“La nota di Simone Lupi consigliere regionale del Partito democratico, dopo l’incontro che ieri sera, con…
Marino: l’amministrazione alla Manifestazione Anti-mafia. Il Pdci e Marino Sociale non ci stanno
08/09/2015Questo articolo è stato letto 4859 volte!
LA CITTA’ DI MARINO ALLA MANIFESTAZIONE ANTIMAFIA CAPITALE
STEFANO CECCHI: ”UN DOVERE CIVICO ESSERCI. ABBIAMO RISPOSTO ALL’APPELLO DELL’ANCI CHE ERA ISTITUZIONALE, UNIVERSALE E TRANSPARTITICO”
L’ex presidente del Consiglio comunale ha partecipato come delegato Anci in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e dell’assise civica
“Abbiamo risposto come era giusto e doveroso che fosse all’appello del presidente dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), Piero Fassino rilanciata nella nostra regione dal presidente Anci Lazio, Fausto Servadio” ha dichiarato a latere Cecchi.
“Non abbiamo interpretato il momento di aggregazione come qualcosa organizzata da un solo partito ma come una chiamata che poteva e doveva essere realmente universale, transpartitica, di alto livello istituzionale” ha aggiunto.
“E’ importante affermare costantemente il sentimento di legalità – ha proseguito Cecchi — più che mai in un momento storico così delicato dal punto di vista politico-giudiziario come quello che stiamo vivendo a Roma e provincia, va affermato da tutti senza distinzioni di colore, con decisione e con fermezza”.
“La Città di Marino è contro la mafia e abbiamo sentito il dovere e la necessità di esserci a portare un messaggio di condivisione in rappresentanza della nostra comunità – ha concluso — abitata da cittadini nella stragrande maggioranza onesti, liberi e contro la mafia”.
MARINO: sulla motivazione circa la partecipazione del comune di Marino alla manifestazione contro la mafia del 3 settembre a Piazza Don Bosco in Roma.
Dichiarazione di Maurizio Aversa, segretario PCdI Marino
Il comune di Marino, tramite il rappresentante ANCI del consiglio comunale, Stefano Cecchi, ha inteso aderire e partecipare alla manifestazione contro la mafia, indetta dal PD e ampliata alla partecipazione – pure critica, come dimostrato dalla partecipazione dei movimenti per la casa presenti che hanno contestato gli esponenti PD – di chi volesse testimoniare il no alla mafia.
Poiché la mafia, come diceva Peppino Impastato, “è una montagna di merda”, chiunque manifesti contro la mafia, soprattutto se sia coerente e conseguente tra il pronunciar parole e adottare fatti conseguenti, ha il nostro pieno assenso.
Per questo, accettando il richiamo ad elevare in alto la battaglia contro la mafia, non seguiamo la moda, e la facile (non per questo non veritiera) polemica rivolta contro il comune di Marino che ha voluto aderire “rispondendo all’ANCI nazionale e regionale” visti arresti e indagini in corso.
Invece, ciò che contestiamo è il merito e metodo utilizzato per partecipare.
Infatti, se il consigliere delegato si è sentito in dovere di avere il consenso del vicesindaco (cioè la persona più prossima al potere oggi sottoposto a indagine, vista la sua assunzione di guida grazie a Silvagni che l’ha nominato); nonché del presidente del Consiglio comunale (che è noto è parte fondante della maggioranza di Palazzo Colonna);
davvero non si comprende come mai il delegato ANCI (associazione nazionale comuni d’Italia), che vuole imprimere e proporre un innalzamento della battaglia, non ha sentito – nel merito e nel metodo – il dovere di coinvolgere, ascoltare, ed eventualmente trovare il consenso alla partecipazione da parte di consiglieri dell’opposizione.
Nella specificità del caso, nel non ricorso alla partecipazione e al confronto, questo comportamento mostra l’incapacità e l’inadeguatezza a voler combattere la mafia, anche in questo caso.
Infatti, la prima regola per battere la mafia, è unire le forze e non isolare nessuno se non gli stessi mafiosi.
Ci attendiamo, a questo punto, una rettifica che corregga l’errore compiuto, una migliore comunicazione ai cittadini in tal senso; in mancanza di ciò, resta solo la conferma della inefficacia, inutilità e vacuità di questa Giunta e di questa maggioranza. Tanto da confermare la giustezza delle richieste di scioglimento del consiglio comunale.
SIMONE DEL MASTRO (MARINO SOCIALE): INUTILE ED INOPPORTUNA QUESTA PRESENZA
Inutile e inopportuna la presenza del nostro comune alla manifestazione PD contro mafia capitale.
La politica romana ‑dopo lo scempio dei funerali dei Casamonica- ha fretta di voltare pagina e di chiudere la vicenda Mafia capitale attraverso una ipocrita sfilata. Mafia capitale non è un episodio è il modus operandi della politica a Roma e non solo. Appalti in cambio di sostegno economico per le elezioni, commesse economiche come merce di scambio per vincere le elezioni, business sui profughi, etc.
Una manifestazione nella quale si è dovuto assistere ancora una volta agli sproloqui del Sindaco Marino, il quale dopo una lunga vacanza torna a Roma e nella speranza di raccogliere qualche consenso a sinistra afferma che: “Abbiamo cacciato i fascisti e i nazisti ora cacceremo anche la mafia”, dimenticando però che gli arresti per mafia sono quasi tutti esponenti del suo partito, il PD, che lo hanno sostenuto alle primarie.
Sì ritiene pertanto inopportuna la presenza in quel contesto del nostro comune — che tra l’altro ha già parecchie gatte da pelare — e ci si aspetterebbero iniziative ben più concrete e serie, non inutili sfilate.
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Faccio rilevare al signor Del Mastro che la Mafia, intesa come “Appalti in cambio di sostegno economico per le elezioni, commesse economiche come merce di scambio per vincere le elezioni”, ecc.…ecc.., così come a Roma, è assolutamente radicata nel nostro territorio, e lo dimostrano le tante inchieste giudiziarie e glia arresti effettuati, anche all’interno della sua coalizione politica di centro destra.
Le iniziative concrete e serie che Del Mastro auspica sono le dimissioni in blocco di questa fallimentare amministrazione di destra, e le inutili sfilate sono state quelle a fianco dei razzisti di Casa Pound contro gli immigrati cacciati dal territorio di Marino, e le numerose nutella party organizzate per far eleggere l’ex Sindaco Silvagni, attualmente detenuto per gravi reati a Rebibbia.
Peccato che la Mafia abbia messo le sue radici, molto profonde e ramificate, nel territorio di Marino,