Frosinone. Il PCI: solidarietà con l’operaio barbaramente colpito col licenziamento. Invito all’unità e alla lotta contro le scelte di Stellantis

Frosinone. Il PCI: solidarietà con l’operaio barbaramente colpito col licenziamento. Invito all’unità e alla lotta contro le scelte di Stellantis

09/02/2024 0 Di Maurizio Aversa

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“La bar­barie del sis­tema del cap­i­tale ha col­pi­to il com­pag­no Delio Fan­ta­sia, gui­da sin­da­cale e sti­ma­to lavo­ra­tore, licen­zian­do­lo. — ha com­men­ta­to Oreste del­la Pos­ta, seg­re­tario regionale del PCI Lazio — La bar­barie del cap­i­tale, non la cat­tive­ria di un sin­go­lo, ma il sis­tema quale esso è, sa, che in un paio di anni mag­a­ri, un accor­to Tri­bunale del Lavoro, rein­te­gr­erà e ris­ar­cirà il com­pag­no Fan­ta­sia rispet­to a ques­ta ver­gog­nosa azione. Allo­ra per­chè viene fat­ta? Occorre chieder­si. Per­chè — spie­ga il seg­re­tario comu­nista — questo rap­p­re­sen­tante sin­da­cale ha la conoscen­za delle cose di fab­bri­ca, ha la sti­ma dei pro­pri com­pag­ni di lavoro, e Stel­lan­tis sa, il sis­tema del cap­i­tale Stel­lan­tis sa, che ogni anal­isi, indi­cazione, spie­gazione e pro­pos­ta di lot­ta che questo otti­mo diri­gente fa, viene con­di­visa e attua­ta dai lavo­ra­tori uni­ti. Allo­ra, come ha sot­to­lin­eato imme­di­ata­mente l’FLMU-CUB, è sta­ta mes­sa in atto una azione intim­ida­to­ria nei con­fron­ti di tut­ti i lavo­ra­tori. Un vero edit­to non scrit­to, in stile nazista: punirne uno per edu­carne cen­to! Noi comu­nisti non ci sti­amo e siamo e sare­mo sem­pre dal­la stes­sa parte, al fian­co di Fan­ta­sia e dei lavo­ra­tori Stel­lan­tis.”.

Il seg­re­tario regionale Oreste del­la Pos­ta in una recente inizia­ti­va del PCI


Del resto, par­lan­do con Delio Fan­ta­sia, squisi­ta per­sona e operaio inte­gerri­mo, si com­prende imme­di­ata­mente che è questo il cli­ma e che sono pes­si­mi gli ind­i­rizzi “indus­tri­ali” di Stel­lan­tis: “vogliono sman­tel­lare i siti ital­iani per traslo­car­li in altri Pae­si, fidan­do nel­la minor sto­ria di lotte operaie, con­tan­do sulle favorevoli con­dizioni dell’economia lì, rispet­to allo scac­chiere inter­nazionale, sia che si par­li di Pae­si dell’est, o del­la Turchia o del Maroc­co o altro anco­ra.”. Delio Fan­ta­sia è lucidis­si­mo nel pro­porre l’analisi del­la situ­azione: “i carichi di lavoro, chi è in gra­do di denun­cia­r­li, met­ten­do all’indice l’assurdità e l’effetto dis­uman­iz­zante di tali scelte? Soprat­tut­to chi si espone per far­lo? C’è chi lo fa e chi no. L’abolizione del­la pausa men­sa, il ricor­so al lavoro sup­ple­mentare set­ti­manale, l’assurdità delle trasferte obbli­ga­to­rie (non ad un sito a cen­to metri o un chilometro, ma a mille chilometri), i deman­sion­a­men­ti “volon­tari”, la chiusura di interi repar­ti, l’invio di macchi­nari di las­tratu­ra, presse e ver­ni­ciatu­ra pres­so sta­bil­i­men­ti esteri… tut­to ciò ha un nome: si chi­ude!”.

Delio Fan­ta­sia, operaio, sin­da­cal­ista del FLMU-CUB


Ed allo­ra se c’è chi è in gra­do di anal­iz­zare fred­da­mente questo, lo denun­cia e orga­niz­za una resisten­za con­tro tut­to ciò, e coin­volge l’intero sin­da­ca­to e altri sin­da­cati per unire i lavo­ra­tori, è qui che scat­ta la reazione padronale. E’ qui che avviene il licen­zi­a­men­to per met­tere fuori giro un rifer­i­men­to. Ma i lavo­ra­tori, sia a Stel­lan­tis, che nel resto d’Italia, alla notizia, sia per chi conosce per­sonal­mente Fan­ta­sia e le sue qual­ità, sia per chi ha saputo di cosa si sta par­lan­do, han­no fat­to imme­di­ata­mente scattare la mol­la del­la sol­dia­ri­età opera­ia. Moltissi­mi gli attes­ta­ti di sti­ma sol­i­dale a Fan­ta­sia e alla lot­ta da intrapren­dere per con­trastare lo sman­tel­la­men­to del sis­tema pro­dut­ti­vo dell’automotive in Italia. Intan­to La seg­rete­ria nazionale del­la Cub invi­ta la diri­gen­za del­la Fca/Stellantis “a ritornare sui suoi pas­si: la deci­sione inac­cetta­bile di licen­ziare un operaio e diri­gente sin­da­cale, pun­to di rifer­i­men­to dei lavo­ra­tori è un atto che tes­ti­mo­nia la volon­tà di allon­tanare una voce crit­i­ca e di ‘spi­anare’ qualunque tipo di lib­ertà sin­da­cale in fab­bri­ca a Cassi­no. E’ evi­dente che la Flmu-Cub e l’in­tera Cub non si lascer­an­no intimidire”. Anche la FIOM-FLM è subito inter­venu­ta dichiaran­do: “E’ chiaro che ci tro­vi­amo di fronte ad una repres­sione sen­za prece­den­ti, su tut­ti i fron­ti.”. “Il ridi­men­sion­a­men­to con­tin­uo del­lo sta­bil­i­men­to avan­za inar­resta­bile, men­tre la forza lavoro viene dimez­za­ta a sua vol­ta per­chè la doman­da è in cadu­ta lib­era e si rin­forzano altri sta­bil­i­men­ti con­siderati in questo momen­to più pro­dut­tivi man­dan­do di con­tin­uo per­son­ale in trasfer­ta e quel­lo che rimane in esubero aspet­ta a casa in cds una chia­ma­ta al lavoro che per molti non arri­va da fine novem­bre. In questo quadro si inserisce il licen­zi­a­men­to del com­pag­no Fan­ta­sia che rischia di inasprire anco­ra di più il liv­el­lo del­lo scon­tro las­cian­do inten­dere una lin­ea ben chiara; che è una dichiarazione di guer­ra ad ogni posizione crit­i­ca e attivis­mo sin­da­cale diret­to, nel con­trasto ad una deser­ti­fi­cazione indus­tri­ale che appare sem­pre più mar­ca­ta sia nel nos­tro ter­ri­to­rio che in quel­lo inter­nazionale. Come FIOM non solo esprim­i­amo piena sol­i­da­ri­età al com­pag­no licen­zi­a­to, ma invi­ti­amo tut­ta la clasee opera­ia a non abbas­sare la guardia e a non far­si intimidire dal cli­ma di repres­sione instau­ra­to nel­lo sta­bil­i­men­to di Cassi­no, così come in tut­ti gli altri sta­bil­i­men­ti.”.

Da parte sua, Delio Fan­ta­sia, in una nota sul suo “ Pri­mo giorno da dis­oc­cu­pa­to”, com­men­ta: “Fa stra­no. Per me che ho inizia­to a lavo­rare a sedi­ci anni, come tut­ti i miei coetanei. E con trenta­sei anni di fab­bri­ca sen­za neanche mez­zo richi­amo ver­bale per scar­so rendi­men­to. Innanz­i­tut­to ringrazio i tan­ti ami­ci e com­pag­ni da tut­ta Italia che mi han­no espres­so la loro vic­i­nan­za. So che siete sta­ti sin­ceri e questo mi con­for­ta. Pren­do atto del silen­zio dei sin­da­cal­isti di Cisl e Uil che non si sono deg­nati neanche di una tele­fona­ta, ma sono con­sapev­ole che le dis­crim­i­nazioni e la volon­tà di iso­lare gli operai con­flit­tuali e antag­o­nisti pas­sano anche attra­ver­so questi orri­di silen­zi. Per quan­to mi riguar­da il mio impeg­no di attivista e volon­tario nei sin­da­cati di base con­tin­uerà come pri­ma e più di pri­ma, per­chè il movi­men­to operaio deve con­tin­uare a vivere anche nelle dif­fi­coltà per­son­ali di ognuno di noi. Anche i miei impeg­ni per­son­ali non subi­ran­no vari­azioni: saba­to 17 feb­braio, per dire, pre­sen­terò il mio ulti­mo libro al Koinè (Il seg­re­to di Loren­zo- Tes­ti­mone di omi­cidio sul lavoro) e il 20 mag­gio sarò rego­lar­mente in sce­na al Teatro Aris­ton di Gae­ta per la rap­p­re­sen­tazione del­la com­pag­nia La Luc­ci­can­za. Questo per dire che la vita deve andare avan­ti, nonos­tante tut­to.”. Intan­to, oltre la sol­i­da­ri­età piena da parte del PCI Lazio, giunge notizia che anche la Fed­er­azione PCI di Lati­na, ter­ra nel­la quale risiede Fan­ta­sia sta fac­n­do la stes­sa cosa.

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