ELEZIONI MARINO, LUPI (PD): BENE UNITA’ SUL NOME DI DE LUCA! “Esprimo tutta la mia contentezza…

Editoriale. Marino: scelto il candidato del centrosinistra, Oriano De Luca. Fioccano le polemiche e i distinguo
14/03/2016Questo articolo è stato letto 11199 volte!
di Francesca Marrucci
La montagna ha partorito il topolino. In quel di Marino, la montagna è rappresentata dalla macchina goffa e litigiosa del centrosinistra. Il topolino è un nome per il candidato a Sindaco che dovrebbe essere unitario, almeno sulla carta, ma che, a meno di 24 ore dalle prime indiscrezioni sull’accordo, già ha sollevato polemiche, proteste, distinguo, disconoscimenti e accuse.
Oriano De Luca, nome che girava, ma non tirava, parliamoci chiaramente. Mentre ancora si firmava l’accordo, a Santa Maria delle Mole veniva distribuito un volantino con la fotocopia della Comunicazione di notizia di reato da parte dei Carabinieri a Gianfranco Bartoloni per concussione, ovviamente anonimo, indirettamente mirato a De Luca, che della Lista di Bartoloni era il candidato a Sindaco proposto.
Attacco frontale e violento, certo, ma niente rispetto al putiferio che c’è in rete questa mattina. Questa candidatura parte male prima ancora dell’ufficializzazione e non fa ben sperare per il centrosinistra. In pochissime ore sono diventate più numerose le compagini della coalizione che si sono smarcate dalla scelta del candidato di quelle che hanno firmato l’accordo.
No secco dal PSI che preferisce candidare Giulio Santarelli (leggi qui). No secco dall’Idv che si era dimostrato disponibile a discutere sul nome di Comandini, ma che di fronte al nome imposto di De Luca, proveniente dal centrodestra, non vede più argomentazioni di dialogo (leggi qui). No secco della lista Quantico che parla senzi mezzi termini di trasformismo della politica marinese (leggi qui). No secco di esponenti del Pd locale che si è trovato completamente messo da parte nel momento della decisione cruciale. Preferiscono Santarelli i rappresentanti della Lista Nuovo Riformismo Avanti (leggi qui). No secco anche del MCD di Prinzi, palesemente escluso da ogni decisione.
De Luca dovrebbe essere, a quanto affermano i suoi sostenitori, il candidato che unisce. Per ora sembra solo abbia sfaldato la coalizione. Stamattina, sui social network, rappresentanti storici del centrosinistra disconoscevano la scelta in tono polemico. Non è una bella posizione quella di De Luca in questo momento, questo è certo, suo malgrado al centro di una diatriba che, a questo punto, non crediamo avrà mai fine.
Ora la coalizione spera in Anellucci e in Officine Politiche, che dovrebbero reintegrare i vosti persi con i no del resto della coalizione e Anellucci cosa risponderà? O meglio, cosa metterà sul tavolo per una risposta affermativa?
Non è neanche escluso che, visto che era in cerca di una candidatura a Sindaco, decida di fare testo a sé e fornire un’alternativa a quanti, in specie nel Pd, non sono affatto soddisfatti di questa scelta.
Una situazione così complessa e soprattutto ‘incartata’ non si era mai vista a Marino. Anche usando la più sfrenata fantasia, si fatica a capire la strategia in un percorso assurdo che, durato quasi un anno, ha portato a risultati a dir poco scarsi. Il tavolo creato dalla Silvani è stato sfaldato in poco più di 24 ore. In teoria, tanti sforzi, uno pseudo-commissariamento del Circolo Pd, tanti nomi in campo, avrebbero dovuto portare a una soluzione unica, condivisa, non diciamo pacificatrice che a Marino questa parola non s’addice, ma per lo meno ad una soluzione che consentisse di avere i numeri per arrivare al ballottaggio.
Qual è il ragionamento che sta dietro la scelta, sembra addirittura venuta sabato direttamente dal Commissario del Pd, di Oriano De Luca? Talmente inaspettata per il resto della coalizione (e anche per buona parte dei tesserati Pd di Marino) che persino Sel pare abbia chiesto un giorno per pensarci.
Singolare che il Pd, partito da quattro candidati propri, finisca decisamente su un candidato che proviene dal centrodestra, ignorando persino una ex-candidata del Pd stesso e di un candidato di Sel. Infatti, prima ancora dell’ufficializzazione della candidatura con un comunicato ai media, ecco arrivare gi auguri di Astorre, Lupi e Silvani (leggi). Quasi a ribadire subito chi rivendica questa scelta.
Stamattina in molti nei commenti alla notizia su facebook si domandano cosa sia rimasto in questa coalizione del centrosinistra. E mentre si attendono i commenti di Sel e la Lista di Eleonora Di Giulio, solo Maurizio Aversa esulta e pubblica news sulla notizia, un po’ come faceva quando appoggiava Ciamberlano.
Certo è che il comportanto del Pd agli alti livelli desta dubbi da mesi. Il fatto che mentre una Segretaria e un gruppo dirigente (o parte di esso) si affannavano a mettere insieme un tavolo di coalizione, qualcun altro, a livello provinciale e regionale, facesse riunioni parallele con il resto della coalizione di ‘sinistra’, già la dice lunga.
Il fatto che proprio in queste riunioni ‘parallele’ si sia chiuso, già a fine dello scorso anno, sulla presenza delle liste e del candidato di Bartoloni, la dice lunga. L’impressione, da fuori, ovviamente, è che, come al solito, fosse già stato tutto deciso e in seno alla coalizione del centrosinistra marinese, sempre più preoccupata dai personalismi che dai fatti, si sia approfittato delle divisioni interne alla coalizione e ai partiti e si sia consumato un ‘cappottone’ per tutti a livello locale, all’insaputa degli stessi protagonisti.
Lo stesso commissariamento del circolo PD ha del grottesco. Maugliani commissaria il circolo con una lettera inviata ai media (leggila) e dopo una settimana riscrive alla Segretaria dicendo che non di reale commissariamento si tratta (leggi qui), ma di sollevamento di incarico per il periodo elettorale, poi tornerà tutto come prima.
Della serie, giocate pure, ma per le cose serie decidiamo noi. Poi, dopo le elezioni vi ridiamo il giocattolo. Pesantissimo per il Pd locale. Una parte accetta muta e disciplinata, una parte però non ci sta. Di questa, molti elettori che sui social hanno postato il loro dissenso, ma anche nomi importanti del partito. Molti non hanno espresso palesemente la loro contrarietà, ma si sono tolti molti sassolini in privato. Il che non fa pensare ad un Pd che procederà compatto alle elezioni.
Ora, la domanda da porsi è: dove si arriva in questo modo? O meglio, a chi giova tutto ciò?
Al centrodestra innanzi tutto. È ovvio che se ora la compagine Palozziana si muovesse in modo intelligente, scegliendo un candidato popolare che è ben visto dalla cittadinanza e riscuote stima anche da chi di solito vota centrosinistra, avrebbe sicuramente dalla sua il ballottaggio. Certo è che nella travagliata scelta che vede da mesi contrapposti a muso duro Remo Pisani e Stefano Cecchi, in base a quanto deciso dall’altra parte, ora il centrodestra ha un elemento in più per calibrare la scelta del candidato.
Vedremo se la tradizione di riuscire a compattarsi appositamente per le elezioni e per governare anche se in fondo in fondo neanche si ci saluta, continuerà ad essere l’arma vincente della coalizione palozziana che, a questo punto, non è detto che non debba anche ricevere rinforzi da quanti ancora gravitano in un limbo politico senza una meta ben precisa.
Tra questi Bocci, Moretti, Quantico, l’MCD. Meno probabile un’aggregazione della Minucci o della Lista di Salvini. Poi, magari al ballottaggio si vedrà.
C’è poi il silenzio assordante del M5S. Ci sono? Sì, l’abbiamo capito, stanno in finestra, sicuri di ottenere un risultato soprattutto in base a quanto stanno ‘disfacendo’ gli altri, ma basterà? Il fatto che il voto di tanti sia orientato sui 5 stelle, li autorizza a non fare campagna elettorale? Non si sa niente del loro programma. Ce l’hanno, ci hanno detto, lo hanno fatto, lo fanno, lo faranno. Sì, ma lo sanno solo loro. Continuano a mettere manifesti colorati con qualche slogan, ma che vogliono fare di questa città, quando ce lo diranno? Gli ultimi 20 giorni di campagna elettorale? Oppure il voto deve essere dato a scatola chiusa? Se la strategia del ‘lasciarli cuocere nel loro brodo’ poteva avere senso fino ad un certo momento, ora perde significato. Adesso i cittadini aspettano, in questo grande caos insensato di personalismi, ambizioni e cambi di casacca, una risposta ‘normale’, non ‘normalizzante’.
Speriamo che questo i M5S lo capiscano, perché va bene l’inesperienza, ma l’agone elettorale ha delle regole (a tutela dei cittadini) e vincere le elezioni non per scelta o merito, ma per le mancanze altrui, non è motivo di vanto.
In questo paesaggio desolato che denota uno scollamento totale tra politica e cittadini, chi perde veramente è il marinese. Ignorato, preso in giro, disilluso, chiamato solo a dire sì all’appello elettorale. Allora, quello che resterà da vedere, sarà quanti andranno a votare.
Nelle prossime ore e nei prossimi giorni si decideranno meglio gli schieramenti. Restiamo a guardare, certi che la politica Marinese non annoi mai, non possiamo dire che non deluda, ma di certo riesce a tirare fuori dal cappelle situazioni impensabili altrove.
Come dicevo trent’anni fa, guardiamo la telenovela elettorale da spettatori. Il guaio è che in trent’anni, gli attori sono gli stessi, gli sceneggiatori dei copioni sono sopravvalutati e la storia va solo a peggiorare. E i protagonisti non hanno ancora capito che gli spettatori sono sempre più pochi.
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Alcun commenti di politici marinesi del centrosinistra su Facebook alla pubblicazione di varie testate della notizia della decisione di candidare Oriano De Luca:
Marco Comandini Quest’articolo è illuminante sul “fregolismo” della politica marinese, con personaggi buoni per tutte le stagioni e per tutte le occasioni, prima buoni per la sinistra poi per la destra ed ora buoni ancora per certa sinistra… lo svilimento della politica, a favore dei grandi poteri, benzina nel motore dell’antipolitica. Se una persona che per 10 anni ha sostenuto il centrodestra sia candidata ora a guidare un centrosinistra o presunto tale, senza che abbia fatto mai un minimo di opposizione (e non poteva farla per ovvi motivi), non è politica, non può esserlo, è altro. Non è più o solo “femminiellismo”, ma peggio, è politica schiava dei poteri forti. Il silenzio di questi giorni di alcuni noti parolai e servi della lista dell’assessore all’urbanistica, la dice troppo lunga. Così come il commissariamento-non commissariamento. Non c’è nessuno che parla e dice le cose come stanno, pubblicamente, che ci mette le palle, e gli da fastidio pure il mio “star sempre sul pezzo”, ma si attaccano al c.…o perchè tutta la campagna elettorale e dopo, non si mollerà. Apriremo gli occhi alla gente sulle porcate, con manifesti banchetti volantini comizi e altro. A queste condizioni centrodestra e centrosinistra sono intercambiabili, e lo dimostrano senza mezzi termini, ogni giorno. Che intervengano pubblicamente se hanno gli attributi, che accettino un confronto aperto. Coriolano qua c’entrano tutti, perchè molti hanno preso impegni sopra intro e sottobanco, che ablassero.… se ne hanno le palle, perchè di chiaro non c’è proprio nulla. Io posso solo confermare con tutti i pre-giudizi verso Mcd, che si sono comportati correttamente, nei tavoli di discussione, senza diktat alcuno, cosa che non hanno fatto alcuni degli altri.
Emanuele Ciamberlano Buongiorno a tutti. Inizia una nuova lunga giornata. In molti ieri avete chiamato per cercar di comprendere cosa stesse accadendo. Semplicemente nulla. Non è accaduta nulla. Il documento politico firmato ieri sera e di cui parla il Mamilio, guarda caso, per quanto concerne il PD semplicemente non esiste in quanto la firma apposta per il PD è stata apposta da persona non deputata a farlo. Quindi è nulla! Continua, assumendosi responsabilità gravose, il comportamento errato del dalemiano Segretario Provinciale del PD che continua a pensare che il PD è roba sua e continua a commettere gravi violazioni statutarie e regolamentarie del nostro Partito. Sicuro di essere dalla parte della ragione chiedo, alle forze politiche e civiche che fanno della battaglia politica democratica un valore, di non mollare. Sono sicuro che a breve arriverà giustizia che porrà fine a questa telenovela messa in piedi dalla Segreteria Provinciale del Partito Democratico. Forza Tutti!
Pino Cardente Una CLASSE DIRIGENTE è tale se sa ben guidare chi rappresenta/vuole rappresentare: se è capace di prevedere il futuro e guidare la propria Comunità verso un Futuro Migliore. Se, invece: non è capace di uscire dalla fogna in cui si illude di galleggiare; incoscientemente ignora la voragine nella quale continua a sprofondare; oltre a NON ESSERE “CLASSE” (intesa come INSIEME: tutti divisi ma, sempre più uguali e ugualmente inutili per far salvare la Comunità), NON E’ DIRIGENTE …PERCHE’ CONTINUA ” P’A SCESA”! Questo è il DRAMMA DI MARINO (RM) 2016 …VERSO LA TRAGEDIA!
Maurizio Aversa, entusiasta della scelta De Luca, a quanto pare, invita i delatori a partecipare ad un incontro organizzato domenica prossima in cui, promette, tutto sarà chiaro.
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.
“Il guaio è che in trent’anni, gli attori sono gli stessi, gli sceneggiatori dei copioni sono sopravvalutati e la storia va solo a peggiorare. E i protagonisti non hanno ancora capito che gli spettatori sono sempre più pochi”.
Bravissima Francesca. Nulla fa una piega.