Parma, Ritmi di inclusione.  La Fondazione Anna Mattioli affianca la Fondazione Mus‑e  nella cura delle radici più vulnerabili della società

Parma, Ritmi di inclusione. La Fondazione Anna Mattioli affianca la Fondazione Mus‑e nella cura delle radici più vulnerabili della società

13/12/2023 0 Di Marco Montini

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Grande entu­si­as­mo e tante emozioni pres­so l’IC Sal­vo D’Acquisto, a Par­ma, per la pre­sen­tazione del prog­et­to Rit­mi di inclu­sione, con cui la Fon­dazione Anna Mat­ti­oli ha deciso di sostenere quest’anno la Fon­dazione Mus‑e Italia, nell’ambito di un pro­gram­ma di inizia­tive che uti­liz­zano diver­si stru­men­ti di sosteg­no, di cura, di edu­cazione e inte­grazione sociale e di con­trasto alle fragilità dei bam­bi­ni.

In par­ti­co­lare, il prog­et­to di edu­cazione musi­cale del­la Fon­dazione Mus‑e Par­ma offre a bam­bi­ni e ragazzi la pos­si­bil­ità di suonare in modo imme­di­a­to ed istin­ti­vo, pren­den­do parte ad una vera e pro­pria orches­tra, sen­za una speci­fi­ca preparazione musi­cale, in cui cias­cuno diven­ta uno stru­men­to fon­da­men­tale e indis­pens­abile: insieme nasce la musi­ca, dal silen­zio al bat­ti­to, fino al grande suono gen­er­a­to dal­la fusione delle energie di tut­ti. L’armonia che i bam­bi­ni sper­i­men­tano diven­ta così la lin­gua che li unifi­ca ed inte­gra, che con­sente di super­are le dif­fi­coltà e le bar­riere cul­tur­ali e per­me­tte di sve­lare l’incanto del­la bellez­za cre­a­ta insieme.

Il prog­et­to ha per obi­et­ti­vo anche il con­trasto alla povertà educa­ti­va ed è riv­olto a bam­bi­ni che fre­quen­tano scuole pub­bliche pri­marie in aree a ris­chio di mar­gin­al­ità sociale: il lin­guag­gio artis­ti­co diven­ta un mez­zo potente per con­tribuire a svilup­pare resilien­za, autosti­ma, con­cen­trazione, favoren­do l’inclusione dei bam­bi­ni più frag­ili per motivi cul­tur­ali, sociali, cog­ni­tivi.

L’evento di lan­cio si si è tenu­to nel pomerig­gio del 12 dicem­bre, pres­so il teatro del­la scuo­la pri­maria Mar­tiri Cefalo­nia di Par­ma, con l’esibizione del­la Children’s Orches­tra Orff, diret­ta da Ailem Car­va­jal.

A fare gli onori di casa, Nadia Mal­cisi, Diri­gente dell’IC Sal­vo D’Acquisto, insieme all’insegnante Chiara Capel­li e all’educatrice Daniela Ser­ven­ti, oltre ad Elis­a­bet­ta Zanichel­li in rap­p­re­sen­tan­za dell’USR Emil­ia-Romagna e a Chiara Rossi, respon­s­abile dell’Ufficio Prog­et­tazione Educa­ti­va del Comune di Par­ma.

Pre­sen­ti all’evento Ali­da Gua­tri, Coor­di­na­trice locale Mus‑e Par­ma e Ser­gio Bernasconi, Pres­i­dente Comi­ta­to Mus‑e Par­ma, che ha dichiara­to: “È una grande sod­dis­fazione essere qui per ques­ta inizia­ti­va bel­lis­si­ma, che nasce oltre una decade fa e che si rin­no­va ogni anno come pun­to di rifer­i­men­to delle inseg­nan­ti e del­la comu­nità locale. Siamo molto feli­ci che la Fon­dazione Anna Mat­ti­oli abbia ader­i­to a questo nos­tro prog­et­to e ci stia aiu­tan­do con impeg­no e com­pe­ten­za, nel­la con­vinzione mat­u­ra­ta di come l’arte, la cul­tura e la col­lab­o­razione isti­tuzionale siano fon­da­men­tali per la reale inte­grazione dei bam­bi­ni con prob­lem­atiche di varia natu­ra, sia fisi­ca che psichi­ca, sociale ed eco­nom­i­ca: un mod­el­lo mer­av­iglioso, che ci toc­ca il cuore”.

Rober­to Pagli­u­ca, Pres­i­dente del­la Fon­dazione Anna Mat­ti­oli, ha a sua vol­ta sot­to­lin­eato gli ele­men­ti di forte asso­nan­za tra le final­ità delle due Fon­dazioni: “Per una Fon­dazione come la nos­tra, che si pre­figge di dare nutri­men­to e sosteg­no alle radi­ci più vul­ner­a­bili del­la soci­età, è sta­to nat­u­rale aderire con entu­si­as­mo alla pro­pos­ta del­la Fon­dazione Mus‑e di Par­ma, per affi­an­care per­cor­si di cura tradizion­ali con meto­di, stru­men­ti ed attiv­ità, come il gio­co e la musi­ca, che pos­sono raf­forzare il sen­so di coe­sione e favorire l’accettazione delle dif­feren­ze come ele­men­to di sti­mo­lo educa­ti­vo ed arric­chi­men­to, nel per­cor­so di for­mazione e cresci­ta dei più pic­coli, con par­ti­co­lare atten­zione ai più frag­ili”

All’evento è inter­venu­ta anche Cristi­na Ter­ri­bili, Psi­coter­apeu­ta e Con­sulente sci­en­tifi­co del­la Fon­dazione Anna Mat­ti­oli, che, forte del­la sua pluri­en­nale espe­rien­za nel set­tore, in Italia e nel mon­do, ha così con­clu­so: “La musi­ca da sem­pre è sinon­i­mo di benessere e suonare insieme per­me­tte una nar­razione di sto­rie di vita e di cre­ativ­ità che super­a­no ogni tipo di bar­ri­era. Un inter­ven­to a sosteg­no dei bam­bi­ni attra­ver­so la musi­ca non per­me­tte loro solo di svilup­pare abil­ità e com­pe­ten­ze o di aumentare sem­plice­mente le pos­si­bil­ità di met­ter­si in relazione con gli altri, ma di ricadere forte­mente sul­la qual­ità del­la vita dei pic­coli, miglio­ran­do quel proces­so di sicurez­za e di apparte­nen­za che per­me­t­terà loro, un giorno, di autode­ter­mi­nar­si. Se una per­sona, anche in con­dizione di fragilità, è in gra­do di autode­ter­mi­nar­si sarà in gra­do di pot­er conoscere e difend­ere i pro­pri dirit­ti e sarà in gra­do di inserir­si a pieno tito­lo nelle maglie del­la soci­età. Alla musi­coter­apia, dunque, non com­pete il com­pi­to di guarire ma il potere di facil­itare quei pro­ces­si che per­me­t­tono ad ognuno di pot­er­si sper­i­menta­re e accrescere nel­la con­sapev­olez­za di sé”.

Par­ma, 13 dicem­bre 2023

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