Marino, aggressione Santamaita: oggi parlano quelli del ‘Sì, però…’

Marino, aggressione Santamaita: oggi parlano quelli del ‘Sì, però…’

08/08/2019 0 Di Redazione

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Dopo l’aggressione all’Assessore Ada Santamaita e le varie voci di biasimo alzatesi sui social, iniziano a sentirsi le voci contrarie. Quelle del ‘sì, però…’

È il caso dell’Associazione Commercianti del Centro Storico, dei consiglieri Comunali di centrodestra Cecchi, Pisani e Lapunzina e di Marco Comandini.

Vi ripor­tia­mo i loro comu­ni­ca­ti.

MARCO COMANDINI

Non sape­vo bene se scri­ve­re qual­co­sa o no… in ogni caso per qual­cu­no sarà giu­sto o sba­glia­to… ma non fa nien­te.

Ini­zia­mo a dire che anche le miglio­ri ragio­ni quan­do pas­sa­no per brut­te paro­le diven­ta­no sba­glia­te, cer­ta­men­te da stig­ma­tiz­za­re. E che van­no sem­pre con­dan­na­te da tut­ti, cosa che sot­to­li­neo non sem­pre acca­de, ne ho avu­to espe­rien­za per­so­na­le, del­la mora­le a segni poli­ti­ci alter­ni, pelo­sa e schi­fo­sa. Ma andia­mo oltre.

Andia­mo al suc­co del discor­so, sen­za ipo­cri­sie, facen­do una pro­po­sta per la cit­tà. Alla fine alle­ghe­rò una PROPOSTA DI MOZIONE.

Ricor­dia­mo la sto­ria del chio­schet­to: nasce come pic­co­lis­si­mo chio­sco di gior­na­li posto nel pic­co­lo slar­go dove sta ora un’opera di Mastro­ian­ni davan­ti alla Sala Lepan­to, si spo­sta anni fa con un aumen­to di metra­tu­ra a Piaz­za San Bar­na­ba, e que­sto pas­sa di gestio­ne in gestio­ne, fino a “ieri” coi car­tel­li vendita/affitto.
Si appren­de che un cit­ta­di­no vuo­le pren­de­re in gestio­ne il chio­sco nel­la piaz­za e tra­sfor­mar­lo da edi­co­la evi­den­te­men­te in atti­vi­tà com­mer­cia­le ed a quan­to si capi­sce di gene­re ali­men­ta­re, con tut­to ciò che ne con­se­gue, quin­di tra­sfor­man­do­lo pro­ba­bil­men­te anche nel­la metra­tu­ra e strut­tu­ra per ade­guar­lo a nor­me igie­ni­co sani­ta­rie come da Rego­la­men­to Comu­na­le. RICORDO CHE IL CHIOSCO è SOGGETTO A CONCESSIONE COMUNALE.
La pri­ma cosa che mi ver­reb­be da pen­sa­re è esi­ste ai Castel­li Roma­ni, nel­la Piaz­za che occu­pa la Chie­sa prin­ci­pa­le una cosa del gene­re? La rispo­sta è deci­sa­men­te NO! Si pen­si a Castel Gan­dol­fo, a Fra­sca­ti a Gen­za­no, a Vel­le­tri… ed ogni altro comu­ne nei din­tor­ni… se ne ricor­di uno a caso, ci si fac­cia que­sta doman­da e la rispo­sta è sem­pre e sola­men­te una: NO! Ma a Mari­no acca­de pure que­sto, evi­den­te­men­te o sia­mo trop­po intel­li­gen­ti noi, o stu­pi­di tut­ti gli altri, o vice­ver­sa.
In una cit­tà dove ci sono deci­ne e deci­ne di nego­zi in affit­to e ven­di­ta, inve­ce di incen­ti­va­re que­sti ad apri­re si auto­riz­za­no robe del gene­re, e nel vede­re Piaz­za San Bar­na­ba più che un luo­go che ospi­ta una Cat­te­dra­le sem­bra un Suk a cie­lo aper­to tra strut­tu­re semi­pre­ca­rie e cas­set­te del­la frut­ta spes­so in mez­zo al mar­cia­pie­de, è pro­ba­bi­le che qual­cu­no che ha inve­sti­to in eser­ci­zi com­mer­cia­li pos­sa­no sal­ta­re i ner­vi, non giu­sti­fi­co le paro­le usa­te, ma da fami­glia di com­mer­cian­ti, capi­sco.
Chi ha inve­sti­to nel­le atti­vi­tà com­mer­cia­li, e paga tas­se e tan­te per la net­tez­za urba­na ed altro, bot­te da parec­chie miglia­ia di euro ogni anno, si tro­va maga­ri pure come “con­cor­ren­te”, ma non solo, chi paga un deci­mo di quel­le cifre e che di cer­to non qua­li­fi­ca una piaz­za sto­ri­ca, un tem­po meta anche di arti­sti dove veni­va­no gira­ti film, basti ricor­da­re Totò e Pep­pi­no, oggi solo pur­trop­po ricor­di. 
E que­ste sono scel­te poli­ti­che, di come si vuo­le la cit­tà, di come si inten­de svi­lup­par­la, di quel­lo che si vuo­le che diven­ti, se lo stan­dard attua­le del­la cit­tà, fat­to di vasi rot­ti, fio­rie­re stor­te e divel­te se non arrug­gi­ni­te, di pian­te sec­che e non cura­te, di mar­cia­pie­di rot­ti e sel­ci divel­ti, di luci a vol­te spen­te di not­te ed acce­se di gior­no, di chi improv­vi­sa ven­di­te volan­ti su fur­gon­ci­ni in mez­zo alla strada…ma noi voglia­mo que­sto? Di chi vuo­le una cit­tà spor­ca non pro­gram­man­do puli­zie ordi­na­rie, tan­to che quan­do ese­gui­te sem­bra­no even­ti da immor­ta­la­re, spes­so coin­ci­den­ti solo con alcu­ne ricor­ren­ze e feste cit­ta­di­ne, è giu­sto? DIREI DI NO! Par­lan­do alcu­ni gior­ni fa con un disa­bi­le mi dice­va che non esce di casa, sapen­do che ci sono sem­pre auto sui mar­cia­pie­di spes­so pure rot­ti, non rie­sce a cam­mi­na­re, ad attra­ver­sa­re in sicu­rez­za, ha pau­ra di cade­re e far­si male. Ecco que­sto dovreb­be dare l’idea si come sia ridot­to il nostro cen­tro sto­ri­co, dove si deva­sta­no ope­re anti­che sen­za con­trol­lo, dove si vede il Sin­da­co con il suo scoo­ter pas­sa­re lar­go per evi­ta­re un avval­la­men­to in via Pao­lo Mer­cu­ri, evi­den­te­men­te peri­co­lo­so, ma che nes­su­no siste­ma, dove ci sono stra­de in eter­na ripa­ra­zio­ne con lavo­ri mai fat­ti: via Mon­si­gnor Gras­si e via Giu­lio Pasto­re, ma potrei con­ti­nua­re. 
Io mi chie­do del per­ché non si qua­li­fi­chi, o meglio riqua­li­fi­chi il cen­tro sto­ri­co, non si han­no idee? Non si è in gra­do? Non ci sono sol­di? Si deve aiu­ta­re l’amministrazione in qual­che modo? Ci dica­no come poter esse­re uti­li in qual­che modo per­ché così è evi­den­te che fun­zio­ni tut­to mol­to poco e male. Leg­ge­re di par­te­ci­pa­re ad un ban­do di gara regio­na­le (per miglio­ra­re il Mitreo) e leg­ge­re che si arri­vi 194esimi su poco più di 200 doman­de, fa male alla cit­tà. 
Avrei dato al pri­mo incon­tro uni­co que­sta pro­po­sta alle oppo­si­zio­ni come mio con­tri­bu­to, ma visto che per l’estate ed altro, non ci si rie­sce mai a vede­re la met­to qui pub­bli­ca, in atte­sa di riscon­tro.
A segui­re alle­go quin­di una pro­po­sta di mozio­ne per il com­mer­cio che met­to a dispo­si­zio­ne di ogni con­si­glie­re comu­na­le di mag­gio­ran­za e di mino­ran­za, per dare un aiu­to con­cre­to a chi vuo­le apri­re un’attività com­mer­cia­le e di rifles­so avvan­tag­gian­do che ne ha una già in esse­re, se ne fac­cia un buon uso.

Maga­ri evi­te­rem­mo pure situa­zio­ni come quel­la di que­sti gior­ni ed una cit­tà miglio­re.

CECCHI, PISANI, LAPUNZINA

Abbia­mo appre­so, solo ed esclu­si­va­men­te attra­ver­so un comu­ni­ca­to stam­pa del­la mag­gio­ran­za del Movi­men­to 5 Stel­le, dell’aggressione ver­ba­le ai dan­ni dell’assessore pro-tem­po­re alle Atti­vi­tà Pro­dut­ti­ve del Comu­ne di Mari­no. Rite­nia­mo dove­ro­so sot­to­li­nea­re come qual­sia­si for­ma di vio­len­za non pos­sa esse­re mai giu­sti­fi­ca­ta, anche a fron­te di gra­vi situa­zio­ni di disa­gio e males­se­re più vol­te mani­fe­sta­te, anche median­te mani­fe­sta­zio­ni pub­bli­che. Com­pren­dia­mo come non sia affat­to faci­le con­vi­ve­re con ammi­ni­stra­to­ri non dispo­sti a dia­lo­ga­re e ascol­ta­re le istan­ze dei cit­ta­di­ni e degli eser­cen­ti, ma non pos­so­no esse­re que­ste le for­me di pro­te­sta. Allo stes­so tem­po non pos­sia­mo tol­le­ra­re che Mari­no fini­sca sul­le pagi­ne dei gior­na­li e sui social come una cit­tà popo­la­ta da pre­po­ten­ti o peg­gio anco­ra da mafio­si, dove regna sovra­na l’illegalità. Non è tol­le­ra­bi­le che una popo­la­zio­ne di 44.671 abi­tan­ti ven­ga iden­ti­fi­ca­ta in que­sta manie­ra, a cau­sa del gesto di un sin­go­lo cit­ta­di­no che comun­que dovrà esse­re giu­di­ca­to dagli orga­ni pre­po­sti. Invi­tia­mo, per­tan­to, tut­ti quan­ti, ammi­ni­stra­to­ri di mag­gio­ran­za in pri­mis alla mode­ra­zio­ne dei toni nel rispet­to del­la comu­ni­tà.

ACCS MARINO

La pre­si­den­te del­l’ACCS e tut­ti gli asso­cia­ti espri­mo­no tota­le soli­da­rie­tà all Asses­so­re Ada San­ta­mai­ta per i fat­ti avve­nu­ti e con­dan­na le paro­le e l’at­teg­gia­mento del col­le­ga com­mer­cian­te. 
In que­sti ulti­mi anni, mesi e gior­ni la nostra asso­cia­zio­ne ha però richie­sto a gran voce a que­sta ammi­ni­stra­zio­ne che si faces­se qual­co­sa di urgen­te e con­cre­to riguar­do lo sta­to di abban­do­no in cui ver­te il nostro pae­se e mano­vre for­ti di riqua­li­fi­ca­zio­ne del cen­tro sto­ri­co, che pas­sas­se­ro anche attra­ver­so l’a­per­tu­ra di nuo­ve atti­vi­tà com­mer­cia­li.

I fat­ti di que­sti gior­ni però, in tut­ta one­stà, ci fan­no ricre­de­re sul buon ope­ra­to di que­sta ammi­ni­stra­zio­ne, come si può solo pen­sa­re di rila­scia­re una licen­za per aper­tu­ra pani­no­te­ca o pun­to risto­ro lì dove un tem­po c’e­ra un edi­co­la, in una del­le piaz­ze prin­ci­pa­li del pae­se, di fron­te alla bel­lez­za del­la Basi­li­ca di San Bar­na­ba, come si può?

Quin­di, come sia­mo indi­gna­ti per il com­por­ta­men­to del nostro col­le­ga, così ci indi­gnia­mo per come chi ci ammi­ni­stra non abbia, ad oggi, anco­ra com­pre­so di cosa real­men­te abbia biso­gno que­sto pae­se per rifio­ri­re.

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