55 anni e non sentirli: l’arte pasticcera a Roma si chiama Domenico Tornatora

55 anni e non sentirli: l’arte pasticcera a Roma si chiama Domenico Tornatora

07/03/2023 0 Di Marco Montini

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“L’unico modo per resistere alle ten­tazioni è ced­ervi”. Solo Oscar Wilde è capace con la sua prover­biale dialet­ti­ca ad infran­gere un sen­so comune attra­ver­so un gio­co di parole.

C’è un’offerta di pas­tic­ce­ria in giro capace di sod­dis­fare ogni tipo di esi­gen­za, e si può restare pure indif­fer­en­ti, e poi C’E’ Tor­na­to­ra! C’E’ Tor­na­to­ra è un nome asserti­vo: nel nome la mis­sion di rap­p­re­sentare a Roma una tap­pa di rifer­i­men­to irri­n­un­cia­bile per la gas­trono­mia dolce e sala­ta di pre­gio.
I dol­ci, tra inno­vazione e tradizione, sono la pas­sione di una vita: Domeni­co Tor­na­to­ra nel­la Cap­i­tale da oltre cinque deca­di, con zelo suo e dei suoi col­lab­o­ra­tori, sen­za trascu­rare la cura delle materie prime imp­ie­gate, è divenu­to sinon­i­mo di gus­to ed affid­abil­ità. Domeni­co con anco­ra i pan­taloni cor­ti, ver­so la fine degli anni ’60, entra all’età di 13 anni come apprendista nel lab­o­ra­to­rio del mae­stro Cicala a Piaz­za Bologna, gli si spalan­ca davan­ti agli occhi un mon­do dove le uova, le farine o il bur­ro si prestano a real­iz­zare il suo sog­no nel cas­set­to: all’inizio montare una cre­ma o fare un impas­to sem­bra qua­si un gio­co, ben presto capisce che si trat­ta di un mestiere da impara­re, che le mani pos­sono diventare stru­men­ti favolosi per real­iz­zare qual­cosa che anco­ra non c’è.

La paro­la mestiere viene da mis­tero, stare dietro ad un mae­stro, sen­za nutrire la pas­sione per quel­lo che si fa, non con­duce a nes­suna scop­er­ta; un vero mae­stro las­cia emerg­ere il tuo tal­en­to e se è anche gen­eroso ti con­duce nel­la sua cam­era seg­re­ta per­ché tu pos­sa attin­gere al suo tesoro di espe­rien­ze. Anni di dedi­zione han­no por­ta­to il Tor­na­to­ra Group ad affer­mar­si su tut­to il ter­ri­to­rio del­la nos­tra cit­tà con innu­merevoli pas­tic­cerie: ulti­mo nato è il locale in via Bal­dovinet­ti 91, dove, per la pri­ma vol­ta, dopo decen­ni trascor­si dietro le quinte, Domeni­co ha deciso di cimen­ta­r­si anche al lavoro di ban­co! Men­tre molti maestri pas­tic­ceri con­tem­po­ranei han­no las­ci­a­to il lab­o­ra­to­rio per appro­dare alle vetrine tele­vi­sive, Domeni­co ha sem­plice­mente var­ca­to la por­ta del suo lab­o­ra­to­rio arti­gianale per servire per­sonal­mente, al ban­co o ai tavoli, le colazioni, i dol­ci, gli aper­i­tivi, i pri­mi piat­ti, spin­to da una irrefren­abile esi­gen­za di vol­er offrire anco­ra qual­cosa di sé alla pro­pria clien­tela affezion­a­ta.

“Ho avu­to l’esigenza di avere un con­tat­to più diret­to con le per­sone, di ascoltare dal­la loro viva voce le osser­vazioni ma anche le con­grat­u­lazioni, di scrutare furtiva­mente le piacevoli emozioni nei volti di col­oro che scel­go­no il nos­tro locale e assag­giano i dol­ci. La mia curiosità non è esauri­ta, anco­ra oggi con­tin­uo a creare dol­ci, ma al ban­co si è aper­ta per me una sta­gione nuo­va. C’E’ Tor­na­to­ra sig­nifi­ca io sono qui, davan­ti a te, sen­za truc­chi, se vuoi, per il tuo ris­toro fer­mar­ti qui, assag­gia le nos­tre pastarelle, i nos­tri antipasti, i piat­ti del­la nos­tra tavola cal­da, per il tuo break da noi scegli una tazz­i­na di caf­fè o un cal­ice di vino”. Questo rac­con­ta Domeni­co Tor­na­to­ra sor­ri­dente al nos­tro gior­nale dall’altra parte del ban­cone in una gior­na­ta qual­si­asi di C’E’ Tor­na­to­ra, in via Alessio Bal­dovinet­ti 91, bar pas­tic­ce­ria mod­er­no ed ele­gante, non lon­tano dall’EUR, uno dei quartieri più mod­erni dell’Urbe. “Vi aspet­ti­amo tut­ti i giorni – con­clude Domeni­co – con gar­bo e con l’affidabilità di sem­pre, pron­ti a pot­er ris­er­vare in futuro nuo­vo stu­pore al pala­to dei nos­tri ospi­ti”.

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