Marino. Per Patrizia Pallotta poetessa qui in versione scrittrice, pubblico attento e partecipe, racconta Annabella Clemente da Bibliopop

Marino. Per Patrizia Pallotta poetessa qui in versione scrittrice, pubblico attento e partecipe, racconta Annabella Clemente da Bibliopop

02/11/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Parziale del­la sala Bib­liopop che ha ospi­ta­to l’inizia­ti­va let­ter­aria


Abbi­amo chiesto ad Annabel­la Clemente, copro­tag­o­nista del­la ser­a­ta Bib­liopop orga­niz­za­ta con Rober­to Pal­loc­ca per rin­no­vare e appro­fondire la conoscen­za con Patrizia Pal­lot­ta poet­es­sa e scrit­trice, e la ringrazi­amo per questo ulte­ri­ore pro­fi­lo dell’autrice e dell’opera.
Saba­to 30 Otto­bre la Bib­liopop di San­ta Maria delle Mole ha ospi­ta­to la poet­es­sa — scrit­trice Patrizia Pal­lot­ta con il suo ulti­mo roman­zo dal tito­lo “A mano lib­era”. Rela­tori del­l’even­to lo scrit­tore Rober­to Pal­loc­ca e la Sig­no­ra Annabel­la Clemente. Pal­loc­ca ha inizia­to l’in­con­tro ponen­do delle domande all’Autrice che, di sicuro, han­no saputo col­mare la curiosità del pub­bli­co pre­sente atten­to e partecipe. “A mano lib­era” ci ha spie­ga­to P. Pal­lot­ta per­ché ques­ta sua ulti­ma opera è la nar­razione — solo in parte — auto­bi­ografi­ca o, almeno, una sor­ta di sto­ria catar­ti­ca che le ha ” lib­er­a­to la mente e soprat­tut­to il cuore”, anche se — ha sot­to­lin­eato — per lei il ricor­do non è una paro­la esat­ta giac­ché esso non più inerte (se non ormai sfo­ca­to) dopo il rifi­u­to e la negazione, è libero — ormai — e capace allo­ra di este­ri­or­iz­zarsi: scrit­tura catar­ti­ca lib­er­a­trice e benefi­ca che riesce a dare inten­sità e vig­ore al vis­su­to nar­ra­to. La sto­ria di “A mano lib­era” è quel­la di una gio­vane don­na — Gre­ta — e riper­corre tut­ta la sua vita fino a quan­do, anco­ra pic­co­la, si rifu­gia­va in quel­la “tana” (ripostiglio) che le sem­bra­va più con­ge­niale di ogni altro luo­go per iso­lar­si dal resto del mon­do. Infanzia ado­lescen­za gioven­tù: fasi del­la vita di Gre­ta pun­tel­late da andate ritorni espe­rien­ze (a volte non del tut­to pos­i­tive) e scelte che, comunque, la porter­an­no a rag­giun­gere l’o­bi­et­ti­vo gius­to. Lo stile asciut­to lin­eare mai acca­d­e­mi­co né sdol­ci­na­to spie­ga P. Pal­lot­ta — alla sua terza opera let­ter­aria in for­ma di roman­zo — una scrit­trice in asce­sa, e se pure i romanzi prece­den­ti trat­tano di argo­men­ti ben diver­si — è qui, in ques­ta “mano lib­era” che capi­amo come, adesso, (e per quan­to ci ha det­to durante l’in­con­tro) si dedicherà alla nar­ra­ti­va tralas­cian­do (solo per il momen­to) la Poe­sia. L’Autrice è doveroso ricor­dar­lo ha svolto per molto tem­po un’ indis­cus­sa e profi­cua opera di dif­fu­sione cul­tur­ale pres­so varie scuole dei Castel­li Romani, facen­do conoscere ed apprez­zare la Poe­sia, per il suo sig­ni­fi­ca­to ed impor­tan­za, a tan­ti ragazzi ma anche a pic­coli stu­den­ti delle ele­men­tari e medie. Instan­ca­bile e assid­ua P. Pal­lot­ta ha sem­pre evi­den­zi­a­to con la la Poe­sia — urgente moto del­l’an­i­ma- come tut­to ciò lib­era l’es dal­la pro­fon­dità e dal mis­tero inte­ri­ore. P. Pal­lot­ta con la nar­ra­ti­va, però, dimostra anco­ra una vol­ta, eclet­tismo e pun­tu­al­ità e, allo­ra, non è molto impor­tante sapere se il roman­zo pre­sen­ta­to abbia avu­to o meno ris­volti o rifer­i­men­ti auto­bi­ografi­ci, quan­to piut­tosto apprez­zarne la sin­go­lar­ità del­la tra­ma. Si direbbe in con­tin­ua cresci­ta per un per­cor­so esisten­ziale (di sicuro a lieto fine) ma con la con­sapev­olez­za che solo la volon­tà l’im­peg­no e le giuste scelte — in piena lib­ertà di azione per­son­ale — pos­sono e potran­no ren­dere adul­ti con­sapevoli e respon­s­abili. L’in­ter­vista di Rober­to Pal­loc­ca e la relazione di Annabel­la Clemente han­no poi invi­ta­to il pub­bli­co pre­sente a porre domande svilup­pan­do così un incon­tro davvero sti­molante.
Il risul­ta­to — di sicuro — è sta­to pos­i­ti­vo: si è instau­ra­to infat­ti un feel­ing tra l’Autrice ed i suoi futuri let­tori. In fin dei con­ti la Let­tura è essen­ziale indis­pens­abile alla mente e la Scrit­tura è il dono gen­eroso e dis­in­ter­es­sato di colui/colei che, comunque, dà un mes­sag­gio impre­scindibile dal­l’in­te­ri­ori­ta’ per­son­ale e dal­la capac­ità di com­pren­sione del let­tore . Ed è come un “filo rosso” che lega Let­tura e Scrit­tura por­tan­do ad un gius­to equi­lib­rio. Non pos­si­amo che ringraziare la Bib­liote­ca che ci ha ospi­ta­to e il sign­or Ser­gio San­ti­nel­li che ha orga­niz­za­to l’even­to, e com­pli­menta­r­ci con Patrizia Pal­lot­ta per ques­ta sua “per­la let­ter­aria” aspet­tan­do la nuo­va pub­bli­cazione che — come ci ha solo accen­na­to la scrit­trice — sarà una short­sto­ry: flash di sto­rie — lam­po. Siamo tut­ti molto curiosi e.… pazien­ter­e­mo!!!!!

cop­er­ti­na del libro “A mano lib­era”

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