PREMIO CAMPIELLO, AL VIA LA 56^ EDIZIONE CARLO NORDIO PRESIDENTE DELLA GIURIA DEI LETTERATI Entra…
PREMIO CAMPIELLO, SELEZIONATA LA CINQUINA FINALISTA
02/06/2019Questo articolo è stato letto 1885 volte!
Entrano in finale Giulio Cavalli con “Carnaio” (Fandango), Paolo Colagrande con “La vita dispari” (Einaudi), Laura Pariani con “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo), Francesco Pecoraro con “Lo stradone” (Ponte alle Grazie), Andrea Tarabbia con “Madrigale senza suono” (Bollati Boringhieri).
Assegnato il Premio Campiello Opera Prima a Marco Lupo per il romanzo “Hamburg” (Il Saggiatore)
È stata selezionata oggi a Padova la cinquina finalista della 57^ edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto.
Nel corso di una votazione pubblica nell’Aula Magna G. Galilei di Palazzo Bo, Università degli Studi di Padova, la Giuria dei Letterati ha votato tra gli oltre 290 libri ammessi al concorso dal Comitato Tecnico: al 1° turno con 7 voti Laura Pariani, “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo), al 2° turno con 7 voti Paolo Colagrande, “La vita dispari” (Einaudi) e con 6 voti Giulio Cavalli, “Carnaio” (Fandango), al 3° turno con 6 voti Francesco Pecoraro, “Lo stradone” (Ponte alle Grazie), e dopo altre votazioni, al ballottaggio con 6 voti Andrea Tarabbia, “Madrigale senza suono” (Bollati Boringhieri).
Durante la selezione la Giuria ha inoltre annunciato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. Il premio è stato assegnato a Marco Lupo per il romanzo “Hamburg” (Il Saggiatore).
A seguire i commenti e le votazioni dei giurati, un parterre di ospiti istituzionali, imprenditori, giornalisti e rappresentanti delle case editrici. La Giuria dei Letterati è presieduta dal Magistrato Carlo Nordio ed è composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico quali: Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Philippe Daverio, Chiara Fenoglio, Luigi Matt, Ermanno Paccagnini, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni, Emanuele Zinato.
Carlo Nordio, Presidente della Giuria dei Letterati, ha dichiarato: “Il numero e la qualità dei libri segnalati dimostrano anche più dello scorso anno la vitalità e i pregi della letteratura italiana contemporanea. La selezione della cinquina avvenuta in assoluta trasparenza è stata preceduta da una discussione collegiale ispirata al rigore e all’imparzialità con lo scopo di coniugare la qualità dei testi con la loro capacità di suscitare la riflessione e la curiosità”
Matteo Zoppas, Presidente della Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto, ha sottolineato: “Il Premio Campiello, fiore all’occhiello degli industriali del Veneto, è la testimonianza concreta dell’impegno sociale e culturale degli imprenditori, perché è la cultura, nella sua più vasta accezione, a rappresentare l’autentico collante identitario della convivenza civile e della crescita di una comunità. Perché la cultura ha un ruolo fondamentale nella formazione e nella costruzione dell’identità delle persone, anche nei momenti di difficoltà. È un principio in cui come imprenditori crediamo molto e che ci impegniamo a rendere concreto. Per questo ieri, insieme a Vincenzo Boccia, Letizia Moratti e Piero Prenna abbiamo presentato “Il Campiello per San Patrignano”: un’iniziativa che nasce dalla volontà di promuovere un nuovo dialogo tra la Comunità e il nostro Concorso di narrativa con l’obiettivo di diffondere — tramite il Premio Campiello — i valori che vengono coltivati nella Comunità.”
Piero Luxardo, Presidente del Comitato di gestione del Premio, ha dichiarato: “Noi abbiamo un compito molto impegnativo, che viene svolto con abnegazione dalla giuria che è composta da grandi specialisti. È stata un’edizione molto combattuta, i libri meritevoli erano parecchi, avremmo potuto selezionare una decina anziché una cinquina quest’anno. Come capita con la vendemmia, ci sono annate buone e altre meno buone, questa è stata una delle migliori.”
Massimo Finco, Presidente di Assindustria Venetocentro – imprenditori Padova Treviso, ha affermato: “Esiste da sempre un forte legame tra cultura e impresa, da cui è nato il Campiello, e che va oltre la logica della sponsorizzazione. Per noi, fare impresa e fare industria è fare cultura. E la cultura rafforza l’impresa. Una ‘cultura politecnica’, sintesi di umanesimo e scienza, di creatività e tecnologia. Sollecitare queste considerazioni nel 500° anniversario della morte di Leonardo, vuol dire ricordare agli italiani quanto cultura e impresa siano state capaci di portare l’ingegno italiano nel mondo. E riconoscere l’industria come patrimonio culturale dell’Italia. Cultura che implica educazione, ricerca, conoscenza. Questa cultura genera valori, capacità di comprendere la realtà, orientamento all’eccellenza. Educa i giovani, attrae i talenti, difende dalla paura. È l’antidoto alla demagogia e al populismo. Vuol dire capacità di studio, di approfondimento, di rifuggire dall’approssimazione, dall’improvvisazione, di cui il nostro Paese ha grande bisogno.”
Di seguito la motivazione con cui è stato assegnato il Premio Campiello Opera Prima:
Hamburg è un libro sulla labilità della memoria e su come venga tramandata da un gruppo di lettori clandestini. In un mondo di macerie che ricorda le atmosfere di Fahrenheit 451, un coro di voci si ritrova, segretamente, ogni lunedì in una libreria. Non si tratta di una “allegra brigata” che si ritira su un colle ameno, bensì di una banda di resistenti che scorge nella lettura la medesima funzione che gli uomini primitivi attribuivano agli affreschi delle grotte di Lascaux. Anche l’autore, in effetti, dichiara che «Si scrive per dar voce ad animali morenti». Così Hamburg mette in scena uomini e donne sconfitte dalla storia, famiglie costrette a nascondersi sotto terra per sfuggire al bombardamento alleato che nel 1943 rase al suolo la città anseatica. Pellegrini su questa terra, i personaggi del romanzo sono la «sabbia del tempo scomparso» cui allude il sottotitolo.
La struttura esplicitamente metaletteraria incastona una serie di frammenti di libri e un apparato di immagini fotografiche; ricordando Austerlitz di Sebald e Mattatoio n° 5 di Vonnegut, Marco Lupo fa della maceria il tema e la forma stessa della sua narrazione: la trama ne esce martoriata, con originali effetti di disorientamento per il lettore.
Il vincitore della 57^ edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 14 settembre a Venezia sul palco del Teatro La Fenice, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. I Giurati vengono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.
Il Premio è realizzato grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, Eni, Umana, Fincantieri, Cattolica Assicurazioni, Unioncamere Veneto, Alperia Sum, Veronafiere, Anthea, Somec, Seingim, Sidi, Texa e Treccani e con la collaborazione di MUVE, Grafiche Antiga, T Fondaco dei Tedeschi, Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene DOCG, Scuola del Vetro Abate Zanetti, Salviati. Community Group Corporate Communication, Rai Main Media Partner, Rai Cultura Media Partner.
Il Premio è patrocinato dalla Regione Veneto.
www.facebook.com/PremioCampiello https://twitter.com/PremioCampiello
Il Premio Campiello e la Fondazione San Patrignano insieme per i ragazzi di San Patrignano
Avviata una collaborazione tra il Premio degli Industriali del Veneto e la Comunità
L’11 luglio la cinquina finalista del Campiello farà tappa a Coriano
La Fondazione Il Campiello e la Fondazione San Patrignano hanno presentato oggi “Il Campiello per San Patrignano”, un’iniziativa che coinvolge i giovani di San Patrignano nell’ambito della scrittura e che nasce dalla volontà di creare un progetto condiviso per diffondere — tramite il Premio Campiello — i valori che vengono coltivati nella Comunità. La proposta si rivolge ai ragazzi ospiti di San Patrignano per la scrittura di un racconto a tema libero che verrà valutato dalla Giuria del Campiello Giovani; il riconoscimento verrà consegnato in occasione della cerimonia finale al Gran Teatro La Fenice di Venezia.
L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a Villa Condulmer (Mogliano Veneto, TV) con Vincenzo Boccia – Presidente di Confindustria, Letizia Moratti – Presidente E4 IMPACT e Co-Fondatrice della Fondazione San Patrignano, Piero Prenna — Presidente della Comunità San Patrignano, Matteo Zoppas – Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, e Piero Luxardo – Presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello.
“Il Campiello per San Patrignano” si inserisce all’interno di una più ampia collaborazione tra la Fondazione Il Campiello e la Fondazione San Patrignano, nata per promuovere un nuovo dialogo tra la comunità di recupero e il concorso di narrativa italiana contemporanea promosso da Confindustria Veneto.
San Patrignano è la comunità di recupero per tossicodipendenti più grande d’Europa: un’eccellenza italiana che ogni anno restituisce la vita a centinaia di ragazzi, attraverso percorsi educativi e riabilitativi. Si tratta di percorsi che prevedono anche iniziative artistiche e culturali, all’interno delle quali il Campiello organizzerà degli incontri per incentivare la lettura e la scrittura tra i ragazzi, anche con i finalisti di questa nuova edizione. San Patrignano diventerà infatti una tappa della tradizionale carovana letteraria estiva del Premio: giovedì 11 luglio la cinquina finalista della 57^ edizione del Premio Campiello – che verrà annunciata domani, venerdì 31 maggio, a Padova – sarà ospite a Coriano per dare avvio ufficialmente a questa nuova collaborazione.
Vincenzo Boccia – Presidente di Confindustria ha dichiarato: “Dare forma ai sogni, mettere le ali alla speranza: l’iniziativa di Confindustria Veneto e San Patrignano tesa a inaugurare una sezione sperimentale del Premio Campiello rivolta ai racconti dei ragazzi e delle ragazze in recupero nella Comunità risponde a queste due esigenze della vita. E incontra il favore pieno di Confindustria che invita a mettere le persone al centro di una società che vogliamo più giusta e inclusiva, capace di fornire a tutti le opportunità per emergere, rialzarsi dalle cadute, raggiungere i propri obiettivi. Accendere i riflettori sulla realtà di San Patrignano e fornire un’occasione di ribalta ai tanti giovani che vorranno partecipare al concorso attraverso i propri scritti è segno della grande sensibilità che va riconosciuta agli amici Letizia Moratti e Matteo Zoppas.”
Letizia Moratti – Presidente E4 IMPACT e Co-Fondatrice della Fondazione San Patrignano ha aggiunto: “Credo si tratti di un’iniziativa importante per la Comunità, soprattutto per l’obiettivo alto ed importante che si pone: instaurare un dialogo nuovo tra la comunità, quindi tra le ragazze e i ragazzi di San Patrignano e la letteratura, in particolare la narrativa italiana contemporanea a cui il premio è dedicato. Una delle principali funzioni dei libri è farci prendere coscienza della nostra esistenza e di apprezzarne tutti gli aspetti. Chi legge ha una mentalità aperta, più ricca, sa ascoltare e riflettere, tutte qualità che anche i ragazzi di San Patrignano ricercano nel corso del proprio percorso in comunità.”
“E’ un onore che un concorso prestigioso come il Campiello abbia pensato ad una realtà sociale come San Patrignano – spiega il presidente della Comunità San Patrignano Piero Prenna – Gran parte delle ragazze e dei ragazzi in percorso trovano nella scrittura un momento catartico, attraverso cui possono riflettere sul loro passato. Allo stesso tempo per tanti di loro è un modo per immaginare un nuovo futuro e sono certo che questa collaborazione sarà per loro uno stimolo a proseguire il percorso e un momento di crescita culturale importante.”
Matteo Zoppas, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, ha dichiarato: “San Patrignano è una delle realtà più importanti a livello europeo nell’ambito della prevenzione e recupero dalla tossicodipendenza, un esempio unico di Solidarietà Sociale. Per essere parte attiva e costruttiva di questo importante impegno, Confindustria Veneto ha voluto creare un progetto condiviso per comunicare tramite il Premio Campiello i valori, i principi e le attività che vengono coltivati nella Comunità. L’imprenditoria veneta vuole far sì che attraverso il Premio possa essere valorizzato il fondamentale lavoro della Comunità San Patrignano, che non si ferma ai percorsi di riabilitazione ma che crea un vero e proprio ecosistema sociale, rigeneratore di vita, con una forte capacità di contaminazione positiva verso tutte le persone e realtà che ne vengono in contatto. Il Campiello, premiando il vincitore di una selezione operata da una sua giuria tecnica, vuole evidenziare, amplificare, diffondere nella società italiana il valore aggiunto creato dai racconti di vita scritti dai ragazzi della Comunità affinché la collettività possa beneficiare di questa energia positiva.”
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