Dopo le Elezioni Europee è ora di con­ti e bilan­ci sui risul­tati. Oltre al con­fron­to con i dati elet­torali delle ultime Europee del 2014, in cui il Pd la fece da padrone, è inter­es­sante il con­fron­to più recente con le elezioni ammin­is­tra­tive del 2016, che vide il M5S vinci­tore con per­centu­ali bul­gare.

Chi scende e chi sale

Dalle Europee del 2014 come sono cam­biati i risul­tati dei par­ti­ti mag­giori.

Lega +32,51%

M5S ‑7,97%

PD ‑13,11%

Fdi +3,59%

Forza Italia ‑15,77%

L’impatto sul M5S che governa Marino da 3 anni

Dalle Elezioni Comu­nali del 2016, in cui il M5S prese il 32,33% al pri­mo turno e il 67,57% (11.840 voti), perde rispet­ti­va­mente il 10,22% e il 45,46%, ma soprat­tut­to, volen­do con­tare solo i voti di lista e non quel­li al can­dida­to a Sin­da­co al bal­lot­tag­gio, pas­sa da 6.840 voti a 3.770, per­den­do metà del con­sen­so e atte­s­tandosi agli stes­si liv­el­li del Pd. La fles­sione, comunque c’era già sta­ta anche lo scor­so anno alle politiche, dove il M5S che si pre­sen­ta sem­pre da solo, rispet­to alle altre com­pagi­ni riu­nite in coal­izione, ma ave­va pre­so il 38.64% con cir­ca 8.693 voti, non rius­cen­do a bis­sare il con­sen­so, fisi­o­logi­ca­mente mag­giore, delle ammin­is­tra­tive.

L’exploit della Lega

La Lega con­fer­ma il trend nazionale e fagoci­ta qua­si intera­mente Forza Italia, por­tan­do via metà dei voti anche al Pd e al M5S rispet­to alle Europee del 2014. Ros­ic­chia un po’ di voti anche FdI, con­tan­do che comunque ci sono sta­ti cir­ca 2.200 votan­ti totali in più rispet­to al 2014.

Da notare il dato delle schede bianche e nulle notevol­mente dimi­nu­ito (cir­ca 300 sta­vol­ta, più di 2.000 nel 2014).

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