I Vorianova a Palermo presentano il nuovo album il 24 febbraio

I Vorianova a Palermo presentano il nuovo album il 24 febbraio

22/02/2019 0 Di Redazione

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I VORIANOVA IN CONCERTO A PALERMO PER PRESENTARE PÀRTIRI, IL NUOVO ALBUM

Appun­ta­men­to per il 24 feb­bra­io all’Au­di­to­rium del­la Rai alle ore 18 (ingres­so gra­tui­to)

Can­zo­ne d’au­to­re sici­lia­na con echi di folk d’Ol­treo­cea­no, prog e clas­si­ca con­tem­po­ra­nea

 Il tut­to con una deci­si­va impron­ta medi­ter­ra­nea

Pros­si­mo live: Roma — Tea­tro KOPO’ — ore 19,30 — Ape­ri­ti­vo + con­cer­to

I Voria­no­va pre­sen­ta­no live, nel­la loro Paler­mo, il loro ulti­mo album dal Tito­lo “Pàr­ti­ri” (Iso­la Tobia Label), all’Au­di­to­rium Rai di Via­le Stra­sbur­go, 19 . L’ap­pun­ta­men­to è per dome­ni­ca 24 feb­bra­io alle ore 18, l’in­gres­so è gra­tui­to. Sul pal­co: Bia­gio Di Gesa­ro (voce), Luca Di Mar­ti­no (chi­tar­re), Ales­san­dra Macel­la­ro La Fran­ca (pia­no­for­te e synth), Romi­na Dena­ro (bas­so elet­tri­co e con­trab­bas­so), Fabri­zio Pez­zi­no (bat­te­ria), con la par­te­ci­pa­zio­ne di: Mar­ta Arco­dia al cla­ri­net­to, Marian­ge­la Lam­pa­so­na e Giro­la­mo Lam­pa­so­na al vio­li­no, Ric­car­do Bot­ta alla vio­la e Gior­gio Garo­fa­lo al vio­lon­cel­lo. 

Il pros­si­mo live di pre­sen­ta­zio­ne sarà a Roma, al tea­tro Kopò  (Via Vestri­cio Spu­rin­na, 45) il 2 mar­zo, alla ore 19,30. Il con­cer­to sarò pre­ce­du­to da un ape­ri­ti­vo con la band.

L’ALBUM

Can­zo­ne d’autore dia­let­ta­le sici­lia­na, echi di folk d’Ol­treo­cea­no, prog e clas­si­ca con­tem­po­ra­nea, il tut­to con una deci­si­va impron­ta medi­ter­ra­nea. E’ “Pàr­ti­ri”, il nuo­vo album dei Voria­no­va, band sici­lia­na ori­gi­na­ria di Isnel­lo, un comu­ne di 1500 abi­tan­ti in pro­vin­cia di Paler­mo che fa par­te del par­co del­le Mado­nie.

Il loro nome pren­de ori­gi­ne dal­la paro­la “voria” che vuol dire ven­to. Un ven­to nuo­vo nel­la can­zo­ne dia­let­ta­le che pren­de dal­le tra­di­zio­ni per sof­fia­re altro­ve. I loro bra­ni, infat­ti, fon­do­no i sapo­ri e le atmo­sfe­re del­la Sici­lia più inter­na ed eter­na, quel­la che viag­gia tra pas­sa­to e pre­sen­te, con sono­ri­tà che poco han­no a che vede­re con la musi­ca da “car­to­li­na” dan­do vita ad un vero e pro­prio filo­ne con­tem­po­ra­neo di “chan­son à tex­te” in lin­gua dia­let­ta­le.

Quel­lo dei Voria­no­va è un disco che pos­sia­mo defi­ni­re “world”, che fa del­la ricer­ca dei suo­ni il suo trat­to distin­ti­vo. “Pàr­ti­ri” par­la del dare vita a qual­co­sa, sia esso un viag­gio, un nuo­vo amo­re, una nuo­va occa­sio­ne; del corag­gio di cam­bia­re un desti­no e riscri­ver­lo attra­ver­so ciò che si incon­tre­rà in que­sto cam­mi­no. Si par­te per cer­ca­re rispo­ste, per cono­sce­re se stes­si, per ritro­var­si alla fine del viag­gio, che in real­tà non è mai la fine ma una nuo­va par­ten­za.

L’al­bum è com­po­sto da undi­ci trac­ce ine­di­te i cui testi por­ta­no la fir­ma di Bia­gio Di Gesa­ro e Luca Di Mar­ti­no, auto­re anche del­le musi­che. Gli arran­gia­men­ti, inve­ce, sono del­l’in­te­ra band, ad ecce­zio­ne di “Affac­cia cori miu” sul qua­le ha lavo­ra­to Alber­to Mania­ci.

La sta­gio­ne musi­ca­le di Iso­la Tobia Label, ini­zia­ta con l’album d’esordio di Miriam Fore­sti, pro­se­gue con l’uscita degli album dei Voria­no­va, di Jaco­po Pero­si­no e Save­rio D’andrea. In pro­gram­ma anche novi­tà di Car­lo Mer­ca­dan­te, Danie­le Sar­no, Gerar­do Tan­go e hUMA­NOA­LIE­NO da segui­re sul sito www.isolatobialabel.com

 

PÀRTIRI trac­cia dopo trac­cia

1) PÀRTIRI

Il bra­no d’a­per­tu­ra, pra­ti­ca­men­te la can­zo­ne mani­fe­sto del­l’al­bum, quel­la che rac­chiu­de tut­te le rifles­sio­ni da cui è sca­tu­ri­to l’in­te­ro lavo­ro.

2) RAGIUNI D’AMURI

Una rifles­sio­ne sull’amore, su que­sto sen­ti­men­to rima­sto immu­ta­to nei seco­li; è una “ruo­ta che gira” ma sono i tem­pi che cam­bia­no. L’amore nascon­de ogni pau­ra, non si toc­ca e non si vede, ma esi­ste ed è fon­te di vita. “L’a­mo­re che ha ragio­ne, ti met­te al mon­do e ti fa sta­re digiu­no, ti da sere­ni­tà e ha cura di te, ci orien­ta nel nostro anda­re sen­za fare rumo­re, è leg­ge­ro come un toc­co di sole”.

3) LA ME TERRA

Il pri­mo sin­go­lo. E’ un bra­no ”world” con echi di prog e di folk ame­ri­ca­no ma con una deci­si­va impron­ta medi­ter­ra­nea. E’ una strug­gen­te e dolo­ro­sa dichia­ra­zio­ne d’a­mo­re alla Sici­lia, alla sua indi­scus­sa bel­lez­za spes­so annien­ta­ta da chi non la ama. Una ter­ra da cui spes­so si deve andar via per cer­ca­re altro­ve quel­lo che lei non rie­sce a dar­ti. Anche se chi va via spes­so non rie­sce a star­ne lon­ta­no per­ché solo lì tro­vi quel­lo che cer­ca­vi altro­ve, para­di­so e fol­lia.

Il sin­go­lo è usci­to accom­pa­gna­to da un video con la regia di Ema­nue­le Tor­re che, con la sen­si­bi­li­tà che lo carat­te­riz­za, rie­sce a sot­to­li­nea­re con natu­ra­lez­za l’in­fi­ni­ta bel­lez­za di una ter­ra che ogni vol­ta lascia sen­za fia­to.

4) LA VITA E’ IOCU

Affron­ta­re la vita impa­ran­do da bam­bi­ni, da come la vivo­no loro attra­ver­so quel­la cosa che fin da pic­co­li è la loro uni­ca arma, il gio­co. I bam­bi­ni cono­sco­no le rego­le: nel gio­co c’è sem­pre qual­cu­no che vin­ce, ma chi per­de può rico­min­cia­re da capo.

5) A LU PAISI

Un omag­gio a Isnel­lo, Pae­se natio dei com­po­nen­ti del grup­po. Imma­gi­ni e paro­le che rac­con­ta­no di un luo­go dove il tem­po si è fer­ma­to: un anzia­no con i suoi ricor­di, bam­bi­ni che si rin­cor­ro­no per le vie, ango­li di pae­se adi­bi­ti a festa, stra­de pie­ne di colo­ri e di paro­le e poi il silen­zio che irrom­pe nel­la not­te stel­la­ta che è cul­la dei sogni.

6) AFFACCIA CORI MIU

La ricon­qui­sta di un amo­re per­du­to, una sere­na­ta can­ta­ta sot­to un bal­co­ne dal qua­le ci si aspet­ta di vede­re affac­ciar­si la per­so­na ama­ta. E si resta lì sen­za tem­po, nes­sun ven­to e nes­su­na piog­gia potrà mai allon­ta­na­re l’in­na­mo­ra­to da quel bal­co­ne.

7) L’AMURI ASPETTA

E’ un gri­do di rab­bia con­tro chi ci sta ruban­do la vera essen­za del­la vita; con­tro que­sto uni­ver­so vir­tua­le dove tut­to sem­bra vero e pos­si­bi­le; fare il giro del mon­do sedu­ti sul diva­no con in mano uno smart­pho­ne, dispen­sa­re con la stes­sa faci­li­tà abbrac­ci e insul­ti, tan­to nes­su­no ci vedrà mai arros­si­re dal­la ver­go­gna. Quel­lo che ormai sem­bra con­ta­re dav­ve­ro è in real­tà una trap­po­la che noi stes­si stia­mo tes­sen­do.

8) SGHICCI DI LUCI

Uno dei temi scot­tan­ti dei nostri gior­ni: la soli­da­rie­tà inte­sa come con­di­vi­sio­ne dei sogni. Quel­lo che ognu­no di noi desi­de­ra per sé dovreb­be desi­de­rar­lo anche per gli altri. I pen­sie­ri ver­so chi abbia­mo accan­to diven­ta­no ven­to e for­za per non fer­mar­si davan­ti agli osta­co­li. “Sia­mo tan­ti desti­ni che inse­guo­no la vita e chi bus­sa alla por­ta aspet­ta che qual­cu­no la apra”… e toc­ca a noi far­lo.

9) APPRESSU O TEMPU

Un’e­sor­ta­zio­ne a fer­mar­si, a non ricor­re­re il tem­po a fare atten­zio­ne ai par­ti­co­la­ri, a goder­si ogni atti­mo e a gio­ca­re pri­ma che arri­vi la piog­gia a bagnar­ci.

10) VUCI DI MARI

Un pesca­to­re aspet­ta di sen­ti­re dal­la voce del mare le rispo­ste che cer­ca inva­no nel­la sua vita. E qui il mare diven­ta meta­fo­ra di par­ten­za, atte­sa, ricer­ca e ritor­no; il mare, come la vita, avvol­ge, nutre e dà il respi­ro. Dal mare tor­na­no bar­che e pesca­to­ri pie­ne di spe­ran­ze, tor­na­no sapo­ri e pia­ce­ri, tor­na il tem­po per dire e per vole­re, e tor­na la pace. Biso­gna scu­ci­re ogni gior­no la tela per non per­de­re la spe­ran­za dell’amore.

11) U TEMPU DI NA VITA

Il tem­po è l’e­le­men­to fon­da­men­ta­le che scan­di­sce il nostro par­ti­re”. Tem­po che dà una misu­ra inaf­fer­ra­bi­le alla vita: si cono­sce sola­men­te “la luce di un secon­do”, il pre­sen­te, e si è con­sa­pe­vo­li che non si può mai sape­re cosa ci riser­ve­rà il doma­ni. Allo­ra non resta che affron­ta­re il tem­po, pren­der­si gio­co di lui: cer­can­do di distrar­lo, esor­tan­do­lo a par­lar­ci di lui in modo che si dimen­ti­chi di scor­re­re. “U tem­pu di una vita” è una pre­ghie­ra: che il tem­po si fer­mi ad ascol­ta­re la musi­ca del mon­do.

CREDITI

VORIANOVA

Bia­gio Di Gesa­ro, voce

Luca Di Mar­ti­no, chi­tar­re

Ales­san­dra Macel­la­ro La Fran­ca, pia­no­for­te e synth

Romi­na Dena­ro, bas­so elet­tri­co e con­trab­bas­so

Fabri­zio Pez­zi­no, bat­te­ria

Han­no suo­na­to inol­tre:

Rug­gie­ro Mascel­li­no, fisar­mo­ni­ca

Mar­ta Arco­dia, cla­ri­net­to

Marian­ge­la Lam­pa­so­na, vio­li­no

Giro­la­mo Lam­pa­so­na, vio­li­no

Ric­car­do Bot­ta, vio­la

Gior­gio Garo­fa­lo, vio­lon­cel­lo

Il pic­co­lo Lean­dro Di Gesa­ro ha suo­na­to l’ultima nota del­le regi­stra­zio­ni di que­sto disco, un pun­to di arri­vo che segna l’inizio di que­sto nostro viag­gio.

I VORIANOVA

Sono una band sici­lia­na com­po­sta da Bia­gio Di Gesa­ro, Luca Di Mar­ti­no, Ales­san­dra Macel­la­ro La Fran­ca, Romi­na Dena­ro e Fabri­zio Pez­zi­no. La loro car­rie­ra è da sem­pre segna­ta dal­la ricer­ca e dall’approfondimento di un lin­guag­gio diver­so, poe­ti­co, attra­ver­so l’uso del sici­lia­no. Una lin­gua che è espres­sio­ne più pro­fon­da del­le loro radi­ci, con carat­te­ri­sti­che simi­li a quel­le di una koi­nè dia­let­ta­le che diven­ta qua­si una scel­ta obbli­ga­ta per poter espri­me­re con spon­ta­nei­tà il carat­te­re del grup­po.

I Voria­no­va, nati in un pic­co­lo pae­se del­la pro­vin­cia di Paler­mo, Isnel­lo, sin dai loro esor­di han­no por­ta­to avan­ti una nuo­va idea di musi­ca pri­va del­le con­ta­mi­na­zio­ni e del­le influen­ze tra­di­zio­na­li, ma ric­ca del­la voglia di rac­con­ta­re una Sici­lia intri­sa di colo­ri e pro­fu­mi medi­ter­ra­nei.

Una sici­lia­ni­tà rit­mi­ca ma insie­me malin­co­ni­ca e inti­ma. Le loro can­zo­ni sono “cun­ti di ven­tu”, il ven­to come meta­fo­ra di appar­te­nen­za, di ricer­ca e di desi­de­rio di rac­con­ta­re. Un ven­to tan­to caro al grup­po, sin dal­la scel­ta del nome: “Voria” è pro­prio il ter­mi­ne con cui si usa chia­ma­re il ven­to nel loro dia­let­to loca­le, un ven­to che è pie­tra milia­re del loro per­cor­so musi­ca­le.

Un per­cor­so che si è arric­chi­to negli anni di pre­mi e rico­no­sci­men­ti, tra i qua­li nel 2002 il Pre­mio del­la Cri­ti­ca dell’Accademia del­la Can­zo­ne di San­re­mo, nel 2004 il Pre­mio Miglio­re Inter­pre­ta­zio­ne ad Abruz­zo in Festi­val, e anco­ra nel 2006 la vit­to­ria al Festi­val del­la Can­zo­ne di Ler­ca­ra Frid­di dove si aggiu­di­ca­no anche il Pre­mio Miglior Testo. Suc­ces­si­va­men­te, nel 2015, vin­co­no il Pre­mio Rive­la­zio­ne Pol­li­na Sète Sòis Sète Luas e nell’ottobre del­lo stes­so anno il Pre­mio “Sici­lia­ter­ra­da­mu­ri”. Nel 2017 sono ospi­ti alla deci­ma edi­zio­ne del­lo Sciac­ca Film Fest con il loro video­clip “Cun­ti di ven­tu”.

I Voria­no­va sono auto­ri dei testi e del­le musi­che dei loro bra­ni. Quat­tro sono gli album pub­bli­ca­ti fin qui: “Uccia di ter­ra”, “Nuda­ni­ma”, “Cun­ti di ven­tu” e “Pàr­ti­ri”.

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