Marino, confronto tra i candidati a Sindaco sulla scuola. Ecco il resoconto

Marino, confronto tra i candidati a Sindaco sulla scuola. Ecco il resoconto

25/05/2016 0 Di Francesca Marrucci

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13256032_10210138913539526_4006126974514411942_ndi Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

Si è tenu­to ieri pome­rig­gio, pres­so il ples­so sco­la­sti­co Vival­di a San­ta Maria del­le Mole, un con­fron­to tra i can­di­da­ti a Sin­da­co sul tema del­la scuo­la, orga­niz­za­to da Bar­ba­ra Cor­dio­li.

In un cli­ma mol­to rilas­sa­to e posi­ti­vo che mol­to ha col­pi­to i pre­sen­ti, i cin­que can­di­da­ti han­no rispo­sto a quat­tro doman­de pre­ci­se sui pro­ble­mi che afflig­go­no il mon­do del­la scuo­le e pre­oc­cu­pa­no docen­ti e geni­to­ri.

Uno dei temi fon­da­men­ta­li per chi voglia occu­par­si di scuo­la è quel­lo del­la sicu­rez­za. Per i Comu­ni costi­tui­sco­no pre­ci­si obbli­ghi di leg­ge non solo i lavo­ri edi­li­zi di una cer­ta impor­tan­za, gli inter­ven­ti strut­tu­ra­li, gli ade­gua­men­ti degli impian­ti elet­tri­ci, ter­mi­ci ecc., ma anche la manu­ten­zio­ne ordi­na­ria, non­ché la for­ni­tu­ra del­le varie cer­ti­fi­ca­zio­ni di ido­nei­tà, agi­bi­li­tà e con­for­mi­tà. Se vi sono ritar­di, caren­ze ed ina­dem­pien­ze nel­lo sta­to degli edi­fi­ci sco­la­sti­ci e del­le strut­tu­re, la respon­sa­bi­li­tà pri­ma­ria è dell’ente loca­le, così come spet­ta all’amministrazione loca­le la mes­sa in sicu­rez­za degli edi­fi­ci.

13227047_10210138913859534_8891287046274145934_nOggi il nostro pro­ble­ma mag­gio­re lega­to alla sicu­rez­za di chi fre­quen­ta e di chi vi lavo­ra nel­la scuo­la è quel­lo rela­ti­vo alla boni­fi­ca dal gas Radon. In tema di manu­ten­zio­ne straor­di­na­ria e ordi­na­ria degli edi­fi­ci, segna­lia­mo come i pro­ble­mi lega­ti all’impianto ter­mi­co dei ples­si Ver­di e Vival­di non sia­no sta­ti risol­ti, mol­ti degli edi­fi­ci duran­te il perio­do inver­na­le sono costan­te­men­te inte­res­sa­ti da per­di­te e alla­ga­men­ti. Nel ples­so Repub­bli­ca il mal fun­zio­na­men­to dei can­cel­li ha costret­to alla chiu­su­ra del can­cel­lo lato cam­po spor­ti­vo crean­do note­vo­li pro­ble­mi; il muro di con­fi­ne tra la scuo­la e l’Azienda Agri­co­la, così come più vol­te segna­la­to, è peri­co­lan­te, così come anche l’aiuola che deli­mi­ta i tre pini è crol­la­ta. Que­sti sono solo pochi esem­pi di quan­to le nostre scuo­le, e per nostre inten­dia­mo tut­te le scuo­le del Comu­ne, abbia­no biso­gno di inter­ven­ti più o meno impor­tan­ti, più o meno urgen­ti non più dif­fe­ri­bi­li o pro­cra­sti­na­bi­li. 

Alla luce di quan­to det­to chie­dia­mo qua­li sia­no le azio­ni che inten­de­te por­re in esse­re a dife­sa del­la salu­te dei più pic­co­li e del per­so­na­le che ope­ra nel­le nostre scuo­le, se vi sia già un pia­no di inter­ven­to, e con che moda­li­tà inten­de­re­te por­tar­lo avan­ti. Chie­dia­mo in che modo inten­de­re­te repe­ri­re i fon­di neces­sa­ri e nel­lo spe­ci­fi­co se si inten­de­rà pro­ce­de­re attra­ver­so gare di evi­den­za pub­bli­ca o se inve­ce vi avvar­re­te del­la pos­si­bi­li­tà dell’affido diret­to. Chie­dia­mo anche in che modo, secon­do voi, il siste­ma di manu­ten­zio­ne ordi­na­ria può esse­re effi­cien­ta­to, nei cana­li da attua­re, per far sì che dato un pro­ble­ma si tro­vi una rispo­sta di effi­ca­cia imme­dia­ta.

13237602_10210138914299545_3621690058428393403_nEleo­no­ra Di Giu­lio: L’in­ter­ven­to di mag­gio­re impat­to è sen­z’al­tro quel­lo che deve avve­ni­re sugli immo­bi­li. Il Bilan­cio attua­le non è sta­to appro­va­to da noi, ma dal­la Com­mis­sa­ria ed ha lascia­to poco spa­zio alla scuo­la, alla manu­ten­zio­ne e all’of­fer­ta for­ma­ti­va. Noi vor­rem­mo dare più spa­zio anche agli inter­ven­ti strut­tu­ra­li, con nuo­ve aule e nuo­ve scuo­le, ad esem­pio. La popo­la­zio­ne aumen­ta e i bam­bi­ni anche, que­sta neces­si­tà c’è, come dimo­stra la vicen­da del Cen­tro Anzia­ni di Cava dei Sel­ci e del­l’at­ti­guo asi­lo nido. È ovvio che i sol­di sono pochi, ma pos­sia­mo pre­sen­ta­re fino a tre pro­get­ti l’an­no per i ban­di euro­pei e lì sì che si vedreb­be la dif­fe­ren­za. Per que­sto abbia­mo nel pro­gram­ma l’i­sti­tu­zio­ne di un Uffi­cio Pro­get­ti Euro­pei. Per quan­to riguar­da l’af­fi­da­men­to diret­to dei lavo­ri, ricor­dia­mo che sono vin­co­la­ti per leg­ge solo a pic­co­li impor­ti, altri­men­ti scon­fi­nia­mo nel­l’il­le­ga­li­tà. Per gli inter­ven­ti strut­tu­ra­li ci vor­ran­no per for­za dei ban­di, come sta­bi­li­sce anche la leg­ge sugli appal­ti.

Car­lo Coliz­za: Noi sia­mo per crea­re un tavo­lo per­ma­nen­te tra scuo­la e ammi­ni­stra­zio­ne e pia­ni­fi­ca­re a lun­go ter­mi­ne, insie­me, gli inter­ven­ti da appor­ta­re. Per i fon­di, si può attin­ge­re a quel­li mes­si a dispo­si­zio­ne del MIUR. Per quel­lo che riguar­da gli affi­da­men­ti diret­ti dei lavo­ri, ricor­dia­mo che per leg­ge sono pos­si­bi­li solo sot­to i 40 mila euro e pro­prio con que­sti affi­da­men­ti diret­ti a Mari­no si sono crea­te zone d’om­bra atte ad evi­ta­re le gare d’ap­pal­to. Biso­gna usci­re dal­l’e­mer­gen­za ed entra­re nel­la pia­ni­fi­ca­zio­ne, basa­ta sul con­fron­to.

Sabri­na Minuc­ci: La scuo­la deve esse­re una prio­ri­tà ammi­ni­stra­ti­va, non un’e­mer­gen­za peren­ne. C’è biso­gno di un tavo­lo tra scuo­la e ammi­ni­stra­zio­ne ma anche con gli altri set­to­ri inte­res­sa­ti, ad esem­pio i vigi­li urba­ni e i respon­sa­bi­li dei set­to­ri lega­li per una cor­ret­ta e con­di­vi­sa pia­ni­fi­ca­zio­ne. Abbai­mo un aumen­to così gran­de del­la richie­sta sco­la­sti­ca che que­st’an­no mol­te clas­si sono a rischio di dop­pi tur­ni, quin­di la pia­ni­fi­ca­zio­ne è più che mai neces­sa­ria. Però biso­gna deci­de­re insie­me qua­li­tà e misu­ra degli inter­ven­ti, indi­vi­duan­do le prio­ri­tà e sfrut­tan­do i fon­di euro­pei.

13260118_10210138915179567_1536846602235472908_nSte­fa­no Cec­chi: È logi­co e com­pren­si­bi­le che ai geni­to­ri stia a cuo­re lo sta­to del­le scuo­le dove vivo­no la magior par­te del­la gior­na­ta  loro figli. La scor­sa ammi­ni­stra­zio­ne ha avvia­to pro­get­ti impor­tan­ti in que­sto set­to­re, pen­so all’am­plia­men­to del­la scuo­la di Castel­luc­cia o alla nuo­va scuo­la Amendola.Abbaimo avvia­to il con­trol­lo e la riqua­li­fi­ca­zio­ne degli ambien­ti sco­la­sti­ci con i sol­di che ave­va­mo a dispo­si­zio­ne. Abbia­mo avvia­to il moni­to­rag­gio sul radon, l’ho chie­sto io stes­so, poi inter­ven­ti di boni­fi­ca e suc­ces­si­vi con­trol­li, sia nel­le scuo­le che nel­le case. La veri­tà è che il Comu­ne oggi non ha mol­ti fon­di. Dob­bia­mo quin­di capi­re come aumen­ta­re que­sta dispo­ni­bi­li­tà per impie­gar­la su que­sto set­to­re.

Giu­lio San­ta­rel­li: A Mari­no, negli ulti­mi 23 anni non è sta­to fat­to nien­te. Da quan­do ero al Comu­ne io non è sta­to fat­to nien­te. Non si sono costrui­te nue­ve scuo­le e ven­go a sape­re che per fare posto a tut­ti si sacri­fi­ca­no le aule ed i labo­ra­to­ri per i bam­bi­ni diver­sa­men­te abi­li, che è una cosa gra­vis­si­ma. Ma per­ché le scuo­le sono così inta­sa­te? Per­ché in que­sti anni si è pen­sa­to solo a costrui­re case. Le leg­gi impon­go­no che ci sia­no 20 mq di ver­de e 10 mq di par­cheg­gi d abi­tan­te, qui ci sono? No, qui non esi­sto­no. Ovvio che poi ci si que­sta con­di­zio­ne anche nel­le scuo­le.

Inter­ven­to di Bar­ba­ra Cor­dio­li che ricor­da come i ter­mo­si­fo­ni alla Scuo­la Ver­di sia­no sta­ti rot­ti tut­to l’in­ver­no e i bam­bi­ni sia­no sta­ti al fred­do.

Tor­nan­do alla sicu­rez­za, nell’ultimo anno si è regi­stra­to un aumen­to del­la micro­cri­mi­na­li­tà, il solo ples­so Repub­bli­ca nel 2015 ha subi­to alme­no 5 effra­zio­ni con furto,ma anche Cia­ri e Ver­di sono sta­ti espo­sti a effra­zio­ni.  Cosa inten­de­te fare affin­ché si pos­sa argi­na­re que­sto feno­me­no? Ricor­dia­mo che tut­te le scuo­le sono pri­ve di impian­ti di allar­me, fat­ta ecce­zio­ne per il ples­so di Repub­bli­ca e solo nel­la par­te di com­pe­ten­za del­la Mul­ti­ser­vi­zi.

13263855_10210138915299570_2350187099568793760_nCar­lo Coliz­za: Innan­zi tut­to dob­bia­mo pre­oc­cu­par­ci del­la dife­sa del patri­mo­nio comu­na­le. Met­te­re le tele­ca­me­re signi­fi­ca anche con­trol­la­re le aree atti­gue del ter­ri­to­rio, anche per­ché sareb­be impos­si­bi­le isti­tui­re una guar­dia­nia in tut­te le scuo­le. Oggi, per i cit­ta­di­ni e il per­so­na­le del­le scuo­le c’è una ulte­rio­re dif­fi­col­tà: non è chia­ro a chi rivol­ger­si se c’è un pro­ble­ma, chi deb­ba occu­par­si del­l’in­ter­ven­to ed in quan­to tem­po. In gene­re, da con­trt­to, si dovreb­be risol­ve­re un gua­sto in 24 ore. Se chi ha la manu­ten­zio­ne è ina­dem­pien­te si devo­no pren­de­re prov­ve­di­men­ti. Non si può con­ti­nua­re a spe­ra­re di cono­sce­re l’as­ses­so­re o il con­si­glie­re comu­na­le che per ami­ci­zia ci met­te la top­pa. Così, non solo non si rispet­ta la leg­ge, ma si ali­men­ta un cir­cui­to vizio­so che ha por­ta­to alla situa­zio­ne attua­le e non risol­ve mai i pro­ble­mi. I costi che devo­no esse­re soste­nu­ti devo­no esse­re pub­bli­ci, dob­bia­mo capi­re quan­to spen­dia­mo e per qua­le ser­vi­zio e poi deci­de­re il da far­si. que­sto lo si può fare da subi­to.

Sabri­na Minuc­ci: Lega­li­tà e sicu­rez­za per noi sono ter­mi­ni prio­ri­ta­ri. È pur vero che tra ele­zio­ni e vacan­ze esti­ve, all’i­ni­zio del pros­si­mo anno sco­la­sti­co man­ca dav­ve­ro poco, quin­di è inu­ti­le fare gran­di annun­ci pro­pa­gan­di­sti­ci che sono solo paro­le vuo­te e pro­mes­se elet­to­ra­li. Nel­l’im­me­dia­to è impor­tan­te innan­zi tut­to sosti­tui­re le cal­da­ie, è inu­ti­le con­ti­nua­re con una manu­ten­zio­ne che evi­den­te­men­te ha un costo e non risol­ve il pro­ble­ma. Per quel­lo che riguar­da le tele­ca­me­re, voglio ricor­da­re che que­sto siste­ma ha un costo mol­to ele­va­to per­ché neces­si­ta anche di una sala opra­ti­va, per­so­na­le, ecc. Quin­di cre­do si dif­fi­ci­le met­ter­la subi­to in atto.Penso sia meglio dare prio­ri­tà a solu­zio­ni più faci­li da rea­liz­za­re nel­l’im­me­dia­to, come pale­stre e labo­ra­to­ri. Poi, visto che la manu­ten­zio­ne la fa la Mul­tu­ser­vi­zi, pen­so che vada rivi­st que­sta con­ven­zio­ne.

Ste­fa­no Cec­chi: Io pen­so che sia meglio fare azio­ni real­men­te effi­ca­ci. A che ser­ve finan­zia­re nuo­vi labo­ra­to­ri, amga­ri con stru­men­ti e com­pu­ter, se poi arri­va­no van­da­li o ladri e li ruba­no? Per la que­stio­ne del riscal­da­men­to, mi spia­ce dav­ve­ro che la Com­mis­sa­ria non abbia fat­to nien­te in otto mesi, ma del resto, quan­do vole­va­mo pre­sen­ta­re la que­stio­ne, insie­me ad altre, non ci ha nem­me­no volu­to rice­ve­re. Cre­do che ora la prio­ri­tà sia nel riscal­da­men­to e negli inter­ven­ti pro­pe­deu­ti­ci alla vivi­bi­li­tà. Ma vor­rei anche fare un appel­lo ai cit­ta­di­ni per­ché ci vuo­le anche la respon­sa­bi­li­tà e la col­la­bo­ra­zio­ne di ognu­no. Cer­chia­mo di aiu­tar­ci e vigi­la­re tut­ti, segna­lan­do movi­men­ti stra­ni intor­no alle scuo­le. Riac­qui­stia­mo il sen­so civi­co e non giria­mo­ci dal­l’al­tra par­te, per­ché quan­do que­sti sog­get­ti distrug­go­no i loca­li sco­la­sti­ci o ruba­no struen­ti e cibo, fan­no un dan­no a tut­ti noi.

13263909_10210138916059589_4733398341028641397_nGiu­lio San­ta­rel­li: Mari­no non ha mai chie­sto fon­di al Gover­no Ren­zi per que­ste scuo­le. Dov’e­ra­no gli asses­so­ri men­tre suc­ce­de­va tut­to que­sto? Io cre­do che sia neces­sa­rio met­te­re a dispo­si­zio­ni del­le asso­cia­zio­ni spor­ti­ve i loca­li del­le scuo­le, quan­do que­ste non han­no lezio­ne, così da rispar­mia­re anche altri sol­di.

Eleo­no­ra Di Giu­lio: Su un impe­gno nel­l’im­me­dia­to che ci sta­te chie­den­do, cre­do che la pri­ma cosa sia­no i ter­mo­si­fo­ni. Poi però biso­gne­rà pro­gram­ma­re nel lun­go perio­do, con­cor­dan­do gli inter­ven­ti con i ples­si sco­la­sti­ci che devo­no indi­car­ci le prio­ri­tà. Sicu­ra­men­te le tele­ca­me­re costa­no tan­to, così come gli allar­mi, ma sen­za di que­sti non si può stre, anche per­ché altri­men­ti non ci ripa­ga­no nem­me­no le assi­cu­ra­zio­ni. Poi, so per cer­to che alcu­ne scuo­le non si pos­so­no nem­me­no chiu­de­re, per­ché sono gua­sti ser­ra­men­ti e ser­ra­tu­re. Cer­to è che non è tut­ta col­pa del­la Com­mis­sa­ria, per­ché que­sto è un pro­ble­ma che vie­ne da lon­ta­no e allo­ra biso­gna anche chie­der­si del per­ché sia­mo ora in que­ste con­di­zio­ni.

Nel nostro Comu­ne i ser­vi­zi di sup­por­to sono sta­ti ester­na­liz­za­ti da tem­po. Tra que­sti quel­lo che mag­gior­men­te fa discu­te­re è il ser­vi­zio men­sa gesti­to dal­la Soc. Mul­ti­ser­vi­zi. Pur segna­lan­do come negli ulti­mi anni lo stes­so sia miglio­ra­to, non si può non tace­re però che anco­ra oggi mol­te sono le pro­ble­ma­ti­che lega­te al ser­vi­zio ero­ga­to. Nell’ultimo anno si sono veri­fi­ca­ti vari epi­so­di che han­no indot­to pro­te­ste da par­te dei geni­to­ri cir­ca il ser­vi­zio, il suo livel­lo di qua­li­tà e il pro­ces­so di distri­bu­zio­ne dei pasti, soprat­tut­to nei ples­si che non sono cen­tro di cot­tu­ra.

In rela­zio­ne inve­ce al ser­vi­zio di tra­spor­to sco­la­sti­co, le nuo­ve linee gui­da e il nuo­vo rego­la­men­to ema­na­to dal Com­mis­sa­rio, con l’attuazione del prin­ci­pio del­la zoniz­za­zio­ne, han­no mes­so in dif­fi­col­tà gran par­te del­le fami­glie che usu­frui­va­no del ser­vi­zio le qua­li si sono viste rifiu­ta­re la doman­da, dall’altra la situa­zio­ne venu­ta­si a crea­re rischia di ave­re un gros­so impat­to nega­ti­vo anche sull’organizzazione inter­na del­le scuo­le. Sem­bra inol­tre che le tarif­fe sia­no inte­res­sa­te da un con­si­sten­te feno­me­no di eva­sio­ne che l’amministrazione sem­bra non esse­re in gra­do di recu­pe­ra­re. I Comi­ta­ti sco­la­sti­ci sono sta­ti isti­tui­ti, ma sono igno­ra­ti, diven­ta­do una mera fac­cia­ta.

In rela­zio­ne a que­sti ambi­ti la sua ammi­ni­stra­zio­ne come inten­de approc­ciar­si. Qua­li misu­re di tra­spa­ren­za ave­te in pro­gram­ma di adot­ta­re per quan­to riguar­da l’affidamento dei ser­vi­zi di sup­por­to alla scuo­la (manu­ten­zio­ne, men­sa, tra­spor­ti) e qua­li con­trol­li di qua­li­tà adot­te­re­te per pre­si­dia­re e veri­fi­ca­re il livel­lo di qua­li­tà dei ser­vi­zi dati in con­ces­sio­ne. Sem­pre in un’ottica di tra­spa­ren­za e con­trol­lo, che ruo­lo potran­no svol­ge­re la scuo­la e i geni­to­ri e con che moda­li­tà, che misu­re inten­de­te por­re in esse­re, sal­va­guar­dan­do i bam­bi­ni, affin­ché si paghi tut­ti, secon­do il prin­ci­pio per cui paga­re tut­ti equi­va­le a paga­re meno.

Sabri­na Minuc­ci: Visto che si trat­ta di scuo­la del­l’ob­bli­go, un’am­mii­stra­zio­ne dovreb­be faci­li­ta­re l’ar­ri­vo a scuo­la dei bam­bi­ni, non osta­co­lar­lo. È ovvio che la Com­mis­sa­ria abbia adot­ta­to que­sto pia­no per rispar­mia­re, lo pos­sia­mo capi­re, ma non ha tenu­to con­to del­le scel­te dei geni­to­ri. Anche que­sta è una solu­zio­ne che andreb­be con­cer­ta­ta in un tavo­lo di con­fron­to.

13267914_10210138916139591_4840520234908131520_nSte­fa­no Cec­chi: Essen­do que­sta del tra­spor­to una spe­sa note­vo­le, la Com­mis­sa­ria ha pen­sa­to bene di rispar­mia­re ridu­cen­do le cor­se. Così si è ridot­to però un ser­vi­zio impor­tan­te. Si può inve­ce otte­ne­re una razio­na­liz­za­zio­ne del tra­spor­to sco­la­sti­co con rela­ti­vo rispar­mio inter­ve­nen­do con i Comu­ni limi­tro­fi. Ad esem­pio, una cor­sa sco­la­sti­ca di Castel Gan­dol­fo, com­pren­de anche due fra­zio­ni di Mari­no, per­ché non divi­de­re i costi evi­tan­do cor­se dop­pie? Sare­beb con­ve­nien­te per tut­ti.

Giu­lio San­ta­rel­li: Chie­do ai geni­to­ri se han­no mai invi­ta­to qui Sin­da­co ed sses­so­ri e fat­to pre­sen­ti que­sti pro­ble­mi. No? Que­sta è la pri­ma vol­ta? Per­ché mi chie­do, ma a Mari­no c’è qual­co­sa che fun­zio­na? Qui non è che non fun­zio­na lo straor­di­na­rio, qui non fun­zio­na nem­me­no l’or­di­na­rio. Allo­ra di chi è la respon­sa­bi­li­tà? Dei vari asses­so­ri che si suc­ce­do­no o dei fun­zio­na­ri? Il vero pro­ble­ma qui è capi­re per­ché tut­to que­sto non è sta­to fat­to fino­ra.

Eleo­no­ra Di Giu­lio: Il fat­to gra­ve è che il Com­mis­sa­rio abbia pre­so que­sta deci­sio­ne sen­za inter­pel­la­re nes­su­no e dopo che era­no già sta­te fat­te le iscri­zio­ni. Ora, non sem­pre le deci­sio­ni che assu­me un’am­mi­ni­stra­zio­ne sono pie­na­men­te con­di­vi­se e accet­ta­te da tut­ti, però biso­gna pren­der­le alme­no ascol­tan­do i cir­co­li didat­ti­ci. Se i sol­di man­ca­no, è trop­po faci­le ridur­re i ser­vi­zi. Ora la Com­mis­sa­ria ha fat­to uan deli­be­ra e un Rego­la­men­to che chi andrà a gover­na­re si ritro­ve­rà in ere­di­tà, biso­gne­rà veri­fi­ca­re se il costo è soste­ni­bi­le e tro­va­re altre solu­zio­ni. Per la men­sa, secn­do noi è neces­sa­rio rive­de­re il con­trat­to di ser­vi­zio in tut­te le sue par­ti. il fat­to che il ser­vi­zio sia for­ni­to dal­la Mul­ti­ser­vi­zi fa sì che il Comu­ne abbia un moti­vo in più per lamen­tar­si e pre­ten­de­re il rispet­to dei para­men­tri con­trat­tua­li. E a que­sto pun­to direi che sareb­be oppor­tu­no anche rive­de­re i menu, erché mi dico­no che si dan­no da man­gia­re ai bam­bi­ni pasta con le cipol­le o con i pepe­ro­ni, di dif­fi­ci­le dige­ri­bi­li­tà anche per gli adul­ti, e pun­ta­re sul­l’e­du­ca­zio­ne ali­men­ta­re.

13263909_10210138916059589_4733398341028641397_nCar­lo Coliz­za: Abbia­mo capi­to che il Comi­ta­to Men­sa è fit­ti­zio, non per­ché in mala fede, ma per­ché non vie­ne pre­so in con­si­de­ra­zio­ne. Que­sto deve ave­re un fun­zio­ne di indi­riz­zo e con­trol­lo e i suoi com­pi­ti sono sta­ti mor­ti­fi­ca­ti, men­tre il Comu­ne non dce­va nien­te. Il ser­vi­zio men­sa deve esse­re con­dot­to secon­do le basi del­l’e­du­ca­zio­ne ali­men­ta­re e del­la tra­spa­ren­za. Qui si taglia­no, inve­ce i ser­vi­zi, sen­za pen­sa­re alle con­se­guen­ze, va bene la razio­na­liz­za­zio­ne, ma fac­cia­mo­la in modo intel­li­gen­te. Per quel­lo che riguar­da il tra­spor­to sco­la­sti­co, pen­sia­mo che sia da rive­de­re il tra­spor­to mono­man­da­ta­rio di Schiaf­fi­ni. Met­tia­mo al cen­tro il bam­bi­no e il suo mon­do. Col­la­bo­ran­do.

Il nostro Comu­ne lan­gue quan­to ad offer­te cul­tu­ra­li vol­te all’infanzia, non ci sono luo­ghi di aggre­ga­zio­ne per i gio­va­ni e, lad­do­ve esi­sto­no, sono spes­so abban­do­na­ti a loro stes­si. Le ulti­me vicen­de lega­te alle gestio­ne dei par­chi cit­ta­di­ni han­no ulte­rior­men­te pri­va­to soprat­tut­to i più pic­co­li di luo­ghi dove incon­trar­si e gio­ca­re sere­na­men­te e in sicu­rez­za.

Come futu­ri ammi­ni­stra­to­ri, qua­li sono le pro­po­ste o i pro­get­ti che ave­te per sop­pe­ri­re a que­sta man­can­za. In che modo inten­de­te far si che soprat­tut­to i gio­va­ni cono­sca­no il nostro ter­ri­to­rio e la nostra sto­ria. Ave­te pro­po­ste o ini­zia­ti­ve da met­te­re in atto per lo svi­lup­po e la cono­scen­za del nostro ter­ri­to­rio. In che modo inten­de­te, se lo inten­de­te, svi­lup­pa­re il rap­por­to scuo­le geni­to­ri ammi­ni­stra­zio­ne?

13267914_10210138916139591_4840520234908131520_nSte­fa­no Cec­chi: Le atti­vi­tà cul­tu­ra­li del Comu­ne ci sono sta­te, ma sem­pre anda­va­no vaglia­te dal­le scuo­le. Sia­mo sta­ti uno dei pae­si più atti­vi da que­sto pun­to di vista. Dato che in pas­sa­to ci sono sta­te tan­te espe­rien­ze posi­ti­ve, sia­mo più che dispo­ni­bi­li a con­cor­dar­ne e pia­ni­fi­car­ne di nuo­ve.

Giu­lio San­ta­rel­li: Nes­sun popo­lo ha un futu­ro se non cono­sce il pro­prio pas­sa­to. Biso­gna sal­va­re la sto­ria di Mari­no e far­la cono­sce­re ai più gio­va­ni. Io sono un non­no e ho vis­su­to pez­zi impor­tan­ti del­la sto­ria di Mari­no. Ho scrit­to due libri, uno dei qua­li sul­la tra­di­zio­ne del­le vigne, la vera ric­chez­za di Mari­no. Ecco rico­min­cia­mo da qui: que­sta è la vera cul­tu­ra.

Eleo­no­ra Di Giu­lio: La cul­tu­ra è cre­sci­ta socia­le e civi­le, quin­di è alla base del nostro pro­gram­ma, spe­cial­men­te qui a Mari­no, dove abbia­mo beni che nem­me­no noi cono­scia­mo. Abbia­mo già mol­ti pro­get­ti pron­ti, alcu­ni dei qua­li già avvia­ti nel­le pas­sa­te sta­gio­ni con le scuo­le. L’im­por­tan­te è capi­re che le scuo­le non pos­so­no anda­re avan­ti da sole, c’è biso­gno del par­te­na­ria­to con l’am­mi­ni­stra­zio­ne. Il Comu­ne può met­te­re com­pe­ten­ze e le pro­fes­sio­na­li­tà per i ban­di euro­pei. Dob­bia­mo comin­cia­re a pen­sa­re a pro­get­ti di for­ma­zio­ne per que­sti che saran­no i nuo­vi cit­ta­di­ni.

13263900_10210138917099615_6069877076445431683_nCar­lo Coliz­za: È impor­tan­te imma­gi­na­re sia i cor­si sco­la­sti­ci che cor­si extra-sco­la­sti­ci, per­ché i cit­ta­di­ni più pic­co­li devo­no supe­ra­re in sen­so civi­co anche i loro geni­to­ri. Biso­gna for­ma­re al rici­clo, agli orti urba­ni, e così via. Sono mol­te le asso­cia­zio­ni del ter­ri­to­rio che pos­so­no aiu­ta­re le scuo­le in que­sti per­cor­si for­ma­ti­vi extra-sco­la­sti­ci, allo sco­po di crea­re cit­ta­di­ni con­sa­pe­vo­li del­le bel­lez­ze e del­le uni­ci­tà del nostro ter­ri­to­rio, per far capi­re loro che dob­bia­mo man­te­ne­re quel­lo che abbia­mo. Man­ca­no a Mari­no gli spa­zi di aggre­ga­zio­ne. Il Comu­ne può recu­pe­ra­re pic­co­li spa­zi in mez­zo a que­sto svi­lup­po urba­ni­sti­co asfis­sian­te e deve far­lo. Se pen­sa­te che abbia­mo cir­ca 1300 bam­bi­ni in età sco­la­re e soli 60 post dispo­ni­bi­li! La col­pa d ciò è di chi, in que­sti anni, non ha crea­to le con­di­zio­ni per la vivi­bi­li­tà di base. Per i nostri ragaz­zi spe­ria­mo in una licen­za media, non in una licen­za edi­li­zia!

Sabri­na Minuc­ci: Noi sogna­mo e voglia­mo far sogna­re i bam­bi­ni. Le gio­va­ni gene­ra­zio­ni devo­no poter sogna­re un futu­ro miglio­re e la cul­tu­ra è il solo mez­zo per otte­ner­lo. Voglia­mo ali­men­ta­re que­sto sogno, che sia un’at­ti­tu­di­ne o un mestie­re, ma aiu­ta­re i ragaz­zi a rea­liz­zar­lo è fon­da­men­ta­le. Que­sto è quel­lo che un’am­mi­ni­stra­zio­ne deve fare: dare un futu­ro miglio­re a tut­ti, attra­ver­so la cul­tu­ra.

Le mae­stre han­no infi­ne rega­la­to ai can­di­da­ti i pen­sie­ri­ni dei bam­bi­ni su come vor­reb­be­ro Mari­no, che vi ripor­tia­mo qui di segui­to, men­tre una non­na ha ricor­da­to che da tre gior­ni la scuo­la Moro­si­ni è inva­sa dal­l’im­mon­di­zia.

IMG_4639Vi con­si­glia­mo di leg­ge­re atten­ta­men­te come vor­reb­be­ro i nostri bam­bi­ni que­st cit­tà. Cre­do sia­no un esem­pio per tut­ti gli adul­ti.

Il mio pae­se è mol­to bel­lo, ma vor­rei che ci sia meno smog, un cen­tro com­mer­cia­le, meno case, un museo, un cam­po di cal­cio pub­bli­co, un nego­zio di sport, un nego­zio più grand di gio­cat­to­li, più sicu­rez­za e uno spa­zio per le bici. Loren­zo

San­ta Maria del­le Mole è un pae­si­no mol­to bel­lo, però, per me, ci vor­reb­be anche un po’ di ver­de. Non solo un po’, ma mol­to ver­de. Il pia­ne­ta è impor­tan­te e se noi lo rovi­nia­mo: inqui­nan­do, costruen­do, facen­do male alla natu­ra, ecc. non solo fac­cia­mo del male alla Ter­ra, ma nche a noi stes­si! L’am­bien­te è come una per­so­na che va rispet­ta­ta. Ales­sia

Per miglio­ra­re San­ta Maria del­le Mole vor­rei che fos­se costrui­to un ospe­da­le, un par­co gio­chi anche per i cani, vor­rei pssag­gi pedo­na­li più sicu­ri e anche un Cen­tro Anzia­ni per tut­ti i pen­sio­na­ti che gli dia la pos­si­bi­li­tà di pas­sa­re qual­che ora di sere­ni­tà. Lucia­no

13226983_10210138917579627_6308422286869259943_nSan­ta Maria del­le Mole è un pae­se mol­to cari­no, solo che dovreb­be­ro esser­ci più nego­zi, più ospe­da­li, più sicu­rez­za per anda­re in giro, più posti per i disa­bi­li. San­ta Maria del­le Mole è mol­to inqui­na­ta, ma bio­gna rime­dia­re subi­to. Ci dovreb­be­ro esse­re più aree ver­di per anda­re a pas­seg­gia­re. Vale­ria

Per miglio­ra­re San­ta Maria del­le Mole io vor­rei che ci fos­se un Leroy Mer­lin, un cam­po da cal­cio pub­bli­co  poi ver­de anche per por­ta­re a spas­so i cani. vor­rei anche una pisci­na pub­bli­ca all’a­per­to. Fran­ce­sco

San­ta Maria del­le Mole è mol­to bel­la, però ci sareb­be qual­che imper­fe­zio­ne: io vor­rei che a San­ta Maria ci fos­se più puli­zia, vor­rei anche che ci fos­se­ro più aree ver­di. Mi pia­ce­reb­be che tut­ti gli auto­bus di San­ta Maria fos­se­ro dota­ti di peda­na per fare sali­re le per­so­ne disa­bi­li, vor­rei anche dimi­nui­re la cir­co­la­zio­ne del­le auto­mo­bi­li e meno costru­zio­ni edi­li. Vla­di­mi­ro

13255953_10210138918299645_2786819300364544574_nIn que­sto pae­si­no chia­ma­to San­ta Maria del­le Mole per tut­ti i cit­ta­di­ni e per me, vor­rei mol­ta sicu­rez­za, ospe­da­li, meno mac­chi­ne, voglio che rispet­ti­no e vor­rei anche un po’ di ver­de. Vor­rei meno inqui­na­men­to, un cine­ma e infi­ne un cam­po di cal­cio. Mat­teo

Il mio pae­se è mol­to bel­lo ma vor­rei che ci fos­se­ro più siti archeo­lo­gi­ci, meno nego­zi di elet­tro­ni­ca, un par­co, un nego­zio di cioc­co­la­ta, vor­rei anche un par­co gio­chi per cani, un Cen­tro anzia­ni, un gros­so ospe­da­le, più scuo­le, pas­sag­gi pedo­na­li più sicu­ri e maga­ri anche qual­che pista cicla­bi­le. Gia­da R.

San­ta Maria del­le Mole è un pae­si­no di col­li­na che io ado­ro, anche se mi pia­ce viag­gia­re sto mol­to di più qui, dove vivo. San­ta Maria del­le Mole ha mol­ti pre­gi, ma ha comun­que abba­stan­za difet­ti da poter dire che biso­gna miglio­ra­re qual­co­si­na come: più aree ver­di e quin­di costrui­re meno case; vor­rei un ospe­da­le e ave­re il dirit­to di cam­mi­na­re per le stra­de con più sicu­rez­za, ma non tan­to per le stra­de, quan­to nel­le scuo­le. Meglio pre­ve­ni­re che cura­re! Andrea Roma­ni

13254325_10210138918659654_3307535819384802361_nIl mio pae­se è mol­to bel­lo, San­ta Maria del­le Mole è un pae­se a due pas­si da Roma, la capi­ta­le, ci sono mol­ti nego­zi, ser­vi­zi, ma… Sin­ce­ra­men­te io mi baso mol­to sui dirit­ti e i dove­ri. Come per esem­pio, un dirit­to è ave­re un par­co o una piaz­za, ma un dove­re è rispet­tar­li, non but­ta­re car­tac­ce, lat­ti­ne o cic­che. Al di là di que­sto io vor­rei un ospe­da­le, per­ché se qual­cu­no si sen­te male, non è giu­sto che deb­ba anda­re fino a Mari­no o a Roma. Io ho il nego­zio di ver­du­ra a meno di 100 metri da casa e mia mam­ma ha pau­ra che se io vado a com­pra­re qual­co­sa ci sono i bar­bo­ni, vor­rei un ambien­te più sicu­ro! Que­sto è il mio pare­re. San­ta Maria del­le Mole è un pae­se, ma abbastn­za pic­co­lo e meno male che altri edi­fi­ci non entra­no. Quin­di, più che il sin­da­co se ne dovreb­be occu­pa­re, il pri­mo pas­so toc­che­reb­be a noi cit­ta­di­ni, per man­te­ne­re gli ambien­ti pub­bli­ci puli­ti! Nina Oli­vie­ri

IMG_4640Il mio pae­se è mol­to bel­lo e diver­ten­te. Io vor­rei però che diven­ti un pae­se model­lo e che tut­ti lo invi­dias­se­ro, ad esem­pio ci vor­reb­be un bel cine­ma per non subir­ci tre ore di mac­chi­na! Ci dovreb­be­ro esse­re meno case e più ver­de, alme­no i bam­bi­ni che stan­no ini­zian­do a cam­mi­na­re e a capi­re che gli suc­ce­de intor­no non stan­no peren­ne­men­te in casa a vede­re la TV ma poso­no esplo­ra­re il mon­do. Mol­te sono le per­so­ne che si amma­la­no d’in­vr­no e in esta­te quin­di ci vor­reb­be un ospe­da­le con dot­to­ri bra­vi. Così voglio il mio mon­do puli­to e diver­ten­te, insom­ma un pae­se model­lo come ho det­to all’i­ni­zio! Bea­tri­ce

San­ta Maria del­le Mole è mol­to bel­la e anche cal­ma. A me pia­ce mol­to per­ché: ci sono prchi, chie­se, case anche in abbon­dan­za, scuo­le, far­ma­cia, nego­zi. Però a San­ta Maria del­le Mole miglio­re­rei il sema­fo­ro vici­no al pas­sag­gio a livel­lo per­ché il ver­de dovreb­be dura­re più tem­po. Far costrui­re un cine­ma ed un ospe­da­le e tene­re i mar­cia­pie­di puli­ti. Filac­chio­ni F.

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