­to­re il cui baci­no d’utenza, ricor­dia­mo­lo, rico­pri­reb­be un’ampia zona del­la Pro­vin­cia, avran­no tut­to il nostro appog­gio e la nostra soli­da­rie­tà, fer­ma restan­do la con­cre­ta azio­ne poli­ti­ca che stia­mo por­tan­do avan­ti. Nes­su­na con­si­de­ra­zio­ne inve­ce per chi si ritro­ve­rà anco­ra una vol­ta ad agi­re negli inte­res­si del­la casta, solo per por­ta­re acqua al suo muli­no.’ 

COMUNICATO CONGIUNTO DEI COMITATI DI QUARTIERE DI CIAMPINO
SULLA VICENDA DELL’IMPIANTO CREMATORIO

In que­sto ulti­mo perio­do leg­gia­mo sul­la stam­pa loca­le che l’Amministrazione comu­na­le di Ciam­pi­no ha inten­zio­ne di affi­da­re la costru­zio­ne di un impian­to cre­ma­to­rio all’interno del Cimi­te­ro comu­na­le, ad una socie­tà che, per 30 anni, si assu­me­reb­be l’onere di gesti­re i ser­vi­zi cimi­te­ria­li.

Il Sin­da­co Gio­van­ni Ter­zul­li, nel­le inter­vi­ste ripor­ta­te, ha dichia­ra­to di aver sen­ti­to i Comi­ta­ti di Quar­tie­re con assem­blee pub­bli­che nel­le qua­li ha rice­vu­to il soste­gno degli inter­ve­nu­ti, indi­gna­ti per le con­di­zio­ni inde­co­ro­se in cui ver­sa il Cimi­te­ro.

A pro­po­si­to di tali assem­blee vor­rem­mo pre­ci­sa­re quan­to segue.

Le Assem­blee di Quar­tie­re sono sta­te indet­te con l’esclusiva fina­li­tà di poter avvia­re una pro­fi­cua discus­sio­ne tra i cit­ta­di­ni e l’Amministrazione sui pro­ble­mi e sul­le pro­spet­ti­ve rela­ti­vi ai sin­go­li quar­tie­ri.

Duran­te gli incon­tri svol­ti in luglio in alcu­ni quar­tie­ri c’è sta­ta una comu­ni­ca­zio­ne cir­ca la pos­si­bi­li­tà di un Pro­ject Finan­cing riguar­do la gestio­ne dei ser­vi­zi cimi­te­ria­li sen­za però for­ni­re ele­men­ti di det­ta­glio o apri­re una discus­sio­ne in meri­to.

Al di là del­la mera comu­ni­ca­zio­ne, i Comi­ta­ti di Quar­tie­re, quin­di, non sono mai sta­ti uffi­cial­men­te coin­vol­ti nel­la vicen­da median­te incon­tri con i Pre­si­den­ti o con i Comi­ta­ti Diret­ti­vi.

Abbia­mo inte­so pub­bli­ca­re que­sta comu­ni­ca­zio­ne con l’intento di sgom­be­ra­re il cam­po da inter­pre­ta­zio­ni pre­te­stuo­se e illa­zio­ni di par­te.

Nei nostri diret­ti­vi si è aper­ta una acce­sa discus­sio­ne e, qua­lo­ra l’Amministrazione comu­na­le inten­des­se acqui­si­re il pare­re dei Comi­ta­ti di Quar­tie­re, sare­mo dispo­ni­bi­li a far cono­sce­re le nostre posi­zio­ni.

I pre­si­den­ti dei Cdq Ciam­pi­no Vec­chio-More­na, CdQ Ciam­pi­no Cen­tro, CdQ Fol­ga­rel­la, CdQ Mura dei Fran­ce­si, CdQ Moro­si­na, CdQ Val­le Copel­la

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