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Marino. Frattocchie/Sassone: atto vandalico al Parco di Sassone, condanna unanime. Ora restituire fruibilità giochi ai bambini
25/06/2020Questo articolo è stato letto 4006 volte!
Ieri (24 giugno) in prossimità dell’ora di pranzo, quindi in pieno giorno, un disgustoso atto vandalico, ha colpito una delle cose più sacre della nostra cultura sociale: dei bambini. Nella loro attività più importante per la crescita e lo sviluppo armonico della loro personalità: il gioco. Infatti, nel piccolo parco, quello storico, auto costruito dall’originario Comitato di Quartiere Sassone, mettendo blocchetto su blocchetto la spalletta di sostegno al terreno che è sopraelevato rispetto alla Appia vecchia sede, gli storici Tomasso Spirito, Eugenio Capannolo, Michele Nanchi, Giancarlo Forte, Leo Di Felice, il presidente col quale abbiamo fatto un sopralluogo, realizzarono quello che poi è divenuto ancor più sviluppato, l’attuale parco del Sassone. Ebbene come descrive e denuncia Alessandra Spirito, tra le colonne del CdQ, proprio sulla pagina ufficiale Fb del Comitato di Quartiere : “A volte non si trovano le parole per descrivere ciò che si sente veramente. Ciò che è successo oggi al parco pubblico di Sassone non trova parole. Hanno (perché sicuramente si tratta di un atto doloso) dato fuoco ad un gioco per bambini situato all’interno del nostro parco!!! Non mi spiego il perchè. O meglio è stato solo un atto vile perchè distruggere senza motivo qualcosa che è destinato a far sorridere e giocare i bambini non trova giustificazioni. Vile perchè se è stato fatto con volontà si tratta di persone che ormai non hanno più un cuore. E mi chiedo dove andremo a finire!!! Vile perchè se fatto non intenzionalmente (e ce ne vuole) non si tratta di persone che hanno il coraggio magari di chiedere scusa e di considerarsi responsabili delle proprie azioni. E già. Ormai sempre più persone non hanno rispetto per nessuno, figuriamoci per qualcosa!!!
Il bene comune non è più considerato. Il bene per la tua comunità, per gli altri, e non solo per te stesso, non è più considerato e quindi va solo usato e distrutto. Il senso di appartenenza alla comunità, che sia un Quartiere , un Comune, una Città ed un Paese, qui da noi non c’è più. Ricordo con quante persone è stato costruito il magnifico parco e verde che abbiamo nel nostro quartiere. Ricordo anche con quanta fatica abbiamo cercato di coinvolgere le persone, sia vecchie, che nuove del nostro quartiere a darci una mano, come Comitato di Quartiere, per mantenere in vita qualcosa che ho sempre sentito vicino al mio cuore perchè voluto strenuamente da mio padre e dalle tante altre persone per bene che hanno messo lavoro e denaro per dare alla comunità un bene per far ridere e giocare sia vecchi che bambini. Purtroppo come si dice erano altri tempi allora!!! Peccato…”.
Subito una eco con passaparola, ha coinvolto i residenti del quartiere ed oltre. Tanto che dopo, l’intervento dei Vigili del Fuoco, e il transenna mento a cura dei Vigili Urbani del comune di Marino, anche altre voci si sono pronunciate. Riportiamo qui il messaggio duro del presidente dell’associazione Acab/BiblioPop, Sergio Santinelli, “gemellata” in tante attività proprio col CdQ Sassone:
: “Provo rabbia e pena per l’esistenza di certi individui così vigliacchi e spregevoli per un atto che mostra il vuoto mentale di queste persone, ma non dobbiamo smettere per questo di credere nelle nostre iniziative di dare una visione diversa un modo diverso di vivire di apprezzare le cose le persone.Educare alla bellezza e alla cultura è l’unico antidoto a queste barbarie, frutto di ignoranza di una società moralmete a pezzi.Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo.Sergio Santinelli presidente dell’associazione Acab/BIBLIOPOP”. Ora, ci si augura che, al più presto possano essere restituiti alla fruibilità dei bambini, in tutta serenità, i loro amati giochi.
costruzione parco sassone di profilo Tomasso Spirito(/caption]
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.