MARINO IN ROSA  DENUNCIA: PREGIUDIZIO SESSISTA SUI SOCIAL

MARINO IN ROSA  DENUNCIA: PREGIUDIZIO SESSISTA SUI SOCIAL

30/03/2021 0 Di Redazione

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AMMINISTRATIVE 2021, MARINO IN ROSA  DENUNCIA: PREGIUDIZIO SESSISTA SUI SOCIAL

“C0NTRO GABRIELLA DE FELICE CYBERBULLISMO DA PARTE DI EX POLITICI LOCALI”

“La nostra candidata sindaca è stata scelta da donne e uomini liberi, senza padrini né padroni. Chi fa lezioni in realtà le rimprovera solo una cosa: il suo essere donna fin troppo preparata per pretendere di fare accesso in un mondo politico maschilista e mediocre: #nonsiamomarionette

“Su Gabriel­la De Feli­ce, uni­ca don­na can­di­da­ta sin­da­ca del­la nostra cit­tà con­ti­nua sui social a ser­peg­gia­re più o meno vela­ta­men­te un’onda di pre­giu­di­zio mar­ca­ta­men­te ses­si­sta. Una for­ma di cyber­bul­li­smo poli­ti­co che ci sen­tia­mo in dove­re di denun­cia­re in manie­ra cir­co­stan­zia­ta di fron­te alla pub­bli­ca opi­nio­ne”.

Inter­vie­ne con una nota Mari­no In Rosa, grup­po fem­mi­ni­le a soste­gno del­la can­di­da­tu­ra a sin­da­co di Gabriel­la De Feli­ce, fini­ta anco­ra una vol­ta nel miri­no di allu­sio­ni, iro­nie, pre­giu­di­zi e fal­si­tà dif­fu­si a mez­zo social nel fine set­ti­ma­na da par­te di alcu­ni per­so­nag­gi appar­te­nen­ti al vec­chio mon­do poli­ti­co cit­ta­di­no.

“A ormai qua­si un anno dal­la pri­ma usci­ta pub­bli­ca di Gabriel­la, attor­no alla qua­le noi per pri­me ci sia­mo ritro­va­te sin da allo­ra, soste­nen­do­la e con­vin­cen­do­la a com­pie­re il non sem­pli­ce pas­so in avan­ti, con­ti­nuia­mo a leg­ge­re con­cet­ti espres­si con toni sin­ce­ra­men­te non più tol­le­ra­bi­li”.

“A scri­ve­re, va det­to, sono sem­pre pochi e ripe­ti­ti­vi per­so­nag­gi chia­ra­men­te pro­ve­nien­ti dal­la vec­chia poli­ti­ca secon­do i qua­li,  è evi­den­te, una don­na non può matu­ra­re in auto­no­mia o, come nel nostro caso, soste­nu­ta da un grup­po di don­ne e uomi­ni libe­ri,  la volon­tà di gui­da­re un per­cor­so di rin­no­va­men­to”.

“Fa par­ti­co­lar­men­te spe­cie – pro­se­gue la nota di Mari­no in Rosa —  che a moti­va­re scien­ti­fi­ca­men­te la lezio­ne ses­si­sta sia un ex con­si­glie­re, ex socia­li­sta, ex For­za Ita­lia, vici­no a un ex con­si­glie­re regio­na­le M5s (pra­ti­ca­men­te ex di tut­to) il qua­le rim­pro­ve­ra al tem­po stes­so alla nostra can­di­da­ta sin­da­ca, da un lato, di esse­re sta­ta scel­ta da due ex sin­da­ci, dall’altro di voler­si met­te­re in pri­ma linea sen­za aver avu­to alcu­na espe­rien­za pub­bli­ca in nes­sun cam­po, come se la can­di­da­bi­li­tà di una cit­ta­di­na si pos­sa trat­ta­re alla stre­gua di un con­cor­so per tito­li”.

“Al di là del fat­to che si trat­ta di due affer­ma­zio­ni total­men­te fal­se,  quel­lo che mag­gior­men­te emer­ge è che, a giu­di­zio del per­so­nag­gio in que­stio­ne,  a una don­na, anco­ra una vol­ta, nel male come nel bene, quan­do lo stes­so loda i meri­ti del­le nostre ospi­ti al webi­nar,  vie­ne in ogni caso mes­so sot­to accu­sa il fat­to di esse­re don­ne, par­ti­co­la­re che andreb­be evi­den­te­men­te mes­so tra paren­te­si.  Con­fer­man­do così pedis­se­qua­men­te le cat­ti­ve pra­ti­che che set­te gior­ni fa, nell’ora e mez­zo di webi­nar e in più testi­mo­nian­ze, sono sta­te denun­cia­te con una cer­ta lumi­no­sa e tra­sver­sa­le chia­rez­za da tut­te le ospi­ti oltre che dal­la stes­sa Gabriel­la”.

“In buo­na sostan­za, secon­do l’ex di tut­to, un uomo può fare qual­sia­si cosa, men­tre una don­na deve aver dimo­stra­to, pas­sa­to esa­mi, esse­re scel­ta. Ma scel­ta solo da chi dice lui, ovvia­men­te. Altri­men­ti diven­ta la mario­net­ta di que­sto e quel­lo, ovvio”.

“E meno­ma­le che, giu­sto o sba­glia­to che sia, cer­ta­men­te però in manie­ra libe­ra e auto­no­ma, Gabriel­la De Feli­ce ha più vol­te e con chia­rez­za ripe­tu­to, nel cor­so di quest’anno, che il suo impe­gno civi­co in un cam­po mode­ra­to nasce volu­ta­men­te sen­za padri­ni né padro­ni ma vici­no alle istan­ze del­la popo­la­zio­ne mari­ne­se di cui ella stes­sa è orgo­glio­sa­men­te par­te”.

“Quan­to ai cogno­mi che con­ti­nua­no ad esse­re acco­sta­ti in manie­ra maiu­sco­la, nep­pu­re si trat­ti del­la pro­va del nove del teo­re­ma del nul­la: PALOZZI e SILVAGNI, ci risul­ta che ad oggi il pri­mo sia in Con­si­glio regio­na­le alla gui­da di una nuo­va for­za poli­ti­ca con la qua­le legit­ti­ma­men­te chiun­que può e voglia lan­cia­re una pro­po­sta poli­ti­ca sul ter­ri­to­rio ha il dirit­to di inter­lo­qui­re alla luce del sole.  Men­tre  l’altro sia un cit­ta­di­no libe­ro ma sen­za alcu­na vel­lei­tà poli­ti­ca o volon­tà di tor­na­re a can­di­dar­si”.

“Non cre­dia­mo peral­tro, sin­ce­ra­men­te, che una figu­ra con la spec­chia­ta e plu­rien­na­le pro­fes­sio­na­li­tà in ambi­to foren­se, la com­pe­ten­za giu­ri­di­ca e ammi­ni­stra­ti­va, mes­sa alla pro­va anche nel­lo stes­so ente loca­le mari­ne­se, l’esperienza di madre e don­na impe­gna­ta spes­so e con una enco­mia­bi­le riser­va­tez­za, negli anni, in ope­re soli­da­li e cari­ta­te­vo­li sul ter­ri­to­rio, abbia biso­gno di supe­ra­re l’ulteriore esa­me dell’ultimo o dell’ennesimo pet­te­go­lez­zo social”.

“In tal sen­so – con­clu­de la nota di Mari­no In Rosa – invi­tia­mo tut­te le don­ne del­la nostra cit­tà ad affer­ma­re con net­tez­za, a pre­scin­de­re da qua­le sia la loro posi­zio­ne o appar­te­nen­za poli­ti­ca, l’impegno e la legit­ti­ma indi­gna­zio­ne in dife­sa del dirit­to di esi­ste­re al fem­mi­ni­le. Impe­gno che Gabriel­la vive sul­la pro­pria pel­le, non come la ban­die­ra ideo­lo­gi­ca che, per carat­te­re e con­vin­zio­ni, non inten­de­reb­be mai stru­men­ta­liz­za­re, ma come la dife­sa con­vin­ta di una liber­tà d’azione tota­le per le don­ne. Che sia real­men­te sgan­cia­ta da pro­mo­zio­ni o boc­cia­tu­re maschi­li ma soprat­tut­to si libe­ri e ci libe­ri dai pre­giu­di­zi ses­si­sti che, lo dicia­mo sen­za nes­sun timo­re di smen­ti­ta, per­mea­no anco­ra tut­to l’arco costi­tu­zio­na­le e quin­di, in quan­to don­ne, tut­te insie­me dovre­mo sra­di­ca­re. Sarà anche que­sto un cam­bio di pas­so deci­si­vo in mate­ria di rap­pre­sen­ta­ti­vi­tà e sicu­ra­men­te anche di effi­cien­za e mag­gio­re pre­sen­ta­bi­li­tà per il nostro ter­ri­to­rio e per la sua clas­se poli­ti­ca che, sen­za trop­pe distin­zio­ni, con­ti­nua visto­sa­men­te a bran­co­la­re nel buio. E un po’ di luce e ener­gia rosa, deci­sa­men­te, aiu­te­rà a ritro­va­re la stra­da giu­sta per tut­te e tut­ti i cit­ta­di­ni di Mari­no:#non­sia­mo­ma­rio­net­te”. 

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