Grottaferrata. PCI, primo successo che ci impegna a continuità per i cittadini per le idealità che rappresentiamo

Grottaferrata. PCI, primo successo che ci impegna a continuità per i cittadini per le idealità che rappresentiamo

14/06/2022 0 Di Maurizio Aversa

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Nico­la Casu­bo­lo con altri atti­vi­sti nel­la recen­te cam­pa­gna elet­to­ra­le del PCI a Grot­ta­fer­ra­ta


“Gra­zie per i voti di con­sen­so alla nostra pro­po­sta – com­men­ta Nico­la Casu­bo­lo alla gui­da del­la Lista comu­ni­sta che il PCI dopo anni è tor­na­to a pre­sen­ta­re alle ammi­ni­stra­ti­ve di Grot­ta­fer­ra­ta — . Pro­po­sta che cer­ta­men­te è atti­nen­te ad alcu­ni temi fon­da­men­ta­li per la cit­tà, come abbia­mo det­to, sal­va­guar­dia ambien­ta­le, dirit­to alla casa, ruo­lo del­la cul­tu­ra; ma soprat­tut­to pro­po­sta poli­ti­ca e idea­le vali­da qui nel­la nostra cit­ta­di­na, come in tut­to il Pae­se e oltre”. “Dopo i rin­gra­zia­men­ti sin­ce­ri, voglia­mo pre­pa­ra­re un per­cor­so con mol­ti com­pa­gni e com­pa­gne, con soste­ni­to­ri e sim­pa­tiz­zan­ti, e con tan­ti cit­ta­di­ni – soprat­tut­to lavo­ra­to­ri, gio­va­ni e don­ne – che non si fer­ma, ma par­te da que­sto che rite­nia­mo esse­re comun­que un buon risul­ta­to (120 voti al PCI, 1,55%). Suc­ces­so per la pre­sen­za comu­ni­sta in cit­tà. Suc­ces­so per aver risve­glia­to ed offer­to oppor­tu­ni­tà di impe­gno a nume­ro­si comu­ni­sti e comu­ni­ste che atten­de­va­no que­sto. – con­ti­nua il diri­gen­te comu­ni­sta -. Par­lia­mo dun­que di real­tà qua­le essa è: dei 20.500 abi­tan­ti cir­ca, 16.885 sono gli elet­to­ri con dirit­to di voto. Quan­ti han­no scel­to di uti­liz­za­re que­sto dirit­to? Dav­ve­ro trop­po pochi! 8.567, cioè un deci­ma­le in più del­la metà! Chi vuo­le basa­re la pro­pria atti­vi­tà socia­le e poli­ti­ca per il bene del­la cit­tà e dei cit­ta­di­ni deve esse­re pre­oc­cu­pa­to per que­sto dato. Pre­oc­cu­pa­to per­ché chiun­que abbia vin­to le ele­zio­ni in real­tà rap­pre­sen­ta una par­te del­la metà del Pae­se. Dob­bia­mo pre­oc­cu­par­ci tut­ti: que­sto non è eser­ci­zio demo­cra­ti­co del­la rap­pre­sen­tan­za, né rispet­to del­la Costi­tu­zio­ne. Que­sto è sti­rac­chia­men­to del­la demo­cra­zia che, soprat­tut­to se fuo­ri con­te­sto gene­ra­le – del­la lot­ta dei lavo­ra­to­ri, del­la lot­ta di clas­se, del­la dife­sa dei dirit­ti fon­da­men­ta­li – pare più la gestio­ne di un gros­so con­do­mi­nio. La pre­sen­za comu­ni­sta in cit­tà, d’ora in poi, e gra­zie a que­sto risul­ta­to di pri­mo con­sen­so che abbia­mo misu­ra­to, cer­ta­men­te si base­rà sul­le que­stio­ni comu­na­li che deb­bo­no esse­re risol­te – con­clu­de Nico­la Casu­bo­lo – ma sare­mo qui anche ad esse­re rife­ri­men­to orga­niz­za­to per una poli­ti­ca di Pace, per bloc­ca­re l’invio di armi che ali­men­ta­no la guer­ra nel cuo­re dell’Europa, per pra­ti­ca­re de-esca­la­tion e accor­di.

Anche qui Nico­la Casu­bo­lo con alcu­ni pro­ta­go­ni­sti del­la pre­sen­za del PCI a Grot­ta­fer­ra­ta


Tut­to ciò al cen­tro del­la nostra capa­ci­tà e volon­tà di nega­re qual­sia­si cre­di­bi­li­tà agli USA che con la NATO e l’accodamento del­la UE e del nostro Gover­no mira­no solo a ripro­por­re un vec­chio model­lo di equi­li­brio mon­dia­le che non ha nul­la di rea­le. Per­se­gui­to solo per fare gli inte­res­si dei Pae­si più for­ti e, all’interno di essi, le clas­si più for­ti. Sca­ri­can­do su lavo­ra­to­ri e fasce debo­li popo­la­ri i costi di vite uma­ne ed eco­no­mi­che. Ecco per­ché – chio­sa il respon­sa­bi­le del PCI di Grot­ta­fe­ra­ta – rite­nia­mo que­sta pri­ma pro­va un suc­ces­so: per­ché ci sen­tia­mo in gra­do di pro­por­re una orga­niz­za­zio­ne comu­ni­sta loca­le, nazio­na­le ed inter­na­zio­na­le che sod­di­sfa biso­gni ed idea­li­tà che mol­ti rac­chiu­do­no nel pic­co­lo favo­re, nel man­te­ni­men­to di una eco­no­mia spe­cu­la­ti­va, nel sepa­ra­re le pic­co­le cit­tà dagli even­ti e dal­le scel­te di fon­do del mon­do e del­la vita di ognu­no. Gra­zie, soste­ne­te­ci, par­te­ci­pa­te, con­tri­bui­te a far diven­ta­re for­te il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no”.

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